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Anche Rende aderisce alla Rete dei centri storici del Mediterraneo

RENDE (CS) – La Giunta Manna, lo scorso 9 marzo, ha approvato la proposta di adesione alla Rete dei centri storici del Mediterraneo, presentata dall’assessore Marina Pasqua. L’iniziativa rientra nel progetto FOP (Future of Our Past), un network nato per promuovere un modello di sviluppo del turismo che sia alternativo e che riguardi i centri storici dell’area mediterranea, attraverso azioni transnazionali e piani strategici per la sostenibilità e l’uso consapevole del patrimonio culturale e storico. Un altro importante passo avanti, che giunge dopo l’avvio della mappatura digitalizzata del centro storico da parte della squadra di ViaggiArt, che va a valorizzare il territorio cittadino. “L’adesione da parte del comune di Rende al progetto POF – ha affermato l’assessore Pasqua – ci permette infatti di far parte di una rete formata da un insieme di comunità che implementeranno la promozione integrata dell’offerta turistica attraverso l’uso di pacchetti specifici, una mobilità sostenibile per turisti e residenti, l’uso di media utilities.” Del resto, la necessità di salvaguardare la ricchezza culturale dei centri storici del Mediterraneo si ricollega a quella che è la pratica dell’ospitalità diffusa, cioè la rete che attraverso nuovi modelli di governance permette la creazione di nuovi itinerari turistici che possano includere i borghi come Rende. Infatti, il progetto stesso prevede la creazione di sette rete locali, includendo 20 siti e 210 operatori turistici. Alla Rete hanno aderito il Centro universitario europeo per i beni culturali, l’Università di Alessandria d’Egitto, il Dar Al-Kalima College (Palestina), la Lebanese University (Libano), la fondazione Twmi Zammit di Malta, il consorzio provinciale di sviluppo economico dell’Andalusia (Spagna) e la città tunisina di Mahdia.

Sblocco della Regione ai pagamenti ARCEA, la soddisfazione di Molinaro e della Coldiretti Calabria

Coldiretti ha preso atto dello sblocco dei pagamenti dei premi ARCEA alle imprese agricole, già annunciato dal Governatore della Calabria Mario Oliverio tramite nota stampa. La notizia è accolta con positività dal Presidente di Coldiretti Calabria, Pietro Molinaro, che ha commentato: “Finalmente si è tolto il tappo ad una situazione che stava creando non pochi problemi alle imprese agricole. Il pagamento di ulteriori 40milioni di euro nella prossima settimana e parallelamente l’intenso lavoro sul riallineamento delle procedure tecniche-amministrative genera fiducia anche per il proseguo che deve vedere la dinamica dei pagamenti radicalmente cambiare in meglio, annullando improduttivi tempi di attesa. Un segnale importante è anche quello sull’assegnazione del carburante agricolo che viene affidata ai CAA e questo, nell’ottica della sussidiarietà, va nella direzione, quanto mai importante, della semplificazione e sburocratizzazione”.

Concluso il primo Laboratorio pratico di Europrogettazione della M5S Laura Ferrara

COSENZA – Si è appena concluso a Cosenza il primo Laboratorio pratico di Europrogettazione, un’iniziativa gratuita voluta e promossa dall’Europarlamentare pentastellata Laura Ferrara. Il laboratorio, svoltosi presso l’ufficio territoriale della stessa deputata nel finesettimana appena concluso, rientra in un ciclo di iniziative che mirano a rendere i cittadini consapevoli di quanto l’Europa possa offrire al territorio. Il corso, full-time, ha la sua peculiarità nell’approccio pratico rispetto alla redazione di proposte progettuali europee di una certa qualità, oltre a includere, ovviamente, una parte di informazione teorica relativamente ai fondi europei messi a disposizione, nell’ambito di un ciclo di eventi informativi partiti venerdì 11 marzo all’Infoday di Rossano. La partecipazione numerosa della cittadinanza, del resto, evidenzia, secondo quanto dichiarato da Laura Ferrara, “la sensibilità e l’interesse dei calabresi verso le varie opportunità che l’Europa ci offre”. Per questa ragione, sono in programma simili eventi, dislocati su tutto il territorio regionale,  che, “a partire dai bisogni del territorio, affronteranno i passaggi necessari per lavorare con i partner e definire la documentazione necessaria all’iter progettuale, per poter passare così dall’idea teorica ad un progetto concreto in grado di concorrere ai programmi europei 2014/2020“.

“Non so se ponte sullo Stretto sia utile”. Parola di Raffale Cantone, presidente dell’Anticorruzione

ROMA – L’argomento è di quelli che da lungo tempo scuotono e dividono l’opinione pubblica e stavolta ad esprimersi in proposito è Raffaele Cantone, capo dell’Authority anticorruzione. Si tratta della grande opera pubblica del ponte sullo Stretto, circa il quale Cantone stesso ha parlato di una “scelta politica” ma, del resto, ha aggiunto egli stesso, “non si possono non fare le opere pubbliche per paura del rischio di infiltrazioni della criminalità. Non saremmo uno stato credibile. Mi chiedo però se sia utile”. Cantone ha rilasciato tale affermazione a Sky, all’interno della rubrica “L’intervista di Maria Latella”. In ogni caso, ha concluso Cantone, “fare il ponte di Messina non avrebbe senso senza un impianto infrastrutturale nella zona, con la Salerno-Reggio Calabria che non è finita” e a dirlo è proprio un meridionale.

Enzo Bruno ha incontrato il consiglio direttivo della neonata Aperc

CATANZARO – Enzo Bruno, Presidente della Provincia di Catanzaro, ha incontrato il consiglio direttivo dell’Associazione Pensionati Ente Regione Calabria (Aperc). Nel corso dell’incontro, il presidente del novo sodalizio, Antonio Giummo, ha illustrato le linee programmatiche l’associazione intende perseguire, “dando vita ad un organismo che riscopra energie e presenze e valorizzi, nel contempo,  lo spirito di iniziativa di ciascuno dei soci”. L’associazione, del resto, è nata da un’idea dei pensionati dell’Ente regionale, l’associazione che ha come obiettivo l’organizzazione di iniziative culturali, sportive e artistiche che possano cementare i rapporti interassociativi. Bruno, nel corso dell’incontro, ha ascoltato con attenzione e, nell’intento di intavolare una sinergia con il Gruppo di sviluppo sociale della Provincia di Catanzaro, all’incontro ha partecipato anche Alessandro Iuli, favorevole, a nome dei suoi colleghi, ad organizzare attività comuni.

 

Davide Bruno: “La mia candidatura al servizio dei giovani, per una Cosenza all’avanguardia e innovativa”

Cosenza ( Cs) – E’ stato per quattro anni e mezzo Assessore al Comune di Cosenza ricoprendo incarichi di prestigio e detenendo deleghe importanti, Pianificazione Urbana Sostenibile, Lavoro Giovanile, Imprenditorialità, Web 2.0, Legalità e Trasparenza. Un percorso intenso e rilevante, terminato in anticipo, che ha portato Davide Bruno a confrontarsi quotidianamente con realtà significative della città e della provincia. Un giovane di appena 33 anni che l’ex sindaco Mario Occhiuto ha voluto con sé, fin da subito, nella sua squadra di governo a sostegno di quella politica dei giovani, appunto, scevra da condizionamenti e mentalità ormai sorpassate. E Davide Bruno sa bene quanto sia importante per Cosenza continuare a sostenere la candidatura di Mario Occhiuto a sindaco della città. Nei giorni scorsi, in pieno centro, su Via Caloprese, ha aperto le porte del suo “Punto d’Incontro”, un open space all’interno del quale si andranno a delineare gli argomenti salienti del suo programma amministrativo che sarà incentrato sulla politica dei giovani, sulla trasparenza, sulla legalità, sull’innovazione tecnologica. Sarà anche un luogo aperto al confronto, al dibattito, un punto di riferimento non solo per i giovani, ma per tutti coloro che intendano abbracciare quella politica leale, del fare e delle buone azioni. E lasciandosi alle spalle la brutta pagina amministrativa che ha visto Cosenza protagonista i mesi scorsi, con lo scioglimento anticipato del Consiglio Comunale, Davide Bruno è già a lavoro in vista del prossimo appuntamento alle urne. “Cosenza – ha dichiarato – ha bisogno di gente che lavori con sacrificio e spirito di dedizione, che porti avanti i valori di una società civile libera da egoismi di parte e scelte partitiche individualistiche. I giovani sono il futuro di questa terra e rappresentano la nuova classe dirigente. Confermerò il mio impegno politico a servizio degli altri e delle classi più svantaggiate”. Davide Bruno dopo che andrà ad ufficializzare la sua candidatura, ha poi annunciato che a breve terrà delle iniziative pubbliche per incontrare i cittadini. Nel frattempo lavora alacremente per portar avanti il suo progetto, da molti sostenuto: giovane, tradizione, politica.

Lotti tiene a battesimo la consulta dei sindaci del Pd

CATANZARO – Il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Luca Lotti, tiene a battesimo la Consulta dei sindaci del Partito democratico. Il terzo organismo collegiale del partito guidato dal segretario regionale Ernesto Magorno – costituito dopo le Consulte di legalità e sanità – si è insediato questo pomeriggio nella Casa delle Culture della Provincia di Catanzaro. Un appuntamento importante che coincide con la visita del premier Matteo Renzi, stamattina a Mormanno e Cosenza, e che secondo Lotti non è affatto casuale. “I sindaci hanno un ruolo e un compito importante per il Pd e per la politica – ha detto Lotti – siete la nostra linfa, la nostra base, i primi ascoltatori del territorio. Il sindaco è il punto di riferimento, il primo cittadino anche di quelli che non l’hanno eletto. Siate sentinella importante, il Governo vi è vicino”. La Consulta dei sindaci del Pd sarà guidata da Anna Maria Cardamone, primo cittadino di Decollatura: “Questo organismo deve essere capace di rrobustire il dialogo tra istituzioni e realtà territoriali – ha affermato Anna Maria Cardamone -. Sta a noi riuscire a trovare la formula giusta per farla funzionale, e non farne una camera di compensazione di interessi che non trovano spazio. I cittadini e le loro istanze vengono prima di tutto”. A fare gli onori di casa Enzo Bruno, nella duplice veste di segretario provinciale del Partito democratico di Catanzaro e presidente dell’Ente intermedio del Capoluogo di Regione. Bruno saluta il sottosegretario Lotti definendolo “amico della Calabria”. Sono i fatti e la costante presenza nella nostra regione a suggerire una grande attenzione ai calabresi di Lotti che “non manca di ascoltare, sostenere e dare risposte alla Giunta regionale, ai consiglieri e alla deputazione in campo per risolvere i problemi atavici di una terra per troppo tempo marginalizzata. Ed è significativo – dice Bruno – che Lotti sia qui per tenere la Consulta dei sindaci, il terzo organismo collegiale costituito dal Pd per riaprire il confronto con i cittadini. Anche nella visione della nuova Area Vasta i sindaci sono i protagonisti della sfida che abbiamo davanti: cambiare la Calabria. Per troppo tempo siamo stati considerati un peso piuttosto che una risorsa: il premier Renzi ha il grande merito di aver rimesso lo sviluppo della Calabria in cima all’agenda politica. Questa mattina a Mormanno ha ripreso e rilanciato i grandi temi dell’agroalimentare, del porto di Gioia Tauro e dell’alta velocità come opportunità di crescita per agganciare la Calabria all’Europa. Rappresentiamo la Calabria pulita, quella che lotta per la legalità e contro le mafie, per una sanità giusta, per un futuro migliore accanto al segretario regionale Magorno e il presidente Oliverio. Da qui – conclude Bruno – vogliamo ripartire per il nostro grande riscatto”. Al tavolo della presidenza anche il presidente del consiglio regionale Nicola Irto che plaude alla costituzione della Consulta come “possibilità di un partito che riesce ad incontrarsi di nuovo, a confrontarsi, soprattutto con la parte di frontiera”. Parlando con i sindaci dei ruolo, della funzione e delle attività dei sindaci il pensiero di Irto corre ai tanti amministratori che anche nelle ultime ore sono stati colpiti da intimidazioni: la Consulta dei sindaci vuole amplificare la loro voce e fare quadrato attorno alle tante battaglie per la legalità. “Stasera si insedia la terza consulta tematica del Pd – ha aggiunto il capogruppo del Partito democratico in consiglio regionale –  la scelta della guida è ricaduta su un sindaco donna, caratterizzando in positivo il Pd che decide di occuparsi delle amministrazioni e dei sindaci, primo elemento di frontiera e livello di ascolto”. Tra gli interventi quello del sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà, del collega di Pizzo Gianluca Callipo, di Castrovillari Mimmo Lo Polito, e di Satriano, rappresentante dell’Anci piccoli Comuni, Michele Drosi; ma anche quello del presidente della Consulta della sanità, Leofranco Rizzuti. A parlare dei sindaci “presidio del territorio” anche il segretario regionale del Pd, Ernesto Magorno, che li definisce anche “servitori dello Stato”. “Le consulte servono a dare voce ai cittadini,  non sono inutili organismi ma i aiutano a ritrovarci uniti e non a coprire inutili caselle – dice Magorno –L’idea della Consulta nasce proprio  come una mediazione tra i sindaci, le proposte e il governo della regione. Un grande partito come il nostro deve avere il coraggio di assumersi le proprie responsabilità: dobbiamo fare in modo che il Pd sia unito in ogni territorio della nostra regione e sono i sindaci per primi a dover alimentare unità. I rappresentanti istituzionali hanno il dovere di indicare la strada dell’unità e il rispetto delle regole”. Il segretario regionale democratico ha anticipato la costituzione di altre due consulte: la prima sulla agricoltura, che sarà costituita da Nicodemo Oliverio, e la seconda sulle infrastrutture. “Procederemo quindi a fare gli stati generali del Pd – conclude Magorno e e chiederemo a Matteo come segretario nazionale del Pd di presiedere. Il  vuole camminare unito perché unito ce la farà”. “Oggi è stata una bella giornata, ha segnato concretamente quello che è l’impegno del Governo nazionale per la Calabria – ha detto il presidente Oliverio -. Si apre una fase impegnativa che ci dovrà vedere dispiegare una azione di governo che non ripeta gli errori del passato:  abbiamo bisogno di costruire una forte sinergia la Giunta e il sistema delle autonomie locale, i comuni e le forze sociali. La sfida che abbiamo davanti è difficile, la vinceremo se ognuno, chiamato a fare la propria parte per crescita, sarà consapevole di questa responsabilità. Che non significa ‘pensiero unico’, ma confronto e poi sintesi, per decidere e andare avanti”.

Sarà un segno del destino, ma non è un caso che Renzi sia stato in Calabria il giorno dell’insediamento della Consulta dei sindaci Pd. Parola del sottosegretario Luca Lotti che assicura: “Non siamo venuti a farci vedere, ma siamo venuti a portare un idea diversa che c’è nei confronti della vostra regione”. Lotti si complimenta con Magorno per la scelta di istituire le consulte come “strumento per mettere attorno ad un tavolo coloro che vogliono discutere”. Parla anche di sanità, dimostrandosi informato su quanto accade in questi giorni per via del provvedimento sulla riorganizzazione della rete ospedaliera: “Il commissario alla sanità Scura non risponde a Lotti o a Gelli, ma deve rispondere ai calabresi, al ministro e al governo”. “Se ci sono problemi, come è chiaro che ci siano, mi farò carico di riferirlo al ministro Lorenzin”, ha aggiunto Lotti. Poi è tornato sull’importanza del ruolo del sindaco che con il proprio modo di fare, il realizzare quelle che sembrano promesse ma diventano fatti concreti, restituisce credibilità alla politica.

Elezioni Cosenza, l’abbraccio tra Presta e Renzi e l’assenza dei Gentile

COSENZA – Nella passerella di figure istituzionali che hanno accompagnato il tour di Renzi tra Mormanno e Cosenza non è passata inosservata l’assenza del sottosegretario all’economia Antonio Gentile, l’unico esponente politico della città dei bruzi membro del Governo Italiano. Sulla visita di Renzi in Calabria nemmeno una riga dal rappresentante del Nuovo Centro Destra. Assente anche Pino Gentile, che pure è stato visto solo un paio d’ore prima dell’arrivo del Premier, nei pressi dell’azienda ospedaliera, a due passi dal palazzo delle poste di piazza Crispi. Questa lontananza tra le componenti che sostengono la candidatura a sindaco di Lucio Presta, Pd in testa, ed il Nuovo Centro Destra, indica una distanza di posizioni rispetto alla corsa verso Palazzo dei Bruzi che si appresta ad entrare nel vivo. Il segretario amministrativo del partito, Gianfranco Leone, ha sottolineato pochi giorni fa, che il Nuovo Centro Destra non pensa a proporre un proprio candidato. Nessuna riserva su Lucio Presta, ma il partito non ha gradito la decisione del Pd di convergere verso il manager dello spettacolo senza tenere conto delle posizioni del gruppo di Paolini, causandone di fatto la fuoriuscita. Lo scenario di un’alleanza tra Ncd e Pse non è inverosimile. Carlo Guccione però, in un’intervista rilasciata al nostro giornale, ha ribadito la necessità di proporre anche a queste latitudini gli accordi politici che tengono insieme il Governo nazionale. Sul fronte opposto Mario Occhiuto ha riempito il più grande cinema di Cosenza, il Citrigno, con una manifestazione in cui ha illustrato la propria idea di buona sanità, riproponendo il progetto di allestire un’area ospedaliera sulla collina compresa tra l’attuale presidio dell’Annunziata, il Mariano Santo e l’Inrca. Una prova di forza per l’architetto con ambizioni di rielezione che continua a mietere consensi ed a riempire le proprie liste civiche anche di neofiti della politica. Infine si registra il passaggio nel Pd di Sebastiano Barbanti. Si dividono così le strade con il senatore Molinari e con il movimento Calabria Terra Libera che simpatizza per Occhiuto.

Elezioni Cosenza, Lorenzo Guerini incontra Presta nella sede del Pd

Guerini 2GueriniCOSENZA – Si è presentato puntuale, Lorenzo Guerini, presso la Federazione del Partito Democratico di Viale Trieste a Cosenza. Il numero due del Pd ha incontrato il candidato a sindaco Lucio Presta, il segretario regionale del partito Ernesto Magorno, quello provinciale Luigi Guglielmelli ed una nutrita delegazione tra parlamentari, consiglieri regionali e comunali. Presenti anche i rappresentanti degli altri partiti e movimenti dell’alleanza civica che sosterrà la candidatura a sindaco di Lucio Presta.  «Il problema non è Presta che va dal Pd o il Pd che va Presta, ma sono Presta e il Pd che devono andare dagli elettori» dice il vicesegretario del Pd che sul caso Cosenza aggiunge: «Il Partito democratico ha i propri strumenti e le proprie regole e sia a Cosenza che a Crotone farà delle scelte ponderate e finalizzate a rispettare le sue regole. Prima di iniziare il confronto il segretario cittadino Luigi Guglielmelli fa presente a Guerini che «il Pd a Cosenza è unito. Nessun candidato calato dall’alto ma una scelta condivisa su Lucio Presta che è in campo da anni». Concetto ribadito dal segretario regionale Ernesto Magorno che cita e saluta i Morrone, Mancini proprio a sottolineare «l’importanza del progetto che qui a Cosenza si deve realizzare». Guerini parla anche dell’accordo stretto con l’Ala Verdiniana nel capoluogo bruzio: «Dobbiamo tenere dentro con noi sia le forze politiche che le energie presenti nella città, l’importante è la condivisione dei programmi e la lealtà nel sostenere i candidati. Invito quanti non concordano sulla candidatura di Presta a valutare bene cosa c’è in gioco e quali le candidature competitive, perché è facile rompersi, ma anche cadere in scelte identitarie che poi non hanno la possibilità di giocarsi efficacemente la partita sul terreno elettorale. Per vincere le elezioni amministrative – ha ribadito – c’è bisogno di un consenso largo e il frazionismo non aiuta».

Pse Cosenza: “Pd è partito (anti)democratico”

COSENZA – Il Pse cosentino parla della città bruzia come di una “lontana, inutile e bassa provincia provincia dell’impero”. La definizione nasce spontanea dal fatto che a Cosenza, a differenza di quanto accade in altre città d’Italia, oggi non si sono svolte le primarie di coalizione di centrosinistra, perchè, sostengono nel Pse “i dirigenti del Pd sopprimono le primarie avendo deciso, con quella che nei comunicati ufficiali viene definita ” larga condivisione”, di convergere su un candidato non iscritto al Pd che ha detto di non voler fare le primarie perché inaffidabili”. Sembra, aggiungono ancora dal Pse, che ciò rientri in quella che è una richiesta proveniente direttamente dal premier, non accolta, però, in una città come Trieste dove al Sindaco piddino uscente, Roberto Cosolini, è stato chiesto da dirigenti di partito di misurarsi con un altro candidato, in nome della democrazia. “Oggi sentiamo che la differenza tra cosentini e triestini – concludono dal Pse – sta anche nel valore e nella libertà di pensiero della classe dirigente. Qualcuno comincia a dire che l’acronimo Pd vuol dire Perdiamo Dignità; noi ci limitiamo ad aggiungere un prefisso Partito (anti)Democratico”.