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Dormiva da giorni in macchina, ieri ha minacciato di suicidarsi. Salvata dalla polizia

RENDE (CS) – Nella giornata di ieri  il tempestivo intervento degli agenti della Sezione di Polizia Stradale di Cosenza ha permesso di sventare il suicidio di una donna. In particolare, nelle prime ore della mattina di ieri gli agenti della Polizia Stradale hanno notato la presenza nell’area di servizio di Rende Ovest di una donna che, come successivamente accertato, da più giorni dormiva in quell’area all’interno della propria autovettura.

La stessa, avvicinata dagli operatori, ha mostrato un evidente stato di disagio psichico e sofferenza, rifiutando ogni offerta di aiuto. All’interno dell’abitacolo sono state inoltre notate coperte, indumenti e rifiuti di ogni genere.

Sul posto è giunto immediatamente personale femminile della Polizia Stradale, allo scopo di tentare un approccio che veniva però respinto con decisione ed evidente ostilità.

Gli agenti hanno pertanto richiestol’intervento del 118, ma  all’arrivo dell’ambulanza, la donna dava in escandescenza e chiusasi in macchina, con un accendino ha minacciato di darsi fuoco. Successivamente si è puntata al petto, all’altezza del cuore, un coltello appuntito.

Al fine di tentare un’ulteriore mediazione gli agenti hanno contattato i familiari della donna i cui tentativi di farla desistere dall’ intento suicida hanno dato scarsi risultati.

Dopo diversi tentativi di instaurare un dialogo, andati a vuoto, constatato che la donna  ha continuato a manifestare un atteggiamento ostile ed aggressivo, il personale operante iè intervenuto riuscendo ad entrare all’interno dell’abitacolo dell’autovettura attraverso il portellone posteriore.

La donna è stata disarmata e condotta dai sanitari del 118 presso il locale ospedale.

Tsunami nella giustizia calabrese. La Procura di Salerno indaga su 15 magistrati

COSENZA – Quindici magistrati in servizio nel distretto giudiziario di Catanzaro, con diversi incarichi, sono indagati dalla procura di Salerno. Secondo quanto riporta stamane “Il Fatto quotidiano”, i reati contestati a vario titolo sono diversi, fra cui il favoreggiamento mafioso, la corruzione e la corruzione in atti giudiziari.

Il relativo fascicolo sarebbe stato aperto dopo che la procura di Catanzaro, guidata da Nicola Gratteri, nel luglio scorso ha trasmesso gli atti per competenza ai magistrati della città campana. Gli uffici coinvolti sarebbero quelli del capoluogo calabrese, di Cosenza e di Crotone. Il quotidiano indica il procuratore capo di Cosenza, Mario Spagnuolo, il procuratore di Castrovillari (Cs), Eugenio Facciolla, e il procuratore aggiunto di Catanzaro, Vincenzo Luberto, fra gli indagati. Al centro dell’inchiesta, episodi di favoreggiamento a beneficio di indagati e rivelazione di segreto d’ufficio in relazione a operazioni di polizia, ma anche la manipolazione di atti relativi ad indagini.

Corigliano, morto il 26enne ferito in un agguato lo scorso sabato

 

Spacciava droga nella sua abitazione, arrestato 31enne cosentino

COSENZA – La Polizia di Stato continua nella sua azione di incessante prevenzione e lotta al fenomeno della criminalità in tutta la Provincia di Cosenza. Il contrasto ai reati, quali lo spaccio di sostanze stupefacenti, con controlli straordinari del territorio mirati, continua costantemente a dare i suoi risultati.

Nella giornata di ieri, nell’ambito dei predisposti servizi di Focus ‘Ndrangheta, personale dell’UPGSP, unitamente al Reparto Prevenzione Crimine Calabria Settentrionale, ha tratto in arresto C.A. di anni 31, già noto alle forze di polizia per reati specifici, per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

In particolare durante i citati servizi effettuati nella zona “San Vito” di Cosenza, il personale operante ha notato un sospettoso via vai di persone nei pressi di una abitazione della zona.

Insospettitisi dal fatto che alla vista degli agenti le predette persone si dileguavano, gli agenti  hanno proceduto ad effettuare una perquisizione presso il domicilio dell’arrestato nel corso della quale è stato rinvenuto un quantitativo di sostanze stupefacenti pari a circa 50 grammi di cocaina e circa 40 grammi di marijuana, un bilancino di precisione e tutto l’occorrente per effettuare il confezionamento delle dosi da immettere sul mercato. C.A. è stato pertanto, tratto in arresto per il reato sopra menzionato.

NEI GIORNI SCORSI REVOCATA AUTORIZZAZIONE AL TITOLARE DI UN’AGENZIA INVESTIGATIVA

 

Nell’ambito di tali servizi nei giorni scorsi si è proceduto a notificare il decreto di revoca di un’autorizzazione nei confronti del titolare di un’agenzia investigativa della Provincia. Dopo attenta e scrupolosa attività di controllo effettuata da parte di personale della Divisione di Polizia Amministrativa e Sociale della Questura di Cosenza sono state, infatti, riscontrate numerose irregolarità amministrative, gestionali e tecnico organizzative che hanno portato all’emanazione del citato provvedimento.

 

 

 

 

Cosenza, operazione “Osei 3” denunciati 15 cacciatori

COSENZA – Quindici cacciatori sono stati denunciati dai Carabinieri della specialità Forestale per aver cacciato e detenuto esemplari di avifauna nei cui confronti la caccia non è consentita. L’operazione, denominata “Osei 3”, ha visto impegnati militari del Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale, del Gruppo Carabinieri Forestale di Cosenza e le Stazioni di Corigliano, Acri, Castrovillari, Trebisacce e Oriolo, sotto il coordinamento dalla Procura della Repubblica di Castrovillari.

I militari durante una attività investigativa e di monitoraggio estesa nei comuni di Villapiana, Corigliano e Cassano hanno accertato l’attività venatoria illegale dei cacciatori che si avvalevano anche di un accompagnatore del luogo. Scattati i controlli, a seguito di ispezioni e perquisizioni di automezzi in loro possesso, sono stati rinvenuti abbattuti circa 600 capi di avifauna per la maggior parte non cacciabile appartenenti alla specie di “Fringilidi” (fringuelli, verdoni, verzellini, cardellini, pettirossi, capinera, codirosso,luì, zigolo, fanello).

I cacciatori, 12 provenienti dalle zone di Firenze e Arezzo, 2 veronesi e uno di Cassano Jonio (cs) sono stati denunciati per violazione alla legge sula caccia. Non è la prima volta, così come testimoniano le altre operazioni effettuate dai Carabinieri Forestali in questo territorio, che i cacciatori provenienti dal nord Italia, una volta giunti nello ionio cosentino trovino una perfetta organizzazione che gli fornisce vitto, alloggio, munizionamento e accompagnamento per effettuare la caccia a specie di avifauna protetta e non cacciabile, particolarmente apprezzata nella preparazione di tipici piatti. Oltre alla denuncia per aver cacciato e detenuto specie la cui caccia non è consentita e particolarmente protette dalla Convenzione di Berna,  si è provveduto nei confronti degli indagati al sequestro dell’avifauna, in gran parte Fringuelli, di 19 fucili e di 4200 cartucce di vario calibro in loro possesso.

Furbetti del cartellino, scoperti e indagati una ventina di dipendenti pubblici

VIBO VALENTIA – Assenteismo, truffa aggravata, false attestazioni di prestazioni lavorative. Sono questi i reati contestati ad una ventina di dipendenti pubblici in servizio presso l’Asp di Vibo Valentia, in particolare presso il distretto sanitario di Serra San Bruno, che risultano adesso indagati.

Venti tra medici, infermieri, assistenti e collaboratori a vario titolo in servizio nel distretto di Serra San Bruno sono stati denunciati dai carabinieri per truffa aggravata e false attestazioni o certificazioni di orari lavorativi. L’attività investigativa che ne è seguita ha permesso di portare alla luce una serie di condotte similari anche da parte di altri dipendenti tra medici, infermieri e altro personale. In un caso è stata registrata anche un doppia timbratura di due cartellini differenti da parte della stessa persona.

Gli avvisi ai dipendenti sono stati notificati dai carabinieri. Gli investigatori hanno esaminato un periodo di tempo di quattro mesi tra gennaio e aprile 2018.

 

 

Era ai domiciliari ma gli agenti lo sorprendono a passeggiare, arrestato

COSENZA – Nella giornata di ieri personale dell’U.P.G.S.P., Squadra Volante, ha tratto in arresto D. R. di anni 53 per il reato di evasione dagli arresti domiciliari.

L’uomo è stato individuato dagli agenti mentre passeggiava in una strada di Cosenza. Una volta fermato, è stato possibile verificare che non risultava autorizzato dalle Autorità competenti ad allontanarsi dal proprio domicilio e pertanto veniva arrestato.  

Agguato nel vibonese, imprenditore ferito da un colpo di pistola

VIBO VALENTIA – Un imprenditore è stato ferito a colpi di pistola ieri sera nel quartiere Affaccio, a Vibo Valentia, da un individuo sulla cui identità sono in corso indagini della Squadra mobile di Vibo.

La vittima, M.M., secondo quanto si è appreso, ha raccontato di essere stata avvicinata , mentre si trovava fuori dalla sua attività di vendita di ceramiche per uso privato e aziendale, da una persona che però non sarebbe riuscita a riconoscere a causa della pioggia e dal fatto che questa si copriva il volto con l’ombrello.

L’attentatore ha quindi esploso all’indirizzo dell’imprenditore 47enne un colpo di pistola ferendolo al piede.

Sul posto sono giunti i poliziotti della Squadra volante della questura di Vibo e l’equipe del Suem118 che ha provveduto a trasportare il ferito al pronto soccorso dell’ospedale Jazzolino. Le sue condizioni non destano preoccupazione.

Foto di repertorio

 

Maxi sequestro di cocaina nel porto di Gioia Tauro

GIOIA TAURO (RC) – Un carico di 115,61 chili di cocaina pura è stato intercettato dai finanzieri del Comando provinciale di Reggio Calabria e da personale dell’Agenzia delle dogane, nel porto di Gioia Tauro. La sostanza, divisa in 100 panetti, era in tre borsoni all’interno di un container che trasportava bobine di carta proveniente da San Antonio (Cile) e che, dopo aver effettuato uno scalo a Rodman (Panama), era diretto a Livorno.

La droga, una volta giunta a destinazione, e tagliata anche fino a 4 volte prima di essere immessa sul mercato ad un prezzo che oscilla dai 50 ai 100 euro al grammo, secondo la Guardia di finanza avrebbero fruttato 23 milioni di euro alle organizzazioni criminali di stampo ‘ndranghetistico che operano nel settore.
L’operazione è stata condotta sotto il coordinamento della Procura distrettuale antimafia di Reggio Calabria.

Fonte e foto Ansa

Incendia la propria auto, denunciato dai carabinieri

PIANE CRATI (CS) – Ha incendiato la propria auto, ma è stato notato da una pattuglia dei carabinieri che dopo un breve inseguimento lo hanno bloccato è denunciato. Il fatto è accaduto a Piane Crati. I carabinieri della Compagnia di Rogliano, nel corso di un servizio di pattugliamento, hanno avuto la segnalazione dalla centrale operativa di un’auto in fiamme nei pressi del campo sportivo di Piane Crati.

Andando sul luogo dell’incendio, i militari hanno notato un uomo con indosso una tuta da lavoro cambiare improvvisamente percorso. Quando la pattuglia si è avvicinata, l’uomo si è messo a correre verso il centro del paese, inseguito da uno dei due militari che lo ha riconosciuto. L’uomo è stato poi rintracciato nell’abitazione di un cognato, ancora intento a cambiarsi i vestiti. Vistosi scoperto ha raccontato tutto. I carabinieri hanno poi accertato che la vettura era di sua proprietà. Le indagini proseguono per accertare il movente del gesto. Non è esclusa una tentata truffa all’assicurazione.

Fonte e foto Ansa