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I familiari di nonna Maria, 99 anni: «Ringraziamo l’ospedale di Cosenza perché…»

COSENZA – Solitamente nella nostra terra sono soprattutto le notizie di malasanità a tener banco. Ma la storia di nonna Maria, specie in periodo di Feste, è una storia che scalda e fa bene al cuore.

A raccontarla con una lettera sono i nipoti.

«Nonna Maria ha 99 anni, è una signora vispa e allegra ma qualche tempo fa, dopo aver preparato il caffè, è caduta accidentalmente! Ci siamo così recati al Pronto Soccorso dell’Annunziata di Cosenza dove la diagnosi è arrivata piuttosto rapidamente: frattura della testa del femore e frattura al polso. A quel punto tutti noi ci immaginavamo una trafila lunghissima al Pronto soccorso, e un letto in ortopedia che non sarebbe mai arrivato! Invece fin dal primo momento la cura e la pazienza dimostrata per questa fragile nonna sono state inimmaginabili e il letto in ortopedia era subito pronto per lei! 

Ci affliggeva però la domanda: chi avrebbe mai operato una nonnina di 99 anni, per di più portatrice di pacemaker? E anche qui ci siamo dovuti ricredere e sorprendere. 48 ore dopo nonna Maria era stata già operata! I giorni successivi sono stati difficilissimi per lei, ha lottato fra la vita e la morte. Ma tutto il personale medico in maniera congiunta, ortopedici e internisti, con zelo, professionalità e tanta umanità, coadiuvato da infermieri e Oss di qualità, ha fatto di tutto per salvarle la vita, con pazienza, amore e con infinito affetto! Ora la piccola nonna Maria è in fase di dimissioni ma tutta la famiglia ci teneva immensamente a ringraziare con riconoscenza e affetto: la dottoressa Lara Nardi, il primario, dr. Gualtiero Cipparrone, tutti gli altri medici del reparto, tutto il personale paramedico e gli assistenti».

Ottoetrenta augura una completa guarigione a nonna Maria.

Ospedale Cosenza, criticità e passi in avanti, Gentile ieri a Palazzo dei Bruzi

COSENZA – I passi in avanti compiuti, ma anche le criticità che continua a manifestare e che si spera possano essere avviate a soluzione. La fotografia dello stato dell’arte dell’Ospedale dell’Annunziata la scatta ancora una volta il direttore generale dell’Azienda Ospedaliera Achille Gentile riferendone in Commissione consiliare sanità. Il numero uno dell’azienda ospedaliera ha accolto di buon grado il nuovo invito rivoltogli dalla Presidente dell’organismo consiliare Maria Teresa De Marco che ha introdotto e coordinato i lavori della seduta, ringraziando il manager per la disponibilità dimostrata anche in questa nuova occasione.

Achille Gentile ha, in apertura di seduta, riferito degli importanti passi avanti compiuti dall’Ospedale dell’Annunziata, anche di recente, quando due interventi eseguiti nel nosocomio cosentino sono stati trasmessi in videoconferenza in cinque continenti, così come due altri interventi eseguiti da due cardiologi interventisti appartenenti all’azienda ospedaliera sono stati trasmessi al Congresso europeo di cardiologia, ad un forum che ha radunato 1500 cardiologi a Milano.

«E’ per noi – ha detto Gentile – motivo di particolare orgoglio che testimonia il livello di professionalità raggiunto da alcuni operatori. Gli obiettivi li stiamo raggiungendo tutti con una tempistica limitata, anche a causa dei lavori in corso nella struttura. Di recente abbiamo inaugurato il Polo Oncologico al Mariano Santo con l’acceleratore lineare di ultima generazione capace di assistere oltre cento pazienti. Nel 2019 sarà aperta la degenza al Mariano Santo.  Tutte le tecnologie presenti nel Polo Oncologico fanno del Mariano Santo un polo all’avanguardia. E’ evidente – ha aggiunto Gentile -che per raggiungere quel comfort di tipo alberghiero o il sistema di accoglienza tipico di altri ospedali fuori regione, ci vorrà un po’ di tempo. A gennaio l’Annunziata avrà un nuovo ed unico ingresso, vigilato con telecamere, anche per garantire maggiori condizioni di sicurezza e tra non molto avrà anche al suo interno un ristorante, un’edicola, l’estetista ed il parrucchiere per i pazienti. Con l’apertura della terza sala angiografica sarà poi messa in sicurezza tutta l’area dell’emergenza».

Il direttore generale dell’azienda ospedaliera  ha anche annunciato l’arrivo di cinque nuovi primari dal prossimo primo gennaio a medicina generale, chirurgia generale, neurochirurgia, dermatologia e oculistica. In tutto saranno 18 i primari assunti dall’inizio della gestione di Achille Gentile. Anche il reparto di chirurgia toracica potrà contare su un nuovo primario, il dottor Le Quaglie, che prenderà servizio nei prossimi giorni. Altri investimenti sono in itinere con il nuovo reparto di Oncologia ginecologica e chirurgia senologica.

Sul tappeto resta, però (e qui si è passati all’esame delle criticità), il problema del Pronto soccorso che per il direttore generale Gentile “non è un pronto soccorso africano, come qualcuno ha scritto sui social, ma un pronto soccorso con le criticità e i problemi tipici di tutti gli ospedali nazionali. Un problema acuito dal fatto che i concorsi che vengono banditi vanno deserti o quasi, anche perché nei pronto soccorso nessuno vuole andare a lavorare, anche per le questioni legate al fattore sicurezza”. Il problema Achille Gentile lo riconosce ed auspica che «con l’ampliamento del DEA e con una superficie aggiuntiva di 400 mq. in più i disagi e le calche possano diminuire. D’altra parte – ammette – un Ospedale nato 70 anni fa per servire una popolazione di 150 mila abitanti, è chiaro che manifesti difficoltà non da poco con un bacino di utenza di circa un milione di persone che ne ha fatto negli anni un polo di attrazione non solo per la città, ma anche per la provincia e la regione da dove arrivano accessi dall’area materno-infantile e dall’interventistica».

Il problema dell’iperaffluenza del Pronto Soccorso restano gli eccessivi codici bianchi, pari attualmente al 65,77%. A questo proposito è intervenuto il consigliere comunale Enrico Morcavallo che ha lanciato la proposta di limitarli attraverso un maggiore coinvolgimento nella loro gestione del  servizio di guardia medica. I passi in avanti compiuti dall’Annunziata sotto la gestione del direttore generale Achille Gentile sono stati evidenziati dal consigliere comunale Damiano Covelli. Per Covelli «oggi l’Ospedale dell’Annunziata esprime professionalità e qualità anche se non bisogna sentirsi appagati”. Restano anche per Covelli le criticità del pronto soccorso, ma il consigliere si è detto fiducioso per l’ampliamento della DEA ed ha lanciato un appello dal sapore politico evocando la realizzazione del nuovo ospedale: “se la politica, anziché avvitarsi su sé stessa riuscisse a fare uno scatto in avanti  per il bene della comunità, sarebbe cosa utile».

Per la Presidente De Marco la congestione del Pronto soccorso dell’Annunziata è determinata anche da una non piena funzionalità degli ospedali della provincia. «Bisognerebbe farli funzionare meglio».

Per il consigliere Piercarlo Chiappetta, invece, la questione del Pronto soccorso è soprattutto di carattere organizzativo. «Bisognerebbe ragionare in modo completamente innovativo. Il problema non si risolve solo modificando la struttura, anche perché il pronto soccorso dell’Annunziata è stato concepito strutturalmente in malo modo sin dall’inizio”. Pur apprezzando il lavoro portato avanti dal direttore Gentile, anche con riferimento al potenziamento dei reparti, Chiappetta ha sottolineato, inoltre, la necessità di operare degli aggiustamenti anche al polo oncologico. Nel dibattito è, inoltre, intervenuta la consigliera Francesca Cassano che ha insistito sulla necessità della realizzazione del nuovo Ospedale posto che, “nonostante l’ottimizzazione dell’esistente, l’Annunziata continua a rivelare le sue criticità. Qual è la logica – si chiede Cassano – che fa calare il silenzio su una nuova struttura che dovrebbe, invece, essere una risorsa regionale?»

Soddisfazione per i passi avanti compiuti ha espresso la consigliera Bianca Rende, che ha parlato, però, anche di ombre, sempre con riferimento al pronto soccorso «dove – ha detto –  esistono non pochi problemi di promiscuità e di privacy. Quando si sale nei reparti – ha affermato Rende – significa salvarsi perché nell’80% dei casi ci si imbatte in una buona professionalità e assistenza. Ma è il primo impatto con il pronto soccorso, biglietto da visita dell’Ospedale, che va cambiato.Bisognerà fare in modo che col tempo tutta la struttura sia come l’acceleratore lineare del Mariano Santo dove si respira aria di futuro e di tecnologie al passo coi tempi».

In chiusura di seduta, l’intervento della consigliera comunale Annalisa Apicella secondo la quale «la sanità appartiene e a tutti e non può avere colore politico”. Apicella ha rivolto un plauso al direttore generale per quel che è stato fatto e si sta realizzando, chiedendo uno sforzo in più “anche perché l’Annunziata, pur non essendo strutturalmente tra gli ospedali migliori, esprime professionisti e tecnici di grande spessore».

 

 

 

Ospedale Castrovillari, tavolo tecnico in Regione. Soddisfatto Lo Polito

CASTROVILLARI (CS)«Il Consiglio comunale del 25 settembre ha prodotto un primo risultato. Infatti il presidente della Giunta Regionale, come da comunicazione giunta via pec a questo Comune,  ha convocato un Tavolo tecnico per discutere dell’Ospedale di Castrovillari, unitamente al Dipartimento Regionale della Sanità e al Direttore dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Cosenza». Questo quanto riportato in una nota.

«Accertiamo, così,  con soddisfazione, che il deliberato proposto dalla sola maggioranza nell’ultimo Consiglio, che ha visto l’abbandono urlato dei rappresentanti delle liste civiche, ad eccezione del consigliere Giuseppe Santagada, il quale ha votato a favore, ha trovato immediato accoglimento. È in questa sede, quella istituzionale, a livello regionale, ma con la presenza dei vertici dell’Azienda provinciale, che si affrontano e, si spera, si trovi la soluzione dei problemi di tutela della salute. Ricordiamo che la richiesta di portare il dibattito su un livello più alto era stato rappresentato da diversi dei Sindaci intervenuti nella scorsa Assise. A loro chiedo di essere presenti a tale Tavolo che si terrà giovedì 4 ottobre, alle ore 15, al piano 10 della Cittadella regionale, presso la Presidenza della Giunta Regionale. Noi non abbasseremo mai la guardia fino alla risoluzione dei problemi presenti nel nostro ospedale, rilanciando la sfida di una sanità, anche e soprattutto quella territoriale, oltre che ospedaliera, efficiente ed adeguata ai bisogni dei nostri cittadini».

Foto: ABMreport

Il tempo delle attese, Oped Day della Psico-Oncologia domani all’Annunziata

COSENZA – Domani, venerdì 28 settembre 2018 dalle ore 10:00 alle ore 12:30, contestualmente nei reparti di Oncologia, Radioterapia ed Ematologia dell’Azienda Ospedaliera di Cosenza e nei reparti di Oncologia dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Cosenza, i soci di SIPO Cosenza e provincia organizzano l’OPEN DAY della PSICO-ONCOLOGIA.

I lavori verranno avviati dai Direttori Generali dell’Azienda Ospedaliera e dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Cosenza, Dott. Achille Gentile e Dr. Raffaele Mauro, alla presenza dei Direttori Responsabili dei rispettivi reparti: Oncologia medica, dr. Serafino Conforti, Radioterapia, dr. Luigi Marafioti, Ematologia dr. Massimo Gentile e dr. Ernesto Vigna, Oncologia di Paola, dr. Gianfranco Filippelli,  Oncologia di Rossano, dr. Franco Iuliano, e Oncologia di Castrovillari dr. Giancarlo Dipinto e dr. Ivano Schito.

La dr.ssa Angela Piattelli, Psico-oncologa dell’Azienda Ospedaliera di Cosenza e coordinatore di SIPO Calabria, il dr. Ferruccio De Rose, segretario regionale, il dr. Fabrizio Piro, consigliere SIPO, insieme alle Psico-Oncologhe Maria Domenica Iuvaro, Eleonora Colistra, Adele Massenzo, Sabina Turone, Giada Alessandro, Michela Loiacono erogheranno, a chi ne farà richiesta, colloqui informativi sugli scopi e sull’efficacia degli interventi Psico-Oncologici per i pazienti e le loro famiglie.

Il tema su cui SIPO Nazionale invita tutti a riflettere in questa giornata è: “Il tempo delle attese in Oncologia”.

Il tempo dell’attesa che vive chi sa di avvicinarsi ad un evento carico d’ansia e dolore è un tempo non sempre uguale a se stesso: dipende, infatti, dal punto di vista che si assume per osservarlo e descriverlo. Dipende dall’orizzonte temporale che prendiamo in considerazione. Può essere, dunque, concepito in maniera differente da persone diverse, ma anche dalla stessa persona in momenti diversi della propria vita.Esiste il tempo delle istituzioni sanitarie con procedure e protocolli, esiste il tempo del medico e della strumentazione tecnica, ma esiste anche il tempo della solitudine del paziente, carico di paura e angoscia che riesce a trasformare anche un periodo oggettivamente breve, in un’attesa soggettivamente infinita.

Quando si affronta la malattia oncologica le persone sono costrette a confrontarsi col significato del loro essere e con quel preciso destino.

Il tempo rivela, in sintesi, il dramma del dare senso al tempo della malattia che coinvolge corpo e mente. Osservare/accogliere salute residua, ricerca di senso e di nuova progettualità è tutto ciò che paziente e famiglia possono fare.Ed è in questo ambito che si inserisce a pieno titolo la Psico-Oncologia, con i suoi professionisti.Gli Psico-Oncologi di SIPO della provincia di Cosenza ringraziano i volontari di Salute Donna, sezione Cosenza, tutti i volontari, le scuole, i cittadini, i pazienti ed i familiari che vorranno prendere parte a tale importante iniziativa.

 

Controlli del Nas al “Pugliese Ciaccio” di Catanzaro

CATANZARO – I carabinieri del Nas e della Compagnia di Catanzaro hanno effettuato un’ispezione igienico sanitaria all’interno del presidio ospedaliero Hub “Pugliese” dell’Azienda Ospedaliera Pugliese-Ciaccio.

I controlli sono stati effettuati nell’ambito di uno specifico servizio scaturito da recenti notizie apparse sugli organi di stampa circa la presenza di roditori e altri animali infestanti all’interno del complesso ed hanno interessato 17 reparti, 4 ambulatori e 2 servizi.

Nel corso dell’ispezione non sono state riscontrate le notizie riportate sebbene siano comunque state accertate carenti condizioni igienico strutturali nei reparti di utic/cardiologia, oculistica, ortopedia e otorinolaringoiatria.

Inoltre in quest’ultimo reparto è stata rinvenuta una bombola d’ossigeno pronta per l’utilizzo, scaduta di validità, che è stata sequestrata. Quanto accertato è tuttora al vaglio dell’autorità giudiziaria.

Frascineto, scontro in A2, sale a due il bilancio delle vittime

FRASCINETO (CS) – E’ grave il bilancio del terribile scontro dove ieri mattina ha perso la vita un giovane di Rende che procedeva in direzione Sud nei pressi di Frascineto quando una vettura, una Fiat Panda con alla guida una 73enne di Civita, ha imboccato l’autostrada contromano a Firmo. Per il giovane nonostante i soccorsi immediati sul posto non c’è stato nulla da fare. La donna, le cui condizioni sono apparse subito gravi, è stata trasportata all’ospedale di Cosenza con l’elisoccorso, ma a causa delle gravi ferite riportate è deceduta nel pomeriggio di ieri.

 

 

 

Violenza su tredicenne, resta in carcere il presunto responsabile

COSENZA – Resta in carcere il presunto responsabile della ragazzina di tredici anni vittima di violenza da parte di un quarantenne. Il Gip del tribunale bruzio Giuseppe Greco ha infatti convalidato l’arresto dell’uomo, ritenuto il presunto aggressore della ragazzina.

Lo stupro secondo quanto ricostruito si sarebbe consumato nei sotterranei della stazione dei treni alla presenza anche di un minore, un ragazzo di 17 anni, pare affetto da disturbi autistici, costretto ad assistere alle violenze e ai soprusi. L’imputato, assistito da un difensore d’ufficio si sarebbe avvalso della facoltà di non rispondere. Sono ancora molti i punti da chiarire sulla vicenda. Ulteriori rilievi saranno eseguiti ora sugli abiti della ragazzina, soccorsa e portata all’Ospedale di Cosenza e sul presunto responsabile della violenza.

Immagine di repertorio

Ospedali Riuniti di Reggio Calabria, Elisa Scalercio: «La sanità è allo sbando»

COSENZA – «Quanto successo ieri presso gli ospedali “Riuniti” di Reggio Calabria è vergognoso. La gestione della sanità calabrese targata Oliverio e compagni, è da anni allo sbando, nonostante i proclami. Ultimo, ma solo in ordine cronologico, quello tenutosi pochi giorni fa dal direttore generale Frank Benedetto che aveva presentato il progetto del nuovo ospedale (privato) reggino, insieme, ovviamente, al governatore Mario Oliverio, che con grande entusiasmo durante la conferenza stampa già sognava “l’ospedale del futuro”, ma le immagini che arrivano dal pronto soccorso di Reggio, dove in assenza di tutori e stecche, per “immobilizzare” gli arti dei pazienti sono stati usati cartoni da imballaggio, ci riportano immediatamente alla triste realtà del presente, lasciando allibito e sconcertato chi guarda, e ci fanno chiedere sempre di più a che livello di indecenza si debba arrivare, prima che lo Stato centrale intervenga a porre un veto assoluto sulla governance regionale per le questioni legate alla sanità. Auspico- prosegue Elisa Scalercio, dirigente nazionale dei giovani di Forza Italia- che quanto prima vengano date delle risposte ai cittadini calabresi, sempre più stanchi di questa gestione targata PD che sembra non conoscere altro tempo verbale al di fuori del “futuro”, essendo totalmente incapace di risolvere i problemi del tempo presente, e mi auguro che alle prossime elezioni, i cittadini se ne ricordino, nel frattempo chiediamo agli organi competenti di agire, poiché il diritto alla salute è tra i più importanti della nostra Costituzione e come tale pretendiamo che sia garantito come si deve, gli ospedali della Calabria non possono continuare ad essere utilizzati come ospedali da campo».

Nuovo ospedale, Movimento Noi: «Il sindaco Occhiuto gioca con la salute dei Cosentini»

COSENZA – «È trascorso un altro mese in maniera vergognosamente inutile da quando il consiglio comunale ha delegato ad ogni scelta sulla localizzazione del nuovo ospedale di Cosenza il sindaco Mario Occhiuto che,​ ancora una volta,​ è latitante rispetto a decisioni strategiche che riguardano la città e l’intera provincia di Cosenza». Lo dichiara la comunità politica del Movimento cattolico NOI. «È dal mese di ottobre 2017 che esiste un finanziamento di 300 milioni di euro. Esiste un protocollo tra Regione Calabria e Comune di Cosenza. Si aspetta da mesi che il Consiglio Comunale di Cosenza deliberi sul sito dove far nascere il nuovo ospedale. Un mese fa, dopo irragionevoli rinvii, si è riunito il consiglio comunale di Cosenza ed ha deliberato ancora una volta un rinvio. A​ncora una volta una non decisione,​ delegando qualsiasi scelta e contrattazione con la Regione Calabria, al primo cittadino di questa città. Ad oggi però nulla è stato fatto, nessuna decisione presa, i Cosentini devono aspettare perché il sindaco non ha tempo. Il tempo però si trova per organizzare feste e ospitare eventi costosissimi per l’intera collettività. Tutto questo è vergognoso. Ormai è chiaro a tutti che il primo cittadino e la sua maggioranza ​giocano sulla pelle dei Cosentini. Si dimettano tutti!»

 

 

Morte sospetta all’Annunziata, il magistrato dispone l’autopsia

COSENZA – Sarà disposta l’autopsia sul corpo di una donna di 56 anni, deceduta nella giornata di lunedì 2 luglio nel reparto di chirurgia generale Falcone dell’ospedale dell’ Annunziata di Cosenza. La morte è sopraggiunta dopo quasi quattro mesi di calvario, denunciati alla procura della Repubblica dal coniuge, assistito dagli avvocati Massimiliano e Paolo Coppa.

La denuncia del marito

Secondo quanto raccontato dall’uomo, lo scorso 12 marzo la donna si era sottoposta ad una ileostomia e dopo alcuni giorni era stata dimessa. Due settimane più tardi però era stata costretta a tornare in ospedale a causa di forti dolori addominali e di una insufficienza renale determinata forse da una grave infezione da klebsiella, degenerata poi nel collasso dei reni, tale da rendere necessaria l’inizio della dialisi. Trasferita nel reparto di lungodegenza dell’ospedale di Rogliano e rientrata all’ Annunziata al reparto di chirurgia Falcone la poveretta, dopo un secondo intervento chirurgico, è deceduta per arresto cardiocircolatorio. La magistratura ha provveduto al sequestro delle cartelle cliniche.