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Accusa infarto durante lo sciopero a Bari, muore 63enne di Acri “soccorsi in ritardo”

BARI – Un 63enne cosentino (attivista della Cgil) è morto sul lungomare di Bari a causa di un infarto. L’uomo era arrivato nel capoluogo pugliese da Acri, per partecipare allo sciopero generale organizzato da Cgil e Uil in piazza della Libertà a circa 600 metri di distanza rispetto al luogo dove il 63enne si è accasciato per il malore. A chiamare i soccorsi è stato un amico e compagno di viaggio che era con lui. Secondo alcuni testimoni pare che l’ambulanza ci abbia messo oltre mezz’ora per prestare i soccorsi. L’area è stata al momento transennata e sul posto ci sono gli agenti della polizia di stato e della locale.

 

La vittima era molto attiva nelle iniziative sindacali, era rientrata da pochi anni in Calabria dopo aver vissuto in Sud America e due mesi fa era stato a Roma con lo stesso gruppo di persone giunte a Bari, per partecipare ad un’altra iniziativa organizzata dal sindacato. “Purtroppo – ha commentato Angelo Sposato, segretario della Cgil Calabria – ci dicono che i soccorsi sono arrivati con molto ritardo, ci riferiscono tra 40 e 50 minuti dopo“.

Sciopero: alta adesione in Calabria secondo primi dati Cgil

CATANZARO – E’ alta in Calabria, in alcune realtà produttive della regione, l’adesione allo sciopero proclamato da Cgil e Uil contro la manovra. Secondo quanto si apprende dalla Cgil, nel cantiere di Calabria Verde a Longobucco (Cs) sciopera il 90% delle maestranze; alla Sielte di Reggio Calabria il 100%, nel cantiere della strada statale 106 dell’alto Jonio l’80%. Alle mense di Rossano l’adesione è pari al 100%.

Cosenza, sciopero bus. Amaco avvisa l’utenza

COSENZA – L’AMACO, attraverso l’Amministratore Unico, Paolo Posteraro, inform l’utenza sullo sciopero nazionale di 4 ore indetto, per mercoledì 12 maggio, dal sindacato U.S.B.-Lavoro Privato. “Questa sigla sindacale – si legge nella comunicazione dell’Amaco all’utenza – non è presente nell’azienda, ma singoli lavoratori e/o lavoratrici, pur non essendo iscritti al sindacato in questione, potrebbero, comunque, aderire allo sciopero nazionale. In tal caso – avverte l’amministratore unico dell’Amaco Paolo Posteraro – potrebbero verificarsi dei disagi per la conseguente soppressione di alcune corse del servizio urbano che, ad oggi, non possono prevedersi”.

L’Amaco tiene comunque a precisare che, in ambito locale, le modalità di astensione saranno le seguenti: dalle ore 9,00 alle ore 13,00.

La Serie C sciopera, rinviate 30 gare per lo scontro Lega Pro-Governo sulla defiscalizzazione

COSENZA – Confermato lo sciopero, domenica la Serie C non gioca. Dopo il pur positivo incontro tra il ministro di Economia e Finanza Roberto Gualtieri e Gabriele Gravina, presidente della Figc, la situazione non è cambiata rispetto a quanto annunciato dalla Lega Pro. Il presidente Francesco Ghirelli è stato informato dell’esito del summit, ma la posizione non è cambiata: le partite del prossimo weekend (prima giornata di ritorno) sono state rinviate per la protesta dovuta alla richiesta di defiscalizzazione avanzata dalla categoria, per ottenere una maggior sostenibilità delle società. Questo il comunicato ufficiale: «La Lega dispone che le gare della prima giornata di ritorno del Campionato Serie C in programma nei giorni 21 e 22 dicembre 2019 vengano rinviate a data da destinarsi».

Con queste parole il presidente della Lega Pro Ghirelli ha fatto chiarezza sulla situazione: «L’incontro tra il ministro Gualtieri e il presidente Gravina è stato istituzionalmente corretto. Ringrazio sentitamente il Ministro per l’attenzione riservata alla Lega Pro e la disponibilità al dialogo dimostrata. Così come ringrazio il presidente Gravina. L’incontro è stato positivo perché ha consentito di delineare cosa serva ai nostri club e sono emersi interessanti spunti di riflessione. Quello che ci interessa è che i club di Lega Pro arrivino alla sostenibilità economica-finanziaria. Abbiamo però la necessità di atti tangibili e concreti, di passare dalle analisi ai provvedimenti. Noi sappiamo di compiere un atto importante, domenica non si gioca. Di ciò ho informato il consiglio direttivo».

Francesco Farina

Oriolo, sciopero della fame dei lavoratori Lsu-Lpu. Servizi bloccati

ORIOLO (CS) – Si alza il tono della protesta ad Oriolo per quanto riguarda la situazione dei Lavoratori Socialmente Utili e di Pubblica Utilità. Da questa mattina alle 6 nella Sala Consiliare i 47 lavoratori del piccolo comune dell’entroterra jonico sono riuniti in assemblea permanente con il pieno sostegno dell’Amministrazione Comunale guidata dal sindaco Giorgio Bonamassa.

Lo stesso primo cittadino assieme al vicesindaco Vincenzo Diego si sono intrattenuti con i lavoratori che hanno iniziato uno sciopero della fame a tempo indeterminato. Con loro, all’interno del Municipio, anche le famiglie e alcuni bambini. Il Comune di Oriolo da stamattina ha tutti i servizi interrotti: dal trasporto scolastico, alla mensa per gli studenti sino alla Raccolta Differenziata. Bloccati anche il servizio idrico, la manutenzione dell’illuminazione pubblica e tutti gli altri. Il paese è paralizzato e la preoccupazione dei lavoratori asserragliati all’interno del Comune è palpabile. Se dalla Commissione Bilancio del Senato non dovessero arrivare novità sulla proroga del loro contratto e relativa stabilizzazione, le 47 unità di Oriolo (come tutti i 4500 ex Lsu/Lpu della Calabria) si ritroveranno senza un lavoro, andando incontro ad una situazione drammatica per loro – tante famiglie sono monoreddito con figli a carico e mutui da pagare – ma anche per il Comune che in questi anni bersagliato dal dissesto idrogeologico ha saputo sempre risollevarsi grazie alla preziosa attività amministrativa che ora rischia seriamente di bloccarsi. Così come la piccola micro economia del paese che dovrà fare a meno di 47 stipendi che sono una vera una boccata di ossigeno per bar, minimarket, piccoli artigiani e attività commerciali in genere.

Mentre il sindaco Bonamassa è tutt’ora con i lavoratori, il vicesindaco Diego non ha potuto abbandonare il suo posto di lavoro, ma da lì – per solidarietà e vicinanza verso i suoi concittadini – anch’egli ha iniziato lo sciopero della fame a tempo indeterminato.  «Diamo voce, così, ai senza volto della Pubblica Amministrazione – dichiara il vicesindaco e assessore alla Cultura, Vincenzo Diego -. Lo Stato ha gestito negli ultimi vent’anni in maniera disastrosa la situazione di questi lavoratori ed oggi non può mandarli a casa con un colpo di spugna, lasciando le loro famiglie e i comuni calabresi nel disagio e nella disperazione. Ad Oriolo – continua Diego – grazie agli Lsu riusciamo, tra le altre cose, a garantire il trasporto scolastico, riuscendo a mantenere in questo modo una scuola superiore, un presidio dello Stato e della legalità». Nel frattempo, le RSU (Rappresentanze Sindacali Unitarie) degli Lsu/Lpu di Oriolo e cioè Mario D’Angelo (Cgil), Francesco Silvestri (Cisl) e Mario D’Elia (Uil) hanno messo al corrente la locale caserma dei Carabinieri del loro stato di agitazione che continua in un clima davvero surreale di sfiducia e disperazione

Lotta delle donne contro la violenza, l’8 marzo possibili disagi nei trasporti

COSENZA – «Si informa l’Utenza che per giovedì 8 marzo 2018 è stato indetto uno sciopero generale di 24 ore dal sindacato U.S.B. a favore della “Lotta delle donne contro la violenza e la discriminazione di genere”. Tale sigla sindacale non è presente nell’Azienda A.M.A.CO. S.p.A., ma singoli lavoratori e/o lavoratrici dell’Azienda, pur non essendo iscritti, potrebbero,
comunque, aderire allo sciopero. In tal caso, potrebbero verificarsi dei disagi per la conseguente soppressione di alcune corse del servizio urbano che, ad oggi, non possono prevedersi. Si precisa che, a livello locale, sarà comunque garantito il servizio nelle seguenti fasce orarie, dalle 05.00 alle 8.00». Questo quanto si legge in un comunicato ufficiale

Sanità, proclamato lo sciopero nazionale

CATANZARO – Per l’intera giornata di venerdì 23 febbraio 2018 è stato proclamato uno sciopero generale nazionale del servizio sanitario indetto per il personale della dirigenza dalle organizzazioni sindacali Anaao-Assomed, Cimo-Aaroi-Emac, Fp-Cgil Medici e Dirigenti SSN, FVM Federazione Veterinari e Medici, Fassid (Aipac – Aupi – Simet – Sinafo – Snr), Cisl Medici, Fesmed, Anpo-Ascoti-Fials Medici, Coordinamento Nazionale delle Aree Contrattuali Medica e Veterinaria e Uil-Fpl; per il personale del comparto da Cobas Pubblico Impiego, Nursing UP – Sindacato degli Infermieri Italiani e Nursind – Sindacato delle Professioni Infermieristiche; per tutto il personale OSS – Operatore Socio-Sanitario da SHC – Sindacato Professionale Human Caring; per i dipendenti pubblici afferenti al Servizio Sanitario Nazionale da Usb Pubblico Impiego.

Disagi previsti

Lo sciopero potrebbe causare alcuni disagi ai cittadini utenti che devono usufruire dei servizi erogati dall’Azienda sanitaria provinciale di Catanzaro. Al fine di contemperare l’esercizio del diritto di sciopero con il godimento dei diritti della persona costituzionalmente tutelati, nel corso dello sciopero saranno assicurati, dall’ASP di Catanzaro, adeguati livelli di funzionamento dei servizi pubblici essenziali di cui all’articolo 1 della Legge 12 giugno 1990, n. 146 e successive modificazione ed integrazioni, mediante l’erogazione delle prestazioni indispensabili individuate dai Contratti Collettivi di Lavoro, così come interpretati dalla Commissione di Garanzia in sede di valutazione ai sensi dell’articolo 13 della citata Legge n. 146/90 e successive modificazioni e integrazioni.

Servizi garantiti

Saranno comunque garantiti i servizi pubblici essenziali, quali l’assistenza di urgenza e il supporto attivo alle prestazioni specialistiche, diagnostiche e di laboratorio compresi i servizi trasfusionali. A coloro che avessero prenotato esami o visite specialistiche, Asp consiglia di contattare i singoli reparti interessati per verificare il funzionamento degli stessi.

Asp Catanzaro, revocato lo sciopero dell’8 e 9 febbraio

CATANZARO – Le Associazioni sindacali ANAAO ASSOMED, CIMO, AAROI-EMAC, FP CGIL MEDICI E DIRIGENTI SSN, FVM Federazione Veterinari e Medici, FASSID (AIPAC, AUPI, SIMET, SINAFO, SNR), CISL MEDICI, FESMED, ANPO-ASCOTI-FIALS MEDICI, COORDINAMENTO NAZIONALE DELLE AREE CONTRATTUALI MEDICA E VETERINARIA UIL FPL hanno revocato lo sciopero nazionale di 48 ore, proclamato per le giornate dell’8 e 9 febbraio 2018, del personale della dirigenza medica, veterinaria, sanitaria, professionale, tecnica ed amministrativa del Servizio Sanitario Nazionale, degli Istituti di Ricovero e Cura a carattere scientifico (IRCCS), degli Istituti Zooprofilattici Sperimentali (IZS), delle Agenzie Regionali per la Protezione Ambientale (ARPA) e delle Aziende ed Enti del Servizio Sanitario Nazionale, compresi quelli delle strutture anche di carattere privato e/o religioso che intrattengono un rapporto di convenzione e/o accreditamento con il Servizio Sanitario Nazionale.

Asp Catanzaro, sciopero di 24 ore il 12 dicembre

CATANZARO –  È previsto, per l’intera giornata di martedì 12 dicembre, lo sciopero nazionale di 24 ore del personale della dirigenza medica, veterinaria, sanitaria, professionale, tecnica del Servizio Sanitario Nazionale, degli Istituti di Ricovero e Cura a carattere scientifico ( IRCCS), degli Istituti Zooprofilattici Sperimentali (IZS), delle Agenzie Regionali per la Protezione Ambientale (ARPA) e delle Aziende ed Enti del Servizio Sanitario Nazionale, compresi quelli delle strutture anche di carattere privato e/o religioso che intrattengono un rapporto di convenzione e/o accreditamento con il Servizio Sanitario Nazionale. Lo sciopero nazionale di 24 ore è stato proclamato per protestare, tra l’altro, contro l’insufficienza del finanziamento previsto per il FSN 2018, l’esiguità delle risorse assegnate al finanziamento dei contratti di lavoro ed i ritardi nei processi di stabilizzazione del precariato, compreso quello addetto alla ricerca.

Lo sciopero è stato indetto dalle Associazioni sindacali ANNAO ASSOMED – CIMO – AAROI/EMAC – FP CGIL MEDICI E DIRIGENTI SSN – FVM Federazione Veterinari e Medici – FASSID (AIPAC-AUPI-SIMET-SINAFO-SNR) – CISL MEDICI – FESMED – ANPO/ASCOTI/FIALS MEDIC – CORDINAMENTO NAZIONALE DELLE AREE CONTRATTUALI MEDICA E VETERINARIA UIL FPL.

Lo sciopero potrebbe causare alcuni disagi ai cittadini utenti che devono usufruire dei servizi erogati dall’Azienda sanitaria provinciale di Catanzaro. Al fine di contemperare l’esercizio del diritto di sciopero con il godimento dei diritti della persona costituzionalmente tutelati, nel corso dello sciopero saranno assicurati, dall’ASP di Catanzaro, adeguati livelli di funzionamento dei servizi pubblici essenziali di cui all’articolo 1 della Legge 12 giugno 1990, n. 146 e successive modificazione ed integrazioni, mediante l’erogazione delle prestazioni indispensabili individuate dai Contratti Collettivi di Lavoro, così come interpretati dalla Commissione di Garanzia in sede di valutazione ai sensi dell’articolo 13 della citata Legge n. 146/90 e successive modificazioni e integrazioni. Saranno comunque garantiti i servizi pubblici essenziali, quali l’assistenza di urgenza e il supporto attivo alle prestazioni specialistiche, diagnostiche e di laboratorio compresi i servizi trasfusionali. Per coloro che avessero prenotato esami o visite specialistiche, si consiglia di contattare i singoli reparti interessati per verificare il funzionamento degli stessi. L’ASP di Catanzaro si scusa per gli eventuali disservizi causati, non imputabili alla volontà dell’Azienda stessa.

 

Sciopero del 10 novembre, l’Amaco annuncia possibili disagi

COSENZA – Si dà comunicazione all’utenza che per venerdì 10 novembre 2017 è stato
indetto uno sciopero generale di 24 ore dalle OO.SS. CIB Unicobas, Cobas‐
Confederazione dei Comitati di Base e U.S.B.
Nessuna di tali sigle sindacali è presente nell’Azienda A.M.A.CO. S.p.A., ma
singoli lavoratori dell’Azienda, pur non essendo iscritti alle suddette OO.SS.,
potrebbero, comunque, aderire allo sciopero.
In tal caso potrebbero verificarsi dei disagi per la conseguente soppressione di
alcune corse del servizio urbano che, ad oggi, non possono prevedersi.