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Partnership tra la Camera di Commercio e Mercatorum. Presto un’altra Università a Vibo Valentia?

VIBO VALENTIA – È  stata raggiunta l’intesa fra la Camera di Commercio di Vibo Valentia e l’Universitas Mercatorum per la promozione e della valorizzazione della ricerca, della formazione e della promozione culturale in genere.

La partnership con l’Università Telematica del sistema camerale è finalizzata a  sviluppare una serie di progettualità per la predisposizione e alla diffusione di iniziative di carattere accademico e formativo, nonché di incremento e valorizzazione dell’aggiornamento professionale dei lavoratori all’interno delle aziende e del mondo professionale in generale,  anche attraverso il ricorso allo strumento del lifelong learning, cioè della formazione permanente indispensabile per l’ammodernamento e la riqualificazione continui delle competenze in termini di innovazione e competitività.

La partnership tra Camera di Commercio di Vibo Valentia e Universitas Mercatorum, però, ha un altro importante obiettivo: coinvolgere altri Enti per la costituzione del “Consorzio Universitario Vibonese”, finalizzato a favorire l’istruzione universitaria e la ricerca scientifica nel territorio e proprio attraverso l’istituzione di una sede secondaria dell’Università Telematica Universitas Mercatorum.

Tra le attività da realizzare è previsto anche l’attivazione di uno sportello informativo e la programmazione di sedi d’esami presso la sede camerale vibonese, l’attivazione di almeno venti stage all’anno presso aziende del territorio, l’ospitalità di almeno due convegni organizzati dall’Ateneo, borse di studio, la realizzazione di un “Atlante manageriale del made in Italy” e l’organizzazione di azioni promozionali rivolte a specifici target.

«Oggi più che mai–dice il presidente della Camera di Commercio Michele Lico- in una società che si evolve a ritmi incalzanti, l’acquisizione e l’aggiornamento continuo di conoscenza e di competenze strategiche è irrinunciabile in una prospettiva di crescita personale, civile, sociale, lavorativa e, dal punto di vista produttivo, per la gestione e lo sviluppo concorrenziale dell’impresa. Il sistema camerale partecipa attivamente alla formazione e alla diffusione di sapere e cultura, orientando ed accompagnando soprattutto i giovani verso il mercato del lavoro e,  in quest’ottica, l’intesa con Universitas Mercatorum mira, appunto a valorizzare il capitale umano per sostenere crescita professionale e sviluppo territoriale, migliorando l’equità nell’istruzione e nella formazione in un territorio penalizzato proprio da presidi accademici».

Settore Welfare, pubblicato avviso per accedere ai servizi assistenza domiciliare

COSENZA – Il settore Welfare del Comune di Cosenza ha pubblicato un avviso per l’accesso ai servizi di assistenza domiciliare, di cui al 2° riparto del Piano di Azione e Coesione (PAC), per gli anziani non autosufficienti.

In particolare l’avviso pubblicato dal settore welfare consente l’accesso al sistema integrato locale dei servizi e degli interventi sociali per:

  1. a) prestazioni di assistenza domiciliare socio-assistenziale integrate all’assistenza socio-sanitaria (ADI o CDI) in favore delle persone anziane non autosufficienti;
  2. b) prestazioni di assistenza domiciliare socio-assistenziale per anziani non autosufficienti non in ADI o CDI (SAD).

Possono partecipare all’avviso pubblico i cittadini, residenti in uno dei 18 comuni del distretto socio-assistenziale n.1, di cui il Comune di Cosenza è capofila, che si trovano nelle condizioni previste dagli articoli di cui si compone lo stesso avviso.

La richiesta di assistenza, con l’indicazione della tipologia (tra SAD e ADI), può essere inoltrata dai cittadini ultrasessantacinquenni residenti o domiciliati in uno dei comuni del distretto socio-assistenziale n.1, in condizioni di non autosufficienza, bisognevoli di assistenza.

Le prestazioni previste per la componente socio-assistenziale sono:

  1. a) prestazioni di semplice attuazione, quando queste siano complementari alle attività assistenziali e non rientrino nelle specifiche competenze e prestazioni di altre figure professionali e cioè:

– aiuto per la corretta deambulazione;

– aiuto nell’uso degli ausili per la mobilizzazione;

– esercizi motori semplici;

  1. b) Prestazioni di aiuto domestico quali:

– governo dell’alloggio con particolare cura delle condizioni igieniche dei luoghi destinati a funzioni primarie (camera, cucina, bagno);

– acquisto generi alimentari;

– preparazione pasti;

– lavaggio e stiratura biancheria;

– disbrigo commissioni varie,

  1. c) Aiuto per la cura ed igiene della persona;
  2. d) Interventi volti a favorire la socializzazione e la vita di relazione degli utenti.

 

L’ammissione al servizio di assistenza domiciliare è a sportello, nel senso che i servizi devono essere offerti prontamente rispetto alla manifestazione d’interesse. In ogni caso, l’ammissione è subordinata alla valutazione multidimensionale effettuata dall’unità di valutazione del distretto e alla effettiva disponibilità dei posti in assistenza. Ove il numero delle domande ecceda la disponibilità dei posti, sarà formulata una lista d’attesa, aggiornata e integrata in funzione delle variazioni intervenute nella condizione delle persone già beneficiarie del servizio.

Il numero dei beneficiari ammessi al servizio è di 200 per le prestazioni di assistenza domiciliare socio-assistenziale integrate all’assistenza socio-sanitaria (ADI o CDI) in favore delle persone anziane non autosufficienti; di 300 per le prestazioni di assistenza domiciliare socio-assistenziale per anziani non autosufficienti non in ADI o CDI (SAD).

L’interessato o un suo familiare può richiedere il servizio di assistenza domiciliare presentando al Comune di residenza la scheda di proposta di accesso ai servizi sottoscritta dall’interessato o da un suo familiare con allegato documento di riconoscimento di entrambi i soggetti in corso di validità.

La scheda di accesso ai servizi è disponibile presso gli Uffici PUA (Punto unico di accesso) dei Comuni di residenza o può essere scaricata dal sito Internet del Comune di Cosenza (www.comune.cosenza.it ) alla sezione avvisi pubblici.

Cosenza, controlli Polizia Provinciale per prevenire l’abbandono e il maltrattamento degli animali

COSENZA – Gli agenti della Polizia Provinciale di Cosenza, in servizio al Distaccamento di San Giovanni in Fiore, su disposizioni del Sostituto Commissario Maria Antonietta Pignataro e sotto le direttive del dirigente provinciale Giovanni De Rose, si sono recati nel comune di Cerisano, sulla scorta di alcune segnalazioni giunte presso la centrale operativa del corpo, al fine di verificare presunti atti di maltrattamento ai danni di animali.

Dopo una ricognizione in alcune contrade agricole del comune, gli agenti hanno individuato un cavallo legato ad una corda all’interno di un uliveto. I poliziotti provinciali, supportati da personale del Servizio Veterinario dell’ASP di Cosenza fatto intervenire appositamente, hanno rintracciato il proprietario dell’animale e hanno rilevato che, benché il cavallo fosse tenuto in condizioni buone di salute, non era però in regola con gli obblighi d’identificazione previsti dalla legge.

I controlli finalizzati al benessere e alla prevenzione e repressione dell’insidioso fenomeno dell’abbandono degli animali, proseguiranno nei prossimi giorni sull’intero territorio provinciale, specie in vista dell’esodo estivo, tenuto conto che la Polizia Provinciale, è individuata in via prioritaria tra gli organi di polizia deputati alla prevenzione e al contrasto dei reati a danno degli animali.

Migliorano le condizioni dell’Aquila Reale recuperata sul Pollino

ROTONDA (PZ) – Ulteriori aggiornamenti riguardanti il recupero dell’Aquila Reale effettuato ieri in in località  Pollinello del comune di Morano Calabro nel Parco Nazionale del Pollino. L’animale, ritrovato da alcuni escursionisti, era a terra con difficoltà nel volare. E’ stato trasportato con l’ausilio del corpo forestale al Cras di Rende, centro recupero animali selvatici.

Giunto sul posto all’animale sono state date le prime cure del caso dal veterinario Bruno Romanelli. L’aquila presentava un trauma contusivo all’ala destra per il quale ora si sta valutando il tipo d’intervento da fare. L’animale, che viene costantemente monitorato,  si è nutrito regolarmente ed attualmente le condizioni appaiono buone. Il Cras da alcuni mesi non può più ospitare animali per problemi economici, nonostante ciò grazie all’impegno dei volontari e del suo Presidente rimane un importante punto di riferimento per il territorio.

Uno splendido esemplare di aquila reale recuperato sul Pollino

ROTONDA (PZ) – E’ stato trasferito presso il Cras di Rende un bellissimo esemplare di Aquila Reale recuperata ieri dagli uomini del Corpo Forestale dello Stato nel Parco Nazionale del Pollino. Lo splendido esemplare di circa 5 anni è stato notato a terra da alcuni escursionisti in località Pollinello nel Comune di Morano Calabro ( CS ) che si sono subito resi conto che l’animale aveva difficoltà nel volare. Sono stati proprio gli escursionisti a recuperarla e ad avvertire il Corpo Forestale dello Stato. Sono quindi intervenuti i reparti di Rotonda e Viggianello che hanno recuperato l’animale. Una vera e propria staffetta finita presso il Cras di Rende, Centro Recupero Animali Selvatici, a cui i funzionari dell’Ente Parco del Pollino hanno consegnato l’animale. Ora nel centro specializzato si cercherà di scoprire che tipo di problema ha l’animale che, dopo le opportune cure, verrà rimesso presto in libertà.

Via libera alla fusione di alcuni centri della Presila

COSENZA – Presto sarà indetto un referendum consultivo per la fusione dei comuni di Trenta, Casole Bruzio, Pedace, Serra Pedace e Spezzano Piccolo. Il Consiglio Regionale della Calabria in data 1 agosto 2016, ha approvato all’unanimità la determina che delega alla Giunta Regionale la promulgazione di un referendum consultivo per la fusione di cinque Comuni della Presila Cosentina in un unico Municipio che prenderà il nome di Villa Bruzia. Le comunità interessate sono quelle di Trenta, Casole Bruzio, Pedace, Serra Pedace e Spezzano Piccolo. La Giunta dovrà ora fissare la data del Referendum attraverso il quale la popolazione dei dei cinque municipi sarà chiamata ad esprimere il proprio orientamento. Se vincerà il Sì, della maggioranza dei votanti, si darà atto alla fusione.
Il Consigliere Regionale Giuseppe Giudiceandrea (capogruppo dei Democratici Progressisti) in una nota ha detto: «Questa scelta è frutto dell’attenzione che il governo regionale presieduto dall’Onorevole Mario Oliverio, dedica alle realtà locali, in un periodo in cui, a seguito dell’abolizione delle provincie, i piccoli comuni hanno sempre maggiori difficoltà ad affrontare le esigenze della collettività.»

La richiesta è pervenuta alla Regione dopo le sedute dei consigli comunali dei cinque comuni interessati che hanno dato il via libera alla fusione.
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L’onorevole Giudiceandrea si dice soddisfatto dei lavori che l’Assise Regionale ha portato avanti: «quanto approvato nella seduta del primo agosto è il primo passo verso l’indizione del Referendum che, con la vittoria del sì, comporterà un notevole risparmio in termini economici sia per quanto riguarda i costi della politica che tutti i ruoli tecnici e consentirà anche una migliore organizzazione delle risorse umane che si tradurrà in maggiori servizi per il cittadino. – il capogruppo DP continua – è stata scritta una pagina importante che segna l’avvio di altre fusioni, i tempi sono quasi maturi per la zona di Piano Lago, mentre comitati si sono formati anche nell’area di
Corigliano e Rossano.»
E’ un’innovazione interessante e riveste un’importanza ancora maggiore in una provincia come quella di Cosenza, molto ampia, ma dove dei 155 comuni, pochissimi hanno una popolazione superiore ai 10000 abitanti.
«La nostra rivoluzione lenta ma inesorabile va avanti – conclude l’on. Giudice Andrea – e sta affrontando a 360 gradi le problematiche che affliggono la nostra regione».

Vibo Valentia, incontro sull’omeopatia

VIBO VALENTIA – Mercoledì 3 agosto alle ore 21 il cortile del Polo culturale Santa Chiara ospiterà una conferenza dal titolo “Omeopatia: scienza o fantascienza?”, organizzata dal Sistema Bibliotecario Vibonese in collaborazione con il ROTARACT Vibo Valentia;
a relazionare, il Dott. Giovanni De Giorgio – studioso e autore di libri e articoli sull’omeopatia – il cui intervento avrà lo scopo di informare i convenuti circa i principi dell’omeopatia, e di fugare eventuali dubbi sull’affidabilità di quella che viene ad oggi (erroneamente) collocata al di fuori delle pratiche scientifiche.
Interverranno: Eleonora Cannatelli (docente di storia e filosofia), Amedeo Carchedi (Presidente ROTARACT Vibo Valentia) e Gilberto Floriani (Direttore SBV).  La serata si concluderà con la degustazione di dolci e prosecco.
 
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Giovanni De Giorgio, medico chirurgo, si interessa scientificamente di omeopatia e agopuntura, aggiornandosi continuamente, facendo costante riferimento alla letteratura scientifica internazionale riguardante la medicina convenzionale e non convenzionale, approfondendo la lettura della trattatistica “antica” e “classica” alla luce delle nuove, moderne e sistematiche ricerche cliniche. De Giorgio ama scrivere per agevolare l’autoformazione e l’autoapprendimento, ma anche per “esplorare” la funzione della propria costituzione individuale, scrutando con mentalità omeopatica, sperimentando su se stesso il significato clinico della medicina narrativa al fine di rapportarlo al significato clinico dell’omeopatia, esercitando il pensiero all’osservazione interiore che consente di migliorare la capacità di “guardarsi dentro” e “guardare dentro” agli altri. Nel “guardarsi dentro”, De Giorgio si allena a “vedere” e a “intravvedere”, peraltro, valorizza i preziosi insegnamenti ricevuti nel passato quando ebbe la fortuna e l’onore di collaborare con autorevoli e illuminanti studiosi, maestri di vita e di pensiero, oltre che maestri nell’arte del curare.

Progetti Operativi per l’imprenditorialità Comunale: domani Roccisano e Salvino incontreranno i sindaci di tutta la Calabria.

CATANZARO – Domani 2 agosto alle 11, presso la Cittadella regionale l’Assessore al Lavoro Federica Roccisano e il Commissario di FinCalabra S.p.A. Carmelo Salvino incontreranno i sindaci di tutta la Calabria per discutere sul POIC – Progetti Operativi per l’Imprenditorialità Comunale- .

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Il progetto è finalizzato a realizzare una mappatura dei bisogni di ciascun Comune, o di aree territoriali comunali contigue, in termini di microimprese promuovibili da parte dei cittadini, in particolare giovani e donne.

Uno strumento, quindi, in grado di favorire opportunità per la creazione di nuova occupazione.

Ad oggi, sono oltre 130 i Comuni che hanno già aderito alla Manifestazione di Interesse, per un totale di più di 900.000 abitanti, rappresentativi delle diverse aree geografiche della Calabria.

40 di questi hanno già predisposto il documento di mappatura circa le possibilità di nuove imprese sul loro territorio.

PSR 2014-2020, il consigliere regionale Mauro D’Acri replica su Facebook

CATANZARO- A proposito del polverone sollevato attraverso gli organi di informazione sul Psr e rilanciato attraverso la rete, il consigliere regionale Mauro D’Acri ha “postato” sul suo profilo facebook la seguente dichiarazione:

«Sul settore agricolo e sugli strumenti di sostegno e sviluppo programmati all’interno del nuovo PSR 2014/2020 abbiamo fatto e stiamo continuando un lavoro straordinario; è merito del Presidente Oliverio che ha messo al centro dell’agenda politica regionale l’agricoltura ed è merito di un Dipartimento regionale che ha dovuto chiudere la vecchia programmazione e far partire il nuovo PSR.

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Nel mezzo, giusto per ricordarlo, è stata varata la più grande e rivoluzionaria riforma dell’organizzazione burocratica della Regione che se unita alla drastica diminuzione degli elementi di discrezionalità nella valutazione delle domande rendono bene l’idea di che tipo di politica intendiamo perseguire.

Potrei aggiungere che sui bandi relativi alle domande di primo insediamento c’è un problema oggettivo che non riguarda solo la Calabria ma i sistemi telematici nazionali, potrei proseguire nell’elencare tutte le modalità operative che consentiranno ai giovani di ottenere ciò che chiedono senza pietire il “favore” della politica; potrei ma non intendo farlo perché non mi interessano le polemiche fini a se stesse, non mi appassiona il circo delle dichiarazioni utili solo ad intorbidire le acque.

In tutto questo percorso abbiamo fatto degli errori?

Certamente si, figuriamoci se qualcuno è cosi imbecille da pensare il contrario.

Tuttavia lo sforzo messo in campo è straordinario ed asserire che “al peggio non c’è mai fine” è affermazione che non colpisce i destinatari ma offende innanzitutto chi la fa; perché non è assolutamente vera e perché, se proprio si vuole essere intellettualmente onesti, è solo funzionale ad una posizione e ad una polemica politica fine a se stessa.

Non c’entrano né la Calabria, ne il suo sistema agricolo e siccome solo di queste due cose, per quanto mi riguarda, mi importa lascio la polemica a chi è bravo a farla ed a chi, prima o poi, dovrà dire quanto e come le sue capacità politiche, amministrative e soprattutto elettorali abbiano prodotto risultati visibili ed apprezzabili».

Concerto annullato per Le Rivoltelle, Eos Arcigay Cosenza non ci sta

COSENZA – E’ scoppiato un vero e proprio caso diplomatico in Calabria dopo il mancato concerto de “Le Rivoltelle, gruppo di musiciste calabresi, a Rossano durante la festa Patronale di Rossano, a causa della presunta omosessualità delle componenti della band. A indignarsi profondamente è soprattutto il comitato EOS Arcigay di Cosenza che, all’ indomani del Pride di Tropea, esprime la propria posizione con durezza: «Due cose ai nostri occhi – si legge nel comunicato stampa – appaiono di enorme gravità nel 2016: la prima è l’ atto di bullismo o mobbing, per cui l’ eventualità di un orientamento omosessuale ha pregiudicato l’ espressione professionale di un gruppo di persone:come dire che una donna non può essere sindaco, perché il suo compito è fare la casalinga; secondo che in nome della sensibilità religiosa è contemplabile, ancora, nonostante tutta la storia studiata e tutti i TG che ci bombardano ogni giorno, esercitare atti di violenza e prevaricazione su chi esce dallo schema della mediocrità. Ancora un Dio è colui dietro cui ci si nasconde per denigrare, infangare, violare e terrorizzare. Il problema non è la religione, ma chi la strumentalizza per nascondere ignoranza profonda e paura: la stessa ignoranza e la stessa paura che ci fanno inchinare, durante una processione, di fronte la casa di un mafioso. Con estremo rispetto e impegno verso ogni forma di cultura e verso i diritti di ogni individuo e con estremo affetto verso “Le Rivoltelle” , che innalzano il nome della nostra Regione in tutta Italia».