Lavori a San Leonardo di Cutro

CROTONE – “E’ una giornata importante che si concretizza con l’avvio dei lavori di uno dei 48 interventi previsti nella prima annualità del piano triennale delle opere pubbliche”. Così, questa mattina, si è espresso il presidente della Provincia di Crotone, Stano Zurlo, a margine dell’inizio dei lavori di completamento e riqualificazione del campo sportivo di San Leonardo, frazione del Comune di Cutro. Con Zurlo erano presenti gli assessori provinciali Gianfranco Adamo e Alessandro Carbone, il Consigliere Pietro Caterisano, il Consigliere comunale di Cutro Tommaso Arabia, i rappresentanti della ditta aggiudicataria (Sp Sacco di Belcastro), il progettista ing. Domenico Frontera, i dirigenti della Scuola Calcio. “Nel pratico -dichiara il presidente della Provincia- andiamo a completare e migliorare la struttura, che ricordo è stata sollecitata e seguita dal Consigliere Caterisano, con tutta una serie di interventi che vanno dalla realizzazione delle gradinate per il pubblico alla posa di un tappetino di erba sintetica sul campo piccolo, dalla realizzazione di un’area destinata a parcheggio alla realizzazione di una tettoia e di un pozzo artesiano per l’irrigazione. E’ nostra intenzione in questi mesi –prosegue Stano Zurlo- far partire gli interventi che abbiamo pensato in questi anni, tutti giunti a maturazione e quindi  a decretazione di finanziamento. Interventi significativi per la comunità e che –conclude il presidente dell’Amministrazione- interessano tutti  i comuni della provincia”. “Nel giro di 90 giorni -dichiara l’assessore all’Impiantistica sportiva Alessandro Carbone- completeremo un’opera alla quale l’Amministrazione Zurlo ha sempre assegnato grande importanza anche perché è collocata in un’area molto bella del nostro territorio”. “Questa che andiamo a completare –dichiara con soddisfazione il Consigliere Pietro Caterisano- è nata da un mio progetto. Ringrazio il presidente della Provincia che ci ha tenuto particolarmente alla sua realizzazione e che è sempre stato presente. A San Leonardo di Cutro, su una popolazione di mille  abitanti, sono circa 100 i giovani e non solo che utilizzano ogni giorno  questa struttura. Non è un semplice impianto sportivo ma è un luogo di aggregazione per la gioventù e quindi ha anche una forte connotazione sociale. Un tempo i ragazzi giocavano a pallone per le strade ora hanno due campi attrezzati. Questo –conclude il Consigliere Caterisano-  rappresenta un fatto concreto dell’azione portata avanti in questi anni dall’Amministrazione guidata dal presidente Stano Zurlo”.

Cosenza, pagelle di metà stagione.

Quando si arriva a metà di un percorso, bisogna necessariamente tirare le somme di quanto sino a quel momento operato. Per il Cosenza si può indubbiamente parlare di una media stagione fortemente al di sopra delle aspettative, un primo posto conservato praticamente da ottobre, tra alti e bassi, e ceduto solo nell’ultima sfida del girone di andata. Tempo di bilanci, dunque, ma anche individuali. Ecco perché è giunto il momento delle pagelle di metà stagione. Tenetevi pronti, si parte.

Frattali voto 9: indubbiamente il migliore di questa prima metà di stagione. Decisivo sin dalle prime battute del campionato, ha dimostrato riflessi sorprendenti ed una grande tranquillità nell’amministrare il reparto difensivo. Un professionista serio ed indubbiamente miglior numero uno della categoria. Il colpo di mercato migliore di Ciccio Marino.

Bigoni voto 8: criticato dopo le prime due uscite, ha iniziato ad inanellare una serie di prestazioni positive che hanno conosciuto il culmine nel mese in cui, passato Cappellacci al 4 – 3 – 3, il trottolino ha svestito i panni del terzino per indossare quelli della mezzala. Con l’innesto di Criaco nel cerchio di mezzeria ed il suo arretramento nelle posizioni che più gli competono, ha comunque mantenuto una costanza di rendimento non comune per un giocatore di questa categoria.

Mannini voto 6,5: con il collega Palazzi hanno avuto un rendimento altalenante e complementare: negativo nella prima parte di stagione lui, positivo il sammarinese; viceversa dalla partita interna contro il Chieti in poi, dalla quale il terzino senese classe ’92 ha iniziato a macinare il giusto numero di chilometri ed a mettere dentro cross interessanti. Oggi è lui la certezza a sinistra.

Palazzi voto 6,5: vedi sopra, null’altro da aggiungere. L’uomo che marcò Rooney in quel di Wembley, oggi deve vedersela con giocatori di caratura inferiore. Certo è che ci si aspettava di più, ma dalla sua ha la scusante di essere centrale e non terzino. Spostato in mezzo, a Poggibonsi, ha fatto vedere cose egregie.

Guidi voto 7: di fianco a Pepe era l’ombra del difensore esperto ammirato nel quinquennio trascorso sotto l’egida ciociara a Frosinone. Vistolo di fianco a Blondett, si capisce che il tutto stava nel dover fare contemporaneamente il proprio lavoro e quello altrui. Ora è il direttore d’orchestra della linea Maginot rossoblù, capace di concedere oltre una rete in due sole occasioni.

Pepe voto 5,5: a Chieti aveva lasciato un ottimo ricordo, cosa che invece non farà qui. Nelle prime uscite sbaglia completamente i tempi di marcatura, sino all’infortunio contro l’Arzanese che lo porta a cedere il posto ad Edoardo Blondett. Da lì, tornerà in campo solo in occasione della squalifica scontata dal doriano proprio contro il Chieti, sua ex squadra.

Blondett voto 8: la più piacevole sorpresa di queste prime diciassette giornate di torneo: sempre preciso, mai fuori tempo, possente ed elegante, incarna il prototipo del difensore perfetto. Altri tempi per quanto concerne lo stile e la signorilità, tempi moderni per la grinta elegante che mette in ogni partita. Edoardo è l’under che dovremo tenere, a costo di sacrifici economici anche molto forti.

Meduri voto 6: il suo inizio era stato decisamente promettente: a Lamezia era stato una spanna sopra gli altri compagni di reparto per ordine, carica e capacità di incontrista. Dall’infortunio di Castagnetti in poi, ci si è trovati di fronte all’ombra del giocatore ammirato fino all’Arzanese: lento, impacciato, goffo. La colpa, certo, non è la sua: non si può mettere un Gattuso ad impostare gioco, ma tant’è. Già contro il Teramo ha fatto rivedere giocate degne della primissima parte di stagione, pertanto ci auguriamo il meglio per l’anno nuovo.

Giordano voto 6,5: anche per lui una prima metà a due facce: incompleto, svogliato, sulle gambe fino a Lamezia, dava l’idea di un “Vorrei, ma non ci riesco”. Dall’infortunio di Castagnetti in poi, complice lo spostamento in regia di Meduri, ha saputo regalare prestazioni ben oltre la sufficienza, sembrando un altro giocatore rispetto a quello “ammirato” fino, più o meno, all’Arzanese. Riscoperto, non potrà che fare bene alla causa dei Lupi.

Criaco voto 7: partito esterno alto nel 4 – 4 – 2 iniziale di Cappellacci, ha patito il cambio di modulo, venendo rintanato in panchina. Chiave di volta, per lui, l’infortunio occorso a Mannini, che ha costretto il Mister ad arretrare nuovamente Bigoni sulla linea difensiva, mettendo così l’ex Aprilia a giostrare palloni nel mezzo del campo, cosa che gli riesce meglio. Prestazioni realmente positive ne hanno fatto un perno importante, del quale difficilmente Cappellacci vorrà disfarsi.

Napolano voto 6: non si può giudicare un calciatore da pochi spiccioli di minuti accumulati. Certo è che la tecnica la ha, e l’ha messa in mostra nei pochi minuti concessi. Un giocatore che fa del tiro da lontano la sua arma migliore, e che con due reti ha contribuito a portare il Cosenza nella posizione di classifica attuale.

Castagnetti voto 6: un voto più sulla fiducia che altro. Manca al campo da circa due mesi, e non si sa quando rientrerà. Per quel poco visto ha una tecnica assolutamente invidiabile, un regista dal piede fatato ma che si ha la sensazione giochi imbrigliato. I suoi lanci, rari ma stupendi, erano al bacio per gli agganci di De Angelis. Peccato, ci servirebbe come il pane.

Alessandro voto 6,5: da top player nella prima parte di stagione a giocatore fortemente ridimensionato nella seconda. Certo, non si può mantenere una costanza di rendimento tale come la sua nel corso di diciassette partite, ma ci si aspettava di più. Invece, dopo la straordinaria prestazione contro l’Aversa Normanna, piano piano ha subito un calo. Oggi sembra un altro, ma la sua incostanza ci da speranza in un 2014 migliore.

Calderini voto 6,5: ostracizzato dal modulo di Cappellacci, è l’uomo delle ultime mezz’ore. Trequartista dal piede fino e dal cervello imprevedibile, compensa un po’ di anarchia tattica con una tecnica fatata. Prima punta non può giocare perché non lo è, ma dietro ha dimostrato di saper fare molto bene. Elio ha la possibilità di riscattarsi, per ora sembra un po’ un’incompiuta: bella da vedere, ma un’incompiuta.

De Angelis voto 7,5: eccolo, l’uomo di categoria richiesto da Cappellacci. Sicuramente il più preparato ad affrontare un campionato del genere, e lo dimostrano i numeri: cinque reti in quattordici incontri e tanto lavoro sporco per la squadra, che aiuta a far salire. Costruisce anche gioco, ed è anche l’uomo capace, lo scorso anno, di formare un tandem inarrestabile con Biancolino, altra vecchia conoscenza della città bruzia, in quel di Avellino, siglando un gol ogni tre partite circa e catapultando gli altri lupi in cadetteria.

Mosciaro voto 6,5: ci si aspettava di più, ma ha fatto vedere spunti di gran classe. L’avremmo visto meglio più vicino alla porta, ma da quando si è spostato alto a sinistra le sue prestazioni sono notevolmente migliorate. Lo spunto per mandare in gol Calderini contro l’Ischia è l’immagine perfetta delle sue capacità. Si è acceso un po’ troppo ad intermittenza, quest’anno, ma non fa nulla. Il capitano è sempre il capitano, l’uomo sul quale è stata rifondata la squadra, e non ci farà pentire della fiducia accordatagli.

Cappellacci voto 8: se il Cosenza si trova lì è merito soprattutto suo. Trapattoniano come pochi, se non nel modulo quantomeno nel difensivismo, ha avuto il pregio di amalgamare giocatori che neanche si conoscevano, rendendo un manipolo di ottimi elementi la squadra più temuta del girone. Tre sconfitte, pochi gol subiti ed un ruolino di marcia invidiabile sono tutti merito suo. Poco importa se il gioco latita: l’essenziale sono i risultati. E quelli, per ora, premiano il Capp, ad un solo punto dalla vetta e con otto lunghezze di vantaggio sull’ultima piazza utile per entrare nel novero della C unica. Buon anno mister, buon anno.

Francesco La Luna

Dipendenti di call center “disturbati” da prostitute

CROTONE – I lavoratori di un call center di Crotone sono stati disturbati dai comportamenti spesso aggressivi di un gruppo di prostitute africane che stazionava davanti l’edificio. È la situazione che, su richiesta dei circa 300 dipendenti dello stesso call center, ha fatto scattare l’intervento dei carabinieri i quali hanno identificato i proprietari degli immobili dati in fitto alle prostitute ed elevato nei loro confronti sanzioni amministrative per la mancata comunicazione alle autorità di pubblica sicurezza.

La nuit de Belfagor a Rovito

ROVITO (CS) – Gran finale come ogni anno a Rovito con un evento speciale curato da Ugo G. Caruso in collaborazione con il Cineforum Falso Movimento. Dopo le serate-strenna delle passate edizioni ( Soirèe Tati; La via italiana alla pubblicità: Carosello 1957-1977, segni/disegni, sogni/bisogni,/costumi/consumi”;  Notte sconfinata, Una maratona Ai confini della realtà) domenica 29 a partire dalle 17.30 al Teatro Comunale è in programma la kermesse  La nuit de Belfagor. Sarà riproposto il film muto del 1927 Belphègor, cineromanzo in quattro episodi diretto da Henri Desfontaines e tratto dal romanzo di Arthur Bernède che ispirò pure il celeberrimo sceneggiato televisivo francese del 1965 diretto da Claude Barma, autentico “ terrore” negli anni di varie generazioni. Pochi sanno che il tenebroso personaggio, un tempo divinità adorata dai moabiti, ancor prima che sul piccolo schermo fu popolarissimo al cinema in un serial proiettato in quattro parti, come usava allora. Il suo fascino terrificante gli avrebbe garantito fama imperitura, seppure sinistra, tale da farlo riapparire pure di recente nel film di Jean Paul Salomè del 2001 e c’è da scommettere che non sarà l’ultima volta. Lo spunto di partenza tra film e sceneggiato è identico – apparizione di un lugubre fantasma nei padiglioni del Louvre dedicati alle civiltà antiche – ma mentre lo sceneggiato assumerà tonalità più esoteriche collegandosi alle vicende dei Rosacroce, il film, in linea con le atmosfere ed il gusto dell’intreccio tipico del feuilleton rimarrà su una linea, per così dire, più mondana, tra feste galanti di aristocratici e manieri nobiliari di campagna, ma sempre ritmata da continui colpi di scena, improvvise rivelazioni, frequenti rivolgimenti di fronte, frenetici inseguimenti per le vie o più spesso per i sotterranei della città, una Parigi al massimo dello splendore e del suo mito, quella percorsa dalle avanguardie, mecca degli artisti di tutto il mondo in cerca di fortuna, di esuli e profughi,aristocratici russi e scrittori americani, mescolati in una continua sarabanda, una festa mobile tra grandi  boulevards e brasserie. Il  film di Desfontaines fu coprodotto da Gaston Leroux, l’autore de Il fantasma dell’Opera  e della serie del giornalista-detective Rouletabille, insomma uno che di misteri parigini se ne intendeva. Ad interpretare il ruolo del celebre investigatore Chantecoq è Renè Navarre che nel 1913 aveva vestito i panni di Fantomas, autentico capostipite del feuilleton fantastique per la regia di Louis Fellade. Una serata imperdibile quindi – garantisce Caruso che ha già avuto modo di allestirla vari anni fa – da raccomandare non solo a cinefili raffinati o a cultori del genere mistery ma a quanti, riuscendo a sottrarsi ai consueti riti natalizi, vorranno a fine anno regalarsi un elegante brivido d’antan.

Negozio clandestino scoperto da Guardia di Finanza

LAMEZIA TERME (CZ) – Un uomo di 28 anni è stato denunciato a Lamezia Terme dalla Guardia di finanza per contraffazione e ricettazione. Aveva impiantato in un magazzino dello stabile dove abita un negozio clandestino di capi d’abbigliamento taroccati.I militari, nel corso di una perquisizione nel locale estesa poi alla casa dell’uomo, hanno sequestrato 842 prodotti, tra cui scarpe ed accessori, perfette imitazioni delle piu’ note case di moda per un valore di 65 mila euro.

Domani serata finale del premio letterario “parole nel vento”

CATANZARO – Si terrà domani, sabato 28 dicembre alle ore 21, presso il museo Marca di Catanzaro, la serata finale del Premio Letterario della Provincia di Catanzaro “Parole nel Vento”. Interverranno il Commissario straordinario della Provincia Wanda Ferro e il critico letterario Antonio D’Orrico, presidente della Giuria finale di “Parole nel Vento”. La serata, condotta da Arnaldo Colasanti, avrà il coordinamento artistico di Anna Maria De Luca e Luca Maria Michienzi della Compagnia Teatro del Carro, con la partecipazione degli attori Lucia Cristofaro e Josephine Carioti, dei musicisti Mimmo Audino, Giuseppe Gualtieri e Attilio Gualtieri, del tenore Alessandro D’Acrissa, con le fisarmoniche di Accordion Sextet “F. Torrefranca” e il tango di Francesco Panei e Eva Petruzzi.
Nel corso della serata saranno resi noti i nomi dei vincitori del Premio letterario. I lavori selezionati dalla Giuria composta dal presidente Antonio D’Orrico e da Arnaldo Colasanti, Corrado Iannino, Manuela Alessia Pisano e Florindo Rubettino, che concorrono per l’assegnazione finale dei tre premi in denaro del premio Parole nel Vento 4 edizione sono: A 14 – CONTROESODO; DONNE IN GUERRA; LA BELLA SIGNORA SCIME’; LA MELODIA DEL CAOS; L’ATTIMO PRIMA; RES PAUCA; SEGRETI DI FAMIGLIA; TRA EQUIVOCI E BUGIE. Il premio finale consiste nell’assegnazione di importanti premi in denaro e nella pubblicazione, a cura della casa editrice Rubbettino, dell’opera prima classificata. La serata sarà preceduta da una conferenza stampa che avrà inizio alle ore 20, sempre al Marca.

Visita gratuita ai Bronzi di Riace

REGGIO CALABRIA – Coincidente con  la sesta edizione dell’evento nazionale “Una notte al Museo”, il Ministero per i Beni e le Attività culturali ha promosso un’iniziativa riguardo i Bronzi di Riace, ricollocati da qualche giorno all’interno delle sale del Museo archeologico nazionale di Reggio Calabria. Domani l’ingresso al Museo sarà gratuito fino alla mezzanotte per poter ammirare le statue dei due guerrieri insieme al Kouros, alla “testa di Basilea” e alla “testa del Filosofo”, reperti di primaria importanza.

Arrestato uomo in possesso di 200 grammi di cocaina

MONTEPAONE (CZ) – Antonio Agresta, di 50 anni, di Montepaone è stato arrestato dai carabinieri della Compagnia di Soverato con l’accusa di detenzione a fine di spaccio di sostanze stupefacenti. I carabinieri, nell’ambito dei servizi predisposti per le festività natalizie, hanno perquisito personalmente Agresta, che ha precedenti, estendendo i controlli alla sua abitazione, dove sono stati trovati e sequestrati 200 grammi di cocaina.

Colpi di fucile contro ingresso di agenzia assicurativa

SIDERNO (RC) –  Persone non identificate, la scorsa notte, a Siderno, hanno sparato alcuni colpi di fucile e di pistola contro il portone d’ingresso dell’agenzia di assicurazioni di cui è titolare V.V., di 63 anni. Il sospetto degli investigatori è che l’episodio possa collegarsi ad un tentativo di estorsione sebbene il titolare, che ha denunciato personalmente l’accaduto al Commissariato di Siderno, abbia detto di non sapersi spiegare i motivi dell’intimidazione.

Precari, l’assessore Salerno impegnato a favore degli Isu/Ipu

L’assessore regionale al lavoro Nazzareno Salerno – informa una nota dell’ufficio stampa della Giunta – ha inviato una missiva agli enti interessati per ribadire l’impegno a favore degli lsu/lpu e dei lavoratori coinvolti nelle attività relative alle leggi regionali 15/2008, 28/2008 e 8/2010. L’obiettivo è di dare seguito concreto alla Legge regionale “Indirizzi volti a favorire il superamento del precariato di cui al Decreto Legge 101/2013”, approvata il 19 dicembre in Consiglio regionale, e dimostrare con i fatti la vicinanza a lavoratori che sono divenuti indispensabili per il funzionamento degli enti utilizzatori e per la fornitura di servizi essenziali ai cittadini.
“Invito gli enti utilizzatori – scrive Salerno nella missiva – che hanno disponibilità di posti in dotazione organica e nel rispetto dei vincoli assunzionali previsti dalla normativa, a porre in essere, oltre alle procedure per prorogare l’utilizzo di tale personale per i tre anni previsti dalla legge, tutti gli adempimenti propedeutici alla successiva stabilizzazione entro il 31 dicembre 2016 del personale precario. Il nostro scopo – rimarca ancora l’assessore Salerno – è di portare a compimento un cammino che è stato costellato da tante difficoltà ma che finalmente fa intravedere prospettive positive ai lavoratori. Il Governo regionale guidato dal Presidente Scopelliti proseguirà su questo percorso per valorizzare le risorse umane calabresi e per far concretizzare una stabile crescita economica e sociale”.
La Legge, approvata in Consiglio regionale, è stata il frutto del lavoro avviato dall’assessore Salerno sin dai primi giorni del suo insediamento e che si è esplicato attraverso la produzione della deliberazione di Giunta regionale n. 160 del 10 maggio avente ad oggetto: “Atto di indirizzo per la definizione delle linee di intervento sulla situazione dei bacini del precariato istituzionalizzato e sull’emergenza lavoro in Calabria. Politiche attive del lavoro” mediante la quale sono stati appunti individuati puntualmente tutti i lavoratori precari calabresi, con l’attivazione del Tavolo tecnico nazionale sul precariato e con una strategia che, traducendosi in costanti contatti con i riferimenti ministeriali e parlamentari, è riuscita a produrre risultati senza precedenti.