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Due morti e quattro feriti in un incidente a San Lucido

COSENZA – Due persone sono morte ed altre quattro sono rimaste ferite in un incidente stradale avvenuto sulla statale 18, nei pressi di San Lucido. Nell’incidente si sono scontrate frontalmente una Mercedes ed una Lancia Y. I feriti sono stati soccorsi e portati negli ospedali di Cosenza e Cetraro. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della compagnia di Paola che hanno avviato gli accertamenti per ricostruire la dinamica dell’incidente. A lavoro anche le squadre dell’Anas, i vigili del fuoco ed i medici del servizio 118. A causa dell’incidente il tratto della statale 18 “Tirrena Inferiore” è rimasto interdetto al traffico per diverse ore.

‘ndrangheta, sequestrati beni per 33 milioni a Reggio Calabria

REGGIO CALABRIA – La Guardia di Finanza di Reggio Calabria e il nucleo speciale polizia valutaria stanno eseguendo nella provincia reggina un provvedimento con il quale è stata disposta, nei confronti di soggetti ritenuti contigui alla cosca di ‘ndrangheta Labate, l’applicazione della misura di prevenzione patrimoniale del sequestro di circa 33 milioni di euro, costituiti da 6 imprese, 97 immobili, 6 autoveicoli e diversi rapporti finanziari e assicurativi. L’esistenza e l’operatività della cosca Labate nella zona sud di Reggio Calabria e, in particolare, nei quartieri Gebbione e Sbarre, è stata più volte accertata dagli investigatori con più di una pronuncia già passata in giudicato. Secondo gli investigatori l’organizzazione criminale aveva il controllo assoluto della gestione delle attività economiche, con particolare riferimento al settore del commercio della carne, oltre che a quello dell’edilizia e del movimento terra. A seguito di una mirata attività di indagine e di analisi economico-finanziarie, gli uomini della Guardia di Finanza hanno accertato che tutti gli investimenti dei soggetti colpiti dal provvedimento e dei componenti dei loro nuclei familiari sono stati effettuati con denaro di provenienza delittuosa in quanto derivante da attività imprenditoriale svolta secondo modalità mafiose. Infatti, secondo quanto scoperto dalla Gdf, il potere mafioso della cosca Labate veniva sfruttato per sbaragliare la concorrenza, per imporsi sul mercato, per procurarsi clienti, con totale alterazione delle regole della concorrenza, finendo per operare nella zona di competenza in posizione sostanzialmente monopolistica. I dettagli dell’operazione saranno resi noti nel corso di una conferenza stampa che si terrà alle 11 al comando provinciale della Guardia di Finanza.

Campo nomadi, container in fiamme, la struttura è andata distrutta

Lamezia Terme ( Cz) – Un incendio è divampato in un container adibito ad abitazione nel campo nomadi in località Scordovillo a Lamezia Terme. La struttura, che al momento dell’incendio era disabitata, è stata distrutta. Le fiamme sono state spente dai vigili del fuoco del distaccamento di Lamezia Terme Nicastro. Sono posto, oltre ai vigili del fuoco, sono intervenuti anche i carabinieri. Le fiamme sono state spente prima che l’incendio si propagasse ai container adiacenti.

Lavoravano nei cantieri senza regolare contratto, tre denunce

Cittadella del Capo ( Cs) – I responsabili di tre imprese edili sono stati denunciati dai carabinieri a Cittadella del Capo per violazione delle norme sulle assunzioni di operai nonché della tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro. I carabinieri di Cittadella del Capo e del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Cosenza hanno effettuato una serie di controlli e verifiche per contrastare le violazioni delle norme sulla sicurezza dei lavoratori e la regolarità delle assunzioni, al fine di prevenire infortuni ed incidenti sul lavoro. Sono stati controllati una serie di cantieri dove sono stati trovato lavoratori senza contratto e senza le misure di sicurezza. Le sanzioni amministrative elevate sono pari a circa 30.000 euro.

Reggio Calabria, nuova operazione contro le cosche

REGGIO CALABRIA – Imponevano la guardiania a proprietari di terreni agricoli e contadini, non tanto per un vantaggio economico, quanto per manifestare “pubblicamente” il loro potere sul territorio di Sinopoli, Procopio e Lanciano, nel reggino. E’ quanto emerso da un’inchiesta condotta dai carabinieri del Comando provinciale di Reggio Calabria e coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia che ha portato all’esecuzione di quattro arresti. Nei loro confronti il gip distrettuale ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere con le accuse, a vario titolo, di associazione mafiosa ed estorsione aggravata dal metodo mafioso. I terreni, per un valore di un milione e mezzo di euro, sono stati sequestrati dai carabinieri dal Comando provinciale di Reggio Calabria. Dalle indagini, avviate dal Nucleo investigativo dei carabinieri nell’ottobre 2015 e che si sono avvalse anche delle dichiarazioni di alcuni collaboratori di giustizia, è emersa l’appartenenza di uno degli indagati, con ruolo di vertice, alla cosca Alvaro di Sinopoli, ramo “carni ‘i cani”. L’inchiesta avrebbe fatto luce sul “sistema della guardiania”, applicato diffusamente dalle cosche nei territori di “competenza”, quale “tassa” nei confronti di chi abbia un potenziale reddito. Grazie alla collaborazione di alcune vittime, è stato accertato che in alcuni casi gli indagati arrivavano alla “spoliazione” della proprietà, costringendo le vittime a vendere i propri fondi a prezzi notevolmente inferiori a quelli di mercato. Fondi che adesso sono stati sequestrati.

‘ndrangheta, beni per oltre un milione sequestrati a presunto trafficante

REGGIO CALABRIA – I finanzieri di Catanzaro hanno sequestrato beni per un valore di oltre un milione di euro a Nicodemo Fuda, ritenuto dagli investigatori un narcotrafficante.  Tra i beni sequestrati figurano 9 fabbricati e 5 terreni, 3 auto ed un’azienda agricola. Fuda era stato arrestato già lo scorso giugno, insieme ad altre 33 persone, nell’ambito dell’operazione antidroga “Santa Fè”, condotta dalla sezione Goa del Gico di Catanzaro e dallo Scico di Roma in sinergia con la Dea americana e con la Guardia Civil spagnola. L’operazione aveva consentito di sgominare un’organizzazione internazionale di narcotrafficanti e di sequestrare oltre quattro tonnellate di cocaina purissima. Il filone italiano dell’inchiesta, coordinato dalla Dda di Reggio, aveva evidenziato contatti, alleanze e collaborazioni tra gruppi criminali della Locride e quelli dell’area tirrenica.

Furto di legna, due giovani arrestati a San Basile

San Basile ( Cs) – L’attività svolta dal Coordinamento Territoriale del C.F.S. per l’Ambiente procede anche nelle aree contigue al Parco del Pollino . Nei giorni scorsi due giovani di San Basile M.Z e A.Z. sono stati tratti in arresto per furto di legna e danneggiamento dal personale del Comando Stazione Forestale di Morano Calabro. Le due persone sono state intercettate dagli uomini del C.F.S. nel comune di San Basile mentre trasportavano della legna appena trafugata caricata su un mezzo a tre ruote. Dall’attività di controllo e investigativa si è accertato che la legna proveniva dal taglio di alcune piante di Roverella all’interno della proprietà comunale in Contrada Lacco. Il materiale depezzato è stato rinvenuto a bordo di un mezzo utilizzato per il trasporto. Il controllo ha fatto emergere anche che nelle vicinanze della zona interessata erano state tagliate altre piante seppur in epoca antecedente. I due responsabili sono stati arrestati su disposizione del Magistrato di turno della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Castrovillari, il quale dopo le formalità di rito, ne disponeva liberazione in ottemperanza al disposto di cui all’art. 121 delle norme di attuazione del c.p.p.. L’area è stata sottoposta a sequestro penale come anche la legna ricavata dall’illecito abbattimento e la motosega utilizzata per la consumazione del reato. Tali servizi sono il risultato dell’attività di controllo del territorio montano posta in essere dagli uomini del Corpo Forestale del CTA nelle aree contigue al Parco al fine di prevenire e reprimere i reati in danno dell’ambiente e di tipo predatorio dei beni appartenenti al patrimonio boschivo pubblico e privato.

Armi da guerra rinvenute in un garage di Rende

13091644_993166060767277_920807044_o RENDE (CS) – Armi da guerra e munizioni sono state sequestrate nella notte da personale della Questura di Cosenza nel corso di un’operazione di controllo del territorio condotta dagli agenti della polizia di stato nel’area urbana del capoluogo bruzio, disposta dal questore Luigi Liguori. Le armi sono state rinvenute in un garage di Quattomiglia di Rende. Si tratta di un vero e proprio arsenale bellico che non si esclude possa appartenere a personaggi legati a qualche cosca locale. 13078143_993166017433948_483745912_o

Il box scovato dagli uomini della Squadra Mobile della Questura di Cosenza all’interno del complesso residenziale denominato “Il Girasole”, celava al suo interno una vera e propria Santa Barbara con numerosissime armi comuni e da guerra e corposo munizionamento, che non si esclude, possano appartenere a persone vicino a qualche cosca locale.
Le armi, sia corte che lunghe, alcune nascoste all’interno di borsoni, altre accuratamente celate all’interno di buste di plastica nonché le numerosissime cartucce di vario calibro e tipo, sono state sequestrate.
L’arsenale bellico rinvenuto, com’è stato specificato nel corso della conferenza stampa che si è tenuta stamane nella sala stampa della Questura di Cosenza, era composto da sedici armi fra cui mitragliatrici e fucili.

Sono in corso le indagini per risalire alla provenienza del materiale.

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Scontro frontale a Castrovillari, muore ragazza di 30 anni

CASTROVILLARI (CS) – Una ragazza di 30 anni, Angela Ciraudo, ballerina e insegnante di danza di Castrovillari, dove era molto conosciuta, è morta in un incidente stradale lungo la statale 534 nei pressi dell’incrocio di Doria, nel cosentino. Secondo quanto si è appreso la donna viaggiava con la sua auto quando si è scontrata frontalmente con un mezzo pesante guidato da un cittadino polacco. L’impatto, violentissimo, non ha lasciato scampo alla giovane, deceduta sul colpo. Necessario l’intervento dei Vigili del Fuoco del distaccamento del Pollino per estrarre il corpo dalla vettura. Sono in corso le indagini per accertare la dinamica della tragedia.