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Continuano le attività del progetto MEDeGOV

CROTONE – Prosegue l’attività del progetto MEDeGOV, supporto all’eGovernment nell’area del Mediterraneo. L’iniziativa, di cui la Provincia di Crotone è partner, è  co-finanziata dal Programma ENPI CBC MED e dal FESR (Fondo Europeo di Sviluppo Regionale) all’interno della Priorità 4 – promozione del dialogo culturale e della governance locale – Misura 4.3 (Miglioramento dei processi di governance a livello locale). Capofila del progetto  è l’Agenzia di Sviluppo Regionale di Evia in Grecia, altri partner greci sono la Regione di Sterea Ellada e la Regione della Macedonia Centrale ed il Fondo di Sviluppo Regionale. Il partner non europeo dell’area del Mediterraneo è il Comune di Salfeet in Palestina. MEDeGOV punta a migliorare l’adozione di sistemi e prassi di eGovernment da parte delle autorità locali e regionali del bacino del Mediterraneo, attraverso la pianificazione strategica, la reingegnerizzazione dei processi, il cambiamento organizzativo, lo sviluppo delle competenze e la realizzazione di iniziative sperimentali a uso dimostrativo (le piattaforme pilota di eGovernment). L’obiettivo finale è utilizzare l’ICT come sistema per il miglioramento dell’efficienza organizzativa e dei servizi pubblici offerti ai cittadino, alle imprese ed alle altre pubbliche amministrazioni. Il progetto,  iniziato nel gennaio del 2012, terminerà nel luglio del 2014. In questo lasso di tempo la Provincia ha sviluppato congiuntamente agli altri partner le attività previste, individuando le migliori prassi a livello europeo ed internazionale e definendo allo stesso tempo i metodi necessari, gli strumenti ed i piani di azione da realizzare a livello locale per l’applicazione di politiche e programmi innovativi per l’eGovernement. Uno degli esempi presi in esame dalla Provincia di Crotone per l’analisi dei processi in atto di avvicinamento della pubblica amministrazione al cittadino attraverso sistemi di eGovernement è il sistema sportello SPRAR. La discussione tra i partner e la definizione delle future attività del progetto è prevista a Crotone per giovedì  6 marzo dalle 09.00  alle 18.00 nella sala Giunta dell’Ente intermedio, durante il terzo incontro di progetto. I partner verranno ospitati dalla Provincia di Crotone per condividere le riflessioni sulle strategie operative per l’eGovernement e per le attività di diffusione a livello locale e lo sviluppo di un vademecum per l’eGovernment nell’area del Mediterraneo. Per maggiori informazioni visitare il sito www.medegov.net.

Per giovedì 6 marzo, alle ore 11.00 nella sala Giunta della Provincia è previsto un breve incontro con la Stampa.

La settimana Polivalente, tra musica teatro e buon umore

CATANZARO – Musica, teatro, cultura protagonisti nella settimana che conclude il Carnevale al Centro Polivalente per i giovani/Caffè delle Arti, ovviamente all’insegna del buon umore. Il foro poliglotta del Comune di Catanzaro, continua la sua variegata offerta culturale, con un programma che moltiplica gli eventi musicali, incrociandoli sempre con la regola non scritta del sapere divertendosi.

Si comincia domani 4 marzo, ovvero Martedì Grasso per chiudere l’euforia carnevalesca al meglio con lo spettacolo dal titolo: “Chiacchere, maschere e musica”, una serata di festa, allegria e solidarietà sotto l’egida della musica dal vivo, ad opera della classe medico-musicale del capoluogo calabrese, riunite in tre diverse bands; Prognosi Riservata, Take Off e Aversa-Critelli-Lombardo Band.

La musica protagonista mercoledì 5 marzo, con un appuntamento eccezionale, proprio nel cuore della settimana. Un post-aperitivo musicale alle ore 21.00 con Samuela Schilirò; giovane e affermata musicista goriziana, trapiantata a Milano, in questo periodo impegnata in tutta Italia con il suo “Non sono sola” Tour 2014 e che farà tappa a Catanzaro per promuovere il suo nuovo album, nel quale racconta, attraverso undici soggettive il suo guardarsi dentro, passando in rassegna le proprie fratture, i propri orgogli e le proprie debolezze. Allo stesso modo, quando guarda fuori, alle storie degli altri, gli occhi le si posano sui contrasti tra interno ed esterno, tra ciò che si prova e ciò che si ostenta. Il tutto condensato in una miscela sensualissima di “Domestic kock’n’roll” e blues patinato e e rivestito da groove ritmici minimali e inaspettati riff di chitarra acustica taglienti e circolari che creano un vivace tappeto sonoro sul quale aggiungere rumori e distorsioni sfaccettate a dare profondità. Ci sarà spazio anche per un interessante incontro tra il nord e il sud musicale, grazie alla partecipazione dello sciamano del rock calabrese Gray Renda, che eseguirà un paio di brani con la splendida musicista goriziana.
Ma la musica non finisce qui, anzi si insidia sotto pelle, grazie alla sua natura antropomorfa e alla necessità di cambiare pelle, quando sabato 8 marzo alle ore 22.00 faranno tappa gli Hyaena Reading.
La band a cavallo tra Roma e Nantes, sarà nuovamente ospite del Caffè delle Arti, anch’essa per una tappa del tour di presentazione del nuovo album “Europa”, per riportare alla mente, attraverso una voce recitante, una vecchia e scadente drum machine, distorsioni di chitarra, un piccolo synth, un registratore vocale da due soldi, oggetti di varia natura,
testi neri come la pece e chitarre taglienti, le sperimentazioni più rumoriste degli anni ’70 e ’80, così come i ritmi post-punk e il blues delle origini, ricordando sempre le proprie radici nel cuore del bacino mediterraneo.
Il teatro concluderà la settimana, sotto il nome di “Politeatro Il Minore”. La compagnia del Teatro di Mù riaprirà la stagione del Polivalente, domenica 9 marzo, con lo spettacolo “Le donne di Fabrizio”, un recital in forma di falò con Marcello Barillà e Salvatore Emilio Corea.
Cultura e divertimento in tutte le salse e per tutti i gusti; non c’è che l’imbarazzo della scelta, specie per chi continua a dire che; “a Catanzaro non c’è mai nulla da fare!”.

 

Il Teatro al Centro con Saverio La Ruina

COSENZA – La nuova stagione 2014 del Teatro Morelli si apre con Progetto Donna con lo scopo di sensibilizzare il pubblico, attraverso il linguaggio del teatro, sul tema tanto delicato quanto spinoso della violenza di genere. Ma questa volontà diventa maggiormente significativa quando si unisce al desiderio di cercare un confronto con quelle che sono le realtà locali da sempre impegnate nel difficile compito del contrasto e della prevenzione. E dall’incontro tra il Centro contro la violenza sulle donne Roberta Lanzino e la compagnia Scena Verticale che dirige la Residenza Morelli nasce Il Teatro al Centro, un’iniziativa che prevede la messa in scena di tre spettacoli La borto, Chiamatemi per nome lo spazio bianco e Nessun’altra mai che raccontano esperienze di donne declinate in forme diverse.

Ieri pomeriggio alla vigilia della rappresentazione de La borto nei locali del Centro Dario De Luca e Saverio La Ruina, direttori artistici del gruppo Scena Verticale, in un incontro pre spettacolo hanno dato vita a un momento di confronto discutendo dei messaggi veicolati attraverso la parola teatrale.

Il Teatro al Centro spiega Anna Pentrungaro, volontaria del Centro Lanzino, viaggia su un doppio significato, la centralità del teatro e il decentramento dello stesso che si sposta in una sede altra. La borto apre la stagione che da il via a questa trilogia di spettacoli selezionati, di cui La Ruina è autore, regista e attore. Vittoria una donna di altri tempi, degli anni ’70, una cultura arcaica del Sud e il dialetto calabro-lucano che mira verso la verità e l’autenticità della storia senza convenzioni e diaframmi, questi gli elementi di un monologo realistico, visionario a tratti sarcastico sospeso tra dimensione reale e dimensione onirica quando Vittoria si trova al cospetto di un tribunale presieduto da Gesù Cristo e dai dodici apostoli.

Dario De Luca e Saverio La Ruina

Saverio La Ruina racconta che la decisione di interpretare un personaggio femminile nasce dal desidero di dare voce a una donna denunciando quegli uomini che non ammettono le proprie responsabilità, con lo scopo di innescare dei processi di immedesimazione attraverso i quali sensibilizzare lo spettatore sulla violenza come problema di identità maschile. La parola aborto in tutto lo spettacolo viene pronunciata una sola volta perché dietro questa rappresentazione , precisa La Ruina, non c’è alcun intento ideologico o politico ma certamente è un attacco trasversale contro tutte quelle manovre che ancora oggi sottomettono l’autodeterminazione della donna in materia di maternità a nuovi vincoli. La legge 194/78  che da 30 anni disciplina l’interruzione volontaria di gravidanza oggi è fortemente a rischio visto l’aumento degli obiettori di coscienza per questa ragione sabato primo marzo alle ore 11.00 il Centro contro la violenza alle donne Roberta Lanzino ospita la conferenza stampa di presentazione del Coordinamento Calabrese 194 per dare avvio ad una campagna di informazione e di sensibilizzazione per la piena applicazione della legge.

L’appuntamento con La borto è per stasera al Teatro Morelli alle ore 21.00, da ricordare che in seguito a questa collaborazione il Teatro offre un pacchetto che comprende i 3 spettacoli più la tessera per sostenere le attività del Centro a 20 euro.

Gaia Santolla

Dg Mancuso, nell’ospedale di Lamezia si produce sanità di qualità

CATANZARO – Il direttore generale dell’Asp di Catanzaro, Dott. Gerardo Mancuso, interviene sulle affermazioni pubblicate sabato scorso sui quotidiani dell’ex presidente del consorzio per lo sviluppo industriale della Provincia di Catanzaro – Asi, Fabrizio Muraca, il quale, riferendosi alle attività dell’ospedale di Lamezia Terme, sostiene che in passato arrivassero cittadini da tutta la Regione.
Per il Dott. Mancuso “sarà anche vero quello che afferma, ma non capisco dove abbia preso i dati, come egli sappia le quantità, come sia stata fatta l’elaborazione”. “Nel caso egli non abbia fatto tali elaborazioni – dice ancora il dg dell’Asp – ho il sospetto che le affermazioni siano frutto di una sensazione o di un pensiero di sintetica opinione comune che riporta ciò che non può essere provato al fine di creare confusione.”
Il Dott. Mancuso precisa che “I dati aggregati e comunque non esaustivi, ci dicono che all’ospedale di Lamezia non arrivasse tutta questa gente proveniente da tutta la Regione, l’utenza era rappresentata quasi esclusivamente da quella del comprensorio. A Muraca sono in grado di presentare le cifre ed i dati che, nonostante le difficoltà dovute alle carenze di pianta organica e le contingenze del Piano di rientro, sono positive, indicano che l’ospedale è popolato da numerosi professionisti capaci, magari qualcuno no, che danno lustro al nosocomio e producono sanità di qualità”.
Dai dati in suo possesso, il dg dell’Asp rileva che “l’ospedale produce circa 14.000 ricoveri anno con un indice di attrazione del 19%, poco al di sotto dell’Ospedale Pugliese-Ciaccio che ha un indice di attrazione del 22%. Questi dati indicano che il 20% dei cittadini fuori comprensorio si reca in queste strutture ospedaliere. Le principali motivazioni che attraggono l’Ospedale di Lamezia riguardano la gravidanza ed il parto con il 10%, le malattie respiratorie con l’8%, le malattie cardiovascolari con l’8%, le malattie gastrointestinali con l’8%, le malattie urologiche con il 9%, le malattie del sistema nervoso con il 6% e le malattie reumatiche con il 5%, e malattie pediatriche 5% e la rianimazione ed alcune attività diagnostiche come la risonanza magnetica, la genetica molecolare e la immunodiagnostica. Perciò arrivano cittadini da comprensori diversi da quello di Lamezia mossi da motivi che attengono diverse patologie. L’ospedale viene percepito come punto di riferimento per molti cittadini fuori provincia. Il 64% dei cittadini residenti nel comune di Lamezia si reca nel nosocomio cittadino ed il 25% è obbligato ad utilizzare strutture alternative perché presentano problemi cardiochirurgici, neurochirurgici, di cardiologia interventistica, di medicina nucleare, cioè patologie per le quali non ci sono, ma non ci sono mai stati, reparti presso l’ospedale di Lamezia. Infine, il 9% dei cittadini del comprensorio di Lamezia si reca fuori Regione, intanto la percentuale è simile a quella delle altre provincie, ma poi le motivazioni sono diverse perché emigrano per malattie che possono essere facilmente curate in loco, osteoarticolari, cardiopatia ischemica e chemioterapia, tutto evidentemente frutto di consuetudine all’emigrazione del popolo calabrese e di campagne denigratorie,della politica ed alcune lobby, che discreditano ed allontanano. L’ospedale di Lamezia, assieme ad una clinica privata di Lamezia, riescono ad intercettare più del 73% dei cittadini residenti a Lamezia. Ancora, nonostante le leggi recenti impongano una riduzione dei ricoveri ospedalieri in tutto il territorio italiano, risulta sempre alto il  tasso di ospedalizzazione dell’Ospedale di Lamezia Terme, che con il 28% si colloca secondo solo agli Hub di Catanzaro, Cosenza e Reggio Calabria e di due cliniche private accreditate”.
Dopo aver rappresentato con dati concreti l’attività dell’ospedale di Lamezia Terme, il Dott. Mancuso così conclude: “Caro Muraca, mi pare che lei abbia perso un’occasione per fare vedere quello che è, una persona seria e responsabile, che purtroppo abbagliato dal desiderio di dire qualcosa si è cimentato in una dissertazione dissonante. Posso anche concordare che ci sono alcune cose che non vanno bene, alcuni reparti in regressione, alcuni atteggiamenti disinvolti, alcuni dipendenti ineducati ed arroganti, ma questo riguarda i professionisti, gli operatori. Certo bisogna migliorare, bisogna correggere, ma la realtà è diversa da quella presentata. Tuttavia, credo che tutti dobbiamo migliorare il clima dialettico, per contribuire a realizzare il cambiamento che è in atto, un cambiamento molto difficile perché anzitutto culturale, che attiene il modo di pensare dei cittadini e soprattutto di alcuni operatori della sanità. La sanità deve cambiare, deve migliorare, ma serve una nuova effervescenza culturale che capisca il cambiamento, che si sintonizzi con il cambiamento e segua le direttive che vengono dai ministeri e dalle comunità scientifiche.”

Sospensione attività Uccp, la solidarietà della segreteria provinciale del Pd

CATANZARO – La segreteria provinciale del Partito democratico di Catanzaro, guidata dal segretario Enzo Bruno, esprime vicinanza e solidarietà al sindaco di Decollatura, nonché componente della segreteria provinciale, Annamaria Cardamone, e sostiene la battaglia contro la sospensione dell’attività dell’Unità complessa di cure primarie.

Il 7 gennaio scorso, il protocollo d’intesa tra l’Asp di Catanzaro e il Comune Decollatura, ha avviato un esperimento rivoluzionario per quelle zone: è stata aperta l’Unità complessa di cure primarie, quale servizio extraospedaliero, a beneficio dei comuni di Decollatura, San Mango D’Aquino, Motta Santa Lucia, Martirano Lombardo, Martirano, Conflenti, Soveria Mannelli, Carlopoli e Serrastretta. Una struttura di rilevanza strategica e un servizio straordinario con ricadute positive per i territori interni con la concretizzazione di una sanità efficace ed efficiente.

La decisione cervellotica di interrompere i servizi dopo poco più di 20 giorni – con la delibera del direttore generale numero 46 del 30 gennaio 2014 – a causa di un problema organizzativo interno che poteva essere risolto con un civile confronto senza compromettere l’attività dell’intera unità, è a di poco incredibile. A farne le spese, come sempre, la comunità di quel territorio e le classi sociali più deboli. Rinnovando, quindi, la vicinanza ai Sindaci e alle popolazioni interessate, la segreteria provinciale del Pd chiede l’immediata revisione della decisione e, quindi, la rispesa delle attività dell’Uccp.

L’Amministrazione Comunale di Locri si congratula con i Carabinieri

LOCRI (RC) – L’Amministrazione Comunale di Locri esprime viva soddisfazione e gratitudine nei confronti dell’Arma dei Carabinieri per le ultime attività di prevenzione e di controllo svolte sul territorio locrideo, atte a garantire la sicurezza di tutti i cittadini.

«Siamo certi che grazie a queste attività – ha dichiarato il Sindaco di Locri, dott. Giovanni Calabrese – anche i più sconsiderati si renderanno conto di dover interrompere i loro gesti insensati, perpetrati ai danni di onesti e laboriosi cittadini, solo nel tentativo di continuare a cercare d’imporre in questo territorio la legge del più forte al di fuori dei contesti della legalità e del rispetto delle regole. Mi congratulo con il Tenente Colonnello Giuseppe De Magistris, Comandante dei Carabinieri del “Gruppo Locri”, e con il Capitano Nico Blanco, Comandante della Compagnia Carabinieri Locri, per la brillante operazione condotta a difesa del territorio, a tutela dei cittadini e contro l’illegalità in generale. Mi auguro che attività di questo genere, volte alla prevenzione, possano continuare con costanza e durata nel tempo.»

Inoltre si ringrazia anche il Prefetto di Reggio Calabria, dott. Claudio Sammartino, che, dimostrando grande sensibilità e attenzione verso questo territorio, ha convocato in via d’urgenza per domani 25 febbraio 2014 presso la Prefettura, un incontro del Comitato Interforze sulla sicurezza, alla quale prenderà parte anche il Sindaco di Locri, dott. Giovanni Calabrese, per discutere proprio dei problemi inerente alla sicurezza soprattutto dopo gli ultimi atti intimidatori verificatisi.

Confcommercio e Filcams Cgil insieme per la legalità

RENDE – Si è tenuto oggi a Rende il Congresso Filcams-Cgil di Cosenza sul Lavoro nel Terziario.
I lavori congressuali sono stati avviati dal Segretario Generale Maria Bruno che ha relazionato sull’impatto della crisi sui lavoratori e sulle imprese del Terziario.
Al convegno è intervenuto il Presidente di Confcommercio Cosenza Klaus Algieri che ha sottolineato come: “Nel corso degli anni si è instaurata una collaborazione fattiva e positiva all’interno dell’Ente Bilaterale del Terziario tra Confcommercio e la Filcams-Cgil all’insegna del rispetto della legalità e della pari dignità dei lavoratori”.
“Ringrazio il Segretario Generale Maria Bruno per il lavoro svolto in questi 4 anni. Sono certo che la Filcams Cgil proseguirà in questa direzione.”
“Proprio il rispetto della legalità – ha continuato Algieri – deve essere il punto di partenza del percorso di crescita delle nostre imprese. Per questo motivo Confcommercio Cosenza si è dotata della Carta dei Valori che ogni azienda aderente deve sottoscrivere, pena l’esclusione dall’Associazione”.
“La collaborazione tra organizzazioni datoriali e sindacati – ha concluso – può favorire il mondo imprenditoriale e creare nuove opportunità sia per i lavoratori che per le imprese. In questo modo avremo un settore del Terziario sempre più forte e compatto”.

Sindaco trascinato nella vertenza, Forza Italia preoccupata dall’inerzia

CORIGLIANO CALABRO (CS) – Forza Italia Corigliano chiede una immediata rivisitazione del bando sui rifiuti che interessa il porto di Corigliano. L’emergenza va affrontata tenendo conto delle specificità del territorio, ragion per cui si rende necessario evitare l’eccessivo potere discrezionale attribuito al gestore del servizio.
Forza Italia nel prendere atto che il Consiglio comunale ha recepito un documento proposto dai consiglieri di opposizione concordato col Comitato “salvaguardia e tutela del territorio” che mira alla sospensione del bando regionale e all’apertura di un confronto utile a eliminare le consequenziali criticità si dice preoccupata dall’atteggiamento assunto dal Sindaco Giuseppe Geraci che, sull’argomento, ha mostrato disinteresse, negligenza, scarsa attenzione, e non sappiamo fino a che punto possa trattarsi di mera distrazione. A tutt’oggi rimane oscuro il comportamento di non condivisione manifestato dal primo cittadino sulla richiesta di un consiglio comunale ad hoc avanzata dalle forze di opposizione, in attuazione al regolamento del Civico consesso, i cui lavori avranno luogo il prossimo Mercoledì 26 febbraio. Agli atti, inoltre, vi è una richiesta d’incontro al Sindaco da parte del Comitato, tesa a creare un fronte comune sulla battaglia da portare avanti insieme, nei confronti della Regione, nel rivisitare il bando. Stranamente anche questa richiesta d’incontro disattesa, non considerata. Risulta strano il mancato coinvolgimento della popolazione considerato che gli atti di gara sono stati depositati il 10 dicembre 2013 e il Presidente Scopelliti, solo pochi giorni dopo ossia il 23 dicembre 2013 teneva una conferenza stampa proprio qui, a Corigliano, accolto dal Sindaco stesso. Non vogliamo dubitare della libertà di azione che il Sindaco afferma di avere ma ci sia concesso di esser colpiti da questo cambio di atteggiamento. Infatti, mentre il Consiglio comunale di Rossano e il Consiglio provinciale di Cosenza in tempo debito si riuniscono e deliberano contro la scelta di indire un bando senza consultare le istituzioni locali, l’esecutivo Geraci prende atto della necessità di aprire gli occhi solo dopo la sollecitazione insistente delle forze politiche di opposizione e del nascente Comitato. La lentezza sul tema, però, potrebbe risultare deleteria. Infatti, nel frattempo la Regione è andata avanti spedita, ha indetto il bando ed è in corso l’aggiudicazione della gara. Non è da escludere, pertanto, che lo stesso Consiglio Comunale(tardivo)di mercoledì possa rivelarsi vano. Nella eventualità, Forza Italia non sarà disposta a tollerare comportamenti intrisi di ipocrisia che non vorremmo aprissero varchi a interessi di basso profilo. Sulmerito Forza Italia non ha preclusioni circa l’utilizzo del porto ma chiede garanzie. Auspichiamo, dunque, che il Sindaco porti fino in fondo questa battaglia, e noi insieme a lui, nell’ottenere la revisione tanto sperata quanto dovuta di questo bando, in nome di una battaglia che guardi all’unità cittadina e dunque del consiglio comunale, che a Rossano ha portato i suoi frutti. Non vorremmo che un’emergenza si trasformasse in disastro ambientale con ripercussioni irreversibili per pesca e turismo.

Maria Bruno resta al timone della Filcams Cgil Cosenza

COSENZA – Maria Bruno resta al timone della Filcams Cgil di Cosenza consapevole delle difficoltà sul tappeto, ma anche del lavoro svolto dalla categoria e delle preziose indicazioni emerse durante il congresso che ha portato alla sua rielezione. Un congresso aperto dalla relazione della stessa Bruno e chiuso dagli interventi di Luigi Scarnati, segretario della Filcams Cgil Calabria, e di Andrea Righi, segretario nazionale della Filcams Cgil. Tra la relazione e le conclusioni, un dibattito a più voci al quale hanno dato il loro contributo Giovanni Donato, segretario della Cgil di Cosenza, i rappresentanti degli altri sindacati e delle organizzazioni datoriali Confesercenti e Confcommercio. Senza dimenticare le riflessioni dei delegati che vivono quotidianamente le problematiche sui luoghi di lavoro.

Il confronto ha spaziato dall’azione della Filcams Cgil, orientata a favorire la crescita e la tutela dei diritti, all’analisi dei problemi che la crisi aggrava di giorno in giorno. Problemi che riguardano tutti i comparti del terziario, settore caratterizzato da una significativa riduzione delle ore di lavoro, dall’incremento esponenziale di licenziamenti e mobilità, dall’estensione delle forme precarie di assunzione, soprattutto tra i giovani, dall’aumento dei lavoratori che, a causa delle dimensioni delle proprie imprese, sfuggono alla possibilità di intervento di tutela collettiva del sindacato. In particolare,  ha sottolineato Maria Bruno, “dopo la fuga dei grandi gruppi commerciali, gli imprenditori locali si sono fatti in avanti per imporre condizioni impossibili. Per non parlare dell’industria turistica che ha conosciuto le sue stagioni peggiori”. La spending review, infine, “ha sferrato un colpo drammatico ai servizi di pulizia e di vigilanza in appalto”. Emblematica è la vertenza dei 1300 ex Lsu calabresi addetti alle pulizia delle scuole che rischiano il posto di lavoro.

“La natura della crisi del terziario impone, per invertire la tendenza, che vengano assunti degli obiettivi sia qualitativi sia quantitativi e una ridefinizione dei modelli che hanno caratterizzato lo sviluppo del settore negli ultimi anni – ha concluso Maria Bruno -. Bisogna partire dalla volontà, da parte di tutti i soggetti coinvolti, di costruire un terziario contrattato e di qualità, basato su percorsi di lavoro stabili e sostenibili”.

 

Timp russ a Russan e mulicatini a Crojiani fa sold out

ROSSANO (CS) – “Timp russ a Russan e mulicatini a Crojiani – ovvero Le campane del Patire” registra il tutto esaurito nei primi tre spettacoli, uno dei quali riservato alle scuole, andati in scena al Metropol di Corigliano. La commedia brillante in due atti, rappresentata venerdì 21 ed in replica sabato 22 febbraio, vince e convince. La comicità e la leggerezza hanno fatto da cornice ad una trama intricata ed intessuta su un antico e famoso pregiudizio, la rivalità, appunto, tra “Russan e Crojiani”, reso ancora più grottesco dalla maestria dei protagonisti, dei costumi e delle scene, sul quale l’autore, Gianpiero Garofalo, pone la lente di ingrandimento. Il tutto per lanciare, con grande ironia, il messaggio serio e profondo della improrogabile necessità di superamento degli sciocchi e storici campanilismi tra i due centri dell’Area urbana. Con un terzo soggetto, svelato in fondo alla commedia, pronto a godere delle beghe tra i due litiganti. Si pensa già al calendario delle repliche.
Oltre due ore di pura comicità, quella proposta dall’unione delle due compagnie “Otto&Nove Gran Teatro” di Rossano e “Vincenzo Tieri” di Corigliano, hanno tenuto inchiodati, in modo leggero e piacevole, i circa 4000 spettatori dei tre diversi spettacoli andati in scena sulla ribalta del teatro coriglianese, al termine dei quali sono intervenuti l’assessore alla cultura e pubblica istruzione di Rossano, Stella Pizzuti ed il vicesindaco di Corigliano, Francesco Paolo Oranges. Platea e gallerie gremite, in modo trasversale, da “bizantini”, “ausonici” e più in generale sibariti, uniti sotto l’emblema dell’ilarità.
Ringrazio tutti coloro che hanno contribuito alla riuscita di questo evento – dichiara Gianpiero Garofalo, autore, regista ed attore della commedia (nei panni del nobile e avaro Gianfilippo) – al quale abbiamo lavorato per circa due anni. Siamo soddisfatti del risultato e della grande partecipazione del pubblico che ha fatto registrare il tutto esaurito in tutte e tre le rappresentazioni. Anzi – conclude – vista la richiesta di moltissimi spettatori, che non sono riusciti a trovare i biglietti, si sta pensando ad ulteriori repliche dello spettacolo.
La scena iniziale si apre con i riflettori puntati su una famiglia rossanese di nobili origini, caduta in disgrazia economica ma con grande orgoglio di appartenenza alla casta e amore per lo stemma, la cui unica figlia, Anna, è incinta di un giovane conosciuto da poco. Appresa la notizia, e dopo essersi disperati per il disonore derivante dalla propria condizione sociale, i genitori, i baroni Gianfilippo e Pupetta “dei Menzalingua”, cercano di capire chi sia il futuro padre. Scoprono, così, che lo stesso, non solo proviene da una famiglia di umili origini, ma soprattutto è di Corigliano. Da qui, una serie di vicende paradossali e di smisurata comicità, basate proprio su quegli antichi pregiudizi dettati dalla rivalità radicata nella storia delle due Città. Ovviamente la stessa situazione si ripropone, con contesti differenti, nell’altra famiglia, nel momento in cui si scoprono le “origini geografiche” della ragazza, appunto di Rossano. Dopo varie vicende e tribolazioni, essendo, i giovani, innamorati ed intenzionati a sposarsi, le famiglie decidono di conoscersi. Ed è proprio in questo contesto farsesco di battibecchi e bisticci che, grazie alla saggezza dei due nonni dei giovani, i quali, tra le altre cose si ritrovano dopo essere stati costretti a lasciarsi tanti anni prima (per gli stessi motivi dettati dal campanile!), riscoprendosi ancora innamorati, la situazione si risolve e si riesce a superare ogni sciocco e ottuso preconcetto. La commedia si conclude con l’emblematica caduta del leggendario lenzuolo posto sul promontorio dove sorge l’Abbazia del Patire (da sempre contesa tra le due Città). Messo lì, forse, da chi ha tutto l’interesse affinché Rossano e Corigliano continuino a contrastarsi.