Archivi tag: Lamezia Terme

Tre arresti per tentata estorsione

CATANZARO – Tre persone sono state arrestate dalla squadra mobile di Catanzaro per tentata estorsione a imprenditori di Lamezia Terme che avevano da poco tempo avviato le loro attivita’. Gli arrestati appartengono alle cosche della ‘ndrangheta di Lamezia Terme dei Cerra-Torcasio-Gualtieri e Giampa’. Uno degli arrestati, appartenente alla cosca Gualtieri, aveva convocato a casa sua una delle presunte vittime per imporre il pagamento mensile del ‘pizzo’ o l’assunzione di un suo familiare.

Incidente stradale: un morto

LAMEZIA TERME (CATANZARO) –  Pasquale Materazzo, e’ morto in un incidente stradale avvenuto nella notte nel centro di Lamezia Terme.

Materazzo, secondo una prima ricostruzione, era in sella alla sua moto quando e’ stato travolto da un’automobile. Sul luogo dell’incidente sono intervenuti i carabinieri, l’uomo e’ stato soccorso ed accompagnato nell’ospedale di Catanzaro dove e’ morto dopo alcune ore.

Tribunali SALVI In Calabria

tribunale lameziaCROTONE – La Commissione di giustizia del Senato ha espresso il parere positivo sul mantenimento dei quattro tribunali a rischio soppressione in Calabria: Lamezia Terme, Rossano, Castrovillari e Paola.

Dorina Bianchi, senatrice del Pdl, si è mostrata soddisfatta del risultato delle sollecitazioni a mantenere vivi i quattro tribunali: “Grazie all’impegno dei parlamentari calabresi e di tutti i componenti della Commissione giustizia – dichiara in una nota la senatrice del Pdl, Dorina Bianchi – siamo riusciti a sventare la soppressione di quattro tribunali tutti situati in territori ad alta densita’ criminale. Un provvedimento che avrebbe costituito un vero e proprio segno di resa dello Stato nei confronti della criminalita’ organizzata. Non abbiamo mai fatto un passo indietro. Oggi piu’ che mai – conclude la Bianchi – i nostri tribunali sono insopprimibili e siamo felici di poter dire che le nostre ragioni sono state espresse con una sola e forte voce da tutta la comunità calabrese, in tutte le sue componenti istituzionali, sociali e civili”.

 

Scopelliti: “faremo quanto è in nostro potere per salvare Vibo e Crotone”

REGGIO CALABRIA, 17 LUGLIO – Il Consiglio regionale, a conclusione della discussione sulla soppressione delle Province di Vibo e Crotone prevista dal decreto spending review, ha approvato all’unanimita’ un ordine del giorno in cui si impegna la Giunta ”ad impugnare dinanzi la Corte costituzionale il decreto”. Il presidente della Regione, Giuseppe Scopelliti, intervenendo al dibattito ha ribadito: ”la posizione è netta e chiara: faremo quanto è in nostro potere per salvare le nostre Province”.

L’assessore Mario Caligiuri ascolta i giovani studenti universitari

Nel corso dell’intervento, svolto durante l’incontro, promosso dall’assessore regionale alla cultura, Mario Caligiuri, e tenuto a Lamezia Terme presso il centro Agroalimentare, il componente del senato accademico della Magna Grecia, Eugenio Garofalo, ha difeso fermamente il determinante ruolo che svolge l’Ateneo Magna Grecia all’interno dell’economia culturale calabrese. “L’ateneo – ha sottolineato Garofalo – presenta  l’unica Scuola di Medicina e Chirurgia della Regione Calabria, nella quale sono presenti i cdl in Medicina e chirurgia, in odontoiatria e professioni sanitarie. Non condivido – ha affermato il giovane Senatore Accademico – il fatto che gli atenei calabresi siano definiti poco attrattivi. Le eccellenze presenti nel nostro ateneo, i grandi successi riconosciuti a livello mondiale nell’ambito della ricerca scientifica, nonché la partecipazione di 1600 giovani su 160 posti nel concorso di ammissione a corso di laurea in Medicina e Chirurgia per l’a.a. 2011/2012, smentiscono queste criticità che emergerebbero dallo “Studio Agnelli” ed evidenziano come gli studenti calabresi siano attratti dal nostro Ateneo e dalla nostra proposta formativa”. “Le tasse tra le più basse d’Italia, garantiscono – ha sostenuto ancora Garofalo – la facilitazione al  diritto allo studio. E’ evidente che tale risultato risentirà, per il prossimo anno accademico, della mancata conferma dei finanziamenti regionali ottenuti in precedenza”. A tal proposito Garofalo  ha chiesto espressamente il perché la regione Calabria abbia ridotto il contributo regionale a favore delle Università da 7 milioni di euro a 4, 9 milioni di euro in particolare da noi da 1,9 a 1,2. “Di fronte a tale drastica riduzione di fondi la nostra Università – ha sostenuto Garofalo – riuscirà a stento a garantire solo la retribuzione degli emolumenti ai dipendenti Ardis e a coprire i costi del canone di fitto della casa dello studente”. Ciò significa che non potranno essere assegnate borse di studio  o altri sussidi che possano  agevolare il diritto allo studio. Il rappresentante degli studenti in seno al senato accademico Magna Grecia, ha valutato positivamente l’iniziativa intrapresa dall’assessore regionale alla cultura, Mario Caligiuri, per la disponibilità all’ascolto delle istanze sollevate dagli studenti, ma nel contempo ha espresso perplessità di fronte alla riduzione dei fondi alle università determinata dalla profonda crisi economica in atto e dalla riduzione dei trasferimenti statali alla regione cosi come rilevato dal rappresentante regionale Caligiuri. “L’articolo 34 della nostra Costituzione- dichiara Garofalo – afferma che i capaci e i meritevoli anche se privi di mezzi hanno diritto di raggiungere i gradi più alti di studio. La repubblica rende effettivo questo diritto con borse di studio, assegni di ricerca e altri sussidi. I tagli bloccherebbero – secondo Garofalo – questo diritto e renderebbero più povera la nostra Regione. L’assessore Mario Caligiuri comprenderà, come uomo di cultura qual è , che la politica dei tagli alle Università non potrà essere mai sostenuta da chi come me e come tanti altri lavorano per accrescere il potenziale esistente nel Campus Magna Grecia. Mi auguro – ha concluso Garofalo – che vengano individuate nuove risorse per scongiurare criticità e malesseri all’interno del mondo accademico in generale”.

‘Ndrangheta: operazione contro cosca Giampa’, 34 arresti

In carcere boss e gregari. Donne messaggere dei capi detenuti
LAMEZIA TERME (CATANZARO), 28 GIU 2102- Trentaquattro tra capi e gregari della cosca dei Giampa’ di Lamezia Terme sono stati arrestati in un’operazione congiunta di polizia, guardia di finanza e carabinieri. Le accuse sono di associazione mafiosa, estorsione, usura, danneggiamento, armi e favoreggiamento. Per l’accusa la cosca era gestita da una commissione all’interno della quale un ruolo di primo piano era svolto da tre donne che fungevano da collante tra i boss detenuti ed i gregari liberi.
(ANSA)

Sequestrati nel lametino giocattoli e altri prodotti contraffatti e pericolosi

CATANZARO, 27 GIU – Oltre 10.470 prodotti contraffatti o pericolosi sono stati sequestrati, a Lamezia Terme, dalla guardia di finanza. Durante un controllo in due ditte che commercializzano materiale vario proveniente dal mercato asiatico, i militari hanno trovato capi di abbigliamento ed accessori con le effigie di personaggi dei cartoni animati nonché simil-alimenti, cioè prodotti per arredo o giocattoli con la forma di prodotti alimentari, la cui vendita in Italia è vietata.

FONTE: ANSA

Omicidio Vladimir Pisoski: assolto Roberto Butera

martelletto tribunaleLAMEZIA TERME, 26 Giu 2012 – E’ stato assolto Roberto Butera, di 40 anni, accusato dell’omicidio di Vladimir Pisoski, avvenuto a Lamezia Terme nel 2008. La sentenza è stata emessa dal giudice di Lamezia Terme, Carlo Fontanazza, davanti al quale si è svolto il processo con rito abbreviato.
Pisoski era stato trovato in fin di vita nella sua abitazione, dopo esser stato spinto giù per le scale. A niente è valso il ricovero in ospedale, dove è morto dopo qualche giorno.
Dalle indagini era emerso che Butera aveva una relazione con la moglie della vittima. Quando Pisoski fu trovato in quelle condizioni nella sua abitazione i sospetti ricaddero su Butera, che il giorno prima del fatto aveva cercato di investire l’uomo. Durante il processo l’avvocato difensore, Francesco Gambardella, ha raggiunto gli elementi necessari a far cadere le accuse.

 

(FONTE: Ansa)