Archivi tag: ricerca

Unical al primo posto nella classifica Censis area “scienze mediche”

classifica Censis area Scienze medicheCOSENZA – Grande apprezzamento e soddisfazione ha espresso l’Associazione internazionale “Amici dell’Università della Calabria” per il primato assoluto nazionale ottenuto dall’Università della Calabria nel rapporto Censis/Repubblica per l’anno accademico 2015/2016 relativamente alla valutazione della ricerca che colloca l’area di “scienze mediche” al primo posto della classifica. Già nelle scorse settimane, il rapporto Censis-Repubblica sul sistema universitario italiano, per l’anno accademico 2015/2016, è stato oggetto di discussione sui media calabresi per le posizioni delle Università calabresi, in cui a primeggiare per la sua terza posizione ottenuta nella classifica dei grandi Atenei, grazie alle valutazioni sui servizi, sulle borse erogate, sulle strutture disponibili, sul sistema web e sui rapporti internazionali, è stata l’Università della Calabria. Il presidente dell’associazione, Aldo Bonifati, ha manifestato vivo apprezzamento alla dirigenza dell’Ateneo per il loro impegno nel mantenere il buono stato di qualità nelle voci di valutazione oggetto della comparazione-ricerca, ma che può essere certamente migliorata con una crescita nei rapporti internazionali, come anche nella voce strutture e nello stesso web, per non parlare di una migliore attrattività in termini culturali e sociali dei territori di Cosenza e Rende. Ma il rapporto Censis – Repubblica 2015/2016 esprime anche una valutazione sulla qualità della didattica e della ricerca nel sistema universitario italiano che fino a tre anni fa avveniva con un indirizzo finalizzato a conoscere le potenzialità delle Facoltà; mentre con la cessazione di queste, a seguito della legge di riforma universitaria Gelmini, è stata riveduta creando, per quanto riguarda la didattica, quindici gruppi d’insegnamento e, per la ricerca quattordici, aree. Proprio la classifica delle aree della ricerca riserva all’Università della Calabria un primato assoluto in Italia per la sesta area che riguarda le “scienze mediche”, in cui il nostro Ateneo si trova collocato al primo posto su 44 università con una valutazione di 104,5 punti per progetti di ricerca (99,0) e per produttività scientifica (110,0). Una classifica guidata dall’Università della Calabria che supera Piemonte Orientale (secondo posto con punti 96,5), Perugia (terzo posto con punti 92,0) a pari merito con Pisa e Verona; Padova (quarto posto con punti 91,5), Camerino e Milano Bicocca con punti 90,5. L’Università di Catanzaro si trova collocata al 16° posto con punti 85,5. Sempre nell’area della ricerca risultano apprezzabili le posizioni che l’Università della Calabria detiene nell’area “scienze della terra” al nono posto, con punti 89,5; nell’area “ingegneria civile e architettura” con 90,5 punti al decimo posto, come pure nell’area “antichità, filologico-letterario, storico-arte”, sempre al decimo posto con punti 95,0. Un risultato che premia l’impegno, le idee progettuali, i sacrifici, gli sforzi ed il lavoro di alta qualità e professionalità di tutto il personale, docenti, ricercatori e non docenti, del dipartimento di farmacia e scienze della salute e della nutrizione, diretto dal prof. Sebastiano Andò. Un risultato che incoraggia quella parte dell’Università della Calabria che da anni sta lavorando impegnandosi nel realizzare anche all’interno dell’Ateneo di Arcavacata quell’area medica destinata a soddisfare le esigenze della società calabrese che vuole anche a Cosenza dei corsi finalizzati alle nuove professionalità dell’area medico sanitaria per impedire una catastrofica emigrazione di tanti giovani verso altre regioni italiane.

Dispersi in mare, si attende la riapertura delle ricerche dei corpi

Simeri Mare
Simeri Mare

SIMERI CRICHI (CZ) – È passato quasi un anno dalla scomparsa di Giuseppe Parrò, Angelo Tavano e Francesco Rania, i tre uomini usciti in mare per una battuta di pesca in località Simeri Mare il 27 luglio scorso e mai più ritornati. La moglie di Giuseppe Parrò, Rosetta Tarantino, e i suoi figli, hanno più volte avanzato la richiesta di fare ulteriori ricerche sul fondale della zona in cui i tre si erano diretti per recuperare il palamito. Ora potrebbe esserci una svolta: «in seguito alla richiesta della Guardia Costiera – ci spiega il loro legale Maria Costa – la Procura della Repubblica di Catanzaro ha autorizzato ogni operazione utile al rinvenimento dei corpi, quindi sono venuti meno gli ostacoli indicati dal Ministro della Difesa». Perciò ribadisce la richiesta dei suoi assistiti: cercare i corpi con mezzi subacquei nella zona della scomparsa, tramite un’esercitazione della Marina militare. Rosetta Tarantino confida in una risposta positiva: «siamo indignati: dopo un anno siamo ancora senza risposte, anche noi cittadini italiani dobbiamo essere tutelati», dice. «Siamo straziati – aggiunge – vorremmo almeno poter dare una degna sepoltura a Giuseppe». Intanto, vicinanza e solidarietà possono essere espresse tramite la pagina facebook ‘Un grido d’aiuto per Giuseppe’.

Giuseppe Parrò, Angelo Tavano e Francesco Rania, escono in mare intorno alle 4 del mattino del 27 luglio scorso, ma non fanno ritorno: a nulla valgono le ricerche della Guardia Costiera condotte con mezzi sofisticati per diversi giorni. Rosetta Tarantino e i suoi figli fin dall’inizio, anche con istanza scritta, chiedono alle autorità competenti di effettuare ricerche sottomarine nel tratto di mare tra i comuni di Cropani, Simeri Crichi e Sellia Marina, all’altezza dell’ex base militare americana. Perché, secondo le prime indagini, in questa zona, a tre miglia dalla costa di Simeri, il cellulare di Giuseppe Parrò ha emesso l’ultimo segnale. Nella stessa zona, poco più a nord, il 25 agosto un peschereccio a strascico ripesca fortuitamente la barca dei tre scomparsi: Rosetta Tarantino e i figli si convincono sempre più della necessità di riprendere le ricerche con mezzi sottomarini.

Tramite il loro legale, Maria Costa, a ottobre scrivono al Ministro della Difesa e allo Stato Maggiore della Marina militare perché, tramite un’esercitazione della Marina o di altri corpi militari, sia perlustrato lo specchio di mare tra Simeri Mare, Sellia Marina e Cropani. La Marina, spiegano la famiglia di Parrò e l’avvocato Costa, è solita fare questo tipo di esercitazioni: «svolgerla in quella zona non comporterebbe costi aggiuntivi e potrebbe essere utile alle indagini condotte dalla Procura di Catanzaro».

I senatori Bruno Marton e Vincenzo Santangelo (Movimento 5Stelle) presentano un’interrogazione parlamentare al Ministro per la Difesa. A novembre seconda lettera di Rosetta Tarantino. A gennaio, il video-appello della signora postato sulla pagina facebook ‘Un grido d’aiuto per Giuseppe’. A febbraio la risposta del Ministro Pinotti: partecipa al dolore, ma «non può adottare alcuna autonoma iniziativa di ricerca, essendo questa vincolata a specifica richiesta dell’Autorità Giudiziaria che, al momento, non risulta sia stata avanzata». Ora, però, il vincolo sembra essere venuto meno.

L’avvocato Maria Costa ricostruisce gli ultimi passaggi della vicenda: «di recente la Direzione marittima di Reggio Calabria ha sentito i familiari di tutti e tre gli scomparsi e l’Ufficio circondariale marittimo della Guardia Costiera di Soverato ha chiesto riscontro alla Procura di Catanzaro che aveva aperto un fascicolo sulla scomparsa». Prosegue: «la Procura della Repubblica di Catanzaro ha autorizzato ogni operazione utile al rinvenimento dei corpi, quindi sono venuti meno gli ostacoli indicati dal Ministro della Difesa. Perciò ribadiamo la nostra richiesta e sollecitiamo con urgenza le operazioni di ricerca dei corpi con mezzi subacquei, tramite un’esercitazione della Marina nel Golfo di Squillace e quindi nei luoghi della scomparsa». L’avvocato precisa che la richiesta è stata nuovamente avanzata allo Stato Maggiore della Marina, al Ministro della Difesa e al Comando Generale della Guardia Costiera «in considerazione della competenza e dell’ interessamento alla vicenda da parte della Direzione Marittima di Reggio Calabria».

 

Rita Paonessa

Incontro con l’AISM ad Altomonte per fare informazione

ALTOMONTE (CS) – Ieri pomeriggio nel Salone Razetti dell’ex Convento dei Domenicani di Altomonte si è svolta la manifestazione PERSONE oltra la SM: diritto alla mobilità, organizzata da Maria Carmela Alfano. L’incontro ha preso il via con l’intervento di Alessandra De Rosa, Vicepresidente dell’AISM Cosenza: “bisogna aiutare le persone che hanno difficoltà – ha affermato – nell’ammettere la propria malattia e nelle difficoltà che queste incontrano con l’esterno”. La sclerosi multipla è una malattia nascosta; l’obiettivo di AISM è quello di aiutare i malati ad uscire da questo guscio, da questa corazza creata per proteggersi. AISM  è un’associazione nata nel 1968 ad opera di Giorgio Valente e di altri pioneri che decisero di studiare ed analizzare questa problematica. Purtroppo nel tempo – afferma Alessandra De Rosa – la malattia non è stata debellata ma, per fortuna, non è più sconosciuta. Ieri si è conclusa la settimana sulla sclerosi che ha visto l’AISM impegnata in numerose città italiane, fornendo alle persone una corretta informazione sulla malattia e sulla ricerca scientifica nazionale ed internazionale.

La parola è poi passata ai componenti dell’Amministrazione comunale. Il Sindaco Giuseppe Lateano si è soffermato sul potere politico e sulla capacita di quest’ultimo, di poter fare molto per combattere la sclerosi. In merito alla possibile chiusura del Centro di Contrada Serra Spiga, vicino al capoluogo cosentino, il Sindaco si è mostrato assolutamente contrario: questo centro – dichiara – è un punto di riferimento per la città e per la DSC05266provincia. Il Consigliere Comunale Danilo Verta ha invece parlato della sua esperienza nel volontariato e dell’Epigrafe, posta sulla Stauta (una donna con un bambino in braccio che sembra malato), situata di fronte alla Chiesa di San Francesco di Paola con su scritto: “Ovunque nel mondo ci sia una persona che soffre, lì esiste mio fratello”.

Dopo i saluti dell’amministrazione Anna Flaminia Batta Veltri, Presidente AISM Cosenza, ha parlato dell’associazione e delle sue innumerevoli iniziative. Le persone non vengono da noi – ha dichiarato – con l’intento di piangersi addosso ma l’esatto contrario, proprio perchè qui si fa di tutto. Una delle attività più importanti dell’AISM Cosenza è il laboratorio teatrale, il quale sta ottenendo ottimi risultati. Con la cittadina di Altomonte – continua – abbiamo avuto, da sempre, una forte sintonia ed una grande collaborazione. La signora Veltri si è prodigata nel chiedere alle istituzioni maggiore attenzione, nel rispetto delle regole  e nel combattere la prassi, ormai di molti automobilisti, della “sosta selvaggia” che crea non pochi problemi al disabile. Il malato ha bisogno non solo del sostegno per superare la sofferenza, ma deve esserci anche l’amore per ogni fratello in difficoltà e bisognoso di aiuto.

Maurizio Simone, Vicepresidente ANGLAT Sud, ha invece analizzato il tema della mobilità, soffermandosi sul settore delle automobili, e il supporto della sua associazione nata nel 1981. ANGLAT  è un’associazione che fa informazione in molti campi del sociale. Anche negli aeroporti è possibile trovare del personale, per far comprendere alle persone come sia importante il supporto alle persone con disabilità. Allo stesso tempo – dichiara – nella vità esistono alcune situazioni nelle quali, con un supporto tecnologico, il disabile potrebbe essere più autonomo: in questo senso l’innovazione della tecnologia è determinante. Altro tema importante è quello dei parcheggi: la legge del 1 marzo 2006, relativa alle misure per la tutela giudiziaria delle persone con disabilità e vittime di discriminazione, può aiutare; è importante per il principio di parità di trattamento e delle pari opportunità nei confronti delle persone con disabilità. Per quanto riguarda le problematiche pertinenti alle barriere architettoniche e al loro conseguente abbattimento, l’iter burocratico è piuttosto lungo e pieno di ostacoli. In merito – afferma Maurizio Simone – la delibera 135 del maggio 2015 ha imposto ad ogni Comune, di realizzare una dettagliata mappatura delle barriere architettoniche.

Negli ultimi interventi Francesco Coppola, Assessore alla Sanità e alle Politiche Giovanili di Altomonte, ha elogiato l’ottimo Centro Sanitario di Altomonte. Molti cittadini altomontesi avevano il problema del trasporto, ragion per cui, l’Amministrazione Comunale ha adibito un pulmino e del personale per il volontariato. Questo mezzo serve – ha detto Coppola – per le persone bisognose, rendendo la giornata dei disabili e dei loro familiari molto più semplice. Anche il Gruppo Volontari Amici di Altomonte, con la presenza di Salvatore Nocito, ha voluto partecipare all’evento: stiamo collaborando da un anno con l’Amministrazione – afferma Nocito – per supportare ed aiutare i disabili. Il gruppo dei volontari porta con il pulmino, munito di pedana per i disabili, i malati negli ospedali ogni giorno per fare le dovute cure, riportandoli successivamente nelle proprie case. “Anche con i bambini diversamente abili ci siamo mossi per poter farli giocare e socializzare con i loro coetanei”. Altra idea proposta è stata quella dell’automedica per il trasporto dei farmaci alle persone con difficoltà che, assicura il Sindaco, avverrà in breve tempo. Con i saluti finali si è dato appuntamento ad altre iniziative, sempre per migliorare e supportare la qualità della vita delle persone più bisognose.

 

Alessandro Artuso

 

 

 

 

Business Game per l’Ipsia di Amantea

amantea PrilIl Presidente della Provincia Mario Occhiuto si congratula con le classi quinte di Itc, Iti, Ipsia e Liceo scientifico di Amantea per la loro affermazione nel business game “Latuaideadimpresa”. Il progetto presentato dai ragazzi di Amantea, infatti, è stato selezionato tra i 16 migliori del concorso 2014/2015 del business game ideato da Strategica Community e poi adottato da Confindustria, con il patrocinio del ministero dell’Istruzione, Università e ricerca. In questa quinta edizione, nella quale si sono cimentati quasi un migliaio di studenti di 69 istituti, gli studenti di Amantea sono stati selezionati tra i primi 16 grazie all’idea del “Pril”, un sensore portatile che permette di rilevare i componenti di ogni alimento, che una volta visualizzato sugli smartphone grazie ad una app, segnalerà alimenti di cattiva qualità o ai quali si è allergici.“Esprimo un grande apprezzamento per l’impegno e il talento di questi ragazzi e dei loro insegnanti per il progetto “Pril” – ha dichiarato il Presidente Occhiuto – che dimostra come la creatività e la conoscenza possano portare a raggiungere obiettivi ambiziosi. Ora attendiamo con fiducia la premiazione finale alla Luiss di Roma, augurandogli di poter essere tra i progetti migliori selezionati”. 

Unical: Riconoscimento ad un gruppo di ricercatori


La prestigiosa rivista Advanced Functional Materials ha dedicato il frontespizio dell’edizione 8 del volume 25 uscito lo scorso 25 Febbraio (http://onlinelibrary.wiley.com/doi/10.1002/adfm.201570056/abstract) al lavoro di un gruppo di ricercatori del Dipartimento di Chimica e Tecnologie Chimiche dell’Unical. L’articolo firmato da Amerigo Beneduci, Sante Cospito, Massimo La Deda e Giuseppe Chidichimo, mostra le potenzialità di un nuovo gel fluorescente, la cui emissione di luce può essere modulata sia in intensità, attraverso l’applicazione di campi elettrici di pochi volt, sia nel colore cambiando la composizione chimica del gel. Questi gel possono essere facilmente spalmati come una colla tra due supporti conduttivi, ottenendo così dei dispositivi a singolo strato che possono avere diversa forma e dimensione. th (10)Questo importante riconoscimento, conferma l’elevata qualità della ricerca scientifica nel campo dei materiali elettrocromici ed elettrofluorescenti già testimoniato nel corso del 2014 da un’altra importante pubblicazione a firma degli stessi autori su Nature Communications .(http://www.nature.com/ncomms/2014/140120/ncomms4105/full/ncomms4105.html).  

 

Teatro e solidarietà per la ricerca sulla fibrosi cistica 9 maggio a Soverato

teatro per fibrosi cistica_9 maggio 2015SOVERATO (CZ) – Gru colorate e pietre con le sue frasi: tracce di Guido Passini di recente scomparso a causa della fibrosi cistica. Ci sarà anche un momento dedicato a lui, con la lettura di una sua poesia, il 9 maggio. Al teatro comunale di Soverato, Tonino Pittelli e i Sognattori riporteranno in scena ‘Una risata ci salverà’. Per raccogliere fondi a favore della ricerca sulla fibrosi cistica, in collaborazione con la Delegazione di Soverato della Fondazione per la Ricerca sulla fibrosi cistica, guidata da Francesca Mandaliti.

Ed è già sold out. In pochi giorni tutti i biglietti sono stati venduti e in molti sono rimasti fuori dal teatro. Tanto che si sta pensando a una replica dell’evento. Ieri la presentazione dell’iniziativa (per la cronaca completa soveratiamo e soverato.eu). Il 9 maggio saranno presenti tutte le associazioni soveratesi e, per far conoscere la fibrosi cistica, sarà proiettato un video e interverranno i medici del centro regionale fibrosi cistica. Sarà letta anche una poesia di Guido Passini. «Non mi arrendo, indosso nuove ali e ricomincio a volare», il suo motto, un’altra sua traccia di forza e di amore.

La serata del 9 si aggiunge alle altre iniziative promosse per sostenere la ricerca. Ultima in ordine di tempo, la pizza organizzata pochi giorni fa: 600 euro sono già stati inviati alla Fondazione. Sostenere la ricerca è fondamentale e non è solo un’affermazione retorica. Negli ultimi decenni, infatti, grazie alla ricerca, l’aspettativa media di vita è stata innalzata fino ai 40 anni e oltre (negli anni Sessanta i bambini non superavano l’infanzia).

La fibrosi cistica colpisce un neonato su 2500: ogni settimana quattro bambini si scoprono essere affetti da questa malattia. La loro vita sarà segnata da difficoltà a respirare, continui ricoveri in ospedale, aerosol, fisioterapia respiratoria quotidiana, pillole ingerite per digerire. La speranza è trovare la cura definitiva che al momento non esiste.

 

Rita Paonessa

Spettacolo al Rendano per la ricerca sulla sindrome di Down

COSENZA –  Prenderà il via a Cosenza il 26 aprile alle ore 18.30 la quarta edizione dello spettacolo benefico “Bambini per l’A.I.G.O.C. “ al Teatro Alfonso Rendano. Un’iniziativa promossa dall’Associazione Paolo de Benedittis ed Ercole Martirano ONLUS col patrocinio del Comune di Cosenza, dedicata quest’anno alla ricerca della cura della sindrome di Down ed alle innovative tecniche di intervento prenatale. La manifestazione verrà presentata dalla giornalista Tiziana Ruffo, portavoce della ONLUS che ha organizzato l’evento e vedrà l’esibizione in duetto dei bambini preparati dalla cantante Rosa Martirano oltre e alla partecipazione di ospiti musicali, i quali hanno deciso di partecipare ed essere presenti per sostenere la causa: ci saranno Padre Francesco Cassano, de benedettisKantiere Kairos, Sasà Calabrese e Sasá Cauteruccio, il giovane chitarrista Maitreya Sorrentino e la stessa Rosa Martirano. Saranno inoltre presenti alcuni medici e scienziati di fama nazionale ed internazionale come il Prof. Giuseppe Noia presidente dell’A.I.G.O.C.

I bimbi che saliranno sul palco sono: Arianna Alfano, Beatrice Berardelli, Claudia Calabró, Sofia di Blasi, Sabrina Ferraro, Carmelita Frezza, Natalia Gazzaruso, Chiara Montalto, Giles Paciola, Michela Paciola, Giovanna Perna, Giusi Perna, Emanuele Principe, Paolo Principe, Estella Romano, Maria Michelle Romano, Angela Spadafora, Diamante Spadafora, Rebecca Sposato, Gaia Vitaro. Verrà presentato in anteprima il videoclip del brano inedito“In Mary’s arms” scritto da Rosa Martirano e girato nel Duomo di Cosenza con la realizzazione delle riprese del regista Antonello Marino, un brano che farà da colonna agli spot promozionali nazionali dell’A.I.G.O.C. prodotti dall’Associazione Paolo de Benedittis ed Ercole Martirano ONLUS. L’intero incasso sarà devoluto alla ricerca sulla sindrome di Down.

Cosenza: presentazione del progetto Erasmus Plus

COSENZA – Giovedì 23 aprile il Comune di Cosenza, con la partecipazione all’Eurodesk di Palazzo dei Bruzi, ha deciso di promuovere, nella sede di “Io Cittadino” situata in via San Martino, una giornata informativa sul Programma “Erasmus Plus 2015”,  progetto approvato dalla Commissione Europea, il quale accorpa le politiche europee riguardanti i temi dell’istruzione, della formazione, della gioventù e dello sport.
L’iniziativa è stata promossa e organizzata dall’Assessorato ai Fondi dell’Unione Europea e Nuova programmazione comunitaria, Innovazione e Università di Palazzo dei Bruzi, in collaborazione con il Punto Locale Eurodesk del Comune di Cosenza e con l’Agenzia Nazionale Indire.

Comune di Cosenza
Comune di Cosenza

Nel 2015 Erasmus+  avrà la possibilità di disporre complessivamente di 1 miliardo e 736 milioni di euro.
Tra gli altri obiettivi di “Erasmus+” c’è anche quello di reperire una serie di informazioni concrete, necessarie ad una adeguata ed idonea riforma dei sistemi di istruzione, formazione e assistenza ai giovani.

Erasmus+ ha dato la possibilità ad oltre 4 milioni di giovani, studenti e adulti, di fare esperienza e acquisire competenze attraverso percorsi di studi, formazione o volontariato all’estero.
Nel corso dell’InfoDay del 23 aprile a Cosenza si parlerà soprattutto delle modalità di accesso al Programma. La giornata InfoDay prevede l’inizio alle ore 9:30 per poi concludersi alle ore 13:30.

Per richiedere informazioni ci si può rivolgere all’Eurodesk del Comune di Cosenza in Piazza dei Bruzi oppure inviare una mail all’indirizzo ipe@comune.cosenza.it. L’incontro del 23 aprile è a numero chiuso. Per poter partecipare è necessario registrarsi alla pagina www.eurodesk.it/infoday-erasmus-2015/cosenza .

 

I ricercatori dell’Unical premiati a Londra

Cosenza – I ricercatori del Dipartimento di Farmacia, Scienze della Salute e della Nutrizione hanno presentato a Londra, in occasione della ” Diabetes UK Professional Conference 2015″, un progetto di ricerca che ha ricevuto il plauso della Comunità Scientifica Internazionale.

Università della Calabria
Università della Calabria

Attilio Pingitore, Maria Cristina Caroleo, Erika Cione, Guo Cai Huang e Shanta Persaud, supportati dalla guida del Professore Sebastiano Andò, sono stati premiati per l’importanza e per la qualità dei contenuti della ricerca condotta nei laboratori del Dipartimento dell’Unical.

Simposio nazionale il 13 e 14 giugno sul “drug repurposing”

Rende – Il processo di Ricerca e Sviluppo (R&D) di nuove terapie è uno tra i più difficili challenges attuali, richiede molto tempo ed è estremamente costoso. Inoltre, la R&D di nuovi farmaci incontra spesso complessi problemi di sicurezza oltre che di efficacia clinica. La disponibilità di informazioni sulla sicurezza (Fase IV della ricerca clinica o di Farmacovigilanza) di farmaci impiegati in clinica per lunghi periodi (circa 10-15 anni) e su un numero vasto di pazienti unitamente alla scadenza del brevetto consente la loro sperimentazione per la cura di patologie diverse da quelle previste dalla precedente autorizzazione all’immissione in commercio da parte dell’agenzia regolatoria (FDA, EMA, AIFA). Uno scenario simile può essere prospettato anche per quei farmaci sperimentati fino ad una delle fasi avanzate della loro sperimentazione preclinica o clinica (Fase II e Fase III) e che non siano stati, successivamente, registrati per l’immissione in commercio, e ciò non necessariamente per motivi di sicurezza.  Tale processo, definito “drug repurposing”, riceve oggi una grande attenzione per la Ricerca e lo Sviluppo (R&D) di nuove terapie dal momento che risulta, in principio, capace di superare i problemi di attrito (con conseguenze finanziarie catastrofiche per l’azienda che ne ha proposto la R&D) nel processo di sviluppo clinico dei farmaci.  Pertanto, il repurposing prevede la possibilità che lo stesso farmaco sia dotato di effetti basati su identici o diversi meccanismi d’azione utilmente sfruttabili in patologie distinte. L’aspirina, per esempio, è utilizzata da sempre come antipiretico ma da qualche decennio si è sviluppato su basi razionali e di evidenza clinica il suo impiego a più basse dosi nella prevenzione dell’infarto del miocardio. Ancora, farmaci neurolettici classici come la clorpromazina e congeneri agiscono come antipsicotici bloccando i recettori della dopamina ma gli stessi farmaci sono stati utilizzati, ed ancora lo sono, per la terapia del prurito dove agiscono bloccando i recettori dell’istamina e non della dopamina. Esempi se ne possono aggiungere tantissimi e di sempre più nuova concezione e, soprattutto, inerenti gli ambiti clinici dove maggiore è la necessità di terapie efficaci come, per esempio, l’oncologia, le malattie del sistema nervoso, e le malattie rare che risultano spesso mortali. Sebbene la R&D di un farmaco sia prevalentemente competenza industriale, interessante risulta la prospettiva, aperta dal repurposing, della ricerca accademica in questo ambito dal momento che dati recenti indicano come più frequentemente ricercatori universitari, sia in Europa che negli Stati Uniti, contribuiscono o, addirittura, propongono sempre nuovi progetti di repurposing.  Pertanto, pur essendo attualmente la ricerca molto orientata nella direzione “from bed to benchside” viene riconosciuta la fondamentale importanza della ricerca di base. Di questi argomenti si discuterà dal 13 al 14 giugno presso l’Università della Calabria nell’ambito di un convegno monotematico sponsorizzato dalla Società Italiana di Farmacologia ed organizzato dalla sezione di Farmacologia Preclinica e Traslazionale del Dipartimento di Farmacia, Scienze della Salute e della Nutrizione. Accanto ad affermati ricercatori italiani e stranieri, al convegno parteciperanno, prevalentemente,  giovani ricercatori provenienti da molte Università ed Enti di ricerca italiani localizzati in città come Milano, Brescia, Firenze, Roma, Napoli, Catanzaro, Messina e Catania.