Tutti gli articoli di Redazione

Rende, furbetti del reddito di cittadinanza: 17 denunciati

RENDE – I Carabinieri della Compagnia di Rende (CS) hanno denunciato 1 persona accusata per i reati di “truffa per il conseguimento di erogazioni pubbliche, omessa comunicazione di informazioni rilevanti ai fini della revoca del reddito di cittadinanza e false dichiarazioni”. Nel corso di specifiche verifiche ed accertamenti sviluppate anche tramite gli uffici dell’Inps ed operate attraverso una fitta rete di incroci di dati disponibili, i militari della Stazione di Rende sono riusciti ad individuare un 43enne cosentino che da diversi mesi stava continuando ad usufruire del beneficio nonostante fosse in stato di detenzione domiciliare. Nello specifico l’uomo aveva omesso di comunicare di essere sottoposto a misura cautelare godendo così dei privilegi del Reddito di Cittadinanza, falsificando anche informazioni importanti all’ente erogatore per la fruizione del citato beneficio, percependo indebitamente il reddito di cittadinanza.

La normativa di legge sulla materia prevede, infatti, l’obbligo per i richiedenti – al momento della presentazione della documentazione – a comunicare all’Inps l’eventuale presenza di cause impeditive oppure, dopo l’erogazione del sussidio, a comunicare sopraggiunte cause ostative, come le misure cautelari coercitive personali, o variazioni della propria condizione economica che modificano i presupposti necessari per la concessione del beneficio.

Inoltre l’uomo, per eludere i controlli e preservare indebitamente il beneficio, aveva dichiarato falsamente residenze fittizie omettendo di comunicare di essere sottoposto a misura coercitiva.

Denunciato dai Carabinieri dell’Arma, deve restituire euro 10.500,00: la somma è stata stimata a seguito dell’attivazione della procedura finalizzata al recupero del beneficio indebitamente percepito.

Alla stessa stregua i Carabinieri di Torano Castello (CS) hanno denunciato 15 cittadini provenienti dalla Nigeria e dallo Sri Lanka, tutti di età compresa tra i 21 e i 35 anni, i quali percepivano indebitamente il reddito da circa due anni.

La scoperta è stata fatta dai carabinieri durante un’indagine svolta in collaborazione con i militari dell’Ispettorato del lavoro di Cosenza per verificare l’attendibilità delle dichiarazioni che i soggetti avevano rilasciato per ottenere il sostegno economico italiano introdotto come misura di contrasto alla povertà. Nello specifico i denunciati con apposita autocertificazione, attestavano falsamente di essere residenti in Italia da 10 anni. Le sottoscritte dichiarazioni mendaci permettevano ai predetti di percepire fraudolentemente, a partire dal 2020, emolumenti per reddito di cittadinanza per un danno economico ancora in fase di quantificazione. I soggetti sono stati segnalati all’istituto di previdenza sociale che dovrà procedere con la revoca/decadenza del beneficio e il recupero delle somme indebitamente percepite.

L’attività si inserisce in una più ampia campagna di controlli promossa dal Comando Compagnia Carabinieri di Rende volta a verificare la legittima percezione del beneficio del reddito di cittadinanza al fine di reprime ogni forma di raggiro della normativa vigente.

 

 

Coronavirus, in Calabria ancora più di 200 nuovi positivi

CATANZARO – In Calabria ad oggi sono stati sottoposti a test 271.920 soggetti per un totale di tamponi eseguiti 274.973 (allo stesso soggetto possono essere effettuati più test).

Le persone risultate positive al Coronavirus sono 5.065 (+202 rispetto a ieri), quelle negative 266.855.

Territorialmente, dall’inizio dell’epidemia, i casi positivi sono così distribuiti:

– Cosenza: CASI ATTIVI 950 (51 in reparto; 5 in terapia intensiva, 894 in isolamento domiciliare); CASI CHIUSI 642 (599 guariti, 43 deceduti).

– Catanzaro: CASI ATTIVI 468 (39 in reparto; 1 in terapia intensiva; 428 in isolamento domiciliare); CASI CHIUSI 337 (301 guariti, 36 deceduti).

– Crotone: CASI ATTIVI 78 (78 in isolamento domiciliare); CASI CHIUSI 161 (155 guariti, 6 deceduti).

– Vibo Valentia: CASI ATTIVI 53 (4 ricoverati ,49 in isolamento domiciliare); CASI CHIUSI 124 (118 guariti, 6 deceduti).

– Reggio Calabria: CASI ATTIVI 1.307 (60 in reparto; 4 in terapia intensiva; 1.243 in isolamento domiciliare); CASI CHIUSI 550 (526 guariti, 24 deceduti).

– Altra Regione o stato Estero: CASI ATTIVI 268 (268 in isolamento domiciliare); CASI CHIUSI 127 (126 guariti, 1 deceduto). È compresa anche la persona deceduta al reparto di rianimazione di Cosenza che era residente fuori regione.

I casi confermati oggi sono così suddivisi:

Cosenza 76, Catanzaro 59, Crotone 1, Vibo Valentia 6, Reggio Calabria 60. Altra Regione o stato Estero 0.

Appalti in Calabria, 20 indagati tra cui il presidente Oliverio e il sindaco di Cosenza per l’inchiesta “Lande Desolate”

CATANZARO – Venti persone, fra cui diversi esponenti politici di primo piano della politica calabrese, risultano essere indagate nell’ambito di un’inchiesta della Procura della Repubblica di Catanzaro sulla gestione di appalti pubblici. Al centro dell’inchiesta, secondo quanto , alcuni investimenti nella città di Cosenza ed in particolare quelli legati alla costruzione del nuovo ospedale, della metropolitana di superficie e del museo di Alarico. 

Il presidente della regione Calabria Mario Oliverio, del Pd, il sindaco di Cosenza Mario Occhiuto, di Fi, aspirante candidato governatore, e l’ex consigliere regionale del Pd Nicola Adamo, hanno ricevuto, insieme ad altre 17 persone un avviso di conclusione indagini della Procura di Catanzaro in cui si ipotizzano, a vario titolo, i reati di associazione a delinquere, frode nelle pubbliche forniture, turbative d’asta e corruzione. L’inchiesta riguarda la metropolitana leggera e il nuovo ospedale di Cosenza. Gli avvisi di garanzia sono stati notificati da Guardia di Finanza e Carabinieri. Fra gli indagati, secondo quanto si apprende, figurano anche la parlamentare Enza Bruno Bossio, Luca Morrone, figlio del consigliere regionale Ennio Morrone, Luigi Incarnato, ex assessore regionale ai Lavori Pubblici e oggi commissario della Sorical

Nell’ambito dell’inchiesta denominata dalla procura Lande desolate, Oliverio e Adamo sono indagati per corruzione per atto contrario ai doveri d’ufficio, aggravata dalla finalità di stipula di contratti e corruzione di persona incaricata di un pubblico servizio. L’indagine riguarda presunti illeciti in a tre appalti: l’impianto di risalita di Lorica, nella Sila cosentina, l’aviosuperficie di Scalea (Cosenza), e la realizzazione di piazza Bilotti a Cosenza. Tra i reati ipotizzati, turbata libertà degli incanti, corruzione propria aggravata, traffico di influenze illecite, abuso in atti d’ufficio, frode nelle pubbliche forniture.

Gli avvisi di garanzia sono stati notificati a: Mario Oliverio, 66 anni, presidente della Regione Calabria; Nicola Adamo, 62 anni, ex consigliere regionale; Luigi Incarnato, 64 anni, commissario della Sorical; Mario Occhiuto, 55 anni, sindaco di Cosenza; Luca Morrone, 41 anni; Luigi Giuseppe Zinno, 65 anni; Giuseppe Lo Feudo, 64 anni; Pietro Ventura, 53 anni, Rocco Borgia, di 75 anni; Antonio Capristo di 60 anni; Giuseppe Trifirò, 58 anni; Tito Nulli Berti di 63 anni; Santo Marazzita di 56; Pasquale Gidaro di 52; Arturo Veltri, di 37 anni; Giulio Marchi di 69 anni; Armando Latini 65 anni; Giovanni Forciniti di 55; Fortunato Varone di 42; Eugenia Montilla, di 56 anni.

 

Crociere: un pensiero, un viaggio

Viaggiare. Conoscere luoghi e persone diverse; imparare usi e costumi di altri popoli nel mondo, vicini o lontani non importa, ma diversi.  E’ questo che muove il viaggiatore. Ma il viaggiatore vuole anche vedere quanto più è possibile e allora come conciliare la voglia di vedere con il tempo e i costi? Anche a questo c’è una soluzione: prenotare una crociera. Non è ancora troppo tardi, le offerte last minute sono disponibili sui siti dedicati. Tutto quello che serve è scegliere la destinazione.

Costa baltica

I paesi baltici sono, negli ultimi anni tra i luoghi più ricercati; Spalato, Dubrovnik sono mete ambite per la loro vicinanza al nostro paese, ma anche per le bellezze sia naturali che artistiche a disposizione dei visitatori. Dubrovnik, la “perla dell’Adriatico” con le sue spettacolari mura che proteggono il centro storico, patrimonio dell’Unesco; Spalato, città vivace e ricca di eventi con il Palazzo di Diocleziano a fare da cornice storica.

Isole greche e Atene

La bellezza delle isole greche, da un punto di vista paesaggistico, è conosciuta; molte di loro sono anche località archeologiche eccezionali: Rodi, nel Dodecaneso, con  le antiche rovine di origine greca. Occupata dai Cavalieri di San Giovanni durante le Crociate, hanno conservato vestigia medievali in due siti: Via dei Cavalieri e il Palazzo dei Gran Maestri, con una struttura simile a un castello. Santorini: l’isola bianca. Nel XVI sec. A.C fu distrutta da un vulcano e le cui tracce sono ancora ben visibili nel paesaggio. Oia e Fira sono le principali città; arroccate sulle scogliere sono caratterizzate dalle case di forma cubica e di colore bianco: da qui l’appellativo di Isola Bianca. Atene: non ha bisogno certo di presentazioni. La Capitale della cultura occidentale, la culla di tutto ciò che oggi l’occidente è. La capitale greca ha un patrimonio artistico e culturale senza fine e ancora oggi in alcuni luoghi della città si respira un’aria di superiorità intellettuale che viene dal glorioso passato. Salire sull’Acropoli è un’esperienza unica; il turista vede, all’improvviso, davanti a se il Partenone, che anche così spogliato è maestoso e lascia a bocca aperta; il tempio dell’Eritteo con le delicatissime Cariatidi e con la delicatezza della sua struttura; e sembra che nell’Agorà ancora camminino filosofi e uomini di cultura, o che il Demos stia votando le leggi. Un’esperienza da non perdere. Ma Atene è anche il Monastiraki, il caotico e affascinante mercato dove si può trovare di tutto: dai vestiti tipici a splendidi oggetti artigianali in argento, lavorati meravigliosamente; Atene è il Pireo con il suo poro pieno di vita ed è la cucina tanto semplice da essere tra le più raffinate del mondo; i suoi splendidi prodotti come l’olio o le olive; e i dolci cucinati con il miele. Ottimi i prezzi se si decide di prenotare delle crociere 2019, come quelle proposte da portali specializzati come LastMinuteClick.it, in Grecia.

I fiordi norvegesi

Per chi predilige i grandi paesaggi e la natura incontaminata è il viaggio ideale. La purezza delle acque, il verde brillante delle foreste: è un respiro per l’anima. Poi Amsterdam, con i suoi ponti e le sue vie sull’acqua ( detta Piccola Venezia), il Museo Van Gogh da visitare. Amsterdam città multicolore e simbolo di libertà individuale con l’inquietante Museo delle Cere, e, fuori dal centro abitato, i caratteristici Mulini a vento. Bergen con le sue casette colorate che si vedono dall’antico porticciolo e la Fortezza Bergenhus, antica vestigia della storia Norvegese. Paesaggi mozzafiato, la natura in tutto il suo splendore, sono i biglietti da visita di queste regioni del Nord Europa che di freddo hanno solo il clima, ma abitate da gente cordiale e con grande senso dell’ospitalità. Un viaggio da fare se ci si vuole riconciliare con il mondo, lontani dal caos delle metropoli.

Ecologia e riuso intelligente: spopola la tendenza degli oggetti eco friendly (finalmente)

L’ecologia è finalmente diventata di moda. Se solo qualche anno fa i temi della tutela dell’ambiente interessavano sparuti gruppi di attivisti, oggi brand e aziende attenti alle ultime tendenze hanno spostato la loro attenzione sul tema del rispetto e della salvaguardia del pianeta, trasformando una causa in una moda. Un esempio, promosso dal portale dell’azienda Duelle-Promotions, è la matita Sprout, la prima matita intelligente che si trasforma in un seme da piantare una volta terminata. Perché si sa, il problema più grave per la salute del nostro pianeta è l’enorme mole di rifiuti che produciamo e che non siamo scientificamente in grado di smaltire senza arrecare gravi danni all’atmosfera.

Le invenzioni eco friendly più fantasiose

La matita è nata dall’idea di un gruppo di studenti del MIT ed è fatta esclusivamente di cedro, argilla e grafite. L’estremità contiene una capsula biodegradabile che a contatto con l’acqua inizia a germinare. Questa caratteristica l’ha insignita, a pieno merito, del titolo di miglior prodotto eco friendly del 2015. Ma non è la sola. Nel corso degli ultimi dieci anni molti appassionati hanno prodotto e ideato soluzioni compatibili con l’ambiente davvero affascinanti come il cemento mangia-smog, vero orgoglio nostrano. Forse sorprenderà sapere che a Milano il padiglione nostrano di Expo è stato proprio realizzato con questa affascinante tecnologia in grado di migliorare la qualità dell’aria. Un’altra idea che vogliamo segnalare è la scarpa 100% riciclabile, realizzata in fibra di legno, cocco, sughero e cotone organico. Questa scarpa, una volta giunta a fine vita potrà essere smaltita senza problemi e senza creare danni all’ambiente. Geniale, vero?

Perché scegliere aziende che pensano al pianeta

Quelle descritte sono solo alcune delle idee eco friendly che le persone hanno lanciato sul mercato per rispondere ad un’esigenza che oggi più che mai sentiamo vicina e cogente. Questa maturata consapevolezza, tuttavia, ha favorito tutte quelle aziende che hanno fatto del concetto dell’ecologia una nuova possibilità strategica. In uno studio di McKinsey, importante società di consulenza, è emerso come oggi le persone siano disposte a pagare di più per prodotti eco sostenibili. Il 70% degli intervistati lo ha dichiarato convintamente. Ecco perché quella “green” può essere in tutto e per tutto considerata una vera e propria strategia di marketing. Occhio alla sua degenerazione però, perché tra dire di essere un brand ecologista ed esserlo c’è molta differenza.

Fai una scelta “egoista” e preserva il tuo futuro

Il fatto che finalmente l’attenzione all’ambiente sia diventata importante al punto da essersi trasformata in tendenza e strategia di mercato non può che far bene a tutti noi. La raccomandazione, tuttavia, è quella di scegliere con attenzione le aziende presso cui acquistare beni o servizi perché in molti casi ci troviamo davanti a una degenerazione del fenomeno green che è comunemente conosciuta con il nome di green-washing. Letteralmente questo termine intende una pittura di facciata e non crediamo servano altre spiegazioni.

Scegliere prodotti veramente sensibili ai temi dell’inquinamento ambientale deve essere interpretata come una scelta “egoista” perché il nostro pianeta sembra avere i giorni contati e perché respiriamo la stessa aria inquinata per cui governi e ambientalisti si affannano a trovare soluzioni. Scegliere di consumare prodotti che si possono smaltire completamente, come la matita Sprout, è una scelta da cui siamo noi stessi i primi a trarne beneficio. Il concetto, infatti, riguarda cosa possiamo iniziare a fare noi per l’ambiente, senza continuare ad aspettare fatidiche decisioni dall’alto. L’ecologia deve diventare una scelta egoista perché la salute della Terra ci riguarda in prima persona. Ci avevate mai pensato?

Compleanno, come essere alla moda

Compleanno in vista e poche idee per la festa? Niente panico, il web è un aiuto importante in questi casi, una fonte inesauribile di idee da copiare e personalizzare.

Compleanno, odi et amo

Il compleanno è un appuntamento che suscita emozioni contrastanti. C’è chi lo ama e lo attende con ansia e chi, invece, ne farebbe volentieri a meno per non ricordare il tempo che passa. In un caso o nell’altro è innegabile che faccia sempre piacere ricevere un’attenzione o un pensiero carino dagli amici. Anche un sms di buon compleanno dal nostro negozio preferito (su Smshosting.it è possibile prendere spunto per idee carine e originali) è sempre ben accetto. Ma il vero tema del compleanno è: e la festa?

Farla o non farla?

Farla o non farla? A tema o meno? Una cena con gli amici o un locale? A ognuno il suo modello di festa. Non c’è una risposta capace di far contenti tutti ma ci sono tante strade per scegliere il compleanno su misura. I più giovani, però, difficilmente rinunceranno a fare festa in grande con gli amici, adottando le ultime tendenze in merito ad addobbi e must have del party. L’obiettivo è: realizzare il party dell’anno.

Cosa non può mancare

Fantasia e originalità sono gli ingredienti che non possono mancare per una festa perfetta. Cosa non può mancare? I palloncini. Che si tratti di una festa per bambini o per adulti, i palloncini sono sinonimo di divertimento, party e compleanno. Colorati, con le scritte, di forma diverse, l’importante è abbondare ed esagerare. Possono essere utilizzati per realizzare archi o decorazioni che vengono giù dal soffitto, possono essere sparsi per la sala o posti sul tavolo per comporre speciali decorazioni. In caso di festa di bambini, poi, sono perfetti per incantarli con mille e una forma, dagli animaletti ai personaggi dei cartoni. Da non dimenticare, poi, i palloncini in alluminio. Ne basta uno per fare festa, dai classici numeri ai personaggi dei cartoni animati, sono un tocco in più che rende speciale la sala.

Striscioni e caramelle

Perfetti anche gli striscioni, dal classico Buon Compleanno a quelli personalizzati. Dove metterli? Sulla porta d’ingresso, proprio come un benvenuto, e dove si soffieranno le candeline, scenografia a tema perfetta. Per essere perfettamente in linea con le tendenze del momento, poi, non è possibile rinunciare a caramelle e confetti. Un tocco di dolcezza per un party speciale. Tra le decorazioni più apprezzate, infatti, ci sono bouquet di lecca lecca o chupa chupa. Immancabili le candele, consigliate ovviamente solo per i compleanni di ragazzi e adulti. Posizionate nei punti giusti riusciranno a restituire una calda e magica atmosfera, un momento speciale per un compleanno unico e da ricordare.

Il ritorno delle ghirlande

Tornano di moda anche le ghirlande di galiardetti, con un tocco di novità e modernità. Anche in questo caso il web è un serbatoio importante di idee e spunti. Bianche o colorate, grandi o piccole, al muro o sul cornicione, queste ghirlande fanno sempre festa e non possono di certo mancare. Per essere proprio al passo con i tempi, poi, è bene scegliere le ghirlande con i pompon, allegre e colorate, delle vere protagoniste per un party all’ultima moda.

New canapa economy, un business anche per la Calabria

La Coldiretti la definisce “new canapa economy” e i numeri confermano che il business della cannabis sativa, la coltivazione della pianta dai molteplici utilizzi che potrebbe portare benefici anche all’economia della nostra regione.

Il business della canapa. Già nelle scorse settimane in varie interviste il segretario generale di Coldiretti, Vincenzo Gesmundo, aveva parlato delle opportunità economiche che per l’Italia possono derivare dalla coltivazione legale di canapa, quantificabili in un giro d’affari di quasi 1,5 miliardi di euro e nell’attivazione di circa 10 mila posti di lavoro solo per le applicazioni terapeutiche di questa pianta.

Richieste superiori all’offerta. In questo particolare ambito, ad esempio, la cannabis terapeutica ottiene sempre maggiori richieste, al punto che la sola produzione nazionale non basta a soddisfare il mercato, rivolgendosi all’estero e in modo particolare ai Paesi Bassi: oltre ai 450 kg già concordati sia per il 2018 che per il 2019, è stato necessario aumentare di altri 250 chili il fabbisogno del prodotto.

I benefici della cannabis terapeutica. Come accennato, la cannabis però trova applicazione e impiego anche in altri settori; se in ambito medico i prodotti derivati da questa pianta servono (come spiegato dal Ministero della Salute) “nella terapia del dolore per gravi patologie quali la sclerosi multipla e le lesioni midollari, ma anche nella cura dei tumori per alleviare i sintomi causati dalla chemio e radioterapia”, bisogna citare anche i possibili utilizzi nella bioedilizia, nella cosmesi e nel tessile, a riprova di una grande versatilità.

Aumentano le coltivazioni. Si spiega così il boom della coltivazione in termini di superfici vocate: nel 2013 si contavano solo 300 ettari adibiti a cannabis in tutta Italia, oggi invece il valore è più che decuplicato, con la Coldiretti che prevede che entro la fine dell’anno si raggiungano i quattromila ettari.

Le potenzialità per la Calabria. E la Calabria sta svolgendo un ruolo centrale in questo processo, grazie anche all’azione di diverse associazioni che si muovono sul fronte della filiera cannabis, cercando di promuovere questa coltivazione anche presso gli agricoltori: sia dal punto di vista agronomico e territoriale che sul piano strutturale e organizzativo, infatti, la regione è una delle zone Mediterranea maggiormente vocate alla coltivazione industriale della pianta di Canapa, e si segnala la presenza di aziende agricole attrezzate,  vivai di grandi dimensioni e dotati di tecnologie all’avanguardia, ma soprattutto imprenditori che vogliono investire nello sviluppo del settore, anche perché il grano, uno degli storici motori dell’economia agricola locale, non assicura più introiti adeguati.

Buone notizie per la regione. Fanno ben sperare anche le potenzialità della Calabria nella coltivazione, dimostrate anche dalle proprietà e dalla qualità dei risultati ottenuti sia dal punto di vista quantitativo che, in special modo, qualitativo: le analisi di laboratorio condotte su semi, farine, pasta, olio e sulle fibre delle stesse piante di canapa calabrese, e i successivi riscontri e valori nutrizionali emersi, consentono di definire il prodotto di buon livello, in grado di alzare il grado qualitativo di vita e di benessere generale e di contribuire a mantenere in salute l’organismo.

Un seme autoctono calabrese. Il rapporto tra Calabria e canapa è poi confermato anche dalla creazione di un vero e proprio brand, il marchio “Filiera della canapa calabrese”, che da alcuni mesi si impegna concretamente in azioni di tutela e promozione della coltivazione, puntando in modo particolare a ricerca il seme autoctono erba rossa di Calabria, definito “il migliore al mondo”, capace di racchiudere “il meglio del meglio della Calabria in un’unica essenza”.

Mugello, ultimi eventi di un anno da record

Con la 200 Miglia del Mugello – Endurance GP di metà novembre e gli eventi in pista organizzati da RSE Italia cala il sipario sul 2018 del circuito Mugello, che ha avuto il suo picco di gloria con la tappa annuale della MotoGp, che ha visto il trionfo della Ducati. Per la pista fiorentina è stato un anno di grandi successi, come testimonia la crescita di spettatori che hanno preso parte agli eventi e alle competizioni.

Oltre 150 mila spettatori per la MotoGp. Come detto, l’appuntamento che è stato più seguito è stato senza dubbio il Gran Premio d’Italia di MotoGp, che ha fatto registrare il nuovo record di spettatori per l’impianto toscano: nel complesso dei tre giorni si stima che siano accorse alla Scarperia oltre 150 mila persone, con un picco di 90 mila partecipanti soltanto nella giornata di domenica, attratti sia dalle previsioni meteo favorevoli che dai buoni risultati dei piloti italiani.

Delusione tricolore. La pole position del sabato, infatti, è stata conquistata da Valentino Rossi davanti a Jorge Lorenzo, mentre l’altro Ducatista Andrea Dovizioso si è classificato solo settimo; in gara, però, è stata tutta un’altra storia, perché il maiorchino ex campione del mondo ha subito preso il comando della situazione e ha portato la sua Desmosedici al traguardo, conquistando la prima vittoria nel team italiano (attesa ben un anno e mezzo) e relegando gli italiani “padroni di casa” alle altre posizioni del podio. Secondo infatti è giunto proprio il compagno di squadra Dovizioso, che dunque ha completato la doppietta Ducati, e terzo il Dottore; un pizzico di orgoglio italiano lo ha rialzato anche Danilo Petrucci, autore del giro più veloce della gara con un tempo di 1’48.001.

Successo per gli eventi al Mugello. L’apprezzamento del pubblico è stato riservato anche agli altri eventi organizzati al Mugello, come il Ferrari Challenge Europe di fine marzo, il Campionato Italiano Velocità Motociclismo di maggio o l’ACI Racing Weekend – Campionati Italiani Automobilistici di luglio, a riprova di come la fama dell’impianto toscano si sia saldamente affermata nell’immaginario degli appassionati di motori e velocità.

Tutto pronto per le ultime gare. Ci sono perciò buone sensazioni circa il successo delle ultime manifestazioni in calendario nelle prossime settimane, a cui toccherà il compito di chiudere un anno positivo per la pista della Scarperia. Un primo banco di prova sarà il doppio evento in programma agli inizi di novembre, quando il Mugello ospiterà le 200 Miglia e l’Endurance GP, due gare accomunate dalla capacità di resistenza in abbinamento a quelle classiche di guida.

Si chiude con l’Endurance. La 200 Miglia è l’unico evento di durata per moto moderne in Italia con partenza in stile Le Mans, una lunga gara basata su 62 giri e su un meccanismo che prevede turni di guida di massimo 50 minuti tra i piloti, con cambi e soste di almeno 20 minuti tra un turno e l’altro. Più breve, ma non meno adrenalinica è la Endurance GP, che riprende il format della MotoGP e si snoda su 23 giri del tracciato: in questo caso, a partecipare saranno le moto 600 e 1000, con possibilità di gareggiare da soli o in coppia e obbligo di effettuare almeno una sosta.

Mototurismo, Calabria protagonista per gli appassionati

Negli ultimi anni anche la nostra regione è diventata una delle mete italiane preferite dai mototuristi, ovvero dagli appassionati dei viaggi in sella alla propria due ruote che consentono di vivere esperienze indimenticabili macinando chilometri e scoprendo paesaggi incantevoli.

Gli itinerari in moto in Calabria

Che la Calabria sia terra ricca di scorci da scoprire e riscoprire è innegabile, e i motociclisti sembrano essere i più attenti in questo senso: anche nel periodo posto agostano il territorio ospiterà una serie di eventi legati al mototurismo e organizzati dalla FIM (Federazione Italiana Moto), che prenderanno vita ad esempio a Cariati con il Motoraduno del weekend dell’8 e 9 settembre, a San Lorenzo del Vallo il 15 e 16 settembre con il nono motoraduno nazionale The Event e poi, ancora, Gioiosa Jonica, Locri, Torre Melissa e Villapiana, sul finire di ottobre.

Eventi fino a ottobre

Le attrazioni calabresi per chi ama viaggiare in moto sono notevoli: si comincia innanzitutto da un’offerta di 800 chilometri di coste, montagne impervie, altopiani estesi, foreste rinfrescanti e testimonianze delle tante civiltà che hanno attraversata e lasciato tracce sul nostro territorio, che insieme a una cultura gastronomica eccellente rendono la regione una terra ricca dei migliori elementiche si possa sperare di avere, purtroppo troppo spesso non valorizzati a sufficienza.

Alla scoperta della Calabria

Sul sito del progetto Itinerari in Moto vengono elencati alcuni possibili percorsi che i mototuristi possono affrontare per il proprio viaggio in Calabria (sempre che non vogliano un’esperienza on the road totalmente autonoma e indipendente), che si chiamano in maniera affascinante, come ad esempio Calabria al Peperoncino (da Mormanno a Papasidero nel Parco nazionale del Pollino), la Costa Tirrenica da Tropea a Maratea, le Serre Calabresi (con partenza dalla perla dello Jonio, Soverato), l’Aspromonte e la Sila.

I consigli per i mototuristi

Per gli interessati, sempre online sono inoltre offerti alcuni consigli pratici da seguire prima e durante il viaggio in moto: il primo e principale riguarda in maniera piuttosto comprensibile la corretta manutenzione della moto, elemento imprescindibile per ridurre ogni tipo di rischio e di cattiva sorpresa durante il percorso. Questo significa che prima di partire bisogna dare (o recarsi dal meccanico di fiducia per ricevere) una rapida controllata al mezzo, procedendo se necessario alla sostituzione delle parti usurate o al cambio olio; Internet aiuta anche in questo caso, perché oggi l’acquisto di componenti anche specifiche per le moto viaggia via Web, ad esempio su omniaracing.net, piattaforma che mette in vendita anche la gamma completa di trattamenti antiusura di Sintoflonper ogni applicazione meccanica, come motore, cambio o differenziale.

Attenzione alla moto e all’abbigliamento

Controllata la messa a punto meccanica, non meno importante è la verifica dello stato delle gomme della moto, per completare il pacchetto relativo al veicolo. Si passa poi alle attrezzature per il viaggiatore stesso e il suo eventuale accompagnatore: l’abbigliamento tecnico ha infatti un ruolo rilevante, perché consente non solo di garantire la sicurezza fisica (casco, ma anche guanti e paracolpi), ma anche di ripararsi dal freddo e da eventuali maltempi improvvisi che possono essere incontrati in strada.

I suggerimenti pratici

Anche per i bagagli bisogna fare particolare attenzione: se è vero che il consiglio di massima è viaggiare leggeri, anche per evitare ingombri eccessivi che possano penalizzare l’andatura e la stabilità stessa della moto, è comunque impensabile star fuori tanti giorni senza l’abbigliamento giusto (anche in termini meramente “quantitativi”), e perciò è bene ponderare bene sia quali borse prendere che cosa metterci effettivamente all’interno. Infine, suggerimenti di tipo molto pratico, che sfociano nel buon senso: mai dimenticare i documenti (e portare con sé magari anche una fotocopia per ogni evenienza), portare con sé un duplicato delle chiavi della moto (da conservare in un posto differente rispetto al mazzo principale) e non dimenticare di scattare delle belle foto per immortalare i momenti e i paesaggi incontrati.

Le aziende italiane apprezzano software e tecnologia

In Italia aumentano gli investimenti aziendali verso nuove tecnologie e software: nel corso del 2017 la spesa in ICT è in crescita del 19 per cento, raggiungendo un totale di 30,1 miliardi di euro, che dovrebbe ulteriormente aumentare per la fine dell’anno. Secondo l’indagine di IDC, in questo panorama si nota innanzitutto una crescita dell’interesse per tutto ciò che riguarda il cloud, così come incrementale è stato l’aumento di realtà virtuale o aumentata (più 335 per cento rispetto al 2016) e buone sono state le performance di servizi tecnologici a supporto delle attività.

Come si sceglie un gestionale

La diffusione di questi argomenti e di questa attenzione, però, presenta ancora qualche nodo critico, che riguarda anche la capacità delle aziende di adottare e utilizzare gli strumenti giusti; ad esempio, nel campo della gestione del magazzino, che è una delle attività in cui la tecnologia offre il supporto più pratico ed efficace, non sempre è facile trovare l’alleato migliore. Anche se, come si legge sul blog di Danea, uno dei brand protagonisti del settore, “il miglior software gestionale non esiste” in assoluto, perché la scelta di un software gestionale è legata alle specificità dell’azienda.

Partire da una valutazione delle esigenze

Fatta questa duplice premessa, è però possibile individuare alcune linee guida e alcune “regole” che possono aiutare nella scelta di questi sistemi avanzati e innovativi, a cominciare da un’analisi della propria attività aziendale e delle proprie esigenze operative. Solo conoscendo se stessi, infatti, è possibile capire quale sia l’apporto strategico che può offrire un software, senza trascurare la valutazione bilanciata dei costi e benefici concreti e presunti che derivano da questa decisione.

Le caratteristiche da considerare

Una volta chiarito il “campo” delle nostre attività si passa poi all’analisi delle qualità e delle caratteristiche dei software disponibili sul mercato: in questo senso, è bene valutare le opzioni offerte, come la possibilità di contare su un servizio clienti di qualità e aggiornamenti frequenti, così da poter fare affidamento a un supporto tecnico che possa consentire un uso pieno di tutte le funzionalità del programma ed eventualmente risolvere problemi e criticità, così come gli update periodici assicurano un buon comfort operativo.

Cercare macchine operative e personalizzabili

Sempre in chiave previsionale, poi, è consigliabile che il software sia scalabile e modulare, ovvero che possa essere adattato anche agli eventuali cambiamenti aziendali in termini di crescita e di esigenze organizzative, a fronte di investimenti economici “misurati” (e senza dunque necessità di rivoluzionare completamente il sistema). Importante, inoltre, che siano presenti funzioni per automatizzare i flussi di lavoro attraverso il Workflow, per avere una macchina perfettamente operativa 24 ore su 24 e attivare processi in maniera meccanica, così come sono interessanti le opzioni multi-utenti, che determinano il numero di postazioni che contemporaneamente possono usare il gestionale.

In termini più strettamente tecnici, infine, bisogna verificare che il gestionale sia pienamente compatibile con i vari sistemi operativi in commercio, soprattutto (ovviamente) se in azienda si usano piattaforme differenti, come nel caso di macchine Windows e Mac OS X. Similarmente può essere conveniente puntare su un software già utilizzabile anche su dispositivi mobile, per eseguire tutte le operazioni anche fuori ufficio e sincronizzare le attività in ogni momento.

Richiedere sempre demo e periodi di prova

Il consiglio finale, offerto dagli analisti e dagli esperti di settore, è di non scegliere mai a occhi chiusi: anche dopo aver valutato tutte le caratteristiche “su carta“, infatti, bisogna sempre procedere a un periodo di prova con una demo del gestionale, che serve sia a scoprirne l’utilizzo concreto che a iniziare a familiarizzare con la sua interfaccia e le sue funzioni.