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Reggio Calabria: emergenza rifiuti

CATANZARO- L’ufficio del Commissario delegato per l’emergenza rifiuti, guidato da Vincenzo Speranza, su richiesta del Commissario Prefettizio del comune di Reggio Calabria, Vincenzo Panico, ha dato il via ad un piano straordinario per superare le criticita’ nel settore della raccolta rifiuti nella citta’ dello stretto”. Lo si apprende da un comunicato. “In particolare – spiega il comunicato – e’ stato dato incarico al gruppo ATI trasportatori di accelerare la raccolta dei rifiuti per un quantitativo giornaliero di 3.000 tonnellate. Lo stesso gruppo Ati, gia’ da alcuni giorni, sta trasportando una quantita’ giornaliera di 150 tonnellate di rifiuti alla discarica di Casignana. Anche in questa circostanza il governatore della Regione Calabria Giuseppe Scopelliti ha impegnato l’ufficio del commissario per evitare rischi di impatto ambientale e problematiche relative all’igiene pubblica ed alla salute dei cittadini di Reggio Calabria”.

Nel frattempo questa mattina a Reggio Calabria, alcune centinaia di dipendenti del Comune di Reggio e delle società miste sono nuovamente in agitazione. Multiservizi e Leonia sono ferme, assieme agli autisti dell’azienda di trasporti pubblici, Atam ancora a braccia incrociate. Alla commissione straordinaria che è alla guida del Comune i manifestanti chiedono la corresponsione degli stipendi arretrati, che non vengono pagati da circa quattro mesi. I poliziotti in tenuta antisommossa presidiano l’ingresso del Comune mentre è in corso un incontro con il prefetto, Vittorio Piscitelli, al fine anche di scongiurare l’emergenza sanitaria dovuta alla mancata raccolta dei rifiuti solidi urbani. Pomeriggio l’atteso confronto sul pagamento degli stipendi

Incendio sul lungomare di Siderno: in fiamme stabilimento balneare

SIDERNO (REGGIO CALABRIA)- Questa mattina,  il lungomare delle Palme di Siderno, è stato interessato da un incendio. A prendere fuoco e’ stato il rimorchio di un autotreno parcheggiato da tempo e carico di legname e materiale impiegato per la realizzazione della struttura portante di un noto stabilimento balneare attivo in estate e rimosso dalla spiaggia durante il periodo invernale. Ingenti i danni che da una prima stima ammonterebbero a circa 50 mila euro. Sul posto si è reso necessario l’intervento dei Vigili del Fuoco di Siderno e dei Carabinieri, che hanno avviato le indagini.

Dissequestrato e rimesso in funzione depuratore Buonvicino

COSENZA – E’ stato dissequestrato e rimesso in funzione l’impianto di depurazione del Comune di Buonvicino, gestito dalla ditta BML95. Lo ha deciso il Tribunale del riesame di Cosenza su richiesta degli avvocati Davide Rosselli e Giorgio Liserre. L’ufficio di Procura del Tribunale di Paola aveva cvhiesto e ottenuto dal Gip un decreto di sequestro preventivo di due letti di essiccamento facenti parte dell’impianto. Gli avvocati Rosselli e Liserre avevano avanzato una richiesta di riesame al Tribunale di Cosenza che ha accolto le argomentazioni dei due legali, disponendo il dissequestro.
Soddisfazione per la decisione del giudice e’ stata espressa dal Sindaco di Buonvicino Giuseppe Greco che da sempre aveva ritenuto “grave ed ingiustificato” il provvedimento di sequestro.

Arrestato Giuseppe Papalia, basista della rapina alla vigilia di Pasqua

DELIANUOVA (REGGIO CALABRIA) – E’ stato arrestato dai carabinieri di Delianuova Giuseppe Papalia, di 27 anni. Il giovane e’ ritenuto il basista della rapina al supermercato Crai di Delianuova, avvenuta alla vigilia di Pasqua. Quella sera, poco dopo le 20, due banditi entrarono nel supermercato, mentre il complice rimase fuori. Durante la colluttazione con il proprietario del negozio Giuseppe Antonio Strano, venne ferito, ma riuscì a colpire uno dei rapinatori. Poco dopo morì insieme a uno dei rapinatori, Luigi Napoli, di 20 anni. Successivamente vennero individuati gli altri due componenti della banda Antonino Festa, che rese confessione, e Giuliano Napoli, che si costitui’.

 

Cosenza nella performance. Il Festival del MAXXI ha chiuso la prima fase del progetto VIVA

COSENZA- Il volo lento dei falchi in uno spazio chiuso e buio mentre una voce femminile intona canti di rivolta. È una delle immagini più suggestive che ci lascia il Festival della Performance, evento organizzato dal MAXXI di Roma nell’ambito del progetto VIVA Performance Lab, capeggiato dal Comune di Cosenza e finanziato dalla Regione Calabria attraverso il POR, con una intensa parte didattica a monte nella quale ha avuto un ruolo importante anche l’Università della Calabria.

Otto artisti affermati hanno lavorato per una settimana a Cosenza al fianco di altrettanti più giovani, in un workshop tenuto da Tania Bruguera, per poi esprimersi nello spazio urbano cosentino.

Ha una natura del tutto particolare l’arte performativa, che fra le forme d’arte è sicuramente quella che impatta con maggiore forza lo spettatore, anche spiazzandolo, facendolo entrare gioco forza nella performance. La natura ‘condivisa’ dell’evento a Cosenza sembra aver trovato terreno fertile, confermando non solo un innato spirito di accoglienza ma anche quella buona dose di apertura mentale che serve a farsi coinvolgere in una forma artistica non immediatamente comprensibile.

E così c’è chi si è prestato a far suonare l’allarme della propria macchina contemporaneamente a quello di altre venti autovetture, tutte di residenti; c’è chi ha fissato una banconota in una teca per averla quale compenso al termine dell’azione; c’è chi, sedia in spalla, si è recato all’Arenella per far parte di quel quadro vivente fatto di tanti cittadini sulle ‘loro’ sedie; o ancora chi ha seguito il performer in una gara podistica che ha attraversato tutti i luoghi del Festival. C’è chi semplicemente ha aperto la propria casa per accogliere quanti – fotografi e video maker – volevano immortalare dall’alto quella città ‘in subbuglio’.

E gli artisti? Anche loro Cosenza l’hanno voluta conoscere, nella fisicità dei luoghi, nella bellezza delle sue tradizioni, nella concretezza dei suoi problemi dando vita ad interventi artistici ben contestualizzati e, forse anche per questo, più sentiti ed apprezzati.

Una bella esperienza quella che si è appena conclusa, che molto ha lasciato a chi l’ha organizzata, a partire dallo staff del Museo dei Brettii che si è buttato con impegno e competenza in una contemporaneità artistica lontana dalla sua natura. Una bella occasione per gli studenti delle tre scuole – il Liceo Artistico e l’Istituto turistico-alberghiero di Cosenza, il Liceo Gioacchino da Fiore di Rende – che hanno conosciuto un mondo fino a ieri distante dalla loro esperienza abbracciandolo con l’entusiasmo che meritava. Ognuno, nel rispetto della propria vocazione, ha portato al festival un valore aggiunto proponendosi anche nel ruolo di mediatore tra gli artisti e la città, messaggeri di un’arte che poggia il suo sguardo libero sulla società trasferendola senza filtri e, forse proprio per questo, difficile da comprendere.

Le scuole di Cosenza accolgono “Europa=Noi”

COSENZA- “Siamo lieti di dare spazio alle iniziative che ci vengono proposte dal Ministero alle politiche europee, soprattutto quando vanno in direzione delle giovani generazioni alle quali, aldilà di ogni crisi, va spiegato cos’è l’Europa e cosa può offrire loro in termini di opportunità. Ciò vale tanto più oggi, alla vigilia di una stagione importante rappresentata dall’Agenda Digitale Europea e dalla programmazione dei nuovi fondi strutturali 2014/2020, processi nei quali le scuole devono sentirsi partecipi”. Così l’assessore all’innovazione ed internazionalizzazione Geppino De Rose ha introdotto l’evento che questa mattina, alla Casa delle Culture, è stato partecipato da un gran numero di dirigenti scolastici ed insegnanti ai quali è stato presentato il progetto Europa=Noi.

Iniziative multimediali ed una piattaforma digitale: sono questi gli strumenti che sono stati illustrati alle scuole e che le stesse avranno a disposizione per accompagnare i loro studenti in questo percorso di avvicinamento all’Europa, cominciando dalla sua storia che, per i bambini più piccoli, si presenta in un Living Book dalle vivaci animazioni, per passare ad un Open Mind in due fasi, per i più grandi, che si sofferma su diritti e doveri del cittadino europeo, sull’organizzazione e sulle opportunità.

Il progetto, alla sua terza annualità, ha ricevuto il riconoscimento di “best practice” in ambito di Unione Europea.

Arrestato dai carabinieri mentre vendeva funghi tossici per la salute umana

VIBO VALENTIA – Un uomo, R.F., di 45 anni, e’ stato arrestato dai carabinieri nella frazione marina di Vibo Valentia perche’ sorpreso a vendere funghi non commestibili.
I carabinieri hanno trovato l’uomo mentre vendeva i funghi, sprovvisti di certificazione sanitaria, nei pressi dell’ospedale. I carabinieri hanno sequestrato 35 chili di funghi che, dagli accertamenti del personale dell’azienda sanitaria provinciale, sono risultati non commestibili e tossici per la salute umana.

Arrestato dopo aver ferito a coltellate il figlio

CROTONE – Antonio Francesco Papa, 67 anni, e’ accusato di tentato omicidio. L’uomo ha ferito a coltellate il figlio Franco di 36 anni, che e’ stato ricoverato in ospedale con prognosi riservata. Le coltellate lo hanno raggiunto al collo, all’addome e in altre parti del corpo. La lite al culmine della quale c’e’ stato il ferimento e’ stata provocata da futili motivi. L’arresto e’ stato eseguito dalla Squadra mobile.

Strage rumeni: l’intervento del sindaco di Rossano in cattedrale

ROSSANO- Di seguito riportiamo l’intervento del sindaco di Rossano, Giuseppe Antoniotti, durante la messa, nella cattedrale dell’Achiropita, in suffragio dei sei cittadini rumeni che hanno perso la vita il 24 novembre.

“Mons. MARCIANÒ, autorità presenti, concittadini e fedeli, familiari e amici delle vittime, quella di oggi è una delle pagine più dolorose per la nostra comunità, per il territorio e per la Calabria. Ci avviamo verso la fine di questo anno, già difficile e complesso per tutti, con un momento ulteriore e più grave di tristezza collettiva. Nei miei occhi, come fotogrammi indelebili, scorrono ancora le immagini raccapriccianti che, quella notte di sabato 24, hanno inevitabilmente segnato, più di altre tristi esperienze vissute, il mio stesso approccio al dolore. Immagini strazianti ed orribili che non riuscirò facilmente a cancellare. A quanti, in quegli istanti e nelle ore successive, soffrivano più di noi nel constatare lo strappo alla vita dei propri cari e dei propri affetti, ho tentato subito di far arrivare, in ogni modo, la vicinanza, la solidarietà ed il sostegno mio personale e dell’intera Città. E confesso che ho sin da subito sentito come mio imperativo morale confrontarmi con Sua Eccellenza Mons. Santo MARCIANÒ per ricevere conforto dalla guida spirituale della nostra Chiesa, quotidianamente a fianco di chi soffre e di quanti patiscono ogni giorno condizioni di disagio. Le sei giovani vite dedite al lavoro, improvvisamente spezzate su quei binari, hanno condizionato, da quel giorno, sentimenti ed umori di tutti i rossanesi. Perché con la comunità rumena oggi profondamente colpita abbiamo intrattenuto e vogliamo continuare ad intrattenere relazioni di autentico rispetto, di collaborazione e stima reciproche. E’ su questa strada, illuminati dai valori irrinunciabili della solidarietà e della fratellanza, che vogliamo continuare a stare vicini a queste realtà sociali, così come abbiamo fatto anche in questo tristissimo momento, insieme all’Arcivescovo ed alla Chiesa, pilastri concreti e tangibili di un amore cristiano diffuso verso il prossimo. Su questa capacità di inclusione ed integrazione sociale e di rispetto della dignità umana, l’Amministrazione Comunale vuole continuare a combattere, pur tra mille difficoltà, la stessa battaglia della Chiesa, perché è una sfida di civiltà alla quale le istituzioni in primis non possono sottrarsi. La tragedia di sabato scorso ha consolidato ulteriormente questa convinzione in tutti noi: non può esserci via diversa dall’accoglienza, soprattutto nei nostri territori aperti, per posizione geografica, per storia e cultura. La proclamazione del lutto cittadino, oggi, con il dolore della comunità e della Calabria, ambisce a sintetizzare e a testimoniare anche questo sentimento e questa esigenza di accoglienza e integrazione in una terra, la nostra, certamente colma di contraddizioni. Del resto, pur non essendo questa la sede appropriata, non potremmo fingere sull’evidente contesto nel quale anche questa strage di innocenti si inserisce e va comunque letta. E’, infatti, sotto i nostri occhi il quadro desolante ed intollerabile nel quale è ormai costretta a subire il proprio destino, la Calabria e soprattutto questa parte ionica della regione. Privati ogni giorno nella fruizione dei diritti fondamentali, da quello alla mobilità alla salute, dalla sicurezza alla giustizia, subiamo, con dolore e rabbia, anche tragedie come quella di sabato scorso, che continuano ad insanguinare strade e binari morti di una terra che deve imparare a reagire. Senza se e senza ma. Bisogna reagire con più coraggio e coerenza civica perorando le ragioni del Mezzogiorno e del suo sviluppo, cercando di elevarle a questioni di interesse nazionale. Perché mettere il Sud e la Calabria in condizioni di pari opportunità e di eguale concorrenza con il resto del Paese non soltanto restituirebbe dignità e forza economica alle popolazioni, ma sarebbe strategico per l’Italia in Europa e nel Mediterraneo. O si recupera questo vuoto gigantesco, o sarà il baratro per tutti. Non soltanto per il Sud. Continuo a ripetere che non è accettabile, qui, sulla costa ionica calabrese, che vi siano e che restino passaggi a livello concessi a privati, a pochi metri dalla statale 106. Perché altrimenti, così facendo, si incorre nell’innalzamento del rischio ed a determinare stragi come quella di sabato 24. Senza alcuna retorica: si diventa corresponsabili, costringendo tutti a vivere e lavorare tra strada della morte e binari della morte. Anche queste riflessioni entrano, di diritto, nell’ennesimo dramma subito a queste latitudini. Così come vi entra lo sdegno, che ribadisco intatto anche oggi, che ci ha visto insieme, ancora una volta, istituzioni, Chiesa e l’intera cittadinanza, contro lo scempio della dignità dei defunti, delle famiglie e della stessa immagine civile di Rossano, della Calabria e dell’Italia. Anche quelle immagini, orribili ed odiose, di rappresentanti di pompe funebri contendersi i corpi, hanno purtroppo fatto il giro del mondo, calpestando in pochi istanti storia, tradizioni civili e la fede di un intero popolo. Sono ancora una volta grato alla magistratura, a tutte le forze dell’ordine, dall’Arma dei Carabinieri alla Polizia di Stato, dai Vigili del Fuoco alla Polizia Municipale, al Sig. Prefetto di Cosenza ed al Sig. Questore per la collaborazione sinergica offerta all’esigenza insopprimibile di riscatto morale di questa terra, rispetto alla vergognosa pagina scritta da pochi incivili in concomitanza dell’accaduto. L’Amministrazione Comunale di Rossano, che rappresento, non ha esitato un attimo ad assumere, sulla scorta delle determinazioni già assunte e richieste dalle forze dell’ordine, tutti i provvedimenti necessari e consequenziali, per distinguere le responsabilità personali ed eventualmente penali dei comportamenti di chi ha infangato l’immagine di una Città e di un territorio intero. Alle famiglie delle vittime, che ho ricevuto in Comune nei giorni scorsi ed alle quali ho avuto modo di esternare tutta la mia sincera commozione per quanto accaduto, trasferendo loro la solidarietà ed il cordoglio dei rossanesi e dei calabresi, giunga il pensiero e l’amore di quanti, come noi riuniti in questa Cattedrale dell’Achiropita, ci consideriamo una sola comunità di destino, nella sofferenza ma anche nel riscatto.”