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Ospedale a Vaglio Lise, “L’altra Cosenza” dà ragione a Oliverio

COSENZA – Il Movimento politico “L’altra Cosenza” interviene nel dibattito di queste ore circa la costruzione del nuovo ospedale cittadino. La questione è relativa all’ubicazione della nuova struttura poichè, mentre il Governatore della Calabria, Mario Oliverio, vorrebbe costruirlo a Vaglio Lise, il Sindaco della città bruzia, Mario Occhiuto, preferirebbe che si guardasse altrove. Ebbene, il Movimento “L’altra Cosenza” non esita a dare ragione ad Oliverio, in quanto costruire il nosocomio a Vaglio Lise “significa rilanciare per davvero, una volta per tutte, il quartiere di via Popilia e quelli confinanti”. Un’opportunità per salvare la periferia e, d’altra parte, una decisione strategica che consentirebbe di allargare i confini cittadini, aprendo le porte agli abitanti della Presila. Oltretutto, sostiene ancora il movimento, il luogo indicato da Oliverio è baricentrico rispetto a tutta la provincia e “forse sarebbe l’unico ospedale al cui interno vi è una stazione dei treni o della metropolitana leggera, che conduca, oltre che in città, anche all’Unical da un lato ed a Germaneto dall’altro”. In questo senso, Vaglio Lise sarebbe anche il posto migliore per ospitare la facoltà di Medicina, sviluppando “un indotto capace di portare ricchezza e crescita ai cittadini della popolosa e troppo spesso ancora bistratta via Popilia”.

Oliverio e Roccisano su bonus occupazionale: “Garanzia Giovani non è uno strumento fallimentare”

CATANZARO – Il Presidente della Regione Mario Oliverio e l’Assessore al Lavoro Federica Roccisano – informa una nota dell’ufficio stampa della Giunta – dopo la comunicazione dell’ultimo dato rilevato riguardante le assunzione con il bonus occupazionale, hanno dichiarato: “Finalmente in Calabria s’ iniziano a vedere i primi segnali di ripresa occupazionale: a dispetto di chi vorrebbe far credere che Garanzia Giovani sia uno strumento fallimentare in Calabria, oggi possiamo comunicare un dato positivo che riguarda le assunzioni dei giovani nell’ambito del bonus occupazionale. Ma, facciamo una breve cronistoria. Se nel mese di ottobre si registravano 383 giovani assunti grazie al bonus occupazionale, oggi con la chiusura del 2015 al 31 dicembre sono 909 persone assunte, di cui l’82% con un contratto a tempo indeterminato, registrando così un raddoppio delle assunzioni”. L’assessore Roccisano si dichiara particolarmente soddisfatta per il risultato ottenuto, sperando che il numero dei disoccupati diminuisca ancora di più e che pertanto continuerà l’impegno a favore della creazione di posti di lavoro e non più solo di precariato. “Ed è un dato ancora più soddisfacente  – ha detto – se si considera che si danno risposte a quella fascia di soggetti, i giovani disoccupati, della quale fino a qualche tempo fa nessuno si occupava”.

Elezioni Cosenza: le grandi opere di Occhiuto, il silenzio di Presta e il programma della Dossetti

comune di cosenzaCOSENZA – Non decolla il clima attorno alle amministrative di Cosenza. Il voto è ancora lontano, se ne parlerà a primavera inoltrata. E forse anche per questo il dibattito rimane piuttosto flebile. Mario Occhiuto sta puntando tutto sulle opere, quelle che sta realizzando, da Piazza Bilotti, al Planetario, al Ponte di Calatrava, e quelle che intende realizzare, dal restyling di Piazza Europa, al museo di Alarico, fino al  nuovo stadio, che è l’ultimo carico da undici messo sul tavolo dal sindaco architetto.
Che sia uno specchietto per le allodole, un sogno irrealizzabile o una prospettiva concreta, sarà il tempo a dirlo. Intanto però Occhiuto sa come accattivarsi le simpatie della tifoseria che non ha dimenticato l’impegno dell’amministrazione per portare Guarascio alla guida del sodalizio silano.

Paolo Palma
Paolo Palma

Dalla parte opposta tace Lucio Presta o, meglio, risponde all’invito di rilasciare un’intervista dettando una tempistica di dieci giorni. Roba da carta bollata e da richieste al catasto. Guglielmelli, segretario Democrat, dalle pagine del Quotidiano, apre alla eventuale candidatura del manager dello spettacolo gradito a Renzi, ma solo alle condizioni dettate dal partito. Intanto l’Associazione Dossetti dell’ex parlamentare Paolo Palma cerca di mettere insieme la parte più intellettuale e nobile della sinistra cosentina. Per lunedì ha organizzato un incontro sul tema: “Ripensare Cosenza”, che sa tanto di preludio alla stesura di un programma elettorale per le amministrative.

Sanità: il Ministro Lorenzin dice sì alla rimodulazione del piano di rientro dal debito sanitario

Mario OliverioROMA – Il Presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio, ha ottenuto da Beatrice Lorenzin, Ministro della Salute, l’attivazione di un tavolo specifico per la rimodulazione del piano di rientro dal debito sanitario in Calabria: questo quanto emerge, di positivo, dall’incontro di questa mattina, presso il Ministero della Salute, tra lo stesso Oliverio, accompagnato da Franco Pacenza, Delegato alla Salute, da Riccardo Fatarella, Direttore Generale del Dipartimento, e la Lorenzin, assistita a sua volta dal Direttore Generale della Programmazione, Botta. Il Ministro, quindi, ha accettato la richiesta avanzata negli scorsi giorni dal Governatore calabrese, che chiedeva, appunto, di rimodulare il piano di rientro, sottoscritto tra Governo e Regione ormai nel 2009. La situazione non è delle megliori e la Calabria detiene, purtroppo, il primato tra le regioni italiane non in linea con gli standard previsti in materia di sanità. Dato, questo, sintomo di una realtà che vede sempre più calabresi cercare la loro salute altrove, con conseguente danno finanziario per la regione stessa. Gli ultimi dati, infatti, stimano a 278 milioni di euro la mobilità passiva della Calabria e, nel frattempo, i cittadini calabresi pagano addizionali tributari tra i più esosi a livello nazionale. La situazione è stata ulteriormente resa difficoltosa dall’avvicendarsi di esperienze commissariali.

Secondo Oliverio, in questi sette anni i vincoli e gli strumenti programmatici nel sistema sanitario nazionale sono mutati, rendendo ancor più evidente lo stato regressivo della sanità locale, rendendo necessaria una risoluzione immediata. Per questa ragione, il Ministro Lorenzin si è impegnata a costruire, nei prossimi giorni, un tavolo di verifica bilaterale, per rendere certezza il superamento dei piani di rientro.

Mancini, sfida di Renzi è modernizzare il Paese

giacomo-mancini-m-3421COSENZA – «La sfida per modernizzare il Paese si giocherà con il referendum costituzionale. In campo solo due opzioni. Da una parte chi vuole una democrazia rapida ed efficiente adeguata alle esigenze della società contemporanea, dall’altra quelli che desiderano conservare la palude». Lo dice Giacomo Mancini, già deputato e assessore della Regione Calabria vicino alle posizioni di Denis Verdini. »In autunno gli italiani saranno chiamati a scegliere. Noi ci schieriamo convintamente per il cambiamento, per un’Italia più forte con uno stato più semplice e con meno costi della politica -prosegue Mancini-. E contro le incrostazioni, i corporativismi e le resistenze burocratiche che rallentano o impediscono la ripresa del Paese. E per questo accogliamo la chiamata all’impegno e alla mobilitazione capillare del premier Matteo Renzi. Convinti di poter portare a questa battaglia un contributo rilevante dalla Calabria e in particolare da Cosenza -conclude Mancini- dove ci impegneremo insieme a tutte quelle forze con le quali stiamo lavorando per risollevare la città dal degrado morale e dalla crisi economica nella quale è stata precipitata».

‘Mistero’ Garanzia Giovani, Graziano: “Che fine hanno fatto i soldi?”

CATANZARO – Il Segretario questore del Consiglio regionale e fondatore del movimento politico-culturale “Il Coraggio di Cambiare l’Italia”, Giuseppe Graziano, il quale già nei giorni scorsi aveva avuto modo di confrontarsi con i dirigenti del movimento Evoluzione e con il consigliere comunale Francesco Russo a Mirto Crosia sulla strana vicenda di Garanzia Giovani, annuncia un’interrogazione alla Giunta Oliverio per sapere quali iniziative intende intraprendere il Governo calabrese, competente in materia, per provvedere al pagamento delle spettanze per i tirocinanti.

 “Garanzia Giovani in Calabria – dichiara Graziano – ha raggiunto risultati importanti in termini numerici, infatti sono stati in migliaia i giovani che hanno aderito al progetto. Molti ragazzi hanno visto in questo programma un’opportunità per crearsi un lavoro e comunque per uscire, con dignità e con la promessa di percepire un minimo di compenso, dalla situazione di disoccupazione, che dalle nostre parti continua ad essere dilagante. In molti, ad esempio, pur di scrollarsi di dosso una condizione imbarazzante di immobilismo e fermo hanno preferito accettare le proposte di tirocinio lontani dai loro centri di residenza, pur con la consapevolezza che quel minimo di retribuzione l’avrebbero spesa per muoversi da e verso il posto di lavoro. È il caso di moltissimi giovani calabresi. Ecco perché, nelle more – precisa ancora il Consigliere regionale – Garanzia Giovani poteva rappresentare anche uno strumento sociale rilevante per limitare la perdita di fiducia, purtroppo diffusa tra i ragazzi, nel futuro. Purtroppo, però – denuncia Graziano – qualcosa non è andata nel verso giusto. Perché se da un lato la misura governativa ha riscosso grande successo in termini di partecipazione, dall’altra l’impegno delle Istituzioni sta venendo meno. La maggior parte dei tirocinanti che pur avendo iniziato da mesi il percorso formativo, ed in alcuni casi addirittura avendolo terminato, non ha ancora percepito alcun compenso. Finora da quanto risulta dal sito della Regione Calabria sono stati emessi solo tre mandati di pagamento. E bisogna capire con quali criteri vengono effettuati tali provvedimenti di liquidazione e se questa disfunzione è dovuta a ritardi di trasferimento da parte del Ministero del Welfare, all’Inps o ad altre motivazioni sconosciute. Ecco perché chiedo alla Giunta Oliverio – conclude Graziano – di essere solerte nell’accelerare i mandati di pagamento e di avviare le opportune verifiche affinché simili e inaccettabili ritardi, a discapito dei nostri giovani e delle loro famiglie, non abbiano più a verificarsi.”

Nuovo ospedale Hub di Cosenza, Oliverio scrive a Mario Occhiuto

Il Presidente della Regione, Mario Oliverio ha scritto al sindaco di Cosenza Mario Occhiuto e, per conoscenza, al Commissario  Straordinario dell’Azienda Ospedaliera della città, Achille Gentile, per ribadire la sua posizione e quella della Giunta Regionale sulla questione sul nuovo presidio ospedaliero Hub di Cosenza:

“Nel ringraziarLa per la cortese lettera del 14 dicembre u.s., con la quale esprime apprezzamento per il nostro impegno a favore degli sviluppi futuri del nosocomio cosentino-si legge nella missiva- ritengo necessario ribadire la posizione della Giunta Regionale sulla realizzazione del Nuovo Ospedale, per come del resto chiaramente da me espressa durante la seduta del Consiglio Comunale di Cosenza. Giova ricordare come dagli esiti della richiamata seduta consiliare, che ha visto una discussione partecipata e attenta, è emersa una larga maggioranza di posizioni favorevoli a dar vita alla nuova struttura Ospedaliera in località Vaglio Lise; così come, del resto, ben ricordo la Sua diversa opinione di collocare il Nuovo Ospedale sull’attuale struttura dell’ “Annunziata”.

La realizzazione del “Nuovo HUB Ospedaliero” costituisce una infrastruttura strategica, di importanza rilevante, per la comunità dell’intera provincia di Cosenza e per la Calabria”.

“Abbiamo assunto con determinazione la decisione che la nuova struttura ospedaliera sia realizzata nella città di Cosenza -prosegue Oliverio- fortemente convinti che l’area più idonea sia quella di Vaglio Lise per le motivazioni più volte espresse (presenza di una efficace infrastrutturazione viaria e ferroviaria che collocherebbe l’opera in una posizione strategica ed accessibile, non solo per l’area urbana, ma per l’intero territorio provinciale e regionale, verso est e la Presila, verso sud e il Savuto, verso Nord, il Pollino e lo Jonio, verso Paola e il Tirreno).

Per queste ragioni riteniamo di dover avviare subito lo Studio di Fattibilità dell’opera nella convinzione che, lo SdF per opere di costo rilevante e/o comunque strategiche, sia lo strumento preliminare a qualunque altro atto ai fini dell’assunzione delle decisioni di investimenti rilevanti da parte di amministrazioni pubbliche.Non comprendiamo, per questo, la sua ostinazione a non voler proporre la possibilità di realizzare la nuova struttura ospedaliera nell’area di Vaglio Lise, per come si evince anche nella Sua lettera del 14 dicembre u.s.”.

“Mi preme ribadire infine che, anche in relazione all’attuale struttura dell’ “Annunziata”-conclude il Presidente della Giunta Regionale- è nostra intenzione, come ho avuto modo di dire nella riunione del Consiglio Comunale, sostenere le iniziative più adeguate per una valorizzazione e riuso dell’area e delle strutture esistenti al fine di contribuire alla riqualificazione dell’area urbana.

Questa è la strada maestra che abbiamo intrapreso e che intendiamo seguire, sicuri di fare cosa utile per le nostre comunità”.

La Regione non ritira l’AIA, la rabbia del Comitato Ambiente Presila

CATANZARO – In seguito alla decisione di non chiudere la discarica di Celico, arriva secca la risposta del Comitato Ambiente Presila:dallalto

“Quanto è emerso dall’incontro avvenuto a Cz, a cui oltre al Comitato Ambientale Presilano, hanno preso parte i sindaci della Presila, un consigliere regionale, i tecnici responsabili del Dipartimento ambiente, e un cospicuo e ingiustificabile spiegamento di forze dell’ordine, ci lascia con l’amaro in bocca.
Non c’è alcuna volontà politica che spinge verso la chiusura dell’impianto di Celico, seppur rilevanti sono le illegalità messe in evidenza e le situazioni di criticità di una zona già pesantemente inquinata.
L’ennesima assenza del presidente Oliverio, è solo una conferma, mentre la controparte tecnica ha impugnato le illegalità tecniche da noi esposte, definendole marginali rispetto ad un possibile annullamento o revoca dell’AIA.
In sintesi, l’iter valutativo per l’eventuale ritiro dell’AIA non si è svolto nelle modalità indicate, come da accordi presi nell’incontro dello scorso ottobre.
Le oltre ottomila firme dei cittadini presilani sono state calpestate.
La discarica rimane chiusa ai conferimenti di RSU ma è operativa e funzionante per i rifiuti dei privati, industriali e non, con tutte le conseguenze del caso.
Ci sarà un ulteriore incontro di natura tecnica, che a meno di ripensamenti, si terrà tra dieci giorni, dove faremo le nostre contro deduzioni tecniche.
Al di là di inerzie di natura tecnica, a margine di questa giornata, appare evidente che solo una ferma e coraggiosa azione politica potrà mettere la parola fine a questa devastazione.
Il nostro compito sarà costringere chi di dovere a scegliere la salute della popolazione, la tutela dell’ambiente e un futuro degno di essere vissuto per tutti noi.
Nulla è irrevocabile, volere è potere.
Restiamo fermamente convinti che vada immediatamente ritirata L’AIA a quello scempio ambientale che è la discarica di Celico.”

MeetUp Cinque Stelle a Cosenza, festa o flop?

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COSENZA – Sarà stata anche una festa di democrazia il primo incontro tra cittadini promosso dal MeetUp di Cosenza in vista delle prossime elezioni amministrative, come riportato da un comunicato stampa del Movimento Cinque Stelle. Di certo non è stato un successo di adesioni. Gli aspiranti consiglieri comunali sono solo 30 mentre nella lista di candidati a Palazzo dei Bruzi le caselle da riempire sono 32. C’è anche il rischio che la selezione programmata negli appuntamenti delle cosiddette graticole, riduca all’osso il numero dei papabili consiglieri, con la conseguenza, tutt’altro che remota, che i grillini siano costretti a rinunciare alla corsa ancora prima che cominci la campagna elettorale. Non c’è da stupirsi. Nelle amministrative nostrane il Movimento ha sempre raccolto le briciole. Forse anche a causa dei risultati, praticamente nulli, raggiunti dai rappresentanti cosentini eletti in Parlamento e a Bruxelles. A parte vestire i panni dei camerieri e intasare gli organi delle camere con interrogazioni e interpellanze, la loro presenza alla Camera, al Senato e all’Europarlamento, non ha lasciato tracce sul territorio. I prossimi appuntamenti con le “graticole” sono in calendario sabato 16 e domenica 24 gennaio. Il percorso di selezione previsto dal MeetUp di Cosenza si concluderà il 30 gennaio, giorno in cui si voterà per selezionare quali cittadini entreranno nella lista elettorale del Movimento 5 stelle. E dovranno essere almeno 21, il minimo richiesto dalle norme affinché le candidature siano valide.

Cosenza, amministrative: stato di calma apparente

Palazzo dei Bruzi, Piazza dei Bruzi, 1959

COSENZA – Vive di fiammate la campagna elettorale per le amministrative di Cosenza. Con momenti di aspro confronto tra le diverse forze politiche ed altre di calma apparente. Sul tavolo, al momento, ci sono due sole candidature ufficiali: quella di Mario Occhiuto e quella di Lucio Presta. La vicenda delle luminarie e dell’acquisizione dei relativi atti da parte della guardia di finanza non ha prodotto particolari scossoni nelle stanze di Palazzo dei Bruzi. Accantonate le schermaglie con il senatore Morra, indicato quale presunto mandante del famigerato servizio trasmesso dal tg1, il sindaco architetto è concentrato a rinsaldare le alleanze e a completare il programma di opere pubbliche che metterà sul piatto della bilancia quando sarà il momento di chiedere il voto agli elettori. Piazza Bilotti e il ponte di Calatrava tanto per citare le più importanti. L’attivismo di Occhiuto fa a pugni con l’immobilismo di Lucio Presta del quale si sono perse le tracce dal giorno della conferenza stampa in cui ha annunciato la sua candidatura. Da allora le attività del movimento Amo Cosenza sono cadute nell’oblio. Il silenzio del manager dello spettacolo fa il paio con l’indecisione cronica del Pd e del centrosinistra che proprio in Lucio Presta intravede la propria ancora di salvezza. Perché risponde all’identikit tracciato da Renzi e perché rappresenta quel candidato di superamento in grado di compattare uno schieramento oggi dilaniato da mille divisioni. Le ambizioni di Enzo Paolini e di Marco Ambrogio sono dunque destinate a rimanere deluse. Il partito democratico però, deve aspettare anche il nulla osta del Nuovo Centro Destra e quello di Giacomo Mancini, i cui consensi sono tali da consentire loro anche la scalata in autonomia. Ci sarà poi un candidato del Movimento Cinque Stelle e una lista, Calabria terra Libera, a cura del senatore Molinari e del deputato Barbanti il quale, commentando i travagli grilllini e la vicenda Corbelli, non ha esitato a definire i suoi ex compagni stalinisti e nazisti.