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Presidente del Consiglio Regionale Irto in visita all’Ateneo Magna Grecia di Catanzaro

CATANZARO – Una nuova politica d’investimenti con l’obiettivo di implementare il fondo per il diritto allo studio e di migliorare i servizi al fine di arginare il pericoloso fenomeno dell’emigrazione studentesca. Ma anche progetti innovativi finalizzati a fa rimanere i giovani a studiare nella nostra terra per non perdere i talenti ed i cervelli calabresi, obiettivo di un protocollo d’intesa tra la Provincia di Catanzaro, l’Università Magna Graecia e la Fondazione Università Magna Graecia. Sono questi alcuni degli argomenti all’ordine del giorno della visita del presidente del consiglio regionale della Calabria, Nicola Irto, che lunedì 1 febbraio visiterà la sede dell’Ateneo “Magna Graecia” di Catanzaro. L’appuntamento si articolerà in una serie di iniziative, organizzate dalla Fondazione UMG e dalla Provincia di Catanzaro, a partire dall’incontro tra il presidente Irto, il magnifico rettore Aldo Quattrone e il presidente della Fondazione UMG, prof. Arturo Pujia. A seguire, la visita al Centro per l’impiego attivato in collaborazione con la Provincia di Catanzaro, nel corso della quale Irto sarà accompagnato dal presidente della Provincia, Enzo Bruno; l’incontro con i rappresentanti degli studenti eletti in tutti gli organi di Ateneo. Infine, alle 12.30 nella sala riunioni del rettorato, è prevista una conferenza stampa alla quale prenderanno parte il presidente del consiglio regionale, il Magnifico Rettore, Presidente Provincia, Presidente Fondazione UMG. “La visita del presidente Irto, a cui va un sentito ringraziamento per aver accettato il mio invito e per aver dimostrato grande sensibilità in relazione al futuro degli studenti calabresi, è per noi una possibilità ulteriore per riflettere insieme sul diritto allo studio ed in particolare sulla necessità di implementare il fondo – afferma il presidente della Fondazione UMG, Pujia -.  La Fondazione Università Magna Graecia, ente che dall’anno accademico 2014-2015 gestisce, per conto dell’Ateneo di Catanzaro, il diritto allo studio è disponibile per avviare una nuova politica d’investimenti con l’obiettivo di implementare il fondo e di migliorare i servizi al fine di arginare il pericoloso fenomeno dell’emigrazione studentesca”. 

“Le eccellenze dell’Università di Catanzaro, che ha raggiunto livelli altissimi nel settore della ricerca secondo le valutazioni dell’Anvur, sono spesso sconosciute ai giovani. Il percorso condiviso avviato tra Università Magna Graecia, Fondazione e Università sta già permettendo ai ragazzi delle scuole di secondo grado della Provincia di Catanzaro, sono 36 gli Istituti coinvolti, di essere costantemente informati in maniera esaustiva sull’offerta formativa dell’Ateneo e sulle attività messe in campo dall’Università catanzarese. L’accordo di programma siglato per l’avvio dei corsi di orientamento pre e post laurea rappresenta una delle tappe del percorso di collaborazione tra Provincia, Università e Fondazione che illustreremo al presidente del consiglio regionale Nicola Irto, che ci onorerà della sua presenza”.

Lunedì 28 si riunisce il Consiglio Regionale

Consiglio regionale calabria X legislaturaREGGIO CALABRIA – Tornerà a riunirsi lunedì 28 dicembre il Consiglio regionale. L’assemblea legislativa, convocata dal presidente Nicola Irto si occuperà delle leggi del Bilancio, della legge urbanistica, del Quadro territoriale regionale a valenza paesaggistica (Qtrp) e della proposta di legge di iniziativa della Giunta regionale che proroga la cessazione dello stato di emergenza nel settore dei rifiuti.

Graziano prossimo alla decadenza, ma l’esponente di Forza Italia ha pronto il piano B: candidarsi a sindaco di Rossano

Rossano una vedutaCATANZARO – Volge al termine l’esperienza di Giuseppe Graziano tra i banchi di Palazzo Campanella. A breve infatti, la Corte d’Appello di Catanzaro pronuncerà la propria sentenza in merito al ricorso presentato da Gianluca Gallo, primo dei non eletti della lista Casa delle Libertà per la circoscrizione di Cosenza. A meno di clamorosi stravolgimenti, i giudici dovrebbero confermare il dispositivo di primo grado: Graziano non ha rispettato i termini e i tempi per mettersi in aspettativa dalle sue funzioni esercitate nel Corpo Forestale dello Stato e per questo, era ineleggibile. E mentre Gallo scalda i motori per tornare ad occupare l’ambito scranno in Consiglio Regionale, Graziano ha già pronto un piano B. Non è un mistero che dietro la decadenza del sindaco di Rossano Giuseppe Antoniotti, ci sia la longa manus proprio di Graziano; il coordinatore provinciale di Forza Italia avrebbe convinto alcuni consiglieri comunali della città bizantina, fino a ieri strenui sostenitori del primo cittadino in carica, a sottoscrivere le dimissioni insieme ai membri dell’opposizione. L’obiettivo: sottrarre ad Antoniotti, che coltivava ambizioni di ricandidatura, la macchina amministrativa negli ultimi mesi di un mandato che era comunque destinato a terminare con le elezioni della prossima primavera. L’addio di Antoniotti ha il sapore di un passaggio di consegne per quanto concerne la leadership azzurra a Rossano e, più in generale, lungo la fascia jonica cosentina. Dal predominio di Giuseppe Caputo, che aveva anche piazzato il figlio Guglielmo nell’esecutivo guidato da Antoniotti, si passa all’asse Graziano-Rapani. Ernesto Rapani è infatti il candidato a sindaco in pectore del centrodestra, anche se la prossima decadenza di Giuseppe Graziano da consigliere regionale, potrebbe modificare i programmi.

Giuseppe Graziano
Giuseppe Graziano

Non è escluso infatti che l’ex comandante regionale del Corpo Forestale dello Stato decida di tornare subito in pista e di candidarsi in prima persona alla carica di sindaco di Rossano. Intanto Antoniotti, dopo che questa mattina le dimissioni di 13 consiglieri su 24 sono state formalizzate davanti ad un notaio, ha rilasciato una dichiarazione al vetriolo attraverso il suo profilo facebook, che qui riportiamo integralmente.

“Care amiche e cari amici, come sempre vi scrivo con il cuore e senza peli sulla lingua. Ho letto le centinaia di attestati di stima, di vicinanza e sincero affetto che in queste ore mi avete espresso, sia in privato che pubblicamente. Ed è proprio vero, come diceva qualcuno, che probabilmente il 17 Novembre 2015 passerà alla storia della Città come la giornata dell’infamia. Nella quale 13 cittadini, rappresentanti del popolo, hanno sottoscritto un patto notarile per sfiduciare il Sindaco. Un atto, questo, che non può non prestarsi a riflessioni e

Giuseppe Antoniotti
Giuseppe Antoniotti

considerazioni. Innanzitutto, per chiarire i perché di questa scelta, di questa decisione. Perché sfiduciare un Sindaco dal notaio rinunciando al confronto politico pubblico, in Consiglio comunale, durante il quale si sarebbero potute dare a tutti i rossanesi ampie e motivate giustificazioni del gesto? Perché, ancora, sfiduciare un Sindaco a pochi mesi dalle elezioni e per di più all’indomani che lo stesso aveva annunciato la sua intenzione di volersi ricandidare? Questo dopo 4 anni e mezzo di governo della Città e dei problemi del territorio ampiamente condiviso con la maggioranza e la squadra amministrativa, durante i quali, nel limite democratico dei ruoli e delle linee di mandato, ognuno è stato libero di promuovere le proprie idee. Ognuno, nessuno escluso. E tutti sono stati co-protagonisti dei risultati, sia di quelli raggiunti sia di quelli che ancora dobbiamo raggiungere. E non mi riferisco a tutti quei problemi di fronte ai quali un Sindaco o un qualsiasi amministratore locale non avrebbe potuto far nulla se non trasmettere e far capire la sua indignazione. Lo ripeto con vanto: abbiamo governato con il cuore questa Città ed oggi questa sfiducia rimane incomprensibile, prima di tutto all’opinione pubblica. Ma non mi intimorisce. Anzi, mi da ancora più coraggio e “fiducia” di andare avanti e percorrere la strada intrapresa nel 2011. Sono consapevole dell’impegno che ho messo a disposizione della mia Città e sicuramente non mi tiro indietro. La mia forza sono i cittadini rossanesi, che conoscono la mia storia politica e personale. Andrò avanti, con il supporto della mia gente. Torno a casa a testa alta sicuro di aver servito la Città di Rossano, la Città del Codex, con tutto me stesso e senza mai risparmiarmi”. Adesso a Rossano arriverà un commissario prefettizio, probabilmente sarà nelle condizioni di insediarsi già lunedì prossimo.

Oliverio intervenuto oggi in Consiglio regionale

REGGIO CALABRIA – Riceviamo e di seguito pubblichiamo un estratto della  relazione  fatta dal Presidente della Giunta  Mario Oliverio  sul “POR Calabria 2014/2020 e Strategia di specializzazione intelligente” nella seduta del Consiglio Regionale  del 31 agosto 2015:

La visita del Commissario Europeo Corina Cretu a Reggio Calabria il 22 aprile scorso ha rappresentato un’occasione per riaprire il dialogo con i rappresentanti della Commissione, in una situazione molto critica in cui, come ho già riferito al Consiglio nella relazione dello scorso mese di marzo, il Programma 2007/2013 presentava consistenti criticità attuative, mentre il Programma 2014/2020 era stato trasmesso in Commissione solo pochi mesi prima, con evidenti ritardi rispetto alle previsioni delle normative europee. Non ritengo di dover tornare sulle ragioni alla base dei ritardi e delle inefficienze, posto che ho già avuto modo di riferire dettagliatamente al Consiglio, mi limito qui a ribadire che responsabilmente, al fine di dare tempestivo avvio al negoziato con le istituzioni europee, il 18 dicembre scorso, nei primi giorni del mio insediamento, avvenuto il 10 dicembre, ho inviato alla Commissione europea il Programma approvato dalla precedente Giunta. Le osservazioni della Commissione Europea al documento presentato non ci hanno sorpreso, al contrario ci hanno fornito l’occasione per orientare la programmazione verso gli indirizzi strategici del nuovo governo regionale, concentrando le risorse sui temi prioritari nell’ottica di costruire la nuova Calabria che abbiamo presentato ai cittadini in occasione del nostro insediamento.Mario Oliverio

La nuova impostazione del Programma, che oggi presentiamo al Consiglio, risulta profondamente rinnovata nel metodo e nel merito rispetto a quella di dicembre scorso grazie a un intenso lavoro svolto, attraverso un confronto serrato, con i funzionari dello Stato e della Commissione europea, fatto di incontri settimanali a Bruxelles e spesso anche in Calabria. In questi mesi non è mancato l’attivo coinvolgimento delle rappresentanze partenariali e il costruttivo confronto con la II Commissione di questo Consiglio. Il valore di questo percorso, indirizzato a definire le priorità d’ investimento e a identificare in modo chiaro i risultati attesi per cittadini e imprese, è stato ricordato nella recente riunione di Comitato di Sorveglianza dal rappresentante della Commissione europea, che esprimendo profondo apprezzamento per il lavoro svolto ha testualmente parlato di “passi da gigante” compiuti dalla Regione negli ultimi mesi.

Evidentemente a queste parole, che pure ci incoraggiano a proseguire con lo stesso metodo di lavoro basato sul confronto aperto e sulla concretezza delle idee, seguiranno i ben più importanti fatti, che consistono nell’ormai imminente approvazione formale del Programma e nel conseguente avvio degli investimenti.

La Commissione, in tale occasione e in vista della fase finale del negoziato, ci ha anticipato l’opportunità di un incremento della dotazione degli investimenti per l’Agenda digitale, per circa 15 milioni di euro, e della rimodulazione di alcune azioni dell’Asse III e dell’Asse V di ridotta dimensione finanziaria.

A partire dal 4 settembre ed entro il termine del 23 settembre tutte le Direzioni Generali della Commissione Europea saranno chiamate a pronunciarsi formalmente sul Programma. A fine mese partiranno quindi le procedure interne alla Commissione per l’adozione formale del programma che dovrebbero ragionevolmente concludersi entro la metà di ottobre“.

 

Minniti: Bene Oliverio che sta lavorando per l’unità della Calabria

DUEIl presidente della Giunta regionale Mario Oliverio ed il Sottosegretario con delega ai servizi segreti, Marco Minniti, questa mattina hanno partecipato, in veste ufficiale, all’intitolazione dell’aula del Consiglio Comunale di Reggio Calabria all’on. Piero Battaglia, padre dell’attuale consigliere regionale Mimmo Minniti. Nel corso del suo intervento Mario Oliverio ha detto tra l’altro: “Battaglia è stata una figura autorevole, un punto di riferimento esemplare nella lotUNOta contro l’emarginazione non solo della città di Reggio, ma dell’intera Calabria: un grande reggino ed un grande calabrese”. “La vita di Piero Battaglia – ha detto Minniti concludendo la cerimonia- è stata un atto d’amore verso la città di Reggio Calabria. Ed è giusto che, a distanza di 35 anni,, ci sia una rilettura storica che può essere affidata anche ad un’attività di ricerca promossa dalla Regione Calabria e dal sistema universitario calabrese.”Concludendo, Minniti ha anche fatto riferimento all’attualità politica.“Battaglia –ha concluso Minniti – ha difeso la sua città, ma ha anche  impedito l’isolamento di Reggio dal resto della Calabria. Oggi, anche grazie al prezioso lavoro che sta portando avanti Mario Oliverio per fare uscire la Calabria da una situazione di precarietà ed isolamento, è possibile un lavoro per ricostruire l’unità dei calabresi e per proiettare la Calabria nello scenario di un nuovo e produttivo meridionalismo.”

Seggio Ferro. Deciderà la Corte costituzionale

CATANZARO – Sarà la Corte costituzionale a stabilire se nel Regionali: Wanda FerroConsiglio regionale della Calabria dovrà sedere anche Wanda Ferro, di Fi, risultata la miglior perdente dietro a Mario Oliverio quale candidato presidente alle elezioni del novembre scorso, ma esclusa dall’assemblea per una modifica della legge elettorale. Ad investire la Consulta è stato il Tar della Calabria che ha dichiarato “rilevanti e non manifestamente infondate”, le questioni di legittimità costituzionale sollevate dalla Ferro.

Sconti di pena per chi legge

CATANZARO – Sconto di pena per i detenuti che leggeranno un libro. E’ questa la proposta della giunta regionale, che ha approvato una proposta di legge da presentare in Parlamento, dopo l’approvazione in consiglio regionale. L’obiettivo è promuovere la lettura nelle carceri. Secondo il testo, i detenuti condannati ad una pena superiore a sei mesi, potranno avere tre giorni di sconto se leggeranno un libro.

Mancini al Consiglio regionale: “Accelerare la spesa 2007-2013 e programmare al meglio i nuovi fondi comunitari”

CATANZARO – L’assessore al Bilancio e alla Programmazione nazionale e comunitaria, Giacomo Mancini, è intervenuto – informa una nota dell’ufficio stampa della Giunta – al Consiglio regionale a Reggio Calabria nel corso della seduta dedicata ai fondi comunitari.
“Apriamo subito con un buona notizia – ha esordito Mancini – La Commissione europea ha approvato il Grande progetto sulla SS106 Jonica. I lavori del tratto interessato sono già a buon punto e contiamo di chiuderli entro fine anno. In generale – ha continuato l’assessore – per la Programmazione 2007-2013 gli obiettivi sono ora la salvaguardia del Por Fesr e l’accelerazione della spesa. Abbiamo sempre rispettato i target di spesa, non abbiamo perso neanche un euro. Il ministro Trigilia ha infatti espresso il suo plauso per il lavoro fatto in Calabria. A partire dal 2012, abbiamo riprogrammato risorse importanti e dato vita a una serie di azioni strategiche per gli edifici scolastici, la banda ultra-larga, la Cassa integrazione in deroga, lo sviluppo del turismo e le Zone franche urbane. Ma adesso pensiamo a ciò che resta da fare. Dobbiamo produrre spesa per più di un miliardo di euro. Occorre ridistribuire le risorse in base alla reale capacità di spesa. Tutte le Regioni Convergenza in difficoltà hanno riprogrammato: la Calabria non è la sola e non perderà risorse, perché il cofinanziamento nazionale distolto andrà tutto nel Piano ordinario Convergenza. Anche se non scordiamo che il tempo perso a inizio programmazione ha condizionato tutto, oggi abbiamo un numero di impegni giuridicamente vincolanti impensabile fino a due anni fa. Per i Grandi Progetti, i lavori della SS106 sono in ottimo stato di avanzamento, i bandi della Metro di Catanzaro e della Gallico/Gambarie sono in fase di valutazione, e quello della Metro di Cosenza sarà pubblicato nuovamente entro marzo. E’ stata indetta la gara per la Banda Ultra Larga, che si chiuderà questo mese. Per il nuovo aeroporto di Lamezia Terme, la società di gestione si è impegnata a bandire la gara entro aprile. Abbiamo anche avviato una forte assistenza ai beneficiari, per chiudere più operazioni possibili in tempo utile, e delineato le azioni per aumentare la capacità di spesa del Programma. In alcuni settori abbiamo avuto risultati particolarmente positivi, tra cui l’“energia” e il “sistema scolastico”. E soprattutto la Progettazione integrata. I Pisu hanno impresso un’accelerazione all’intero Por. Adesso potenzieremo l’assistenza per aiutare le Città negli interventi più delicati. Per i Pisl, abbiamo già firmato il 90% delle convenzioni per le infrastrutture, e siamo al 50% delle gare indette dai beneficiari, di cui quasi la metà aggiudicate. Entro maggio, prevediamo di arrivare al 95% con i bandi e al 65% con le aggiudicazioni. Per gli Aiuti alle imprese, sono partiti due Avvisi per gli incentivi al turismo, e un terzo bando uscirà entro marzo. Tutto ciò in meno di un anno dagli Accordi di Programmazione, e a soli due anni e mezzo dall’avviso Pisl. La cooperazione con gli Enti locali e l’assistenza in loco stanno garantendo risultati difficilmente immaginabili. Nessun’altra Regione ha investito così tanto nella Progettazione integrata, e con questi risultati”.
“Passiamo adesso alla nuova programmazione – ha proseguito Mancini -. I Regolamenti sono approvati, il negoziato tra Italia e Commissione Ue è nella fase cruciale, il Ministero ha trasmesso a Bruxelles la bozza dell’Accordo di Partenariato. Non voglio dilungarmi su questi aspetti, desidero solo richiamare i punti strategici: attuazione e risultati, responsabilità attuative, accessibilità e diffusione dei dati, partenariato esteso, territorialità delle politiche, concentrazione delle risorse verso pochi obiettivi. Ed ecco le somme disponibili per la nuova programmazione. Le risorse comunitarie assegnate all’Italia ammontano a 33 miliardi di euro, di cui 31 miliardi per “Crescita e Occupazione”. A queste si aggiungono un cofinanziamento nazionale di 24 miliardi, il cofinanziamento regionale per i Por, e le risorse del Fondo sviluppo e coesione (55 miliardi di euro). Le risorse comunitarie (Fesr e Fse) per le cosiddette “regioni meno sviluppate” (Calabria, Campania, Puglia, Sicilia e Basilicata) sono pari a oltre 22 miliardi. La Calabria per il nuovo ciclo di programmazione 2014-2020 potrà disporre, complessivamente, di 11 miliardi di euro. Per dirla con il vecchio conio: oltre 20 mila miliardi di vecchie lire. Una cifra straordinariamente grande. In particolare, le simulazioni del Ministero ci dicono che 1 miliardo 588 milioni saranno sul Fesr e 533 milioni sull’Fse, cifre che raddoppieranno grazie al cofinanziamento nazionale e regionale, raggiungendo così in totale quota 4 miliardi e 244 milioni. A questi si aggiungono 1 miliardo e 103 milioni per il Psr (Feasr) e 5 miliardi e 650 milioni del Fondo di Sviluppo e Coesione. Per un totale, appunto, di 10 miliardi 997 milioni di euro. A livello regionale, oggi è in avanzata fase di stesura il Documento di orientamento strategico (Dos). Ci stiamo preparando per assicurare immediatezza di azione, chiarezza nelle competenze e nelle responsabilità, e attenzione massima all’attuazione e ai risultati. Semplificando, stiamo preparando Programmi Operativi che siano un po’ ‘meno programmi’ e molto ‘più operativi’”.
“Davanti a noi abbiamo tanti ambiziosi traguardi – ha concluso l’assessore – Le risorse comunitarie sono l’unica grande opportunità della Calabria, e per questo, mentre spingiamo l’acceleratore per spendere tutte le risorse già messe in campo e centrare tutti gli obiettivi, siamo già impegnati in pieno nella nuova programmazione. Abbiamo l’ambizione di rendere la Calabria una regione migliore, cogliendo le sfide dell’Unione Europea e avendo ben chiare quali sono le criticità. Ci avviciniamo quindi con ottimismo e determinazione al nuovo ciclo di fondi comunitari. In questi anni abbiamo fatto molto e lo abbiamo fatto bene. Adesso tutti quanti dobbiamo spingere insieme nella stessa direzione per dare un contributo determinante alla crescita della nostra amata Calabria”.

I cassaintegrati della Calabria stamattina davanti la sede del Consiglio regionale

REGGIO CALABRIA – I lavoratori cassintegrati della Calabria, si sono riuniti questa mattina davanti la sede del Consiglio regionale a Reggio Calabria, su iniziativa della Federazione regionale USB, per protestare contro il mancato pagamento delle spettanze da diversi mesi.

Un centinaio di lavoratori mobilità in deroga, stanno infatti protestando, assieme alla USB, poiché è da giugno dello scorso anno che non percepiscono quanto dovuto.

In un momento di grande difficoltà come questo che stiamo vivendo, le istituzioni (quelle della regione Calabria, in particolare) dovrebbero farsi carico di gestire le emergenze, assicurando quel sostegno minimo necessario a mantenere le famiglie.

Invece, la regione Calabria lancia proclami trionfalistici per aver recuperato risorse minime che bastano appena a pagare solo una parte degli arretrati.

Il grido di protesta raccolto dalla USB, come sempre al fianco di chi subisce torti ed in piazza con i lavoratori, ha avuto ottenuto il risultato che la Federazione USB è stata convocata dall’assessore al lavoro, Salerno ed invitata anche alla riunione con i capigruppo che si terrà questa stessa mattina alle 13,30 a Palazzo Campanella.

La USB, per l’idea di democrazia sindacale diretta che le appartiene, ha deciso che la delegazione sarà composta esclusivamente dai lavoratori, rinunciando ad essere presente all’incontro.

La voce dei lavoratori prima di tutto.

Il Consiglio Regionale garantisce l’avvio della discussione della legge di iniziativa popolare

CATANZARO – È stato un presidio partecipato quello che si è tenuto oggi al Consiglio regionale della Calabria, per chiedere l’avvio della discussione della legge di iniziativa popolare, presentata nel luglio scorso, per un nuovo modello gestionale del Servizio Idrico Integrato in Calabria che rispetti l’esito dei referendum del 2011, sottraendo il bene acqua al mercato e alle logiche del profitto e affidandone la gestione a un’azienda speciale che possa erogare questo fondamentale servizio in maniera pubblica e partecipata.
Una delegazione del Coordinamento calabrese Bruno Arcuri ha incontrato il Capo di gabinetto del Consiglio regionale, dott. Pasquale Crupi, il Presidente della II commissione, On. Candeloro Imbalzano, i consiglieri regionali On. Giuseppe Giordano e On. Demetrio Naccari Carlizzi, e la dirigente del Servizio IV commissione, Avv. Maria Stefania Lauria. Gli attivisti per l’Acqua Pubblica sono stati informati della particolarità dell’iter previsto per il progetto di legge che, trattando la stessa tematica di una proposta della giunta regionale, deve procedere in una discussione abbinata con l’altro testo. Proprio delle problematiche legate alla proposta di legge della giunta, in attesa di integrazioni da parte del Dipartimento dei Lavori Pubblici, ha costretto la Commissione ha fermare l’iter legislativo. Nonostante questo, il Presidente della IV Commissione, On. Gianluca Gallo, contattato telefonicamente, ha garantito che dalla prima seduta utile inizieranno le audizioni in commissione per la discussione del progetto di legge “Acqua Bene Comune Calabria”, come appunto chiesto dal presidio.
Durante l’iniziativa si è tenuta una conferenza stampa dove sono state presentate le motivazioni che hanno portato il Comune di Borgia, grazie all’impegno del Coordinamento Bruno Arcuri e dell’Avv. Salvatore Gullì, a impugnare presso il Tar della Calabria i recenti adeguamenti tariffari  determinati dalla Regione Calabria per gli anni 2010 e 2011, per le quali alleghiamo una nota più approfondita.