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Evasione fiscale, sequestro di beni a carico di un imprenditore

CROTONE – Beni immobili per 280 mila euro sono stati sequestrati dal Nucleo di polizia tributaria della Guardia di finanza di Crotone al rappresentante legale di una società, accusato di reati fiscali. Il sequestro per equivalente, riguardante tre unità immobiliari tra terreni e fabbricati, è stato fatto in esecuzione di decreto emesso dal Gip del Tribunale di Crotone su richiesta della Procura della Repubblica. L’indagine dei finanzieri, condotta in sinergia con l’Agenzia delle entrate, ha consentito di rilevare l’omesso pagamento dell’Iva e, nel contempo, di operare il sequestro dei beni immobili e non delle somme di denaro allo scopo di salvaguardare la situazione patrimoniale e reddituale del debitore consentendogli di continuare l’attività imprenditoriale e di estinguere il debito attraverso un piano di ammortamento.

Operazione China Carnival: sequestrate oltre 500 mila maschere e parrucche

Cosenza ( Cs) – I finanzieri del comando provinciale di Cosenza, nell’ambito di interventi finalizzati a prevenire la commercializzazione di prodotti nocivi o pericolosi per la salute, predisposti proprio in occasione delle festività di carnevale, hanno sequestrato oltre 500mila maschere e vestiti di carnevale, destinati alla libera vendita, carenti dei contenuti informativi e pericolosi per il consumatore. L’operazione, denominata “China-Carnival”, sviluppata a seguito del quotidiano controllo del territorio, ha permesso di individuare società gestite da soggetti di nazionalità cinese che ponevano in vendita articoli di carnevale pericolosi provenienti dall’area asiatica. Nel corso degli interventi i finanzieri cosentini hanno individuato migliaia di capi ed accessori d’abbigliamento da utilizzare per i travestimenti di carnevale, quali maschere veneziane, maschere di personaggi di fantasia, parrucche, oltre ad una serie di altri prodotti, destinati alla vendita in violazione delle prescrizioni di sicurezza e trasparenza a tutela del consumatore di cui al D.Lgs 206/2005 (Codice del consumo). Gli articoli di carnevale in sequestro, destinati prevalentemente ai consumatori più giovani, sono risultati potenzialmente pericolosi poiché gli acquirenti, indossandoli, sarebbero stati esposti al rischio di contrarre infezioni cutanee e/o altre malattie dermatologiche. A conclusione dell’operazione sono stati posti sotto sequestro oltre mezzo milione di maschere e vestiti di carnevale ed i legali rappresentanti delle società coinvolte sono stati segnalati alle autorità competenti.

Maxi sequestro di droga nel porto di Gioia Tauro

Gioia Tauro( Rc) – La Guardia di finanza di Reggio Calabria ed i funzionari dell’Agenzia delle Dogane di Gioia Tauro hanno individuato e sequestrato due carichi di cocaina per un peso complessivo di 540 chilogrammi. Le indagini sono state dirette dalla Dda di Reggio Calabria. Quaranta chili di cocaina sono stati trovati in un container, che trasportava semi di quinoa, proveniente dal Cile e destinato a Fos sur Mer, nella Provenza francese.  Gli altri 500 chili di cocaina sono stati trovati in un secondo container che trasportava legname, proveniente dal Brasile e diretto a Ravenna. In particolare, all’interno del container c’erano 18 borsoni con all’interno la cocaina purissima. La droga sequestrata, per un ammontare complessivo di 540 chili, avrebbe fruttato, con la vendita al dettaglio, circa 108 milioni di euro L’attività delle Fiamme Gialle, in sinergia con l’Agenzia delle Dogane, si inserisce nell’ambito della più generale intensificazione delle attività di controllo volte al contrasto del traffico di sostanze stupefacenti nel porto di Gioia Tauro che ha portato, dall’inizio dell’anno, al complessivosequestro di circa 700 chili di cocaina. Al momento sono ancora in corso le indagini.

Prodotti irregolari, sequestro della guardia di finanza

CROTONE – La Guardia di finanza ha sequestrato in Calabria oltre 8.500 prodotti fra cosmetici, apparecchiature elettriche, giocattoli, ferramenta e altro con falsa o mancante marcatura CE, o comunque privi o carenti dell’indicazione dei requisiti minimi di sicurezza previsti dalla normativa dell’Unione Europea e nazionale, a tutela della salute. Le fiamme gialle di Crotone, anche grazie alle analisi delle banche dati a disposizione del Corpo, hanno effettuato perquisizioni, accessi, ispezioni e verifiche delle merci che hanno coinvolto più reparti della Regione. In particolare i controlli dei finanzieri crotonesi prima e di quelli del Gruppo di Lamezia Terme poi, hanno portato al sequestro degli oltre 8.500 prodotti. Sette persone di nazionalità cinese sono state denunciate per frode in commercio attraverso l’illecita commercializzazione di merce non sicura.

Stalla abusiva posta sotto sequestro a Petilia Policastro

Petilia Policastro ( Rc) – Un capannone abusivo destinato al ricovero di bovini è stato scoperto e sequestrato a Petilia Policastro dal Corpo forestale dello Stato. Un allevatore della zona è stato denunciato per violazione della normativa urbanistico-edilizia.
Nel corso di un servizio di controllo, gli agenti, dopo avere notato che una pista sterrata era stata ampliata in località San Demetrio, hanno trovato il capannone destinato a stalla. Da una verifica compiuta nell’ufficio tecnico del Comune di Petilia Policastro è emerso che il manufatto è privo di qualsiasi autorizzazione. Inoltre, è stato accertato che la costruzione è stata realizzata in area soggetta a vincolo idrogeologico.

A Mendicino area posta sotto sequestro: scavi e sbancamenti senza autorizzazione

Mendicino ( Cs) – Un’area di 4000 metri quadri è stata posta sotto sequestro dagli uomini del Comando Stazione del Corpo Forestale di Cosenza in località Santa Maria nel Comune di Mendicino (cs). All’interno di essa, situata  in prossimità del Cimitero comunale, erano in corso scavi e sbancamenti risultati essere realizzati senza le autorizzazioni previste. In particolare dai riscontri documentali acquisti dal personale Forestale sui titoli abilitativi e dai controlli effettuati  si è accertato la realizzazione in corso d’opera di una serie di interventi di trasformazione urbanistica del territorio diretti alla realizzazione di un piazzale. Inoltre si è accertato che per tali lavori era stato utilizzato un ingente quantitativo di materiale inerte stabilizzato avente caratteristiche pedologiche e di matrice ambientale diversa da quelle presenti in sito, caratterizzate, quest’ultime, dalla presenza di roccia affiorante conosciuta come la rinomata pietra di Mendicino con la quale sono stati realizzati portali di chiese e palazzi storici della Provincia.  Dalla verifica degli atti autorizzativi si è accertato  che tali lavori sono stati effettuati in assenza dei necessari titoli abilitativi, essendo interventi di nuova costruzione diretti alla trasformazione urbanistica di terreno ricadente in zona classificata agricola del vigente strumento urbanistico comunale. Tale area è già balzata agli onori della cronaca nell’anno 2003, quando, a seguito di scavi diretti alla realizzazione di impianti di distribuzione energia elettrica venivano rinvenute delle tombe di epoca altomedievale, verosimilmente longobarde, per le quali la  Soprintendenza dei Beni Archeologici della Calabria dichiarò l’area di interesse archeologico. L’intervento del personale CFS ha portato al sequestro preventivo dell’area di cantiere e dei manufatti ed impianti in corso di realizzazione contestando il reato previsto per tale fattispecie penalmente rilevante.

Dietro un circolo privato, scoperta una bisca clandestina: 28 denunciati a Pizzo Calabro

bisca pizzoPizzo (VV) – 28 persone sono state denunciate dai carabinieri, alcune di queste con precedenti penali, dopo aver rinvenuto, in un circolo di scommesse, la presenza di una bisca clandestina notturna. I carabinieri hanno sorpreso i denunciati proprio mentre, seduti attorno al tavolo, giocavano a bagarà, un classico gioco d’azzardo. Tra gli identificati anche un sorvegliato speciali di pubblica sicurezza di Pizzo. Oltre alle denunce, sono stati sequestrati circa 1.000 euro in contanti, nascosti, in parte, in una stufa in disuso.

Fonte: Ansa

 

 

 

 

 

Sibari, truffa per svariati milioni di euro scoperta dalla Guardia di Finanza

finanza genericaCASSANO ALLO JONIO (CS) – La Guardia di Finanza di Sibari, al termine di una complessa ed articolata attivita investigativa di polizia economica finanziaria condotta nei confronti di un consorzio agricolo di produttori operante nel territorio della Sibaritide, ha scoperto una truffa ai danni dell’Erario per oltre 3 milioni di euro ed una evasione fiscale per circa 11 milioni di euro. L’attivita di indagine ha inizialmente accertato l’indebita percezione di contributi pubblici dal Consorzio per un importo complessivo di circa 2,2 milioni di euro, concessi per la realizzazione di un programma di investimenti. Per realizzare la truffa sono state costituite due società ed utilizzate fatture false per circa 4 milioni di euro. Una prima società aveva il compito di sovrafatturare, per circa il 150%, il costo dei lavori, delle prestazioni di servizio e delle cessioni di beni oggetto di finanziamento; la seconda, attraverso l’emissione di false fatture, consentiva la restituzione finanziaria del denaro. Le successive attività di investigazione consentivano di accertare una ulteriore truffa ai danni all’Inps mediante il diretto coinvolgimento di falsi braccianti agricoli del consorzio. In particolare è risultato che il Consorzio agricolo, nel periodo 2011-2013, ha denunciato all’Inps complessivamente 319 falsi braccianti agricoli. La falsa attestazione di assunzione di braccianti agricoli e la fittizia dichiarazione di circa 25.000 giornate lavorative, ha consentito di ottenere indebite indennità previdenziali ed assistenziali per oltre un milione di euro. Il controllo della posizione fiscale del consorzio ha evidenziato ulteriori gravi irregolarità risultando costituita una contabilità parallela dell’impresa, atta a dissimulare la reale situazione economica della societa. Complessivamente è stata accertata l’omessa dichiarazione di circa 10 milioni di euro ed una evasione di Iva per oltre 1 milione di euro. All’esito delle indagini il Tribunale di Castrovillari ha disposto il sequestro dell’intero opificio e di un impianto industriale per la lavorazione di prodotti agricoli per un valore complessivo di circa 7.000.000 euro. La Sezione Giurisdizionale per la Calabria della Corte dei Conti di Catanzaro è stata inoltre informata di un danno erariale per circa 2,2 milioni di euro, pari all’importo pubblico erogato fino all’intervento dei finanzieri. Alla Procura della Repubblica di Castrovillari, che ha coordinato l’attività, è stata inviata apposita denuncia per “truffa ai danni dello Stato” e “dichiarazione fraudolenta”.

Sequestro di Pellet sulla Statale 106

COSENZA (CS) La Guardia di Finanza di Cosenza, dopo aver effettuato controlli sulle certificazioni di sicurezza, ha sequestrato ventisei tonnellate di pellet. Le forze dell’ordine hanno trovato il carico non autorizzato su un camion sulla statale 106. Dopo aver controllato l’automezzo ed aver trovato il pellet, oppurtunatamente nascosto, il trasportatore è stato denunciato alle Autorità.

pellet

 

 

Maxi sequestro di stupefacenti a Lamezia

LAMEZIA TERME (Cz) – I militari della Guardia di Finanza di Lamezia Terme  hanno sequestrato un chilo e trecento grammi di cocaina e cento grammi di hascisc che hanno arrestato e posto ai domiciliari un venticinquenne di Rosarno. guardia di finanza  genericaI finanzieri hanno notato la Fiat Multipla guidata dal venticinquenne mentre procedeva ad alta velocità sulla statale 280. Il mezzo e stato fermato e nel corso di una perquisizione è stata trovata la droga.