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Viveva in Argentina ma percepiva la pensione italiana, denunciato

VIBO VALENTIA – Ha percepito indebitamente dal 2015 al 2019 un assegno sociale dell’Inps per complessivi 30 mila euro, pur risiedendo stabilmente in Argentina.

Un anziano di origini calabresi è stato denunciato dalla Guardia di finanza di Tropea con l’accusa di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche.

Dalle indagini svolte dai finanzieri, infatti, è emerso che l’uomo beneficiario della misura assistenziale, lungi dall’essere effettivamente residente nel territorio nazionale, aveva fatto ritorno nel Vibonese, sua terra d’origine, solo sporadicamente, permanendo per brevi periodi di tempo e che, quindi, non era in possesso dei requisiti previsti dalla legge per l’ottenimento del beneficio.
L’Istituto nazionale per la previdenza sociale, contestualmente alla scoperta della truffa, ha avviato le procedure per il recupero, a proprio favore, delle somme indebitamente percepite.

Fonte Ansa – immagini di repertorio 

Tir disperde gasolio, incidenti e disagi su A2

REGGIO CALABRIA – Disagi e traffico bloccato per ore sull’A2 Autostrada del Mediterraneo dopo che un’autocisterna, in transito nel tratto tra gli svincoli di Villa San Giovanni e Gallico, ha disperso gasolio a causa della rottura del serbatoio provocando.

Il liquido sul manto autostradale ha provocato una serie di incidenti a catena.

Immediato l’intervento del personale della Polizia stradale e dell’Anas che hanno disposto la chiusura del traffico in direzione nord con deviazione obbligatoria all’uscita dello svicolo di Reggio Porto e rientro a Villa San Giovanni percorrendo la strada statale 18 Tirrena Inferiore.

Gli operatori dell’Anas hanno lavorato per il ripristino delle condizioni di percorribilità del tratto interessato.

La macchina dei soccorsi è stata attivata immediatamente e si sta prestando la necessaria assistenza a quanti sono stati coinvolti negli incidenti stradali, nessuno dei quali ha provocato gravi conseguenze agli automobilisti.
   

Terremoto a Cariati. Arrestata il sindaco Filomena Greco e il fratello Saverio (VIDEO)

CARIATI (CS) – I finanzieri di Cosenza hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di alcuni amministratori del Comune di Cariati e di imprenditori ritenuti responsabili dei reati di corruzione, abuso d’ufficio, turbata libertà degli incanti e abusivismo edilizio. Il provvedimento è stato emesso nei confronti di Filomena Greco (sindaco di Cariati), arresti domiciliari, Saverio Greco (fratello di Filomena Greco), domiciliari, Giuseppe Fanigliulo (dirigente Area tecnica), domiciliari, Cristoforo Arcovio, domiciliari, Sergio Salvati, obbligo presentazione alla polizia giudiziaria. Le indagini hanno consentito di rilevare l’indebito rilascio da parte del dirigente dell’Area tecnica, di un permesso di costruire in sanatoria a favore di un gruppo imprenditoriale per la ristrutturazione e l’adeguamento di un immobile da adibire a clinica medica privata.

Il dirigente, nominato dal sindaco a tempo determinato, secondo le risultanze investigative era stato mantenuto nelle sue mansioni per agevolare il procedimento amministrativo di rilascio del permesso di costruire. La proroga della nomina consentiva di dare il via al procedimento amministrativo, rilevatosi poi illegittimo. All’esito del procedimento il dirigente ha anche omesso di effettuare i previsti controlli sulla SCIA prodotta dalla società per i lavori di riqualificazione e ristrutturazione dell’immobile oggetto di permesso.

Queste condotte illecite hanno permesso il rilascio alla società poco prima della decadenza del sindaco delle autorizzazioni necessarie e la gestione di una clinica privata. E’ stato inoltre disposto, il sequestro preventivo dell’immobile abusivo, privo di valide autorizzazioni.

 

Aggredisce e picchia la ex per strada, arrestato 50enne

CASSANO ALLO IONIO (CS) – Ha aggredito l’ex compagna, dopo averla afferrata per i capelli, e l’ha scaraventata a terra, colpendola con diversi pugni al volto.
R.B., di 50 anni, è stato arrestato dai carabinieri a Cassano allo Ionio con l’accusa di lesioni personali e atti persecutori.

A soccorrere la donna, mentre l’aggressione nei suoi confronti era ancora in atto, sono stati alcuni militari che si trovavano nella zona per un servizio di controllo. La donna, trovata riversa a terra e con il volto tumefatto, è stata portata in ospedale, dove le sono state riscontrate ecchimosi e contusioni sul volto e sulla bocca. I medici le hanno assegnato una prognosi di 25 giorni.

Secondo quanto ricostruito dai carabinieri, la vittima dell’aggressione, che aveva già denunciato episodi di stalking e di lesioni personali da parte dell’ex compagno, mentre faceva ritorno a casa, dopo essere andata a trovare un parente, è stata avvicinata dall’ex compagno, che l’ha brutalmente aggredita e picchiata.

I Nas all’Ospedale di Serra San Bruno, «Emerse criticità strutturali»

SERRA SAN BRUNO (VV) – Varie carenze igienico strutturali sono state riscontrate nell’ospedale di Serra San Bruno nel corso di un controllo straordinario di natura ispettiva eseguito dai carabinieri del Nas di Catanzaro e della Compagnia.

L’ispezione è stata disposta dopo che nello stesso ospedale era stato denunciato il “caso” della salma di un paziente rimasta bloccata per ore nel reparto in cui era avvenuto il decesso a causa della rottura dell’ascensore.

 Gli accertamenti dei Nas hanno interessato l’intera struttura ospedaliera. «Le criticità strutturali riscontrate – è detto in un comunicato dell’Arma – sono addebitabili al vetusto immobile in cui è ospitato l’ospedale, risalente agli anni ’70. All’esito del controllo verranno segnalati alle competenti Autorità alcuni dirigenti, funzionari e medici per le rispettive competenze.
Inoltre, saranno interessati i competenti uffici regionali e provinciali per i provvedimenti di competenza e per l’adeguamento delle strutture alle normative vigenti».

Fonte Ansa

 

Macabra scoperta, corpo di un neonato ritrovato sepolto in giardino

CIRO’ (KR) – I carabinieri hanno avviato indagini dopo che a Cirò, nel giardino di un’abitazione, è stato trovato il corpo senza vita di un neonato. Dai primi accertamenti è emerso che il neonato era stato sotterrato ed è riemerso dal terreno durante alcuni lavori.

Il giardino in cui è stata fatta la scoperta è di pertinenza di una casa in cui vive un’anziana. A trovare il cadavere del neonato è stata la badante dell’anziana mentre effettuava alcuni lavori in giardino.
Una delle ipotesi che vengono prese in considerazione dai militari della Compagnia di Cirò Marina, che stanno svolgendo le indagini, è che a seppellire il neonato possa essere stata una delle badanti, perlopiù straniere, che si sono succedute nell’attività di assistenza all’anziana che abita nella casa nel giardino della quale è stato fatto il ritrovamento.
Le indagini sono dirette dalla Procura della Repubblica di Crotone. Dall’autopsia si potrà stabilire da quanto tempo il neonato fosse stato sotterrato.

Fonte Ansa

Truffa ai danni di INPS e UE, denunciate 67 persone

LOCRI (RC) – I carabinieri della Compagnia di Locri hanno denunciato in stato di libertà 67 persone, accusate a vario titolo, di falsità ideologica in atto pubblico, truffa aggravata e indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato.

Le denunce sono scaturite da un’indagine sulle attività di tre aziende agricole cui facevano capo, complessivamente, 64 dipendenti.

Dal confronto fra documenti e dichiarazioni rilasciate dai presunti dipendenti sono emerse numerose incongruenze che hanno evidenziato come tutti i rapporti di lavoro fossero stati denunciati, in realtà, al solo fine di far percepire ai soggetti interessati indebite prestazioni assistenziali e previdenziali erogate dall’Inps, oltre che per ottenere finanziamenti europei, con un conseguente danno erariale per oltre mezzo milione di euro.

Fra gli indagati anche pregiudicati, alcuni dei quali ritenuti esponenti di spicco di alcune cosche di ‘ndrangheta della Locride, in particolare a Platì.
   

Abbandono rifiuti sull’alveo del torrente, denunciati dipendenti e responsabili comunali

MONTEGIORDANO (CS) – Durante un servizio di controllo del territorio comunale di Montegiordano i Carabinieri Forestale di Oriolo e Trebisacce hanno notato un autocarro carico di residui vegetali imboccare una strada sterrata e dirigersi verso l’alveo del torrente “Garibaldi”.

Giunti sul posto i militari hanno constatato che il materiale contenuto nel cassone dell’autocarro con a bordo due uomini era stato scaricato sul posto.

Le due persone sono risultate essere dipendenti comunali che depositavano tale materiale per conto del Comune in questa area. Area dove si era venuto a creare un deposito incontrollato di rifiuti eterogenei speciali non pericolosi (sfalci di potature, pezzi di ferro, plastica, vetro, alluminio, ceramiche), frutto di ripetuti accumuli direttamente nell’alveo nudo senza alcuna protezione per le matrici ambientali. I rifiuti quindi venivano, per mano dei dipendenti e su commissione delle Autorità tecniche e politiche del Comune di Montegiordano, abbandonati in maniera disordinata e senza alcuna cautela per l’ambiente direttamente nell’area  sottoposta a vincolo paesaggistico ambientale, con inevitabile deturpamento di bellezze naturali e concreto pericolo per l’ambiente e salute pubblica.  

Preso atto della gestione illecita di rifiuti con occupazione di un quoziente di terreno appartenente al demanio fluviale, sono stati sequestrati l’area occupata dai rifiuti e l’autocarro utilizzato per il trasporto degli stessi, di proprietà del Comune di Montegiordano,

Gli autori dell’abbandono, il committente e il responsabile comunale del servizio sono stati deferiti per gestione illecita di rifiuti non pericolosi.

Evasi al Fisco 1,5 milioni di euro, denunciato titolare di un’azienda

VIBO VALENTIA – La Guardia di Finanza di Vibo Valentia ha scoperto un’evasione di imposte, da parte di una ditta individuale operante nel settore della vendita all’ingrosso di carni, per 1,5 milioni di euro. Il titolare, risultato evasore totale, è stato denunciato per aver nascosto e distrutto i documenti contabili e per aver omesso di presentare la dichiarazione dei redditi, Iva ed Irap.

I militari – al termine di una verifica fiscale coordinata dal Comando provinciale ed effettuata anche attraverso l’utilizzo dell’istituto della “cooperazione di mutua assistenza amministrativa” con altri Paesi che permette di richiedere ad organismi collaterali esteri l’acquisizione di fatture ed altri documenti fiscali relativi alle operazioni commerciali intracomunitarie – hanno ricostruito dall’anno 2013 al 2018 un volume d’affari e ricavi complessivo di circa 2,5 milioni.

Immagini di repertorio

Operaio muore carbonizzato in azienda, si indaga sulle cause

ISOLA CAPO RIZZUTO (KR) – Un operaio di 48 anni, Seferi Ruston, di nazionalità macedone, è stato trovato cadavere, completamente carbonizzato, all’interno del locale caldaie della Quadrifoglio, azienda che si occupa di catering, a Isola Capo Rizzuto (Crotone).

L’uomo, dipendente come tuttofare dell’azienda, è stato avvolto dalle fiamme divampate nel locale. A trovare il cadavere sono stati i vigili del fuoco del Comando provinciale di Crotone. Sul posto, sono arrivati il medico legale e il magistrato di turno, Giampiero Golluccio.
Sulle cause dell’incendio indagano i carabinieri della Compagnia di Crotone. A quanto pare l’uomo sarebbe andato nel locale a prendere delle taniche di carburante per fare rifornimento alla sua vettura trovata parcheggiata all’esterno del locale con il tappo del serbatoio aperto. Il carburante avrebbe preso fuoco e l’uomo è rimasto avvolto dalle fiamme.
L’azienda è in amministrazione giudiziaria perché coinvolta nell’operazione Jonny condotta dalla Dda a maggio del 2017.

Foto e Fonte Ansa