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Rossini gol fa sorridere il Rende. Paganese battuta di misura al Lorenzon

RENDE (CS) – Una rete di Rossini nel secondo tempo consente al Rende di battere di misura la Paganese e di aggiudicarsi tre punti pesanti in chiave classifica. Il gol partita arriva al 19’ della ripresa sugli sviluppi di un corner di Laaribi. Rossini è lesto a liberarsi della marcatura di Regolanti, riuscendo sul palo lontano, a deviare la sfera alle spalle di Gomis. Fino a quel momento il match era stato piuttosto piacevole ed equilibrato, con i padroni di casa più incisivi negli ultimi sedici metri. I biancorossi potrebbero sbloccare il confronto già nei primi minuti. Tre giri di lancette e Vivacqua, scattato sul filo del fuorigioco, viene anticipato di un soffio dalla tempestiva uscita di Gomis. Poco dopo lo stesso Vivacqua batte a rete a olpo sicuro, trovando la fortuita deviazione di Picone. Al quarto d’ora Gomis si allunga per deviare una velenosa conclusione di Laaribi. La Paganese stenta a trovare il bandolo della matassa. Ancora Gomis riesce a chiudere lo specchio sull’incursione di Actis Goretta. Gli ospiti però, quando riescono ad affacciarsi dalle parti di Forte, rischiano di fare male. Al 27’ Tascone prova a pescare il jolly dalla lunga distanza. La sua sassata si infrange contro la traversa. Nella ripresa campani ancora pericolosi con Cesaretti, pescato da un lungo lancio di Picone. Forte però fa buona guardia. La rete di Rossini spacca la partita, mandando in confusione la Paganese che rischia di capitolare per la seconda volta due minuti dopo con Laaribi. Gomis si rifugia in corner. La reazione ospite è sterile e si esaurisce nel rasoterra di Ngamba di poco a lato. I tre punti proiettano i calabresi a ridosso delle posizioni che contano.

Gol e spettacolo a Fiano Romano, ma per lo Sporting Locri arriva solo un pari

LAZIO-SPORTING LOCRI 7-7

LAZIO: Vecchione, Pomposelli, D’Incecco, Duco, Di Turi, Catrambone, Benvenuto, Barca, Patri Jornet, Agnello, Guercio, Tirelli. All. Chilelli
LOCRI: Cacciola, Beita, Soto, Marino, Giuliano, Sabatino, Rovito, Diodato, Borello, Sgrò, Modestia. All. Sansotta
MARCATRICI: 0’17” p.t. Pomposelli (L), 4’52” aut. Catrambone (L), 7’42” Di Turi (L), 12’31” Patri Jornet (L), 13’12” Beita (LO), 13’43” Giuliano (LO), 19’21” Beita (LO), 3’59” s.t. Giuliano (LO), 7′ e 15’20” Patri Jornet (L), 15’31” Soto (LO), 15’57” Pomposelli (L), 16’38” Beita (LO), 18’03” Pomposelli (L)
AMMONITE: Agnello (L), Soto (LO), Duco (L), Marino (LO), Patri Jornet (L), Pomposelli (L)
NOTE: al 9’32” s.t. Soto (LO) si fa parare un rigore da Vecchione (L)
ARBITRI: Tescarollo (Roma 1), Di Resta (Roma 2) CRONO: Pisani (Aprilia)

FIANO ROMANO – Finisce con un rocambolesco 7-7 l’ultima giornata del Gold dello Sporting Locri. Il pari in casa della Lazio di Daniele Chilelli arriva dopo una prestazione di tutto rispetto, con le calabresi che hanno dimostrato di aver lavorato tantissimo in vista di questo finale di stagione, e forse con un po’ di fortuna in più si sarebbe potuto centrare anche la vittoria. Tante le occasioni da gol della gara, tanta la pressione amaranto che ha messo alle corde, spesso e volentieri, le laziali.
Come nelle ultime due apparizioni lo Sporting entra in campo distratto e prende gol prima dello scoccare del primo minuto; infatti la Lazio passa dopo soli 17 secondi grazie ad una rete di Arianna Pomposelli. Stavolta però in campo c’è uno Sporting diverso, una squadra che si batte su ogni pallone e che vuole vendere cara la pelle. E’ un autogol della Catrambone a riportare subito il risultato in parità. Beita e Roberta Giuliano fanno impazzire la difesa biancoceleste che è spesso fallosa, tanto da commettere cinque falli nei primi otto minuti. Le romane passano però di nuovo in vantaggio poco dopo; stavolta ad andare a rete è la Di Turi. I falli biancocelesti diventano sei, ma Soto non sfrutta il tiro libero che avrebbe portato nuovamente le squadre in parità. E’ ancora la Lazio invece a passare, stavolta con una prodezza balistica di Patri che batte Martina Cacciola con un terra-area che finisce sotto la traversa. Le locresi non sono però dome, non vogliono perdere e lo dimostrano quando Beita, a tu per tu con la Vecchione, la salta per poi batterla implacabilmente. Non basta, passano solo trenta secondi ed è pari grazie a Roberta Giuliano che risponde al gol di Patri con una volée da 10 in coordinazione. Tutto finito? Neanche per sogno, 39 secondi prima dell’intervallo la Giuliano manda in porta Beita che ringrazie e ribalta il risultato.
Nella ripresa è show. Le due squadre si fronteggiano a viso aperto, a vantaggio di gol e spettacolo che non mancheranno. Martina Cacciola è imbattibile e salva due volte il risultato; nella seconda occasione la parata vale quasi il gol perché sulla ripartenza è Roberta Giuliano a siglare il 5-3 amaranto. A tenere la Lazio in gara è ancora Patri che realizza di tacco. Soto sbaglia un rigore concesso per l’atterramento di una grandissima Beita, e la Lazio, anzi Patri, non perdona; il gol del 5-5 è, infatti, ancora della spagnola. Lo Sporting non si vuole accontentare del punto, e Soto si fa perdonare l’errore dal dischetto realizzando di tacco il 6-5. Chilelli non ci sta, e col portiere di movimento la Lazio pareggia ancora stavolta grazie ad Arianna Pomposelli. C’è ancora spazio per altre due marcature, prima quella di Beita, tripletta per lei, e poi ancora Arianna Pomposelli per il definitivo 7-7. Il pari di Roma ci ha restituito un buono Sporting, cinico e spietato avanti, forse un po’ distratto in difesa, ma senza dubbio una squadra viva, che farà di tutto per ben figurare nei Play Off Scudetto.

Royal, esordio con gol per Fragola alla prima da allenatore

VITTORIA – ROYAL TEAM LAMEZIA 1-1

VITTORIA: Basile, Militello, Di Simone, Steno, Barbu, Firrincelli, Baba, Vacirca, Consalvo, Saraceno, Manca, Besh. All. Nobile

ROYAL TEAM LAMEZIA: Liuzzo, Fragola, Malato, Mirafiore, Losurdo, Mezzatesta, Linza, Ierardi, Marrazzo, Bagnato, Pota, Tinè. All. Fragola

ARBITRI: Pagano di Torre Annunziata e Graziano di Palermo. Crono: Leone di Acireale.

RETI: 18’ pt Fragola (R), 5’ st Militello (V).

Primo pareggio stagionale per la Royal nella gara d’esordio da tecnico per Samanta Fragola, che battezza con gol il suo ‘nuovo’ ruolo, oltre che di calciatrice. Ma alla fine a recriminare, e tanto, è proprio la Royal del duo Mazzocca-Vetromilo che gioca ad una porta e, non smentendosi, produce una quantità industriale di palle-gol buttandone dentro soltanto una. Realizza Fragola (4° sigillo stagionale): si è sul finire del primo tempo e Malato da sinistra tira, il portiere respinge con Losurdo pronta a ribadire in gol, ma la palla schizza via ed arriva di gran carriera proprio Fragola che infila di destro l’1-0 sul palo lungo. Il pareggio del Vittoria ad inizio ripresa, dopo l’ennesima palla-gol fallita dalla Royal stavolta da Losurdo: azione sulla sinistra e Militello fa partire un fendente che passa, toccandolo, tra il palo e le mani di Liuzzo. 1-1.

Finisce in parità con più di qualche rammarico in casa-Royal, a cui non sono mancati cuore – come chiesto alla vigilia da mister Fragola – ed impegno. Esordio rinviato per le ultime aggregate, Bagnato e Pota. In classifica secondo posto conservato per la Royal (28 punti) con 4 lunghezze di vantaggio sul Bisceglie terzo, mentre la capolista Sandos (33) ha allungato in vetta. Domenica prossima derby al PalaSparti col Cosenza, inizio anticipato alle ore 15.

 

 

Cosenza, la soddisfazione di Parigi (AUDIO)

COSENZA – Il primo gol di Parigi in maglia rossoblù ha coinciso con la splendida vittoria che il Cosenza ha ottenuto sul terreno del Monopoli. Una rete d tre punti, siglata a tempo scaduto, che ha rilanciato le quotazioni dei silani. Parigi, attaccante giunto dall’Atalanta nel mercato invernale, regala così una grande soddisfazione a se stesso e ai tifosi. Lo abbiamo raggiunto telefonicamente.

 

 

Catanzaro, pareggio positivo contro la Juve Stabia

CASTELLAMMARE DI STABIA (NA) – Un gol di Patti direttamente su punizione fa sognare il Catanzaro che però, in apertura di secondo tempo, viene ripreso dalla Juve Stabia, che pareggia con Diop. nel complesso un punto esterno che vale per i giallorossi a margine di un match equilibrato, ben giocato dall’undici di Erra, soprattutto nella prima parte. Il tecnico è orfano degli squalificati Bernardi e Squillace. In difesa spazio allora a Calvarese e Patti. A centrocampo debutto per il neo acquisto Olivera, preferito a Giampà mentre in attacco è Agodirin a completare il tridente composto da Razzitti e Mancuso. il Catanzaro sblocca la partita poco prima dell’intervallo. Punizione dal limite, Agnello tocca per Patti e sinistro violento che si insacca alla sinistra di Polito. Patti aveva già segnato al Menti in questo campionato quando vestiva la casacca dell’Ischia. Ad inizio ripresa Diop pareggia da pochi passi correggendo un traversone dalla sinistra. Poi la Juve Stabia prova ad accelerare alla ricerca del raddoppio, ma sul filo di lana l’occasione buona capita a Firenze, da poco subentrato a Mancuso, che impegna il portiere avversario.

La Vibonese affonda in casa della capolista

FRATTAMAGGIORE (NA) – Incassa un altro 0-3 la Vibonese dopo quello subito in casa dal Siracusa nell’ultimo confronto di campionato. A rischio la panchina del tecnico Di Maria. Alla Frattese è bastato un tempo per archiviare la pratica. Nerostellati in vantaggio al 13′ con Tommasini, sugli sviluppi di un calcio d’angolo. Poco dopo il raddoppio ad opera di Liccardo che dal vertice dell’area di rigore infila Petrachi, preferito tra i pali a Parisi. Prima dell’intervallo la capolista cala il tris. Fallo di Scoppetta su Longo in area di rigore. L’arbitro concede il penalty. Dagli undici metri Celiento trasforma. Nella ripresa la Frattese si limita a controllare mentre la Vibonese è anche sfortunata. Nel finale Allegretti colpisce la traversa e Scapellato, subentrato a Patti, coglie in pieno il palo.

Blitz della Cavese a Palmi. I neroverdi falliscono un penalty

PALMI – Un pallonetto di Criniti a pochi minuti dall’intervallo condanna la Palmese alla sconfitta di misura per 1-0

Francesco Piemontese (Palmese)
Francesco Piemontese (Palmese)

al cospetto di una Cavese che ha molto sofferto le pessime condizioni del terreno di gioco. A beffare la squadra di Salerno è stato l’attaccante argentino dei campani, bravo a cogliere fuori dai pali l’estremo difensore Barillà con un tocco morbido quando il cronometro segnalava il minuto 42 della prima frazione. In precedenza Palmese in evidenza prima con un corner di Fabio, respinto con i pugni dal portiere della Cavese Conti, poi con una bella girata di Torchia sulla quale ancora una volta Conti riusciva a smanacciare in corner. Salerno perdeva intanto Viscido per un infortunio muscolare. Nella ripresa all’ottavo, l’opportunità per la Palmese di pareggiare. Ausiello spinge Piemontese all’ingresso dell’area di rigore. L’arbitro indica il dischetto. Dagli undici metri si presenta Fabio la cui conclusione però, viene respinta da Emanuele Conti. E’ il terzo penalty neutralizzato da Conti in questo campionato. Il pericolo scampato esalta la Cavese che sfiora il raddoppio con D’Ancora, che però da ottima posizione strozza il tiro e mette a lato, e con Varriale, la cui conclusione, con Barillà battuto, viene respinta sulla linea da Taverniti.

Sarnese-Rende 3-2. Sconfitta amara sul filo di lana

Sarnese-Rende 3-2

SARNESE (4-3-3): Sorrentino 6; Gabbiano 6 Catalano 6 Miccichè 6 Loreto 6; Fontanarosa 7,5 Langella 5,5 (1’ st Iovene 6) Di Capua 7; Imparato 6,5 (18’ st Di Palma 6) Simonetti 6 Ianniello 6 (35’ st Viscovo sv). In panchina Baietti, Apparenza, Tortora, Nasto, Catuogno, Salvato. All: Esposito

RENDE (4-3-3): De Brasi 6,5; Bruno 5 Carrieri 5,5 Scarnato 6 Ruffo 5; Piromallo 5,5 (16’ st Gigliotti sv) Fiore 5,5 Crucitti 5,5; Zangaro 5 (30’ st Actis Goretta sv) Mosciaro 6,5 Feraco 5 (16’ st Azzinnaro 5,5). In panchina Mirabelli, Musca, Falbo, La Gioia, Marchio, Conforti. All: Pellegrino (Trocini squalificato)

ARBITRO: Politi di Lecce

MARCATORI: 4’ e 13’ st st Fontanarosa (S), 37’ st Mosciaro (R), 40’ st Mosciaro (R, rig), 47’ st Di Capua (S, rig)

NOTE – Al 46’ st espulso Musca (R) direttamente dalla panchina. Ammoniti Zangaro (R), Mosciaro (R), Fontanarosa (S). Angoli 1-1. Recuperi 2’ pt e 5’ st

SARNO In dieci minuti dal paradiso all’inferno. Il Rende rimonta il doppio svantaggio e poi sul filo di lana Di Capua lo spinge nuovamente negli inferi. La formazione di Trocini si vede scivolare via di mano un punto che, nonostante una giornata storta, avrebbe meritato. Il calcio è così: ti dà tanto, ti toglie tanto. Una partita comunque non bella ma intensa che ha regalato emozioni fino al triplice fischio. Un match delicato che i due tecnici giocano con moduli speculari, un 4-3-3 che copre bene il campo e allo stesso tempo consente di sfruttare la profondità per ribaltare l’azione. Esposito opta per Simonetti terminale offensivo mentre dall’altra parte è Mosciaro il punto di riferimento del Rende. Partita che inizia al piccolo trotto con le due squadre che si temono ed evitano di lasciare spazi e palloni giocabili. Più manovriero il Rende, attendista e pronta a ripartire la Sarnese. Ci prova Zangaro a sfondare, cade in area ma il direttore di gara lo ammonisce per simulazione. Poi la Sarnese rompe gli indugi e con Simonetti, minuto 23, sparacchia alto. Ancora Sarnese quattro minuti dopo: il tiro di Imparato è respinto in bello stile da De Brasi. Il Rende riprende in mano le redini del gioco ma alla squadra di Trocini (squalificato) manca sempre l’ultimo passaggio. L’occasione arriva a ridosso del minuto 41 su calcio di punizione che Mosciaro non riesce ad angolare e Sorrentino ha gioco facile. Il tempo si chiude con un salvataggio di Carrieri che nega a Simonetti la gioia del gol.

La ripresa si apre con la Sarnese che sblocca il risultato: errore di Ruffo in ripiegamento cross di Ianniello sul secondo palo e per Fontanarosa è un gioco di testa battere De Brasi. Il Rende è in confusione totale: manovra macchinosa tanto che la Sarnese trova il raddoppio con un’azione fotocopia: cross di Lotero e Fontanarosa di testa batte per la seconda volta De Brasi. La partita si complica per i calabresi che a sostituzioni effettuate, perdono Gigliotti per una botta alla testa. Ma il calcio è cinico e crudele e così in tre minuti il Rende rimette la partita in carreggiata con una doppietta di Mosciaro che rialza il Rende. Poi la beffa nei secondi finali: Ruffo commette un’ingenuità stendendo Iovene: il direttore di gara assegna il rigore che Di Capua trasforma regalando ai suoi tre punti pesanti.