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Crisi economica Vibo Valentia, summit Giunta Regionale-Provincia

CATANZARO – Si è svolto stamane, nella sede della Presidenza della Giunta Regionale a Catanzaro, un incontro per esaminare alcune situazioni critiche della Provincia di Vibo Valentia. All’incontro erano presenti gli assessori Roberto Musmanno e Francesco Russo, il capo di Gabinetto della Regione Calabria, Gaetano Pignanelli, il Presidente della Provincia Andrea Niglia, i consiglieri provinciali: Fera, Gullo e Schiavello, i consiglieri regionali Vincenzo Pasqua e Michele Mirabello ed il deputato Bruno Censore. Il Presidente della Giunta Mario Oliverio non è potuto essere presente perché impegnato nei territori investiti dall’emergenza dovuta agli incendi.

Durante la riunione, in riferimento allo stato di criticità della Provincia di Vibo Valentia e in particolar modo ai settori della viabilità e dell’edilizia scolastica, è stata rappresentata dal Presidente  della Provincia Niglia, la necessità di fare fronte comune con il governo nazionale, per individuare provvedimenti speciali, di natura economica, utilizzando la prossima finanziaria del Governo, in considerazione anche del fatto che, allo stato attuale, non sussiste altro strumento per superare le difficoltà esistenti.

Per quanto riguarda la viabilità e l’edilizia scolastica, fermo restando che si tratta di competenze esclusive della Provincia, la Giunta Regionale si è impegnata di dare indicazioni ai settori di competenza per velocizzare la definizione dei procedimenti  relativi ad alcuni finanziamenti già in essere.

In ordine alle problematiche relative ai centri dell’impiego, il Presidente Niglia ha preso atto che è stato già disposto un decreto per l’erogazione della somma di 760 mila euro (fondi vincolati) per le spese legate al funzionamento e al personale. In ultimo, la Regione si è impegnata a erogare le somme già certificate nell’ambito dell’osservatorio, non appena la Provincia avrà formalizzato tutti gli aspetti amministrativi di sua competenza. In conclusione dei lavori il presidente della Provincia Niglia si è dichiarato soddisfatto dell’esito dell’incontro.

Anche lavoratori calabresi alla Manifestazione Nazionale unitaria

manifestazioneLAMEZIA TERME (VV) – Alla Manifestazione Nazionale unitaria che si svolgerà il prossimo 18 Luglio a Roma, parteciperà una folta delegazione di lavoratori calabresi del settore edile e degli impianti industriali del comparto materiali delle costruzioni. Anche dalla Calabria arriverà la voce della rivendicazione per lavoro, pensioni, ammortizzatori sociali, qualità e regolarità del lavoro e delle imprese, sicurezza sul lavoro, lotta all’illegalità, investimenti e tutte le misure utili a contrastare il perdurare della crisi del settore che ha prodotto, in particolar modo nella nostra Regione, una situazione insostenibile per affrontare la quale risulta necessario avanzare precise richieste al Governo Nazionale. Le scriventi Federazioni sindacali di categoria unitamente ai lavoratori del settore continueranno, anche dopo l’appuntamento nazionale del 18 Luglio, la mobilitazione a livello Regionale per rivendicare un confronto con la Regione rispetto all’avvio dei cantieri per le opere di relativa competenza, a partire dalla realizzazione dei tre nuovi Ospedali e degli interventi per il sistema della mobilità di Catanzaro, Cosenza e Reggio Calabria..

la Filcams Cgil Calabria in conferenza stampa farà il punto su crisi e commercio

th (68)Venerdì 5 giugno, alle ore 11, la Filcams Cgil Calabria terrà una conferenza stampa all’Hotel Royal di Cosenza, in via delle Medaglie d’Oro, per presentare alla stampa i dati allarmanti, sia regionali che riferiti all’area di Cosenza,   della crisi del commercio, che sta piegando la grande distribuzione ma anche i tanti piccoli commercianti e imprenditori. L’incontro con i giornalisti precede il convegno del 9 giugno presso la Sala Nova della Provincia di Cosenza, “Chiuso per crisi. Il Commercio al tempo della crisi; analisi e prospettive dell’area urbana e della Calabria”, dove, più specificatamente, saranno illustrati i fattori di crisi del settore commercio, tanto dell’area urbana quanto del territorio calabrese, in un confronto serrato tra le istituzioni verso delle soluzioni. All’iniziativa di giorno 9 giugno, che sarà aperta dal Segretario Provinciale della Filcams Cgil di Cosenza Annalisa Assunto, interverranno il Segretario Generale della Cgil Calabria Michele Gravano, il Segretario Filcams Cgil Calabria Luigi Scarnati, il Segretario della Camera del Lavoro di Cosenza Umberto Calabrone, Maria Grazia Gabrielli, Segretario generale Filcams Cgil Nazionale, l’onorevole Carlo Guccione, Assessore Regionale al Lavoro e alle Attività produttive, Klaus Algieri, Presidente Confcommercio Cosenza, Antonio Marcianò, Presidente Confesercenti Calabria, Natale Mazzuca, Presidente  Unindustria Calabria, Francesco Napoli, Presidente Confapi Calabria. Al termine della conferenza verrà offerto un aperitivo agli ospiti.

 

Nuovi sportelli anticrisi per imprenditori in difficoltà

CATANZARO – L’associazione delle microimprese Comitas ha aperto due sportelli anticrisi a Cosenza e Gioia Tauro per fornire assistenza a piccoli imprenditori ed artigiani.

“I piccoli imprenditori – afferma il presidente Comitas, Francesco Tamburella – sono abbandonati a loro stessi. Con lo Sportello anticrisi offriamo loro strumenti concreti di difesa, ma anche far sentire meno solo chi oggi, a causa della crisi, arriva a compiere gesti estremi perché dimenticato dalle istituzioni”.

“Come affrontare la crisi”: esperienze alternative sul territorio

RENDE (CS) – C’è chi subisce drammaticamente questo periodo difficile di crisi economica, chi si rassegna e si lamenta, chi si arrabbia e punta il dito verso i politici di turno. C’è chi invece prova a capirci qualcosa, a trovare delle risposte e magari delle soluzioni.

Nella ricorrenza del 66° anniversario della morte di Gandhi, l’associazione Sentiero Nonviolento di Cosenza ha organizzato un incontro-dibattito sul tema “Come affrontare la crisi” – Segni di speranza sul sentiero della nonviolenza nel mondo e in Calabria.

Presso la sede dell’ACRIP, nel cuore di Villaggio Europa, si sono ritrovati alcuni rappresentanti di movimenti e organizzazioni che sperimentano quotidianamente attività alternative al modello di economia e di cultura dominante. Attraverso vari interventi o brevi filmati sono state presentate le esperienze della cooperativa Otra vez sul commercio equo e solidale, della cooperativa sociale Dignità del Lavoro sull’educazione alla legalità e al gioco da tavolo Cittadini. La sfida quotidiana della Legalità, dell’economia di comunione con testimonianze di imprenditori che hanno scelto di basare il loro lavoro su valori di solidarietà e collaborazione. È stato raccontato l’impegno del Mo.C.I. nell’ambito del riciclo e del riuso, così come quello dell’Ufficio Missionario Diocesano di far entrare nelle parrocchie la riflessione sugli stili di vita, nonché dei gruppi d’acquisto solidale e del progetto avviato in questi anni di ricostruzione della filiera dal grano al pane.

Elemento comune di tutti gli interventi è stata la necessità di accrescere la consapevolezza del ruolo del singolo all’interno della propria comunità. Se la crisi viene presentata come un fenomeno globale causato dalle scelte politiche e finanziarie di pochi “eletti”, il cittadino non può certo sentirsi esonerato da responsabilità dirette. Ciascuno di noi, nelle scelte e nei gesti di ogni giorno, compie un passo che influenza un cammino più generale.

E a proposito di azioni concrete, nel corso del dibattito è scaturita l’idea di realizzare a Cosenza uno slotmob, ovvero una iniziativa di mobilitazione contro il gioco d’azzardo e di sostegno agli esercizi commerciali che hanno scelto di rinunciare ai proventi delle slot machine. Più che il voto nell’urna – secondo i principi dell’economia solidale – vale oggi il potere dell’acquisto: ogni prodotto (o servizio) che viene comprato porta dentro sé la complessità del processo che lo crea. Di conseguenza ogni scelta di consumo ne comporta una politica, intesa come corresponsabilità nella costruzione della società in cui viviamo.

Occorre aprire gli occhi e prendere coscienza che l’attuale sistema economico di crescita continua non è più sostenibile, da molteplici punti di vista. Occorre ripensare ad un modello di società che riporti al centro la persona e le relazioni, relegando ricchezza e successo ad elementi marginali. È una strada non proprio agevole perché comporta un radicale cambiamento culturale, ma chi ha già intrapreso questo percorso si sente pronto a fare da motore propulsivo e contagioso: far circolare le corrette informazioni, mettere in rete le piccole esperienze sparse sul territorio, dare voce a chi vuole uscire dalla nicchia. E, riprendendo le ormai famose parole di Gandhi, iniziare dal basso e dalle persone che si hanno intorno una rivoluzione nonviolenta per diventare il cambiamento che vogliamo vedere.

 

Mariacristiana Guglielmelli

 

Lettera dei sindaci della provincia al Prefetto Cannizzaro

Cosenza – I sottoscritti Sindaci della Provincia di Cosenza, che hanno inteso intraprendere e sostenere questa civile forma di protesta, espongono alla S.V. ill.ma quanto segue:

le regole sul Patto di stabilità estese dal I gennaio 2013 anche ai piccoli comuni, con popolazione compresa tra i 1000 e 5000 abitanti, impediscono alla quasi totalità dei comuni di poter procedere all’approvazione dei bilanci di previsione per il corrente anno.

Questi rigidi criteri di spesa che il governo centrale ha imposto alle autonomie locali, unitamente all’introduzione della TARES, costringeranno gli enti territoriali ad aumentare in modo esponenziale la tassazione nei confronti dei propri cittadini, oppure a dover eliminare alcuni servizi essenziali quali l’assistenza domiciliare, il trasporto scolastico, le mense scolastiche ecc; il tutto in una situazione di gravissima crisi economica che affligge tutte le famiglie italiane ed in particolare quelle calabresi che da sempre lottano contro una economia debole e precaria.

L’introduzione della TARES, in particolare, nel prevedere l’obbligo della copertura totale dei costi del relativo servizio, introduce tariffe che, per il meridione d’Italia, sono di gran lunga superiori al resto della nazione, penalizzando ancor più una regione come la Calabria nella quale persiste un’emergenza, causa o conseguenza del blocco delle discariche pubbliche, che ha determinato i conferimenti extra regionali della parte indifferenziata nonché lo smaltimento della frazione organica nelle discariche private, facendo lievitare notevolmente i costi.

Nella migliore delle ipotesi, la TARES comporterà il raddoppio del tributo a carico dei cittadini andando a colpire, in particolare, le fasce più deboli, ovvero le famiglie numerose già impegnate a fronteggiare i quotidiani problemi di sopravvivenza.

Evidente, dunque, che la già precaria situazione economica, in uno con l’aumento dei tributi e delle tariffe nonché con la futura scomparsa di Equitalia, provocheranno una smisurata crescita dei ruoli morosi, facendo crollare le liquidità dei comuni.

L’esenzione delle regole del Patto di stabilità anche ai piccoli comuni, invece, creerà diverse problematiche in quanto gli enti, oltre a dover considerare in uscita la media triennale 2007-2009 della spesa corrente (impegni del Titolo I) pari al 13% per l’anno 2013 e del 15,8% dal 2014 al 2016, saranno incessanti nel pagamento dei servizi e nella liquidazione delle fatture per i lavori completati, mettendo in ginocchio l’intero tessuto economico-sociale dei territori.

Al pari della TARES anche le rigide regole del Patto di stabilità non prevedono alcuna differenza tra enti virtuosi ed enti indebitati, ponendoli tutti sullo stesso piano e con bilanci che, nel corso degli ultimi dieci anni, sono stati costantemente oggetti di tagli e restrizioni, non ultima la spendig review.

Inoltre, si segnala le limitazione dell’art. 16 – comma 11- del D.L. 95/2012 convertito nella legge n. 135/2012 che limita la possibilità di contrarre mutui nei valori massimi del 16% (per l’anno 2013) della quota interessi calcolata sui primi tre tritoli del rendiconto del penultimo anno precedente quello in cui viene prevista l’assunzione del mutuo.

Tale limitazione blocca di fatto la possibilità di nuovi investimenti di Enti locali e quindi la realizzazione di quelle infrastrutture di cui nella nostra regione si sente grande bisogno.

Ma cosa ancora più grave è che tale limitazione non consente nemmeno di poter utilizzare i finanziamenti concessi da altre Istituzioni e che i nostri Enti devono, anche in minima parte, cofinanziare, vedasi L.R. 23/2006 per interventi su edilizia scolastica, L.R. 36/08 per interventi su edilizia pubblica, L.R. 24/87 interventi vari di OO.PP.

Gli enti si trovano nell’impossibilità di poter contrarre mutui anche in presenza di emergenze ambientali, sanitarie o di protezione civile.

Altre non trascurabili conseguenze di tutte le esposte problematiche economiche-finanziarie, frutto di scelte e decisioni scellerate da parte del Governo centrale, saranno l’annullamento della possibilità per i comuni di poter integrare il salario ai lavori in mobilità, di poter promuovere il proprio territorio mediante l’organizzazione di fiere, mostre, spettacoli ed eventi culturali.

In una nazione in cui aumenta l’evasione e l’abbandono scolastico da parte delle fasce meno abbienti della popolazione, si costringono gli enti locali a tagliare perfino il sostegno per il diritto allo studio.

Con la presente si chiede pertanto alla S.V. un intervento presso gli organi preposti affinché venga illustrata la gravità della situazione emergenziale sia per i Sindaci che per i propri cittadini, con il fine di ottenere l’apertura di una discussione nell’ambito della commissione di bilancio del Parlamento italiano per il recepimento delle seguenti azioni:

  1. Abolizione / non introduzione delle regole del Patto di stabilità;

  2. proroga dell’Introduzione della TARES per l’anno 2014, con la previsione di tariffe proporzione alle percentuali di raccolta differenziata raggiunte dai comuni;

  3. innalzamento all’8% del tasso di indebitamento dei comuni, escludente dalla limitazione imposta dalla legge n. 135/2012 i mutui contratti per cofinanziare i finanziamenti concessi da altri Enti e quelli per i quali altri Enti si impegnano a rimborsare le somme delle relative rate di mutuo, nonché i mutui da contrarre in presenza di emergenze ambientali, sanitarie o di protezione civile.

  4. Escludere dalle limitazione imposte dalla legge 122/10 le somme che gli Enti locali erogano ai lavori utilizzati ai sensi della legge 468/97.

Ove le nostre democratiche dimostranze non dovessero trovare risposte concrete nelle sedi istituzionali competenti, i sottoscritti sindaci dichiarano sin da ora di essere pronti ad intraprendere forme di proteste, per far comprendere la tragicità del momento.

LETTERA E FIRME DEI SINDACI

Crisi e crollo edilizia: e’ allarme rosso

A trainare la recessione, il collasso del settore edile: il 60% denuncia una contrazione del fatturato.  Si va oltre i sei mesi per ricevere un pagamento dalla Pubblica amministrazione. Clima di fiducia degli imprenditori ai minimi storici. Riduzione del cuneo fiscale e sostegno finanziario agli investimenti. È quanto emerge dal consueto rapporto annuale BCC Mediocrati – Demoskopika sull’andamento dell’economia locale.

Persiste una congiuntura economica negativa, contraddistinta da un clima di sofferenza. Tutti gli indicatori esaminati, segnalano ancora una volta, condizioni di rilevanti difficoltà per gli imprenditori. Ad aggravare l’andamento recessivo il settore edile: una impresa su due denuncia una riduzione dei volumi di vendita e del proprio numero di addetti, mentre dal lato della domanda circa otto su dieci evidenziano una flessione delle richieste di nuove abitazioni da parte delle famiglie. L’inaccettabile ritardo dei pagamenti da parte della Pubblica amministrazione, inoltre, peggiora il quadro congiunturale: occorrono in media oltre 180 giorni alle imprese per vedersi liquidare le fatture. L’”Indice di fiducia Demoskopika” degli operatori economici, con valore 53,2, tocca il suo minimo storico dal 2007.

“Occorre evitare il collasso del sistema – ha dichiarato il presidente della Banca di Credito Cooperativo Mediocrati, Nicola Paldino –  ponendo in atto le contromisure necessarie per la compensazione dei crediti vantati verso le regioni e gli enti locali, con somme dovute all’erario. Un provvedimento legislativo che aveva il carattere di urgenza e doveva dare respiro al sistema immettendo liquidità ma che ancora non ha trovato piena applicazione. Ma è necessario guardare anche al lungo periodo – ha proseguito il presidente della BCC Mediocrati, Nicola Paldino – per uscire dall’impasse attraverso interventi di politica economica più incisivi e mirati. Innanzitutto favorire gli investimenti infrastrutturali che grazie al loro effetto anticiclico sono in grado di aumentare la domanda e sostenere la competitività del sistema produttivo. Ciò deve essere accompagnato da una politica industriale unitaria che offra certezza e dia maggiore fiducia alle imprese per una concreta ripresa degli investimenti. Dalla nostra indagine emerge, invece, che negli ultimi 5 anni la propensione agli investimenti delle imprese si è dimezzata passando dal 36,5% al 17,6%.  Otto imprenditori su dieci –  ha concluso il presidente della Banca di Credito Cooperativo Mediocrati, Nicola Paldino – chiedono una riduzione del cuneo fiscale e un sostegno concreto agli investimenti. Lo fanno anche attraverso questo rapporto che, a distanza di otto anni, si propone come efficace strumento per analizzare i cambiamenti della nostra economia”.

Come le aziende di trasporto affrontano la crisi. Il Simet Carnet

ROSSANO (Cs) – E’ in corso la campagna a abbonamenti e la Simet, azienda che serve il cosentino, curando anche collegamenti su raggio nazionale, presenta il Simet Carnet.

Tanti i vantaggi per chi viaggia. Convenienza economica, comodità e praticità, per una promozione della durata di un anno. Il Carnet, composto da 11 biglietti di cui 2 in omaggio, sarà valido 12 mesi dall’acquisto per un’unica tratta (andata e ritorno). Lo stesso Carnet potrà essere utilizzato da più persone.  Le prenotazioni saranno effettuabili telefonicamente.

Con l’acquisto della promozione, inoltre, si ha diritto ad usufruire di 2 buoni sconto del 15%, validi per una sola persona, da utilizzare, alternativamente, presso l’Hotel ENOTRIA o  presso il Ristorante Kilometro Zero dello stesso Hotel, ad Amendolara (Cs). Sono previsti anche 50 euro di sconto, da utilizzare per acquisti, presso le agenzie Simet, di viaggi e soggiorni per almeno 7 giorni (esclusi ticket aerei, fs e marittimi).

I commercianti di Cosenza chiamati a raccolta contro la crisi da Confesercenti

COSENZA, 27 GIU – Confesercenti ha iniziato una serie di incontri coi commercianti del comune di Cosenza allo scopo misurare la febbre del settore , che dalle rilevazioni statistiche sull’andamento dei consumi , risulta abbastanza alta. Si è deciso di iniziare col quartiere dell’autostazione, che storicamente è fra i più attivi e dinamici della città . Così il presidente Mimmo Bilotta accompagnato dal suo vice, Massimo Esaltato, e dal responsabile delle adesioni per l’area urbana, Tonino Buffone, ha tenuto una riunione con una delegazione di operatori dell’area, che riveste una grande importanza commerciale, atteso che sono oltre 90 le attività economiche censite con una stima di 300 addetti.

Si tratta di imprenditori e di loro dipendenti che contribuiscono fortemente alle entrate tributarie del comune e che sono impegnati a qualificare un quartiere con grandi potenzialita’ ma anche con grandi problemi. Il dibattito è stato introdotto dal presidente Bilotta che ha in primo luogo fatto il punto sulla drammatica situazione dei consumi nel paese e nella provincia. Dunque un contesto dove le piccole aziende del commercio , del turismo e del terziario stanno soffrendo una crisi che non ha precedenti dal dopoguerra. Per tali motivi Confesercenti aveva chiesto alle amministrazioni locali e quella del capoluogo in primis un atteggiamento verso il proprio mondo più partecipativo.

FONTE: ASCA