Archivi categoria: Primo Piano

Arrestati 4 Killer Della Cosca Giampà a Lamezia Terme

omicidio torcasioLAMEZIA TERME (CZ) – La squadra mobile di Catanzaro ha eseguito l’arresto di quattro persone appartenenti alla cosca Giampà, accusate dell’omicidio di Francesco Torcasio, nel luglio 2011 in pieno giorno nel centro di Lamezia, e del padre Vincenzo Torcasio, ucciso nel giugno 2011 mentre assisteva ad una gara di calcetto.

I quattro Killer, appartenenti al “gruppo di Fuoco” della cosca Giampà, ha agito a causa della ripartizione territoriale tra cosche nella riscossione delle estorsioni, eliminando due esponenti ritenuti  di spicco della famiglia Torcasio.

Ancora scosse sul Pollino

terremotoCATANZARO – Una scossa di magnitudo 3.3 e’ stata avvertita dalla popolazione tra i comuni di Laino Borgo, Laino Castello e Rotonda, tra le province di Cosenza e Potenza. L’evento sismico, fa sapere l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, e’ stato registrato alle 13.06 con ipocentro ad una profondita’ di 8,7 chilometri. Altre scosse sono state registrate sulla stessa zona alle ore 1.46 con magnitudo 2.2, alle 2.52 (2.8) e alle 10.15 (2.2).

Sequestrati beni a imprenditore coinvolto negli appalti dell’A3

PALMI (REGGIO CALABRIA) – Sono stati sequestrati terreni, immobili, mezzi e conti correnti dal tribunale di Reggio Calabria su proposta della Dda per un valore di due milioni di euro a Vincenzo Gramuglia, di 33 anni. Gramuglia e’ ritenuto contiguo alla cosca Parrello-Bruzzise di Palmi ed e’ accusato di associazione mafiosa e di essersi accaparrato gli appalti per l’ammodernamento dell’autostrada Salerno-Reggio Calabria, nell’ambito dell’operazione ”Cosa Mia”.

Rebus trasporti: oggi l’incontro con Scopelliti. FdC ancora ferme

CATANZARO – «L’autista ha confermato: domani gli autobus non partono». Ad avere la conferma Letizia Torcivia, una mamma di Pentone (Cz). La donna, insieme a Rosanna Rizzuto, da almeno tre anni si è attivata perché la puntualità e la presenza della coincidenza che dovrebbe portare i figli da Pentone (località Termine) a Taverna fosse garantita. «Almeno prima, anche se in ritardo, l’autobus c’era – racconta – ora invece nemmeno parte». I ragazzi di Pentone, nei giorni scorsi, hanno vissuto lo stesso disagio di altri studenti e lavoratori di Calabria: sono rimasti a piedi causa stop delle corse Ferrovie della Calabria. L’azienda, in difficoltà da mesi, non ha i soldi per il gasolio, i lavoratori da tre mesi non percepiscono lo stipendio. L’incertezza grava anche sulla corsa Catanzaro – Cosenza. Marta avrebbe dovuto raggiungere la città bruzia. «Deve arrivare a Cosenza?  – le hanno risposto al box informazioni – dipende dall’incontro di lunedì: se ci danno i soldi per le tre mensilità arretrate e il gasolio, partiamo. Altrimenti no». C’è, dunque, attesa per l’incontro tra il presidente della Regione, Giuseppe Scopelliti, gli assessori competenti e le organizzazioni sindacali. I cittadini ora aspettano le risposte. Nel frattempo, i sindaci del Reventino – altra zona del catanzarese – hanno costituito un Coordinamento per affrontare la questione.

 

Rita Paonessa

r.paonessa@ottoetrenta.it

Wanda Ferro: “Pronta a scendere in Piazza per Crotone e Vibo”

Wanda Ferro

CATANZARO – Wanda Ferro, presidente della Provincia di Catanzaro e in quanto presidente dell’U.P.I. (Unione delle Provincie Italiane) Calabria, a seguito della bozza di .D.L. sulle riordino delle province italiane, approvato dal Consiglio dei ministri il 2 novembre scorso, ha rilasciato la seguente dichiarazione: “Da presidente dell’Upi Regionale, condivido pienamente la protesta sollevata dal presidente Zurlo e dagli altri rappresentanti politici e istituzionali contro la soppressione della Provincia di Crotone, e sono pronta a scendere in piazza al loro fianco, a Roma e in ogni sede opportuna, per difendere gli enti intermedi di Crotone e Vibo Valentia e ribadire l’assurdità di una riforma che non fa risparmiare nulla ai cittadini, anzi rischia di causare un disastro economico e sociale che nella nostra regione sarebbe assolutamente insostenibile. Basti pensare che nel nostro Paese, come evidenziato dai più autorevoli organi di stampa, sono complessivamente a rischio ben 56 mila posti di lavoro dei dipendenti provinciali. A causa degli esuberi, ancora non stimati, si innesca un meccanismo complesso di trasferimento dei dipendenti, che non soltanto incide sulla destinazione lavorativa, ma anche sulla possibilità di proseguire il rapporto.

Le province soppresse dal 1 gennaio 2014

Senza contare poi l’incertezza riguardo al destino dei lavoratori delle società partecipate e dell’enorme indotto che ruota intorno alle Province. E ancora la situazione di grave difficoltà che si verrebbe a creare a seguito dell’intenzione di riorganizzare le Prefetture, le Questure e i presidi delle Forze dell’Ordine in territori che soffrono una forte presenza della criminalità organizzata. Una situazione devastante per l’economia e la sicurezza dei territori, a fronte di un misero taglio della spesa che comporterà costi enormi, per la necessità di riorganizzare il patrimonio immobiliare, di trasferire contratti e convenzioni, di fare una approfondita ricognizione dei dati finanziari e del patrimonio mobiliare, di esaminare le dotazioni organiche, il tutto nei tempi assolutamente irrealistici – quattro mesi soltanto – dettati dal Governo, che comporteranno un blocco amministrativo degli enti che, nel frattempo, saranno anche privati anche delle giunte>>.

Il decreto legge in questione contiene l’elenco delle province nelle regioni a statuto ordinario come risultanti a decorrere dal 1° gennaio 2014 e asserisce che dalle attuali 86 si passa a 51. A tal proposito Wanda Ferro si è dichiarata “pronta a scendere in piazza per salvare le provincie di Crotone e Vibo Valentia.

Centrale a biomasse di Sorbo San Basile, la protesta di chi non ci sta

TAVERNA (CZ) –  Era maggio, era il 2011. Il comitato ‘no alla centrale a biomasse di Sorbo San Basile’ cominciava ad organizzare la protesta. Ieri, a Taverna, ha chiamato a raccolta associazioni e cittadini. Perché la centrale a biomasse si è materializzata: sul BURC (Bollettino Ufficiale della Regione Calabria) del 15 ottobre 2012 è stato pubblicato il decreto che autorizza la ANZ – Power a costruire una centrale a biomasse a Sorbo San Basile, in provincia di Catanzaro. Località Piano di Moggio. A due passi dall’aria più pulita d’Europa, quella della Sila. Amministratori locali tra i progettisti. Potenza complessiva di 4,3 MW. Migliaia di tonnellate di legname da bruciare: più di quello presente sul territorio, ci spiegano alcuni esponenti del comitato. «Coinvolgeremo tutti i soggetti sensibili – hanno dichiarato – per produrre, entro il 14 dicembre, il ricorso al TAR e, se necessario, al Consiglio di Stato». Alla manifestazione è stato presente anche Salvatore Scalzo. Il consigliere del Comune di Catanzaro in quota PD si è impegnato a portare il caso in consiglio.

Quest’ estate il Ministero dell’Ambiente aveva dato parere negativo alla costruzione della centrale per vincoli dovuti a coltivazioni di prodotti con marchio Dop e Pat (Prodotti Agricoli Tradizionali). Nei giorni scorsi sono scattati gli avvisi di garanzia per presunte irregolarità nella pratica presentata per ottenere le autorizzazioni necessarie. Le indagini sono state condotte dalla Procura di Catanzaro.

Il comitato ‘no alla centrale a biomasse’ è contrario alla costruzione dell’impianto per i danni alla salute. Un esponente chiarisce un aspetto della normativa sulle biomasse e sulla classificazione dei rifiuti rispetto a cosa è possibile bruciare. «Spulciando la legge – spiega – si parla di imballaggi e rifiuti da imballaggio, legno, carta, cartone, vestiti (anche sintetici, quindi pure nylon e plastica), pannolini,assorbenti, altri prodotti tessili, oli e grassi animali commestibili, rifiuti biodegradabili – perché lo riscrivono?». Ma c’è chi dice sì alla centrale: per i posti di lavoro (qualche unità) e perché di rischi per la salute non ce ne sarebbero.

 

 

 

Rita Paonessa

r.paonessa@ottoetrenta.it

Tregua FdC: la Regione eroga 11mln di euro alle aziende di trasporto pubblico locale

CATANZARO – L’assessore ai Trasporti della Regione Calabria, Luigi Fedele, ha presieduto, a Catanzaro, un incontro con i rappresentanti regionali sindacali dei lavoratori delle Ferrovie della Calabria. Presente anche il dirigente generale del dipartimento regionale ai lavori pubblici, Giovanni Lagana’, e il dirigente del settore, Giuseppe Pavone.
L’assessore Fedele ha comunicato che, pur in presenza di vincoli di bilancio e di liquidita’, entro il prossimo otto novembre, sara’ erogata alle aziende del Trasporto pubblico locale, una quota – parte della quarta trimestralita’, pari a circa 11 milioni di euro.

Questa erogazione, per quanto concerne Ferrovie della Calabria, consente di erogare una mensilita’ ai lavoratori dell’azienda.

L’assessore Fedele ha comunicato, inoltre, che sono stati gia’ erogati con carattere d’urgenza le risorse necessarie per l’acquisto del gasolio per garantire la continuita’ dell’esercizio.
Nel corso dell’incontro, e’ stata annunciata la convocazione per lunedi’ prossimo di un tavolo politico tra il Presidente della Regione Scopelliti, gli assessori competenti e le organizzazioni sindacali confederali regionali per affrontare e superare le emergenze di carattere sociale.

Nell’occasione, la Giunta calabrese proporra’ ai sindacati regionali un percorso concreto per garantire, tra l’altro, un ulteriore sforzo economico in direzione del sostegno al trasporto pubblico locale.

 

Il Consiglio dei Ministri approva il riordino delle Province calabresi

CATANZARO – Il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto legge di riforma che riordina le Province italiane. La nuova mappa degli enti territoriali presenta 51 Province, 35 in meno delle attuali 86. Per quanto riguarda la Calabria verrà ricostituita la vecchia Provincia di Catanzaro, con l’annessione dei territori di Crotone e Vibo Valentia. Rimarranno immutati, invece, i territori di competenza per le Province di Cosenza e Reggio Calabria. La riforma diverrà effettiva a partire dal 2014. Per novembre 2013 sono previste le elezioni per decidere i nuovi vertici, così ha presentato la riforma il ministro per la Pubblica Amministrazione e la Semplificazione, Filippo Patroni Griffi, il quale conferma anche il futuro riordino delle Province delle Regioni a statuto speciale.

Crotone, riaperto reparto nefrologia

CROTONE – ”L’accordo che permette di riaprire il reparto di Nefrologia dell’ospedale di Crotone, chiuso per le scelte irresponsabili del manager aziendale e della Regione, e’ la giusta risposta alla protesta, civile e responsabile, dei pazienti”. Lo afferma in una nota il deputato del Pd, Nicodemo Oliverio, facendo riferimento all’occupazione del reparto attuato nei giorni scorsi dai dializzati che hanno messo in campo diverse iniziative fino a convincere sulla necessita’ di rivedere il provvedimento.
”E’ stato cosi’ riconosciuto un diritto fondamentale – ha aggiunto Oliverio – per il quale sono stati obbligati i pazienti ad aggiungere ulteriori momenti di tensione in una condizione gia’ segnata dalla malattia. E’ evidente che piu’ di qualcosa non funziona nella programmazione sanitaria e nell’attuazione del piano di rientro da parte del commissario Scopelliti e dei suoi uomini. Un’azione lontana anni luce dalle reali esigenze dei pazienti e dei cittadini, che rischia di mettere a dura prova il livello minimo di assistenza. Un modus operandi che sembra proprio della Giunta Scopelliti. Infatti, c’e’ da chiedersi se sara’ sempre necessario smuovere proteste e alzare la tensione, come accaduto anche con gli operai forestali e i dipendenti delle Ferrovie della Calabria, prima di ottenere risposte adeguate ai problemi reali e quotidiani che la Calabria e’ costretta ad affrontare”.
”E’ stato necessario fare rete tra istituzioni locali, cittadini e politica – ha concluso Nicodemo Oliverio – per garantire quei risultati che dovrebbero essere normali, e che con questa maggioranza che guida la Regione diventano straordinari”.

Scopelliti: il Consiglio regionale deve restare a Reggio

CATANZARO – ”Avere la sede della Giunta regionale a Catanzaro e quella del Consiglio a Reggio e’ un impegno assunto con i calabresi e pensare di cambiarlo sarebbe una follia”. Lo ha detto il presidente della Regione, Giuseppe Scopelliti, intervenendo ad Unomattina. ”Non credo che la doppia sede – ha aggiunto Scopelliti – rappresenti un problema, anche perche’ con il taglio dei costi che abbiamo approvato non ci saranno piu’ rimborsi chilometrici”.