Archivi categoria: Cronaca

Parcheggiatori abusivi, quattro Daspo urbani

COSENZA – La Polizia di Cosenza ha individuato sette parcheggiatori abusivi. A quattro di essi sonno state commissionate sanzioni per la violazione dell’art. 7 del Codice della strada.

Sono stati inoltre sequestrati, ai fini della confisca, 370,00 euro ritenuti provento dell’attività illecita.

Gli elementi raccolti e l’analisi della documentazione, nonché le ulteriori verifiche di Polizia Giudiziaria eseguite, a cura della Divisione Anticrimine ha consentito l’emissione di quattro Daspo urbani, a carico dei soggetti identificati e già debitamente notificati agli interessati.

 

Esplosione Crotone, restano gravi le condizioni della bambina

CROTONE – E’ ricoverata nell’ospedale di Bari in condizioni molto gravi con ustioni da scoppio di secondo grado alla testa, Noemi, la bambina di 4 anni rimasta ferita nella serata di ieri nell’esplosione di un appartamento a Crotone nella quale hanno perso la vita la nonna Rita Murgeri, di 55 anni, ed il compagno Saverio Romano, di 43, ed è rimasta ferita la madre, Naike Vinotti, di 28. Anche la donna è stata trasportata in un ospedale pugliese, a Brindisi, dove è ricoverata in prognosi riservata con ustioni di terzo, quarto grado sul 45% del corpo. La donna, comunque, non sarebbe in pericolo di vita. Illesi, invece, il padre, Fabio Buonferrato, e le due sorelline di Noemi, di 7 e 10 anni, che dopo essere state visitate in ospedale sono andate a casa del nonno. La famiglia Buonferrato nell’esplosione ha perso praticamente tutto. Stamani il parroco della chiesa di San Paolo ha portato alcuni indumenti per le piccole.

Incendiata l’auto del consigliere comunale di Cosenza Giovanni Cipparrone

COSENZA – Ignoti hanno dato alle fiamme questa mattina nel cantiere di Ecologia Oggi l’auto in uso al consigliere comunale di Palazzo dei Bruzi Giovanni Cipparrone. A darne notizia è il presidente dell’Anci Giovani Calabria Marco Ambrogio collega di Cipparrone all’interno del Consiglio comunale di Cosenza. Si tratta di una Fiat Croma che era parcheggiata all’esterno del cantiere. Nella giornata di ieri anche la vettura del fratello di Cipparrone, Antonio, era stata danneggiata nello stesso posto. Il fratello del consigliere comunale è in servizio presso Ecologia Oggi come autista. I fatti sono stati entrambi denunciati alle autorità militari.

Il monito e la preoccupazione del consigliere Marco Amborgio

«Ancora una volta – scrive in una nota Amborgio- gli amministratori in Calabria sono sotto attacco. È sempre più difficile continuare a fare politica nella nostra regione. Apprendiamo con sgomento e stupore del vile attentato subíto in pieno giorno dal consigliere comunale di Cosenza Giovanni Cipparrone, presidente della commissione controllo e garanzia, al quale è stata incendiata l’auto». «Come Anci – prosegue- non possiamo più tollerare una situazione del genere. Chiederemo nei prossimi giorni un incontro al prefetto per valutare tutte le misure necessarie affinché tutti gli amministratori calabresi possano svolgere il loro mandato nella pienezza democratica e civile».

 

Furti a conti correnti online, in manette banda cyber criminale

MESSINA- I carabinieri del Comando di Provinciale di Messina hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal GIP su richiesta della Procura guidata da Maurizio De Lucia, a carico di 5 persone accusate di associazione a delinquere finalizzata alla frode informatica, accesso abusivo a sistema informatico o telematico e sostituzione di persona.

Contestualmente alla misura cautelare personale sono stati sequestrati agli indagati 31 tra conti correnti e depositi bancari per oltre un milione e 200 mila euro. Il provvedimento nasce da un’inchiesta avviata nel febbraio 2018 dal Nucleo Investigativo del Comando Provinciale dei carabinieri in collaborazione col Ros che ha svelato un’organizzazione di cyber criminali, con base nella fascia ionica reggina e attiva sull’intero territorio nazionale, specializzata nel rubare, online, ingenti somme di denaro da diverse centinaia di conti correnti bancari.

Gli arrestati

In manette sono finiti: Giuseppe Cesare Tricarico, 37enne di Gioiosa Ionica: Davide Tricarico, 33enne di Grotteria; Nicola Ameduri, 35enne di Gioiosa Ionica; Nicodemo Porporino, 54enne di Grotteria e Antonello Cancelli, 35enne della provincia dell’Aquila.
Foto repertorio

Miriam Caruso

Operazione “Il Padrino” sequestrata “casa famiglia” alla ‘Ndrangheta

REGGIO CALABRIA – Sotto il coordinamento della Procura della Repubblica di Reggio Calabria – Direzione Distrettuale Antimafia, militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Reggio Calabria e personale della locale Questura hanno eseguito un provvedimento emesso dalla Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Reggio Calabria con il quale è stata disposta, nei confronti di GIUNGO Andrea cl. ’72 l’applicazione della misura di prevenzione patrimoniale del sequestro di beni a questi riconducibili, stimati in circa 50 mila euro. Il provvedimento eseguito si fonda sulle risultanze delle indagini svolte dalla Polizia di Stato nell’ambito della c.d. operazione “Il Padrino”, conclusa nel 2014 con l’esecuzione di provvedimenti restrittivi personali nei confronti di 25 presunti affiliati alle cosche di ‘ndrangheta “De Stefano” e “Tegano” di Reggio Calabria. In tale contesto, veniva tratto in arresto anche GIUNGO Andrea per il delitto di cui all’art. 416 bis c.p. – quale partecipe dell’associazione di tipo mafioso denominata ‘ndrangheta, nelle sue articolazioni territoriali delle cosche “De Stefano” e “Tegano” e, in particolare, per aver favorito la latitanza di De Stefano Paolo Rosario cl. ‘76 e di Tegano Giovanni cl. ‘39, vertici delle omonime strutture criminali. Con sentenza n. 1315/16 emessa dal G.I.P. del Tribunale di Reggio Calabria del 10.10.2016 – depositata il 08.04.2017 – GIUNGO Andrea è stato condannato ad anni 14 di reclusione e 12 mila euro di multa. Lo stesso, in particolare, è stato “… ritenuto uno dei “fedelissimi” del già latitante DE STEFANO Paolo Rosario cl. 1976, in atto sottoposto a regime detentivo speciale ex art.41 bis O.P.. Il proposto avrebbe svolto in particolare, il ruolo di messaggero, collante e cerniera per la trasmissione delle “imbasciate” tra i componenti del sodalizio DE STEFANO e quello dei TEGANO. Giungo Andrea sarebbe, inoltre, stato presente in ogni fase della gestione della latitanza di Giovanni TEGANO curata in prima persona, tra gli altri, da POLIMENI Carmine e SICILIANO Giancarlo”. Le predette risultanze sono state ritenute sufficienti dalla Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Reggio Calabria “per esprimere, allo stato degli atti, un giudizio incidentale di pericolosità sociale qualificata del proposto ai sensi dell’art.4 lett. a) D.Lgs. 159/2011 perché soggetto indiziato di appartenenza alla ‘ndrangheta…”. Su tali basi venivano delegati al Nucleo di Polizia Economico Finanziaria/G.I.C.O. della Guardia di Finanza, dalla citata Direzione Distrettuale Antimafia, appositi approfondimenti a carattere economico/patrimoniale, volti all’individuazione dei beni mobili ed immobili riconducibili al proposto. La conseguente attività investigativa – valorizzando le funzioni proprie del Corpo della Guardia di Finanza nella prevenzione e contrasto ad ogni forma di infiltrazione della criminalità nel tessuto economico del Paese e di aggressione ai patrimoni illecitamente accumulati – si è concentrata sulla ricostruzione della capacità reddituale e del complesso dei beni di cui il proposto e il relativo nucleo familiare è risultato poter disporre, direttamente 2 o indirettamente nell’ultimo ventennio, accertando la notevole sproporzione degli investimenti rispetto alle risorse lecite dichiarate. Alla luce di quanto sopra, il Tribunale di Reggio Calabria – Sezione Misure di Prevenzione – su richiesta della citata DDA, con il provvedimento in esecuzione ha disposto il sequestro di beni e rapporti finanziari riconducibili al proposto GIUNGO Andrea e al proprio nucleo familiare – del valore stimato in circa € 50.000,00. Principalmente il sequestro ha riguardato la “Casa Famiglia Ciccilla” con sede a Reggio Calabria – impresa individuale esercente l’attività di assistenza residenziale per anziani – la cui gestione è stata ora affidata ad un amministratore giudiziario appositamente nominato dal Tribunale di Reggio Calabria. Le operazioni di accesso presso la suddetta casa famiglia sono state eseguite unitamente a personale dei Carabinieri del Nucleo Antisofisticazione e Sanità di Reggio Calabria che ha effettuato i controlli di competenza in materia igienico sanitaria nonché verificato l’adeguatezza dei livelli di assistenza prestata agli anziani ivi ospitati, senza rilevare irregolarità in relazione al mantenimento e alla cura degli alloggiati. Con il provvedimento eseguito sono state altresì sottoposte a vincolo cautelare numerose polizze assicurative, nonché rapporti finanziari intestati o riconducibili al proposto e ai componenti il proprio nucleo familiare aventi saldo attivo superiore a € 1.000,00. Le ulteriori attività connesse alla ricerca delle disponibilità finanziarie riconducibili al GIUNGO Andrea e al suo nucleo familiare, in esecuzione del citato provvedimento, hanno permesso di individuare e sottoporre a sequestro un ulteriore conto corrente sul quale era in liquidazione un bonifico di importo superiore a € 25.000,00, derivante dal riscatto di una polizza assicurativa intestata al proposto.

Crotone, esplosione in una casa popolare. Due vittime

CROTONE – Due persone hanno perso la vita e tre bambine di 4,  7 e 10 anni sono rimaste ferite, per l’esplosione di una o forse due bombole di gas a Crotone, nel quartiere Lampanaro, al quarto piano di una palazzina popolare. Nello scoppio il balcone ha ceduto franando al suolo insieme a diversi detriti. Sul posto sono giunti i vigili del fuoco, i sanitari del 118, le forze dell’ordine. Ancora al vaglio la dinamica dell’evento. Intorno alle 22 della sera di lunedì un forte boato a scosso l’intera area. Si è aperto anche uno squarcio nella parete del palazzo, in corrispondenza dell’esplosione. Per motivi precauzionali l’edificio è stato evacuato. Nell’appartamento interessato dall’esplosione, secondo quanto si è appreso, risiede un nucleo familiare di sette persone. La bimba di 4 anni è stata trasportata al centro grandi ustionati di Bari.

Salta condotta dell’Abatemarco, due persone investite da fango e detriti

MALVITO (CS) – E’ sospesa l’erogazione dell’acquedotto Abatermarco a seguito una rottura della condotta in località Vaditari di Malvito. La rottura è avvenuta in un tratto a monte di alcune abitazioni. Lo smottamento di fango e detriti ha investito un’abitazione, ferendo il proprietario trasportato in ospedale a Castrovillari. Sul posto sono presenti le squadre operative della Sorical, dei Vigili del Fuoco e una pattuglia dei carabinieri, unitamente al sindaco di Malvito Pietro Amatuzzi. Dell’incidente è stato informato il presidente della Regione Mario Oliverio, mentre il commissario della Sorical Luigi Incarnato, si è accertato delle condizioni della persona ferita attraverso i familiari e si sta recando sul luogo dell’incidente. I tecnici della Sorical, per precauzione, hanno anche bloccato l’erogazione dell’acquedotto Capodacqua, la cui condotta viaggia parallelamente a quella dell’Abatemarco e avviato una ricognizione per ripristinare l’acquedotto che serve 25 Comuni e circa 200 mila persone. Al momento è sospesa l’erogazione alle utenze comunali di San Donato di Ninea, Altomonte, San Sosti, Mottafollone, S. Agata d’Esaro, Malvito, S. Caterina Albanese, Roggiano Gravina, Tarsia, San Marco Argentano, Cervicati, Torano Castello, Montalto Uffugo, S. Martino di Finita, Lattarico, Mongrassano, Cerzeto, Rota Greca, S. Benedetto Ullano, Rende, Castrolibero e Cosenza. Molti dei Comuni sono serviti a altri acquedotti comunali, attualmente l’erogazione viene garantita da Sorical al Comune di Cosenza fino alle ore 18 solo al serbatoio Merone attraverso le vasche di accumulo di Cozzo Muoio, mentre è sospesa per il serbatoio De Rada. Delle problematica è stata investita la Prefettura di Cosenza e la Protezione Civile Regionale.

Grave incidente tra Paola e Fuscaldo, perde la vita un bambino di tre anni

FUSCALDO (CS)  – Notte tragica tra Paola e Fuscaldo. Un bambino di tre anni ha perso la vita a causa di un incidente stradale nel rione Sant’Agata nei presi del centro commerciale I Pini . Il bambino era a bordo di una Smart guidata dal padre , stava rientrando da Paola, dopo aver trascorso la serata al Luna Park con il genitore. La vettura sulla quale viaggiavano padre e figlio, per cause ancora in corso di accertamento, ha perso il controllo ed è sbandata. Il bambino è stato sbalzato fuori dall’auto. Il piccolo è stato immediatamente soccorso sul posto dai sanitari del 118, ma le sue condizioni erano apparse disperate fin da subito. E’ deceduto, infatti, al pronto soccorso dell’ospedale di Paola. Una notizia che ha lasciato attoniti e sgomenti non solo i cittadini di Fuscaldo e Paola, ma l’intero Tirreno Cosentino.

Immagine di repertorio

 

 

 

 
 
 

Musica troppo alta, locale posto sotto sequestro

CROTONE – La musica diffusa nel locale era troppo alta e, il gestore del locale di Via Cristoforo Colombo a Crotone, avrebbe organizzato eventi musicali senza essere in possesso delle autorizzazioni richieste.

Sono scattati così i sigilli al locale situato sul lungomare di Crotone da parte della Polizia Amministrativa, divisione Pasi.

La denuncia dei residenti del palazzo

Il controllo è scattato a seguito di una serie di denunce sporte dai vari residenti del palazzo dove il locale è ubicato. Il personale della polizia avrebbe accertato quindi che l’impianto di diffusione della musica emetteva suoni superiori al limite, come prescritto dalla legge e, violando così l’ordinanza del sindaco che fissa limiti di orari alle diffusioni sonore provenienti dagli esercizi commerciali. Il gestore è stato denunciato per i reati di disturbo alle occupazioni e del riposo delle persone.

(Immagini di repertorio)

 

Muore bimbo di tre mesi soffocato da un rigurgito

PAOLA (CS) – Un bimbo di tre mesi e mezzo è morto in culla, soffocato da un rigurgito. L’episodio, avvenuto nel pomeriggio di ieri è accaduto a Paola.
I genitori del bimbo, quando si sono accorti che il figlio non dava segni di vita, hanno chiamato il 118. Il personale medico ed infermieristico giunto sul posto non ha potuto però fare altro che constatare il decesso del bimbo.