Archivi tag: Oliverio

Sporting Locri, la Binetti annuncia un’amichevole con la squadra femminile delle parlamentari. Tutti i messaggi di solidarietà

MalagòLOCRI (RC) – Il ritiro della squadra femminile dello Sporting Locri dal massimo campionato di calcio a 5 è diventato un caso nazionale. Dopo le parole del presidente della Federcalcio Carlo Tavecchio, che ha preannunciato l’arrivo a Locri della nazionale azzurra di categoria, anche il presidente del Coni Malagò ha manifestato la propria vicinanza alla dirigenza del club. «Locri deve giocare. Il 10 gennaio voglio vedere le ragazze in campo. Lo sport italiano è al fianco della società Sporting Locri, dei suoi dirigenti, dei tecnici e soprattutto delle atlete che non devono assolutamente cedere a questi vergognosi gesti, intollerabili in un Paese civile. Sono a disposizione per qualsiasi iniziativa necessaria a far tornare le ragazze in campo».

Com’è noto il presidente Armeni ha deciso di ritirare la squadra dopo le numerose minacce di stampo mafioso ricevute negli ultimi giorni. Nonostante i tanti attestati di solidarietà, però, Armeni ha annunciato che non tornerà sui propri passi ma si è detto disponibile a cedere la società a costo zero per consentire il prosieguo della stagione sportiva. «Ringrazio tutti – ha detto Armeni – per la vicinanza ed il sostegno che ci hanno dato in questi giorni, anche inaspettato. Con gli altri soci ci confronteremo nei prossimi giorni per la decisione. La vicinanza va bene, ma la situazione è più ampia. Tra l’altro ci sono anche dei tempi tecnici per cui entro l’anno dovremo verificare il da farsi, anche per dare moto alle ragazze di trovare nuove squadre». Il campionato adesso è fermo per la pausa natalizia e riprenderà il 10 gennaio quando il Locri dovrebbe ospitare la Lazio. «La Lazio – ha spiegato Armeni – ci ha già dato la disponibilità a spostare la data dell’incontro. Se qualcuno volesse la società sarei contento e la partita si potrebbe giocare. Per quanto mi riguarda – ha aggiunto – fa piacere l’affetto ricevuto, ma la serenità d’animo non c’è. Chi vuole fare del male può farlo quando l’attenzione cala. Quello che mi spiace è che venga messa in cattiva luce una città, Locri, dove si sta bene, anche se spesso è strumentalizzata». Nonostante ci pensi continuamente ormai da settimane, Armeni non è riuscito a spiegarsi da chi possano venire le minacce. «Magari sono quattro sciacalli che vogliono solo creare difficoltà – ha detto – e non succede niente, ma se poi succede?».

Armeni si è incontrato, nella sede municipale di Locri, con il presidente della Lega nazionale dilettanti, Antonio Cosentino, il presidente del comitato regionale Saverio Mirarchi ed il sindaco di Locri Giovanni Calabrese. Nel corso del colloquio ha telefonato il presidente della Figc Carlo Tavecchio che ha ribadito il suo incoraggiamento alla dirigenza, invitandola a proseguire l’attività e manifestando la vicinanza della Figc. I vertici della Lnd hanno ribadito il sostegno del mondo sportivo, mentre il sindaco si è detto disponibile a rappresentare la società “nella speranza e col desiderio fortissimo che a Locri non ci sia niente che non sia confacente con la legalità ed il vivere civile”. Durante il colloquio è stata anche presa in esame la possibilità della cessione della società. Al riguardo la situazione è stata temporaneamente “congelata” per vedere gli sviluppi ma qualora dovesse essere questa la strada da percorrere, tutti gli intervenuti hanno ribadito la necessità che un’eventuale alternativa sia trovata sul territorio. “Questa società – è stato il giudizio di tutti -appartiene a Locri ed è giusto che rimanga in questo territorio”.

Il prefetto di Reggio Calabria Claudio Sammartino intanto ha disposto “adeguate misure di protezione” nei confronti della dirigenza della squadra di calcio a 5 femminile Sporting Locri. Gli stessi dirigenti saranno sentiti nei prossimi giorni in sede di Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica convocato dal rappresentante del Governo.

E mentre della vicenda si occupa tutta la stampa nazionale, si moltiplicano le dichiarazioni di sostegno e solidarietà da parte della politica, delle istituzioni e del mondo dello sport.

Paola Binetti, deputata del Gruppo Area popolare ha annunciato che la squadra di calcio femminile delle parlamentari, un vero e proprio gruppo interparlamentare, ha deciso di Paola Binettisfidare in una partita la squadra femminile di Locri. Un gesto concreto e veloce, un modo di dire basta alla violenza in tutte le sue forme. Un modo nuovo di prepararci a festeggiare il prossimo anno nuovo, con ironia e buon umore, ma senza alcun timore. “La squadra di calcio femminile di Locri che ha subito soprusi, ricatti, angherie – dice la Binetti – ha dimostrato di essere formata da donne ben poco convenzionali e soprattutto coraggiose e con la piena consapevolezza della dignità femminile. Ci sono tante forme di violenza contro le donne: alcune drammaticamente aggressive, altre più sottili e non per questo meno difficili da accettare. Per le une e per le altre la vera novità di questi ultimi anni è stata la nuova solidarietà femminile che non ha mai rinunciato a far sentire la propria voce in ogni circostanza, piccola e grande. L’iniziativa della squadra femminile delle parlamentari mi sembra davvero un piccolo capolavoro”. E conclude: “Sono il medico della squadra e mi sembra che tutte le ferite, anche quelle dell’amor proprio vadano curate il più tempestivamente possibile per non dare adito a rivalse di nessun tipo”.

Mario OliverioIl presidente della Regione Calabria Mario Oliverio appena appresa la notizia delle minacce indirizzate alla società ha immediatamente raggiunto telefonicamente il presidente Ferdinando Armeni e lo ha incoraggiato a non mollare. «Le minacce ricevute dalla società di calcio femminile a 5 Sporting Locri sono gravi e devono essere rispedite al mittente, chiunque esso sia, con determinazione e sdegno. Capisco le preoccupazioni dei dirigenti del club e della squadra, e mi permetto di invitarli a desistere dall’idea di ritirare la squadra dal campionato. Soprattutto alla luce di questo grave episodio mi sento di dire loro che non sono soli. A reagire dobbiamo essere in tanti ed insieme: dallo Stato, alle istituzioni, alla comunità nelle sue diverse articolazioni ed espressioni. Mollare avrebbe il significato della rinunzia ad ogni possibilità di crescita civile. Lo sport ha un grande valore educativo, espressione di socializzazione, salute, integrazione, gioco di squadra, tolleranza e rispetto verso gli altri. Lo sport non può e non deve temere le minacce. La squadra di calcio femminile di Locri – ha concluso Oliverio – è un fiore all’occhiello della Calabria. Ad essa non solo non possiamo rinunziare ma, ancor più, su di essa noi oggi dobbiamo puntare. I mascalzoni devono essere scovati e colpiti. La presenza femminile calabrese nelle attività sportive costituisce un fattore di crescita civile e di investimento per il futuro di una regione che anche per questa via vuole affrancarsi e liberarsi da stereotipi negativi che ne hanno deturpato l’immagine per lungo tempo. Alle ragazze della squadra di calcio dico di stare in campo, di non mollare. Anche così si aiuta la nostra terra a crescere». 

Si registra poi un comunicato diffuso dalla nazionale di calcio femminile delle parlamentari: «Portare la violenza e le minacce nello sport è di per se un fatto odioso e incivile. Quando poi vengono minacciate con metodi mafiosi giovani donne, che praticano uno sport già oggetto di attacchi sessisti e di pregiudizi, è un atto ancora più vigliacco. Siamo al fianco delle ragazze e della squadra, certe che riprenderanno a breve il loro impegno sportivo e sociale. Forza, ragazze!»

Il capitano della nazionale di calcio femminile Patrizia Panico si è detta incredula: «Si tratta di un fatto sconcertante. sono indignata e impressionata. E’ una cosa gravissima e che desta preoccupazione. Invito però a non restare negli spogliatoi. La migliore risposta a simili nefandezze è quella di non mollare Mi piacerebbe che si facesse una partita simbolo tra le giocatrici del calcio a 5 e quelle del calcio a 11: ecco, una partita di calciotto sarebbe lo slogan migliore contro la malavita e la criminalità».

ALTRE REAZIONI

Flora Sculco – consigliere regionale di Calabria in Rete: «A tutte le ragazze dello Sporting Locri va il mio abbraccio più sincero per l’attenzione stucchevole e ignominiosa di cui sono state fatte segno, tra l’altro in giornate in cui dovrebbero prevalere i sentimenti del cuore, del dialogo e dell’incontro, come ha sostenuto di recente il vescovo di Locri-Gerace mons. Francesco Oliva. In Calabria lo sport, specie quello praticato da donne in gamba, andrebbe incoraggiato, sostenuto e promosso, non certo sporcato e condizionato da oscuri messaggi i cui responsabili ci auguriamo possano essere consegnati alla giustizia. Cosi come speriamo che, oltre a ricevere solidarietà, i giornalisti Francesco Mobilio del Quotidiano del Sud, Pietro Comito direttore de LaC e l’avvocato Mauro Talarico di Vibo e l’altro giorno la giornalista Alessia Candito del Corriere della Calabria, possano presto conoscere i nomi e cognomi di chi nell’ombra ordisce intimidazioni ed infausti propositi».

Maurizio Condipero – presidente del Coni Calabria: «Esprimo solidarietà e vicinanza allo Sporting Locri, alla squadra e alla dirigenza. Non posso che ricalcare le parole del presidente Malagò mettendomi a totale disposizione di questa realtà che non deve minimamente cedere a tali becere provocazioni. Il Coni, a tutti i livelli, intende andare fino in fondo e contribuire a mantenere in vita questa realtà, carica di significato non solo perché femminile, ma anche in relazione al territorio interessato. La gente perbene si sta schierando senza indugio con lo Sporting Locri e sono certo che il 10 gennaio potremo applaudire una loro vittoria».

Ernesto Magorno – deputato Pd e segretario regionale del partito: «La chiusura dello Sporting Locri è un brutto colpo ad un territorio complesso e aspro, dove chi non si arrende alla prepotenza mafiosa e combatte quotidianamente all’insegna dei valori della solidarietà e dell’altruismo ha bisogno di essere sostenuto. Quanti operano in settori come lo sport e lavorano accanto alle giovani generazioni per radicare ogni giorno il seme della cultura della legalità e della trasparenza attraverso valori sani, come la fratellanza che si alimenta dello spirito di squadra, compiono un meritorio impegno sociale che deve essere tutelato».

Fabrizio Tonelli – presidente della Divisione Calcio a 5: “Così no! Ho seguito in questi giorni con il Consiglio la difficile situazione che sta vivendo lo Sporting Locriche milita nel Campionato di serie A femminile di calcio a 5 e ripeto, cosi no! esprimo con forza solidarietà allo Sporting Locri, al suo Presidente, ai suoi dirigenti ed alle sue tesserate e mi faccio interprete dei numerosi messaggi di solidarietà giunti da tutta Italia. Sono a disposizione della Società e delle Istituzioni per ogni iniziativa che permetta la prosecuzione dell’attività”.

Stefania Covello – deputata Pd: “Esprimo vicinanza e solidarietà alla società, ai tifosi e sopratutto alle giovani calciatrici della Sporting Loci. Abbiamo il dovere morale di tutelare il loro entusiasmo, che si materializza quotidianamente nello Sport, un impegnativo e lungimirante esercizio di inclusione sociale. Per questa ragione in qualità di responsabile Nazionale per il Mezzogiorno del Partito Democratico dò il mio pieno sostegno e la mia solidarietà a questa squadra convinta che tutti insieme dobbiamo compiere il percorso contro la criminalità organizzata, con gli enti locali, forze dell’Ordine, le rispettive leghe nazionali e ovviamente il Governo Regionale e Centrale compiendo uno straordinario sforzo di natura morale per salvaguardare la serenità di tutti gli sportivi che operano nei contesti ambientali più complicati. Noi nel frattempo in Calabria non smetteremo di praticare gli sport che amiamo, sia perché animati da un incontenibile passione e sia perché consci che scuole e campi da gioco sono i più forti antidoti della criminalità e più forti promotori di integrazione ed emancipazione”.

Dorina Bianchi – Componente Commissione Parlamentare Antimafia: “Lo sport a Locri non deve morire. Non certo per mano di qualcuno che vuole distruggere un’esperienza che accomuna tante giovani ragazze e dà entusiasmo ad un’intera comunità. Alle giovani calciatrici ed al presidente della squadra  va tutta la mia vicinanza e l’invito a continuare a giocare. Con loro in campo scenderemo tutti al loro fianco”.

Bruno Molea, parlamentare di Scelta Civica, vicepresidente della Commissione Cultura della Camera e componente del Consiglio nazionale del Coni: “La mafia è abituata a colpire le attività, i settori, le donne e gli uomini che attraverso la loro attività fanno luce dove la malavita vuole che resti il buio. E’ per questo che hanno pensato di attaccare la squadra di calcio a 5 femminile Sporting Locri, una presenza virtuosa in un territorio complicato come quello della locride. Lo sport è per definizione il settore dove è più facile trasmettere messaggi di fiducia, di speranza, di riscatto soprattutto. Dove chi ha talento emerge. Quante atlete e atleti del sud hanno dimostrato di poter vincere pur partendo da quartieri e paesi emarginati. Quante squadre hanno offerto a cittadinanze sfiduciate l’opportunità di sentirsi alla pari delle grandi metropoli e delle città più ricche, grazie al lavoro di atleti e dirigenti coraggiosi e tenaci. La mafia ha paura di chi sa trasmettere fiducia, di chi sa dare il buon esempio. Per questo motivo l’intero movimento sportivo italiano e le Istituzioni devono intervenire con determinazione per consentire allo Sporting Locridi poter continuare la propria attività e alla città di Locri di competere ancora nella massima serie del calcio a 5 femminile”.

Jole Santelli, parlamentare Forza Italia: “Esprimo la massima solidarietà all’Asd Sporting Locri per il vile atto intimidatorio ai danni del presidente della societa, l’ultimo di una serie che ha portato la dirigenza a ritirare la squadra dal campionato di calcio a 5 femminile. Un gesto che mortifica l’intera Calabria e chi attraverso lo sport si impegna da tempo per il riscatto di un territorio troppo spesso criminalizzato a causa di comportamenti che non rappresentano assolutamente la comunità locrese e su cui è importante fare chiarezza. Alle giocatrici, ai dirigenti e a tutti i sostenitori va la nostra vicinanza e l’invito ad andare avanti perché i sogni di ognuno di noi valgono molto più di vili intimidazioni”.

Alessandro Nicolò, capogruppo Forza Italia in Consiglio Regionale: “C’è di che rimanere davvero sbigottiti dopo la diffusione della notizia che una squadra di calcio femminile di Locri è stata intimidita in maniera così grave da rinunciare persino a proseguire il campionato. Arrivare a forme così gravi di minacce contro una compagine di ragazze che da oltre un lustro onora lo sport e la Calabria è un gravissimo sintomo di malessere civile che va analizzato e combattuto con determinazione. Intimidire lo Sporting Locri non è questione che possa riguardare la dirigenza di quella società e soltanto le ragazze impegnate nell’attività agonistica, ma è qualcosa che offende e colpisce in fondo il modo di vivere le relazioni sociali, la libertà di ognuno e di tutti. Per tali ragioni, e lo dico in maniera scevra da ogni interesse cosiddetto politico, da cittadino, è necessario riportare nel suo alveo naturale una vicenda che rischia non solo di produrre effetti pericolosi per la sicurezza delle atlete e dei dirigenti, ma ripropone uno scontro di civiltà di cui in Calabria non se ne sente proprio il bisogno. Mi auguro che chi ha posto in essere tali intimidazioni rifletta e desista da un disegno, quale esso sia, che alla fine porterà solo ulteriore diffidenza verso la nostra terra, contribuendo così ad accreditare un’immagine della Calabria come regione persa e senza possibilità di redenzione”.

Ignazio Messina – segretario nazionale di Idv: “Le minacce alla squadra femminile di calcio a 5 di Locri, tanto gravi da spingere al ritiro dal campionato, sono un fatto gravissimo per il quale lo Stato ha il dovere di intervenire subito, efficacemente e fino a quando i responsabili non saranno individuati ed arrestati. Non servono interventi spot, che si diradano una volta cessato il clamore mediatico. Le intimidazioni alle ragazze dello Sporting Locri e alla società rappresentano una gravissima minaccia alla libertà ed alla comunità calabrese contro le quali non può bastare solo esprimere solidarietà. Ora la priorità è non lasciare soli atlete e società’, punte di diamante dello sport italiano, e individuare al più presto i responsabili di questo vile e vergognoso atto per assicurarli alla giustizia, comminando loro condanne esemplari. Lo Stato è più forte e lo deve dimostrare con i fatti”.

Antonino Marcianò – presidente Confesercenti Calabria: “Noi che facciamo della legalità una ragione d’essere, vorremmo dare il nostro contributo, il nostro sostegno. Ci auguriamo che la befana, nella calza, porti il regalo della tranquillità, del ritorno sui suoi passi del presidente della squadra di calcio femminile. “Vogliamo testimoniare ed essere vicini a questa squadra e, partendo da questo triste episodio, vorremmo trasformarlo in positivo utilizzando queste ragazze come segno di riscossa e di opposizione a questi fenomeni di intolleranza. Se ci sarà un consiglio comunale aperto, ben venga. Ma  occorre andare oltre gli impegni formali, servono azioni concrete. Perché se anche lo sport viene colpito da un fenomeno per il quale tutti in questi anni ci stiamo battendo per sconfiggerlo, allora è finita per la Locride e per la Calabria. Perché questo testimonia che a nulla valgono i proclami, gli impegni. Bisogna essere fermi e decisi al di là delle formalità e dei proclami perché altrimenti resteranno vani anche gli appelli del vescovo che ha fatto a Natale, quando raccomandava di superare lo stato di povertà e di disagio che coinvolgono tantissime famiglie. Speriamo si tratti solo di una bravata ma resteremo sempre vigili e pronti a dare un contributo concreto affinché questa vergogna venga cancellata da azioni che possano dare il senso del riscatto di una intera popolazione”.

Lucio Dattola – Presidente Arcigay “I Due Mari” RC: “Quanto accaduto a Locri riaccende drammaticamente i peggiori riflettori su una terra violentata ancora una volta.  Non è più accettabile che la Calabria e la Locride, che ci ha sempre ospitato mostrando una grande attenzione per la sfera dei diritti e delle pari opportunità per tutti, assurga agli onori delle cronache come terra di minacce e di ndrangheta, come luogo in cui è più facile ritirarsi che combattere, come territorio che uccide anche la speranza di una meravigliosa favola sportiva come quella che queste ragazze hanno regalato a Locri. Le minacce e i soprusi di cui è vittima lo Sporting Locri minacciano e usurpano tutti noi che, giorno dopo giorno, passo dopo passo, combattiamo la nostra guerra quotidiana per rendere la Calabria un luogo accogliente, sensibile, aperto e incline allo sviluppo umano, sociale ed economico. Guerra, si: questa è una guerra che non possiamo e non dobbiamo permetterci di perdere.Grazie, ragazze, perché continuate a dimostrare che in questa Calabria è possibile. Ciò per cui ci battiamo è la libertà, per questo siamo con voi.”
Nico D’Ascola – senatore e responsabile giustizia Area Popolare: “I gravi fatti avvenuti nei confronti della società di calcio a 5 Sporting Locri sono dimostrativi ancora una volta, qualora ce ne fosse bisogno, della mancanza di una cultura della legalità. Le notizie di inaudita gravità di minacce rivolte alla dirigenza della società calabrese, chiamano tutti ad una forte presa di coscienza. L’economica, le attività sociali, lo sport non possono e non devono essere condizionate da chi vuole solamente  controllare la vita delle nostre comunità. La società civile e le istituzioni  non possono rimanere inermi di fronte a episodi di questo tipo, ma devono reagire e prendere atto della gravità della situazione, con una condivisione corale a sostegno e tutela di una  società che ha  portato in alto i valori dello sport”.

Oliverio a Lorica: «Quasi ultimati gli impianti di risalita»

Oliverio su gatto delle neviLORICA (CS) –

Il Presidente della Regione Mario Oliverio ha approfittato della brevissima pausa natalizia per tornare nella “sua” Sila e, in particolare, sul cantiere del nuovo impianto sciistico di località “Cavaliere”, a Lorica, per rendersi personalmente conto di come procedono i lavori finali. Come è noto, questo nuovo impianto prevede una nuova e modernissima cabinovia ed è stato finanziato dalla Regione con 16 milioni di euro, su fondi del Por 2007-2013. Una restante quota di 3,5 milioni di euro è a carico del concessionario privato, Lorica Ski, individuato in seguito a una procedura ad evidenza pubblica, espletata dall’Unione dei Comuni di Pedace, Serra Pedace e San Giovanni in Fiore. Una volta completato, l’impianto sciistico conterà 9 piste, per un complessivo sviluppo di circa 11 km. La cabinovia potrà trasportare 1.600 persone all’ora e si impiegheranno solo sei minuti per arrivare dalla stazione di valle a quella di monte. Con il vecchio impianto se ne impiegavano trenta per coprire lo stesso percorso. E’ prevista anche la realizzazione di una seggiovia quadriposto (1.200 persone ad ora) che collegherà il piazzale “Cavaliere” con la cima “Marinella di Coppo”. Il complesso prevede ancora la messa in servizio delle sciovie esistenti nella Valle dell’inferno. In corso di realizzazione, infine, l’impianto di innevamento programmato, a servizio dell’intero dominio sciabile, che consentirà di allungare l’utilizzo da novembre ad aprile. Prevista, inoltre, un’area attrezzata per le attività ludiche destinate ai più piccoli, con scuola di avviamento sci e funzione di mini club. I nuovi impianti di risalita del comprensorio sciistico di quella che viene comunemente definita “la perla della Sila” sonoOliverio Lorica 2 una infrastruttura moderna ed avanzata, importantissima per il rilancio del turismo nell’intero altopiano silano. Questo sito, tra l’altro, presenta caratteristiche e peculiarità che consentiranno un allungamento della stagione turistica per gli sport invernali creando nuove possibilità di lavoro, di crescita e di sviluppo dell’intera area. Il governatore della Calabria, che nella programmazione dei fondi europei 2014-2020 ha puntato molto sugli investimenti nelle aree interne e sul turismo di montagna e che sta seguendo i lavori di costruzione del nuovo impianto passo dopo passo, ha incontrato e ringraziato le maestranze per l’impegno profuso. Nel corso del sopralluogo è stato accompagnato da alcuni responsabili del cantiere su modernissime moto-neve ed aggiornato dettagliatamente, nel corso del tragitto, sull’andamento dei lavori che, ormai, sono giunti alla fase finale. Manca poco, infatti, alla loro conclusione. Presto Lorica, la Sila e la Calabria si riapproprieranno di un centro turistico per gli sport invernali di grande qualità che, sicuramente, attirerà turisti provenienti da ogni parte della regione, dalla Sicilia, dalla Puglia, dalla Basilicata e da gran parte del Mezzogiorno

Il Presidente Oliverio ha scoperto un busto bronzeo dedicato a Suor Eleonora Fanizzi a San Giovanni in Fiore

IMG_0856SAN GIOVANNI IN FIORE (CS) – Durante la brevissima pausa natalizia trascorsa nella sua città il Presidente della Regione Mario Oliverio ha scoperto, insieme al sindaco di San Giovanni in Fiore Pino Belcastro, un busto bronzeo, realizzato gratuitamente dallo scultore Franco Bitonti, dedicato a suor Eleonora Fanizzi, la suora dell’Immacolata Concezione d’Ivrea che ha dedicato tutta la sua vita ai poveri dell’importante centro silano.
“L’iniziativa di oggi –ha detto Oliverio nel suo breve intervento- ha un grande significato. Suor Eleonora è stata una donna che ha lasciato in questa comunità un segno forte ed indelebile. Solo chi non ha avuto la possibilità e la fortuna di conoscerla, non può assumere la sua figura e la sua opera a punto di riferimento. Chi come me, invece, l’ha conosciuta, ha avuto modo di apprezzarne non solo l’opera quotidiana, ma anche la grande funzione educativa. Con il suo agire, con la sua testimonianza quotidiana, fece diventare la Casa di riposo per anziani da lei fondata e da tutti conosciuta come “l’ospizio”, l’unico punto di riferimento a San Giovanni in Fiore per chi non aveva una famiglia o viveva in una condizione di grande difficoltà.  Le ragazze-madri, in particolare, che non avevano la possibilità di crescere i loro figli o il coraggio di mostrare pubblicamente la loro condizione, si rivolgevano a lei e in lei trovavano sempre accoglienza e rifugio”.
“Questo monumento, pertanto –ha aggiunto il Governatore della Calabria- è importante non solo perché attraverso la memoria si possono riscoprire le proprie radici e meglio comprendere la propria storia e la propria appartenenza, ma lo è ancor di più per l’attualità del messaggio che da esso scaturisce e che rappresenta l’inclusione sociale.  E’ il richiamo ad una società  che deve prestare attenzione a chi è più debole, a chi vive una condizione di emarginazione e di sofferenza e, soprattutto a chi, in questa particolare fase della storia, è costretto a lasciare la propria terra per scappare dalla guerra, per riscattarsi dalla miseria e dalla fame e per raggiungere frontiere e condizioni di vita migliori. Chi non comprende la drammaticità della fase storica che stiamo vivendo, rischia di non capire che il mondo è attraversato da processi, primo fra tutti quello che riguarda il grande esodo biblico di uomini e donne che si spostano da altri continenti verso l’Europa, le Americhe e l’Occidente, con i quali bisogna fare i conti ed a cui bisogna rispondere con una grande capacità di ascolto e di inclusione e con gesti ed atteggiamenti, naturalmente di più ampia  dimensione, simili a quelli che incarna il monumento a suor Eleonora che, prima di essere una grande suora, è stata una grande donna che non si è mai risparmiata e ritratta rispetto a nulla quando si trattava di intervenire per alleviare sofferenza e povertà”.
“Prima di concludere  -ha detto il Presidente della Giunta regionale- vorrei sottolineare il fatto che, in una fase della storia contrassegnata da forti contrapposizioni ideologiche, suor Eleonora ha sempre saputo dialogare con tutti. Il comune, che era amministrato dai comunisti, aveva in lei un punto di riferimento sicuro e lei, a sua volta, aveva nel comune un interlocutore sempre attento e sensibile. Mi piace sottolineare questo aspetto anche per dire che in questa città non sono mai state alzate barriere o steccati. Al centro  di ogni azione, aldilà delle appartenenze, c’è stata sempre la convergenza e l’attenzione comune verso i problemi reali della sofferenza e dell’emarginazione sociale. E Suor Eleonora ha saputo rappresentare la capacità di essere momento di superamento di ogni tipo di contrapposizione, soprattutto quando si dovevano affrontare i problemi concreti della sofferenza, della povertà e dell’emarginazione”.
A conclusione del suo intervento il Presidente Oliverio ha rivolto un sentito ringraziamento e un forte apprezzamento allo scultore Franco Bitonti “per la bellezza e per la dedizione con cui l’opera è stata realizzata”, a Saverio Basile, direttore responsabile del periodico cittadino “Il Corriere della Sila”, che ha promosso l’iniziativa e alla comunità di San Giovanni in Fiore che “attraverso questo gesto ha scritto una pagina alta, degna di questa città”.

Lunedì 28 si riunisce il Consiglio Regionale

Consiglio regionale calabria X legislaturaREGGIO CALABRIA – Tornerà a riunirsi lunedì 28 dicembre il Consiglio regionale. L’assemblea legislativa, convocata dal presidente Nicola Irto si occuperà delle leggi del Bilancio, della legge urbanistica, del Quadro territoriale regionale a valenza paesaggistica (Qtrp) e della proposta di legge di iniziativa della Giunta regionale che proroga la cessazione dello stato di emergenza nel settore dei rifiuti.

Impianto rifiuti di Bucita, Graziano si appella a Oliverio

ROSSANO (CS) – Il Consigliere regionale Giuseppe Graziano lancia un appello per una nuova gara per la gestione dell’impianto di trattamento rifiuti di Bucita, si tuteli tutta la forza lavoro operante nel sito. Evitare che si creino preoccupanti vertenze, come quelle generatesi all’epoca dell’avvicendamento al management della struttura tra Veolia Environnement ed Ecologia Oggi. La Regione Calabria, in sede di sottoscrizione del prossimo contratto di gestione con la nuova società, ponga come prerogativa la tutela del capitale umano storico già presente in organico e suggerisca soluzioni affinché il gestore proceda ad eventuali nuove assunzioni.

 All’interno dell’impianto di Bucita – dice Graziano -, nel corso degli anni, si è consolidato un organico storicoche lavora con affiatamento e che ha affinato le sue doti professionali. Oggi, la nuova gara per l’affidamento della gestione della struttura, potrebbe rimettere in discussione tutto. In quanto le normative in materia consentirebbero al concessionario di avere la prelazione sulla scelta dei dipendenti. Un’opzione legittima ma iniqua. Perché potrebbe mettere a rischio quanti hanno una minore anzianità di servizio.Rossano

 È il caso – precisa il Segretario questore del Consiglio regionale – dei lavoratori assunti al tempo del subentro di Ecologia Oggi che, per la loro condizione contrattuale, potrebbero essere messi alla porta per dar spazio a nuovi reclutamenti. Con quale giovamento? Nessuno! I tempi di formazione e inserimento di nuovo personale rischierebbero di mettere a serio rischio una delle strutture più delicate dell’intero sistema rifiuti regionale, già di per sé precario. Inoltre, se così fosse, si continuerebbe a rimpinguare la sacca di disoccupazione e si innescherebbero frizioni tra i nuovi assunti e licenziati.

 Da qui l’appello al presidente Oliverio – continua Graziano – affinché si prenda carico di questo problemae anticipi i tempi così da evitare l’ennesima vertenza lavorativa. Sarebbe opportuno che il Governatore in sede di sottoscrizione del nuovo contratto di gestione chiarisca la necessità di tutelare tutti i posti di lavoro ad oggi assegnati all’impianto di Bucita. E suggerisca alla società subentrante, che si dovrà occupare anche di mettere in cantiere le opere di efficientamento funzionale della struttura, di pianificare progetti per l’assunzione di nuova forza lavoro. Anche in questo caso – conclude il Consigliere regionale – serve buona volontà.

Del Rio e Poletti alla riapertura dell’azienda di Goel Bio

oliverio del rio visita cooperativa la lanterna  - 1MONASTERACE (RC) – Sette attentati intimidatori in soli sette anni di attività non fermano l’azienda agricola “La Lanterna” del Gruppo Goel Bio che fa capo al consorzio Goel guidato da Vincenzo Linarello. A poco meno di due mesi dall’incendio appiccato ad un trattore,  si riparte in questo luogo sottratto alla ‘ndrangheta e posto davanti al faro di Punto Stilo e a qualche centinaio di metri dalle rovine dell’antica Kaulon magnogreca, dove sono giunti in centinaia anche da fuori regione per manifestare il proprio sostegno alle persone che, con coraggio, portano avanti il loro progetto di lavoro e legalità. Nutrita la presenza istituzionale. A rappresentare il Governo c’erano i ministri del Lavoro, Giuliano Poletti, e delle Infrastrutture e Trasporti, Graziano Delrio, ed il viceministro dell’interno, Filippo Bubbico. Con loro anche il presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio, assieme al presidente della Fondazione Per il Sud Carlo Borgomeo, all’europarlamentare di M5S Laura Ferrara, al procuratore aggiunto della Repubblica di Reggio Calabria Nicola Gratteri ma, soprattutto, a tanti cittadini, gruppi ecclesiali e associazioni con i loro sentimenti di vicinanza ad un’azienda da sempre nel mirino delle cosche. «Abbiamo dovuto gridare – dice Vincenzo Linarello, presidente del gruppo Goel Bio – perché si capisse che è inaccettabile l’aggressione continua alle aziende agricole della nostra terra. E oggi siamo qui per dare un segnale e per dire che non ci arrendiamo e non intendiamo rinunciare alla strada del lavoro e dello sviluppo. Ai rappresentanti del Governo, che ringrazio per la loro presenza, dico che qui c’è bisogno di tre elementi basilari: repressione, prevenzione e lavoro». Messaggio recepito oliverio del rio visita cooperativa la lanterna  - 4dal ministro Poletti che, però, prima di parlare, davanti al mezzo agricolo appena riacquistato e benedetto dal vescovo di Locri mons. Francesco Oliva, si lascia andare ad una confidenza. E racconta la meraviglia, per lui figlio di contadini e cresciuto in campagna, di dover inaugurare, per la prima volta nella sua vita, un trattore. «E pensare – dice – che da bambino questo era il mio sogno. La festa di oggi qui è un fatto assolutamente importante perché dimostra che le cose si possono fare e che, anche di fronte a fatti gravi e ripetuti come quelli accaduti qui, bisogna reagire. E credo che il ritrovarsi qui oggi sia proprio il segnale che noi dobbiamo dare». A tagliare il nastro al nuovo capannone ricostruito e bardato dai testi che alcuni scrittori calabresi hanno voluto regalare all’azienda come segno di vicinanza e di sostegno è il ministro Delrio. «Quella contro la criminalità organizzata, in Calabria come altrove – sostiene il ministro, parlando degli imprenditori di Goel come di “moderni partigiani” – è una guerra vera. Per questo noi dobbiamo fare sentire in ogni occasione la nostra presenza. Siamo qui al loro fianco per portare la nostra amicizia e la nostra forza in una battaglia che è di tutti».

Il presidente della Regione Oliverio, non ha dubbi: «Da questa iniziativa deve partire un messaggio chiaro e forte a tutte le organizzazioni criminali e mafiose e  a tutti coloro i quali pensano che, utilizzando la violenza, possano piegare il oliverio del rio visita cooperativa la lanterna  - 3sistema delle imprese e le attività sane di interi territori. Qui – ha proseguito il governatore della Calabria – c’è un esempio di cooperazione sana, avanzata, punto di riferimento di tante imprese piccole e medie che hanno scelto di dar vita a produzioni di qualità. A Vincenzo e agli altri titolari di questa azienda – ha concluso Oliverio – diciamo: “Andate avanti. Noi ci siamo e ci saremo sempre. Lo Stato  e le istituzioni sono qui e non vi lasceranno da soli, perché la vostra non è la battaglia di una singola azienda, ma per la rinascita di questa regione”.

A seguire tanta musica con il Parto delle Nuvole Pesanti e le arance appena raccolte distribuite ai partecipanti alla serata. E la guerra contro il malaffare, in una terra antica e ricchissima di potenzialità, continua.

Settore agricolo calabrese Oggi il primo tavolo di confronto


Mario Oliverio piano medioSi sono
avviati oggi, nella sede della Regione a Catanzaro, i lavori dei primi Tavoli di confronto tra il Dipartimento regionle “Agricoltura” ed i rappresentanti delle organizzazioni di produttori dei comparti ortofrutticolo ed olivicolo calabresi, fortemente voluti dal Presidente della Regione Mario Oliverio, per la definizione delle strategie future per la crescita e lo sviluppo del settore agricolo calabrese.

Il Dipartimento “Agricoltura”è stato rappresentato dal Consigliere regionale Mauro D’Acri, dal Dirigente Generale Carmelo Salvino e dal Dirigente del settore “Valorizzazione e Promozione produzioni agricole e filiere produttive” Giacomo Giovinazzo. “Come da chiare indicazioni del Presidente Oliverio – ha affermato il Consigliere D’Acri – abbiamo iniziato un nuovo percorso di confronto con il mondo agricolo calabrese, per gettare le basi per poter poi decidere tutti insieme del futuro della nostra agricoltura. Il confronto costante, infatti, sta a testimoniare la grande disponibilità della politica e di questa giunta regionale che sostengono con convinzione l’aggregazione fra produttori come base per la competitività dell’agricoltura calabrese, ma costituisce anche un’opportunità per il tessuto produttivo, che ha la possibilità di evidenziare le proprie problematiche e le proprie necessità. Allo stesso tempo, però, affinché si riesca a disegnare il giusto futuro per l’agricoltura calabrese, i produttori hanno l’importante responsabilità di indicare le reali esigenze dei vari comparti”.

Lo scopo delle riunioni di oggi – ha detto Giovinazzo – è di iniziare a rendere chiara l’idea della filiera ortofrutticola e di quella olivicola calabrese. Abbiamo bisogno di stilare un calendario di tavoli tecnici con i produttori, nei quali mettere in evidenza le diverse esigenze territoriali e quelle del mercato. Solo il patrimonio di esperienze dei produttori, infatti, può aiutare la Regione a tracciare le strategie migliori e più efficaci per valorizzare le filiere produttive calabresi ed individuare i reali fabbisogni di ognuna di esse”.

Approvazione “Strategia regionale per aree interne”

CATANZARO (CZ) La Giunta regionale si è riunita sotto la presidenza del Presidente Mario Oliverio, con l’assistenza – informa una nota dell’Ufficio stampa – del Segretario generale Ennio Apicella.

 Su proposta del Presidente Oliverio, è stata approvata, per la politica di coesione 2014-2020 “la strategia regionale per le aree interne (srai) ed  individuata l’ area progetto per la strategia nazionale per le aree interne del paese (snai).

regione_calabria_presidenza_della_giunta_regionale

 Su Proposta del Vicepresidente ed Assessore al Bilancio e Personale Antonio Viscomi   è stato deliberato l’atto d’ indirizzo per la formulazione delle manifestazioni d’interesse rivolte all’individuazione di personale regionale a specifici compiti funzioni o posizioni;

*sono state approvate delle variazioni di bilancio relative al trasferimento di risorse dallo Stato per  le Regioni che hanno istituito una centrale regionale per gli acquisti o che abbiano introdotto misure rivolte all’equilibrio di bilancio in ambito sanitario;

*sono state approvate alcune variazioni di bilancio compensative al Bilancio di previsione per l’esercizio finanziario 2015 e pluriennale 2015-2017 relativa al trattamento dei rifiuti, al pagamento delle rate di mutui in scadenza al prossimo trentuno dicembre prossimo;

 Su proposta dell’Assessore alla Scuola e Lavoro Federica Roccisano, sono state approvate le procedure di accreditamento/autorizzazione provvisoria al trentuno dicembre 2015  delle strutture di accoglienza dei minori stranieri non accompagnati con il Protocollo d’intesa Regione – Prefettura di Catanzaro – Anci Calabria;

 Su proposta dell’Assessore alle Infrastrutture Roberto Musmanno  è stato approvato un Disegno di legge recante “Procedure per la denuncia degli interventi di carattere strutturale e per la pianificazione territoriale in prospettiva sismica”. La legge prevede l’adozione di un sistema di trasmissione dei progetti basato su procedura telematica, attraverso il sistema Sismi.ca. La legge, al fine di consentire il graduale adeguamento delle strutture tecniche regionali alle nuove procedure informatiche e consentire, nel contempo, la piena operatività dei professionisti nell’utilizzo della nuova procedura, prevede anche la proroga di quattro mesi, a decorrere dal primo gennaio 2016 fino al trenta aprile 2016, del regime transitorio delle modalità di istruttoria e del rilascio dell’attestato di avvenuta denuncia dei progetti.

Oliverio, pronti a dare la scossa per la rinascita della Calabria

oliverio chiesa mendicino 14CATANZARO – “In Calabria ci sono segnali di ripresa, ma molto resta da fare sul fronte del lavoro. Questo sintetico giudizio della Banca d’Italia, nel suo rapporto annuale sulle tendenze dell’economia calabrese, conferma quanto la Giunta regionale sta costruendo per affrontare l’emergenza e costruire lo sviluppo”. Lo afferma il presidente della Regione Mario Oliverio in merito al rapporto Bankitalia. “Sull’emergenza – prosegue – vale per tutti quanto è stato fatto e riconosciuto sul fronte della recente alluvione nella Locride: una presenza costante, un coordinamento tempestivo, nessuno, amministratori e cittadini, lasciato solo, ripristini immediati, predisposizione degli interventi strutturali a partire dal progetto Calabria sicura, uno dei capitoli fondamentali del Patto per la Calabria, in corso di definizione con il Governo nazionale. Dispiace come la stampa nazionale, pronta, giustamente, a esaltare il senso civico dei milanesi in occasione della pulizia dei muri imbrattati dai vandali, non abbia colto la fierezza del popolo della Locride, dopo quello dell’estate scorsa dei comprensori di Rossano, Corigliano e della Sibaritide, che hanno affrontato con compostezza, sacrificio ed impegno una drammatica calamità naturale. Sul fronte del lavoro – afferma Oliverio – stiamo affrontando anche in questi giorni un difficile confronto con il Governo per garantire gli ammortizzatori sociali, pur consapevoli che la fase delle politiche assistenziali volge al termine per aprire il campo del sostegno alle politiche attive per il lavoro. Ma la partita più importante – commenta il Governatore – è sul fronte dello sviluppo duraturo della Calabria. Il lavoro dei mesi scorsi produce risultati. L’approvazione del Por 2014-2020, frutto di questi primi mesi di intenso lavoro, mette in moto circa 2,3 miliardi; il Piano di Sviluppo Rurale libera risorse per oltre un miliardo e cento milioni di euro, in un settore strategico per la produzione e l’economia calabrese; l’avviato confronto con il Governo sull’Intesa Generale Quadro in materia di infrastrutture e sul Patto Calabria all’interno del master plan per il Sud va al cuore delle criticita’ della Calabria: la debolezza infrastrutturale e la scarsa capacità di attrazione degli investimenti. La Banca d’Italia sottolinea una crescita del fatturato industriale, della domanda estera di produzioni calabresi, un aumento di turisti italiani ed una stabilizzazione del settore delle costruzioni. La Giunta regionale si è mossa prima che tali indicatori fossero codificati. L’industria cresce se la Calabria diventa conveniente: Gioia Tauro e la definizione di un ruolo commerciale e produttivo dell’intero sistema portuale, il distretto agroalimentare di qualita’ della Sibaritide, quelli produttivi del crotonese, del lametino e di altre aree con produzione di eccellenza, il rilancio delle OMECA, un programma organico sui beni culturali, a partire dal percorso della Magna Grecia, come attrattori turistici, sono alcune delle azioni in corso e da implementare con gli investimenti del POR e del Patto Calabria. E’ dei mesi scorsi l’investimento produttivo per realizzare una industria di automobili a Gioia Tauro; è’ di queste ore l’affidamento dei lavori per il terminal ferroviario; è in corso una difficile trattativa con il Governo su tasse, incentivi e costo del lavoro nell’area portuale. Su queste cose la Giunta regionale sta portando avanti un impegno, ormai riconosciuto da tutti, fondato su una piattaforma credibile e concreta. E’ in fase avanzata la redazione di un nuovo piano regionale dei trasporti che non sarùàpresentato solo come strumento di programmazione, ma come contenitore di concreti progetti d’investimento, con il richiamo alla responsabilità di strutture come Anas, Rfi, Enac e di tutte quelle calabresi con competenze nell’ambito delle infrastrutture, della logistica, delle aree industriali. Ma c’è una piaga che ancora grida vendetta e che riguarda il settore strategico delle costruzioni, sulla quale abbiamo già definito un piano di monitoraggio e di intervento: oltre 180 opere incompiute da anni, ed alcune da decenni e tra queste, opere fondamentali per accrescere la qualità dei servizi al cittadino. In primo luogo le dighe di Calabria, le opere di difesa del suolo, gli interventi nei rifiuti e nella depurazione. Un’altra sfida che apriremo nelle prossime settimane: l’eliminazione di strutture superflue, la sburocratizzazione delle procedure, l’avvio di un’attività di monitoraggio programmatico sulle opere, sulle coperture finanziarie, sulle attività di cantiere, sui crono programmi e sulle responsabilità di esecuzione. Siamo consapevoli che la svolta di governo necessaria alla Calabria per la quale è impegnata la Giunta regionale rischia di rimanere monca se non è accompagnata da un cambio di cultura nel complesso della governance regionale; anzi se non entra in sintonia con la necessità di un ricambio dell’intera classe dirigente, a tutti i livelli ed in tutti i settori, della vita economica e sociale della regione. La Banca d’Italia – conclude Oliverio – offre l’assist sulle possibilità di ripresa. E noi abbiamo scommesso tutto su questa missione, per la quale abbiamo chiesto ed ottenuto il consenso dei calabresi. La difficile fase che vive la nostra regione richiede uno straordinario impegno ed una forte e vasta motivazione di energie sociali, della cultura, delle Università, del mondo del lavoro e dell’impresa, delle ragazze e dei ragazzi calabresi, per consolidare un patto per lo sviluppo di una terra oltraggiata all’esterno e, spesso all’interno, da cattivi governanti”.

Lettera di Mario Oliverio all’Università Magna Grecia

CATANZARO (CZ) Il Presidente della Regione Mario Oliverio ha scritto al Magnifico Rettore dell’Università “Magna Grecia” di Catanzaro Aldo Quattrone, relativamente al protocollo d’intesa “che è scaduto da molti anni e non è stato ancora rinnovato”, tra Università e Regione, per quanto riguarda, in modo particolare, l’apporto “delle Università alle funzioni assistenziali del Servizio sanitario regionale ed il contributo che la Regione può dare alle funzioni di ricerca e didattica proprie dell’Università”. Oliverio – informa una nota dell’Ufficio stampa della Giunta – sottolinea che “questo ritardo non possa protrarsi ulteriormente dal momento che entrambe le Istituzioni che rappresentiamo devono, nell’interesse precipuo dei nostri cittadini, rinnovare quel patto di collaborazione senza il quale mancheranno le sinergie che invece si possono, e si devono, ottenere”.

REGIONE CALABRIA

Secondo Oliverio, nel Protocollo dovranno essere definite “le modalità generali di collaborazione dell’Università alla programmazione sanitaria regionale, di utilizzazione delle strutture del SSR per la formazione degli studenti e per le proprie attività di ricerca, nonché di sostegno alla formazione continua dei dipendenti del SSR”.  Nell’ambito di questo protocollo potrà trovare utile soluzione – scrive Oliverio a Quattrone – anche la problematica della costituzione di una nuova Azienda integrata tra Regione ed Università, per la quale è indispensabile una legge regionale, e della individuazione delle unità operative a direzione universitaria e/o ospedaliera.

E’ infatti necessario condividere – scrive ancora Oliverio – una cornice organica che definisca gli apporti delle diverse Istituzioni alla nuova Azienda in una logica di pari dignità e di rispetto delle professionalità che le strutture operanti possono esprimere, ma soprattutto condividere le più efficaci modalità di tutela delle esigenze di salute dei cittadini di Catanzaro e dell’intera Regione”. Nel concludere, il Presidente ha chiesto al Rettore di concordare una data per un primo incontro al fine di raggiungere l’obiettivo “di una rapida sottoscrizione dell’intesa”.