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Omicidi ‘ndrangheta, cinque persone finiscono in carcere

CATANZARO – Le Direzioni distrettuali antimafia di Milano e Catanzaro, con inchieste svolte in sinergia e coordinamento, hanno fatto luce su due omicidi di ‘ndrangheta compiuti in Calabria e Lombardia.

In particolare, le indagini – che hanno fatto seguito all’operazione Stige condotta nel gennaio 2018 che ha disarticolato la “locale” di ‘ndrangheta di Cirò – hanno permesso, secondo gli inquirenti, di risalire a mandanti ed autori degli omicidi di Vincenzo Pirillo, ucciso il 5 agosto 2007 a Cirò Marina (Crotone) e di Cataldo Aloisio, assassinato il 27 settembre 2008 a Legnano (Milano).

In particolare, dalle indagini dei carabinieri del Ros di Milano e Catanzaro, con la collaborazione della Dia di Milano e dei carabinieri di Crotone, hanno permesso di accertare che i delitti sono maturati in seno al sodalizio cirotano e sono stati decisi dai vertici della locale di Cirò Marina, indicati in Silvio Farao e Cataldo Maricola, per il mantenimento degli equilibri interni all’organizzazione. Cinque le persone arrestate.

Fonte Ansa

La ‘Ndrangheta calabrese ramificata in Lombardia, 19 arresti

BRESCIA – Un gruppo di matrice ‘ndranghetistica è stato sgominato all’alba di oggi nell’ambito si un’operazione dei carabinieri del Ros di Bergamo che hanno eseguito 19 provvedimenti di custodia cautelare emessi nei riguardi di soggetti appartenenti ad un vasto sodalizio criminale di stampo mafioso. L’operazione denominata “Papa”, è stata eseguita in Lombardia e in Calabria.

Le accuse vanno dall’estorsione al riciclaggio, dal recupero credito ai danneggiamenti con incendio.

‘Ndrangheta ramificata in Lombardia, arrestate tre persone

REGGIO CALABRIA – I carabinieri della Compagnia di Gioia Tauro, con la collaborazione dello Squadrone Eliportato Cacciatori, hanno arrestato Alberto Chindamo, di 30 anni, Giovanni Sibio (29) e Francesco Lamanna (32), ritenuti responsabili a vario titolo di associazione mafiosa e intestazione fittizia di beni con l’aggravante di aver agito con la finalità di agevolare la cosca Ferentino – Chindamo e Lanari di Laureana di Borrello con ramificazioni in Lombardia.

Gli arresti sono stati fatti in esecuzione ad un’ordinanza emessa dal Gip di Reggio su richiesta della Dda.Il provvedimento fa seguito ad una sentenza di condanna emessa dal Tribunale di Reggio Calabria. I tre vennero fermati nell’ambito dell’operazione Lex del novembre 2016. In quella circostanza era stata avvalorata dalla Dda l’ipotesi che il Comune di Laureana fosse stato, da anni, soggetto ai condizionamenti delle cosche locali per l’aggiudicazione di appalti comunali, facendo leva anche sui rapporti con alcuni esponenti della politica locale.

Fonte e foto Ansa

Torneo delle Regioni, Lombardia amara per le calabresi

CATANZARO – Per la 55ª edizione del Torneo delle Regioni sono andati in scena oggi le partite della seconda giornata. Di seguito i risultati delle rappresentative calabresi, inserite nel girone A, che oggi si fronteggiavano con i parietà della Lombardia.

JUNIORES – Finisce 1-1 l’atteso confronto fra le rappresentative Juniores. La Lombardia passa in vantaggio al 10′ della ripresa con un eurogol di Turini, la Calabria risponde pochi minuti dopo con Artese dell’Isola Capo Rizzuto.

13335690_1242454405788203_8391724619673733983_nALLIEVI – Dopo l’esordio positivo di ieri, sconfitta di misura la formazione Allievi di De Sensi. A firmare la vittoria dei lombardi è Palestro al 32′ del secondo tempo.

GIOVANISSIMI – In mattinata ko anche per i Giovanissimi di mister Mercuri che si devono inchinare alla corazzata Lombardia che con le reti di Trussardi e Colombo chiude sul 2-0 e si porta a quota 6 punti in classifica. Nell’altro match di giornata la Basilicata riapre uno spiraglio di speranza superando l’Umbria per 2-0.

Prossimo turno: domani in programma per la terza giornata Calabria – Umbria e Lombardia – Basilicata.

I presunti rapinatori di Zumpano forse preparavano un altro colpo in Calabria (AUDIO)

COSENZA – Stavano preparando un altro colpo, ma sono stati bloccati dalle forze dell’ordine prima di poter agire. Si tratta di Antonio Fortunato e Massimo Niro, entrambi residenti in Lombardia ed arrestati per aver rapinato lo scorso 14 dicembre il Brico Center dell’area commerciale di Zumpano.
Antonio Fortunato è stato fermato sabato sera dai carabinieri della Compagnia di Girifalco a bordo di un’auto che aveva rubato poco prima a Maida. Sul veicolo, rintracciato grazie al Gps e sul quale viaggiava un’altra persona, Domenico Iommello, residente in provincia di Milano, i militari dell’arma avevano rinvenuto due kalashnikov con i numeri di matricola cancellati ed una sessantina di cartucce. In una casa che i due avevano preso in affitto a Lamezia Terme i militari hanno trovato successivamente una pistola calibro 9, anche questa con la matricola cancellata. Le indagini sono poi proseguite ed hanno consentito di mettere in collegamento questo episodio con la rapina consumata a Cosenza. Nessuna traccia però del bottino, oltre centomila euro in contanti, anche se sono in corso gli accertamenti della magistratura. Con ogni probabilità i due arrestati fanno parte di una più articolata organizzazione dedita alle rapine. Antonio Fortunato e Massimo Niro hanno precedenti specifici per colpi consumati in diverse località italiane. Di seguito l’intervista al dirigente della squadra mobile di Cosenza Giuseppe Zanfini.

Alla conferenza stampa organizzata presso la Questura di Cosenza era presente anche il procuratore aggiunto di Cosenza. “Il risultato, ottenuto in così poco tempo – ha detto – è significativo anche perché le rapine rappresentano in questo territorio un aspetto importante. I responsabili sono milanesi, quindi riteniamo che si tratti di una batteria di professionisti. Erano organizzati e preparati – ha aggiunto la Manzini – E’ stato fondamentale il lavoro svolto dalla squadra mobile. Uno dei due rapinatori era stato già fermato in provincia di Catanzaro, a Girifalco, e trovato con tante armi tra cui kalashnikov”. Infatti, gli agenti della Mobile hanno notificato l’ordinanza di custodia cautelare a Fortunato nel carcere di Catanzaro, mentre Niro è stato raggiunto nella sua abitazione a Cologno Monzese. Le immagini adeso non si fermano. E’ caccia aperta ai presunti basisti dell’organizzazione.

Arresti in Varie Regioni per ‘Ndrangheta

REGGIO CALABRIA – I carabinieri di Monza stanno eseguendo arresti e perquisizioni, per traffico e detenzione di sostanze stupefacenti, in varie provincie della Lombardia, a Pescara e a Reggio Calabria.

La Dda di Milano, che coordina le attività, ha incentrato le indagini nell’operazione ‘Infinito’, accertando che gli indagati erano acquirenti e fornitori di appartenenti alle locali di ‘ndrangheta disarticolate nel luglio 2010.

‘Ndrangheta: Blitz Tra Calabria e Lombardia, 39 Arrestati

carabinieriREGGIO CALABRIA – Sono 39 le ordinanze di custodia cautelare emesse dal gip su richiesta della Dda reggina, eseguite dai carabinieri durante il blitz che ha coinvolto i territori della Locride, la provincia di Cosenza, Vibo Valentia e Como.

L’esistenza e l’operatività di ben cinque “locali” di ndrangheta, riferibili a famiglie di riferimento come i Romano ad Antonimina, Varacalli ad Ardore, Raso a Canolo, Nesci a Ciminà, Fabiano a Cirella di Platì, sono state accertate durante l’operazione “Saggezza”. Gli indagati, ai vertici dei “locali”, sono accusati di associazione mafiosa, estorsione, porto abusivo d’armi, usura, illecita concorrenza per il condizionamento di appalti pubblici, minaccia, esercizio abusivo dell’attività di credito, truffa, furto di inerti, intestazione fittizia di beni, con le aggravanti della metodologia mafiosa e della transnazionalità. Inoltre conseguivano profitti illeciti condizionando gli appalti pubblico, adottando concorrenza sleale, di gestione e  controllo diretto ed indiretto di attività economiche nel settore edilizio, nel movimento terra e nel taglio boschivo in località Aspromontane.

L’influenza mafiosa operata dagli indagati avrebbe, infine, operato nel voto per eleggere il presidente della Comunità montana Aspromonte Orientale.