Archivi tag: primadicronaca

Morto don Ignazio Schinella, il ricordo di Demetrio Guzzardi

ARENA (VV) – In un drammatico incidente verificatosi nel piccolo comune di Arena, alle porte di Vibo Valentia, è morto don Ignazio Schinella, 68 anni. La sua auto, per cause in corso di accertamento, si è schiantata contro un palo. Forse il sacerdote è rimasto vittima di un malore ed ha perso così il controllo del veicolo. 

Il ricordo dell’editore Demetrio Guzzardi

«Come amico, fratello, discepolo, piango la prematura scomparsa di don Ignazio Schinella, proprio oggi, in cui la Chiesa Cattolica commemora i defunti. La notizia giunta nella prima mattinata parla di un incidente d’auto nel suo paese natale, dove era giunto per una visita ai suoi parenti defunti. Con mons. Schinella va via un grande teologo che, con i suoi scritti, ha cantato e lodato Gesù, Signore della sua vita.

Il suo ministero presbiterale era caratterizzato dall’amore verso la bellezza intesa come arte, poesia, letteratura; educatore nei luoghi deputati alla formazione dei futuri sacerdoti, amava il mondo popolare e più volte nei suoi testi faceva riferimento alla modalità del cattolicesimo popolare. Sempre attento, amava scrivere ed era un grande comunicatore, con la sua parola fluente, ma soprattutto con la sua grande umanità ed amicizia.

Con la casa editrice Progetto 2000 ha pubblicato oltre 20 titoli, ma erano in corso di preparazione altri volumi e ristampe; più volte aveva posto la sua firma a presentazioni o post fazioni. Una produzione enorme, con una scrittura fluente ed accattivante».

Tre escursionisti dispersi tra i monti del Pollino. Ma era un falso allarme

CIVITA (CS) – Allertato il Soccorso Alpino per la ricerca di tre escursionisti dispersi tra le montagne del Pollino, nei pressi di Civita. Si trattava però di un falso allarme: avevano semplicemente cambiato percorso. Nella medesima area il soccorso alpino è impegnato, insieme ai carabinieri della compagnia di Castrovillari, anche nella ricerca di Gennaro Bifano, l’anziano malato di alzahimer, uscito di casa in pigiama nella notte tra venerdì 27 e sabato 28 ottobre.

Assenza autorizzazioni di scarico, posti sigilli ad una lavanderia industriale

MONTALTO UFFUGO (CS) – I militari della Stazione Carabinieri Forestale di Montalto a seguito di controlli mirati alla prevenzione di reati ambientali hanno posto sotto sequestro per mancata autorizzazione allo scarico due lavatrici industriali all’interno di una lavanderia nel Comune di Montalto Uffugo. Dai controlli è infatti emerso che la ditta confluiva le acque reflue industriali derivanti dalla lavorazione della stessa in pubblica fognatura attraverso un sistema interno fognario, tutto ciò avveniva senza le dovute autorizzazioni previste per lo scarico delle acque in fognatura. Si è pertanto deferito all’autorità giudiziaria il proprietario della lavanderia per violazione alla normativa ambientale, posto sotto sequestro le due lavatrici industriali ed i pozzetti interessati agli scarichi delle stesse.

 

Grave fruttivendolo accoltellato a Crotone

CROTONE – Un fruttivendolo è stato aggredito ed accoltellato oggi pomeriggio, a Crotone, davanti alla sua abitazione nelle vicinanze delle Poste centrali. L’uomo, che è stato ferito alla testa e ad una gamba con un bastone e un’arma da taglio, dopo l’aggressione ha tentato di chiedere aiuto, ma poi si è accasciato a terra.
Dopo l’allarme, la vittima è stata subito soccorsa e trasportata all’Ospedale civile di Crotone dove è stata sottoposta ad intervento chirurgico. Al momento non si conoscono le sue attuali condizioni.
Sul posto sono intervenuti i poliziotti della Squadra Volanti. Gli agenti della Squadra mobile hanno avviato le indagini per giungere all’individuazione del responsabile o dei responsabili dell’accoltellamento e accertare i contorni dell’aggressione.

Furto aggravato di legna e deturpamento del paesaggio, un arresto

ROSSANO (CS) – I militari del Nucleo Carabinieri Tutela Biodiversità del Patire hanno nei giorni scorsi tratto in arresto in contrada S.Onofrio di Rossano, su segnalazione della centrale operativa della Compagnia Carabinieri di Rossano, una persona del luogo, L.D.M. di anni 24 già noto alle forze del’ordine, per furto aggravato di legname. In particolare i militari con la collaborazione del Comando Stazione Carabinieri Forestale di Rossano, giunti sul posto, intercettavano un veicolo fuoristrada condotto dal D.M.L. carico di materiale legnoso di Cerro, circa 10 quintali,  già depezzato proveniente in maniera inequivocabile, come emerso dagli accertamenti urgenti sui luoghi, dal sito che ricade in un vasto comprensorio boscato oggetto negli ultimi tempi di reati analoghi, secondo un modus operandi ben definito messo in campo da gruppi criminali locali. Furto aggravato di materiale legnoso, deturpamento di bellezze naturali e violazione della normativa paesaggistica, commessa su un terreno di proprietà della Regione Calabria sottoposta a vincolo e ricadente nel Sito di Interesse Comunitario denominato“Foreste Rossanesi”, area già sottoposta a sequestro penale, sono i reati contestati al giovane. Il Pubblico Ministero di turno disponeva gli arresti domiciliari e, all’esito del processo per direttissima presso il Tribunale di Castrovillari il GIP dopo aver convalidato l’arresto, tenuto conto della richiesta di avvalersi del rito abbreviato, ha disposto l’immediata liberazione dell’imputato, applicando nei suoi confronti la misura coercitiva dell’obbligo della firma.

Bergamini fu soffocato? Indiscrezioni sull’esito dell’autopsia

COSENZA – Denis Bergamini sarebbe stato soffocato prima di essere gettato sotto le ruote del camion guidato da Raffaele Pisano lungo la statale jonica a Roseto Capo Spulico. Sarebbero queste le agghiaccianti conclusioni dei periti che hanno esaminato i resti del povero ragazzo il cui corpo è stato riesumato nello scorso mese di luglio. L’indiscrezione giornalistica riportata dal Quotidiano del Sud anticipa la comunicazione ufficiale dei risultati dell’autopsia, anche se l’avvocato della famiglia Bergamini, Fabio Anselmo, nega che la perizia sia stata depositata. «Ci vorrà ancora una settimana – spiega – anche se queste indiscrezioni collimano con quanto ipotizzato dai nostri esperti». Se le indiscrezioni fossero confermate probabilmente il rinvio a giudizio di Isabella Internò e di Raffaele Pisano, entrambi indagati per omicidio aggravato, sarebbe inevitabile. Si andrebbe dunque a processo, con l’accusa rappresentata da Eugenio Facciolla. Il procuratore di Castrovillari ha riaperto il caso, ora giunto ad una svolta decisivo 29 anni dopo quel tragico pomeriggio. 

Rissa tra connazionali, un arresto

REGGIO CALABRIA – Una lite tra connazionali ed il ferimento con una bottiglia di vetro. Dopo l’accaduto un romeno è stato tratto in arresto dalle forze dell’ordine a Reggio. L’accusa è quella di lesioni personali alla quale si aggiunge la resistenza a pubblico ufficiale. Il 39enne è stato bloccato presso la stazione ferroviaria nel cuore della cittadina dello Stretto.

Vittima con 20 giorni di prognosi

L’aggredito è stato trasportato al pronto soccorso per le cure del caso. La vittima è stata medicata con una prognosi di 3 settimane. Al momento non si conoscono le motivazioni che hanno portato all’aggressione durante la quale sono state inferte diverse ferite da taglio.

Tenta di violentare una donna, arrestato dai carabinieri

COSENZA – Nel tardo pomeriggio di ieri una donna di Roggiano Gravina, mentre si trovava in un fondo di sua proprietà, è stata raggiunta da un 20enne che,sotto l’effetto dell’alcool, l’ha aggredita con pugni e calci, con l’evidente fine di usarle violenza sessuale.

La vittima è fortunatamente riuscita a reagire prontamente, riuscendo a divincolarsi e a fuggire. Ha quindi inoltrato una richiesta d’aiuto al 112. L’immediato intervento dei carabinieri della stazione di Roggiano Gravina ha permesso di bloccare il ragazzo, di nazionalità rumena mentre tentava di darsi alla fuga. I militari hanno poi prestato soccorso alla donna, visibilmente sotto shock. 

Ricostruita la vicenda, per l’aggressore si sono aperte le porte del carcere di Cosenza, a disposizione della locale Procura della Repubblica. L’uomo è indagato per l’ipotesi di tentata violenza sessuale. (Foto d’archivio).

 

 

Cumuli di siringhe in pieno centro, a Cosenza è allarme droga

COSENZA – Fiumi di droga a Cosenza. Il procuratore Spagnuolo ha da tempo lanciato l’allarme. Gli effetti si vedono anche in pieno centro dove il nucleo decoro urbano della polizia municipale di Cosenza, guidato dall’istruttore Luca Tavernise, su segnalazione del consigliere comunale Enrico Morcavallo, è intervenuto per un’opera di bonifica in Largo Salvatore Perugini e nell’adiacente Via Salvemini. Celato tra la fitta vegetazione, in un angolo nascosto della strada, gli agenti hanno scoperto un manufatto realizzato con materiale di fortuna, utilizzato per assumere sostanze stupefacenti. Nell’area circostante sono state recuperate e rimosse 75 siringhe utilizzate dai tossicodipendenti. L’area è stata completamente ripulita. 

Polizia al lavoro in tutta la provincia di Cosenza nell’operazione “Alto impatto”

COSENZA – Disposta dal questore di Cosenza Giancarlo Conticchio, in tutta la provincia, anche con l’ausilio di unità cinofile, la polizia ha effettuato una serie di controlli soprattutto per la prevenzione allo spaccio di stupefacenti, nell’ambito dell’operazione “Focus ‘ndrangheta – alto impatto”. A Rossano un uomo di 32 anni, A.G., è stato arrestato per detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti. Oltre alla droga, gli agenti, nel corso di una perquisizione domiciliare, hanno rinvenuto, in una stanza adibita a deposito di derrate alimentari, una macchina per il sottovuoto con i relativi involucri, contenenti tracce di stupefacenti e un bilancino di precisione. Sempre nella città ionica è stata denunciata una donna di 53 anni, C.C., per detenzione illegale di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio.
Inoltre, nell’effettuare un controllo amministrativo ad un circolo ricreativo del centro di Cosenza con i cani antidroga, gli agenti hanno denunciato in stato di libertà un uomo, S.D.: nel calzino aveva nascosto dello stupefacente confezionato e pronto per essere spacciato. Nella vasta operazione si è proceduto anche a controlli su strada per contrastare l’uso del telefono cellulare alla guida. La distrazione è infatti, la prima causa di incidenti stradali fatali o che provocano lesioni permanenti, unitamente alla guida in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti.
Nel complesso la polizia ha identificato 255 persone, controllato 170 veicoli e 5 esercizi pubblici. Allestiti 32 posti di blocco. Sono state sanzionate otto violazioni legate all’utilizzo del telefono cellulare mentre 32 persone controllate sono state sottoposte agli obblighi di legge.