Tutti gli articoli di Rita Pellicori

Mendicino. Musica e solidarietà con “Cosa vuoi che sia una canzone”

MENDICINO (CS) – Quando musica e solidarietà si incontrano accadono grandi cose. Si accendono le luci sul palco del teatro comunale di Mendicino che si appresta ad ospitare “Cosa vuoi che sia una canzone”, la rassegna in collaborazione con l’associazione Oltrezona e della compagnia Porta Cenere diretta da Mario Massari che partirà il prossimo 21 febbraio. Un titolo accattivante, «un modo di guardare alle canzoni da varie angolature. Fin dalla prima edizione, la rassegna è stato un incontro con i protagonisti della canzone italiana in un ambiente piccolo, senza grandi band, senza grossi impianti. Ho sempre chiesto agli artisti che partecipavano di venire da soli, al massimo con un altro musicista, a raccontarci del rapporto con le proprie canzoni, con le canzoni scritte per altri, con quelle che erano state importanti nella propria formazione in una atmosfera intima, ed è stato interessante vedere come ognuno di loro abbia scelto ogni volta un percorso diverso, a volte stravolgendo anche la scaletta che avevamo programmato perché un determinato racconto portava a cantare delle canzoni che non erano in scaletta», racconta Renato Costabile, direttore artistico della rassegna. Ne ha fatta di strada la rassegna, ma ancora, per fortuna, ha ancora scarpe abbastanza buone per percorrere tanti chilometri che sanno di musica e amore per il prossimo: «Le prime due edizioni sono state organizzate al Teatro Gambaro di San Fili nell’ambito della Residenza “Teatri Meridiani”; poi per qualche anno non è stato possibile realizzarla. Questa edizione, la terza, è stata possibile grazie alla Fondazione “Lilli Funaro” che ha voluto inserirla nelle proprie attività promozionali. È sicuramente un onore far parte della programmazione di questa fondazione che alle attività scientifiche affianca iniziative di promozione che hanno lo scopo di far conoscere la fondazione e al contempo riescono a raccogliere fondi da investire nella ricerca. Otto euro è il costo del biglietto i cui proventi, come al solito, saranno destinati dalla Fondazione Lilly per la ricerca contro i tumori. Per noi che lavoriamo all’organizzazione della rassegna è uno stimolo in più per invitare il pubblico a partecipare non solo a quattro serate di musica, ma a contribuire ad un’attività che merita sicuramente un sostegno continuo. Forse-prosegue Renato- non è un caso che questa rassegna sia entrata nelle attività culturali della fondazione che da sempre ha affidato la propria attività promozionale alla canzone d’autore italiana. Ricordiamo che in questi anni la fondazione ha organizzato concerti di grandi protagonisti della canzone italiana: Francesco De Gregori, Gino Paoli, Pino Daniele, Fiorella Mannoia, Roberto Vecchioni solo per citarne qualcuno, e quest’anno a salire sul palco saranno Luca Carboni e Neri Marcorè che propone uno spettacolo dedicato alle canzoni di Fabrizio De Andrè e Giorgio Gaber. Entusiasta e pronto al grande debutto di giovedì Renato, che mi racconta: << sempre cercato di avere presenze significative nella storia della musica italiana che potessero render conto di diversi approcci artistici. Negli anni passati ci sono stati personaggi della canzone italiana come Massimo Bubola, Mimmo Cavallo, Patrizio Trampetti, Claudio Lolli (che purtroppo ci ha lasciati lo scorso anno), nuove proposte come Emanuele Belloni o musicisti che, anche se non appartenenti alla “generazione storica dei cantautori”, rivestono già da tempo un ruolo importante (Peppe Voltarelli e Dario Brunori ad esempio). Fu proprio Dario ad aprire la nostra prima edizione, pochi giorni dopo la fine di una lunga tournée, venendo a suonare in “solo” in una memorabile serata al Teatro si San Fili.
Quest’anno, oltre alla presenza di due nomi storici come Edoardo De Angelis e Mimmo Locasciulli, che non hanno bisogno di presentazioni, avremo Canio Loguercio, un musicista non noto forse al grosso pubblico ma molto stimato tra gli addetti ai lavori, che negli anni ha attraversato diverse situazioni musicali con una interessante ricerca sulla canzone napoletana dimostrandosi capace non solo di nuove rivisitazioni ma di un modo di comporre che risente delle sue esperienze (il suo ultimo disco realizzato con Alessandro D’Alessandro ha ricevuto diversi riconoscimenti tra cui la “Targa Tenco per il miglior album in dialetto). Nella prima serata avremo Nino Racco, non un musicista, ma un attore teatrale che da anni svolge una ricerca sul mondo dei cantastorie e che più volte si è confrontato negli anni con la “Canzone” che è proprio il titolo del suo ultimo spettacolo. Finora abbiamo usato solo due location e non si è pensato ad una rassegna itinerante, magari col tempo, e con un allargamento di partnership, potrebbe anche succedere».

Rita Pellicori

 

 

 

 

Legambiente, premiata Mendicino tra i Comuni ricicloni

MENDICINO (CS) – Oggi,nel corso dell’annuale manifestazione di Legambiente, la Città di Mendicino è stata premiata per le alte performance raggiunte nella raccolta differenziata. Mendicino si attesta tra i primi 20 Comuni della Provincia di Cosenza e nei 30 più virtuosi dell’intera Calabria per percentuale di raccolta differenziata . La Città,inoltre, è seconda in tutta la Regione, dietro solo a Castrolibero, tra i Comuni attorno ai 10.000 abitanti. Sulla base dei dati Ispra 2017, infatti, Mendicino ha raggiunto il 70,6%, con un aumento del 25,8% rispetto al 2016. Il Sindaco ha subito ringraziato tutti i cittadini, il personale comunale, la Eco Servizi e i suoi addetti per aver raggiunto questo straordinario traguardo e  ha annunciato che per il futuro la tariffazione puntuale sarà la grande sfida per aumentare ancora di più la qualità del servizio e per premiare i cittadini più virtuosi. <<Dedico questo premio a tutti i miei cittadini che hanno sempre creduto in me e in questa nostra epocale sfida per il cambiamento, una sfida che oggi possiamo dire a gran voce di aver ampiamente vinto>>, ha dichiarato il sindaco Antonio Palermo.

Margherita Ricci risponde al circolo PD di Mendicino: «Facciano chiarezza gli altri»

MENDICINO (CS) –  Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa a firma di Margherita Ricci, segretaria dimissionaria del Circolo PD di Mendicino. «Ho letto in questi giorni sui giornali locali un attacco feroce, ma del tutto privo di fondamento e consistenza politica, alla mia persona. Le beghe da bar non mi sono mai piaciute, le chiacchiere da salotto men che meno, ma visto che sono stata chiamata in causa in prima persona ho deciso di rispondere per informare la Città. Uno sparuto numero di iscritti al Circolo PD di Mendicino, dei quali non sappiamo, anche se li possiamo immaginare, neanche i loro nomi e che non rappresentano di certo tutto il nostro partito, mi chiede di fare chiarezza. Per la verità, non capisco quale chiarezza io debba fare visto che il mio percorso, a differenza di altri, è sempre stato pulito e lineare. Mi si imputa che nel lontanissimo ormai 1997, ben 22 anni fa, non proprio ieri quindi, sono stata eletta consigliere con l’allora sindaco Piscitelli, dimenticando però di aggiungere che lo fui in quota “Margherita” e che fui anche assessore alla Comunità Montana. E quindi? Da allora ci sono state almeno 4 tornate elettorali a Mendicino, un’altra epoca storica dunque, mentre si sono dimenticati di aggiungere che l’attuale assessore Francesco Gervasi con il sindaco Piscitelli è stato assessore nella scorsa legislatura per quasi 5 anni. Dopo quell’esperienza lontana nel tempo io ho lasciato l’attività politica diretta, salvo essere candidata nel 2004, in alternativa ad Ugo Piscitelli, candidandomi con il sen. PD Geppino Camo. Dopo di allora sono tornata a fare il mio mestiere di avvocato, la moglie e la mamma, pur continuando a seguire sempre la politica e il mio partito. Nel 2014 ho scelto insieme a tutti gli iscritti al circolo Pd di Mendicino all’unanimità di sostenere il Sindaco Antonio Palermo e di candidarmi insieme all’attuale assessore Francesco Gervasi alla guida della nostra Città con una squadra giovane e dinamica e in una lista civica. Da qui un percorso amministrativo fatto di serietà, abnegazione totale, spirito di collaborazione assoluta, in cui io e il partito abbiamo saputo dare un importante contributo alla crescita della nostra Città. Un’amministrazione che ha raggiunto grandi traguardi come è oggi sotto gli occhi di tutti, con una maggioranza di cui noi ancora oggi ufficialmente siamo parte integrante, visto che non abbiamo mai aperto in questi anni nessuna crisi di governo né nessuno di noi ha chiesto di farlo alla sottoscritta segretaria. Proprio per il rapporto di collaborazione intenso avuto, nel settembre scorso il nostro Sindaco Antonio Palermo mi ha chiesto, da segretario del circolo locale, di sapere se e in che modo il PD di Mendicino avrebbe appoggiato la sua ricandidatura o se, in realtà, ci fossero delle difficoltà viste alcune voci che proprio gli stessi promotori del comunicato succitato avevano diffuso sul territorio creando a me, al capogruppo Roberto Caputo, e a tutti i democratici di Mendicino più di qualche imbarazzo. A questo punto ho sentito di affrontare la discussione nel nostro circolo e con un documento del 16 settembre, sottoscritto da tutto il direttivo all’unanimità, si sanciva “di non aver alcuna preclusione in riferimento alla figura dell’ing. Antonio Palermo, quale possibile candidato a Sindaco nel 2019”. In quella riunione, e per la verità anche in altre occasioni, l’attuale assessore in carica Francesco Gervasi, membro del direttivo, ci comunicava la sua intenzione probabile di non ricandidarsi per motivi strettamente personali e non politici. Questi i fatti. Il resto è pura mistificazione ad opera di chi chiede a me di fare chiarezza mentre dovrebbe dire alla Città e prima ancora a tutti i democratici di Mendicino perché occorrerebbe interrompere un percorso che tanto beneficio ha portato alla nostra comunità e ai cittadini. Dovrebbe spiegare perché si continua ad essere contemporaneamente di nascosto o nei bar contro questa amministrazione, senza averlo ad oggi mai esplicitato pubblicamente, e però si mantiene la poltrona da assessore in giunta. Dovrebbe fare chiarezza sul perché per 5 anni meno tre mesi questa compagine civica è andata bene e ora dovremmo invece fare scelte diverse di cui non si intravedono né motivazioni né direzioni. Dovrebbe spiegare ai cittadini e a tutti i democratici di Mendicino perché, come avvenuto già alla fine della scorsa legislatura, sotto elezioni si decide di cambiare casacca e saltare da una parte all’altra. Dovrebbe spiegare perché in questi mesi nel nostro Circolo non si sono volute mai fare discussioni coinvolgendo tutto il direttivo e la segretaria e i democratici di Mendicino a confrontarsi? Dovrebbe dire perché invece di summit nelle stanze segrete non si affrontano le questioni alla luce del sole? E spiegare ancora alla nostra gente come mai a settembre non c’erano preclusioni sul Sindaco e dopo tre mesi all’improvviso a pochi giorni dalle elezioni esce la mozione del vicesegretario? Ecco perché, per questa incoerenza di taluni e sopratutto per evitare al mio partito scelte irresponsabili di cui certamente i veri democratici di Mendicino non hanno alcuna intenzione di macchiarsi per il bene della nostra Città, mi sono dimessa, in coerenza con le mie e le nostre scelte di questi anni. Non ho mai tenuto alle poltrone e le mie azioni lo hanno sempre dimostrato, a differenza di altri. Questo attacco gratuito e immotivato nei miei confronti francamente non l’ho compreso né io né i tanti militanti del nostro partito a Mendicino. Con convinzione ho firmato il documento, insieme al capogruppo PD in seno al consiglio comunale, Roberto Caputo, a sostegno del sindaco. L’ho fatto perché ciò avevamo deciso all’unanimità come partito. Sono certa che tutti i democratici mendicinesi la pensino come me, come Roberto e come la maggioranza degli iscritti e simpatizzanti, perché non c’è alcun motivo perché Mendicino torni indietro. Resto convita che anche il partito a livello provinciale e regionale sappia evitare che il Pd scelga che prevalgano i personalismi di qualche nostro iscritto portandoci su strade sbagliate e perdenti che la gente non capirebbe visto il buon governo di questi anni a Mendicino. A queste mie domande, che sono le domande della stragrande maggioranza degli iscritti, dei simpatizzanti e degli elettori del Pd a Mendicino, diano risposte quei pochi che per mero protagonismo personale vorrebbero arrecare al mio e nostro partito un grave danno agli occhi della comunità mendicinese, se hanno qualcosa di motivato da rispondere, cosa che escludo a priori».

Antonio Martiniello è il nuovo ingaggio della Reggina

REGGIO CALABRIA-  La Reggina ha ingaggiato l’attaccante Antonio Martiniello. Il calciatore, classe ’96,arriva in prestito dall’Olbia e si lega al club amaranto fino al termine della stagione. «La Reggina è una piazza importante, sono orgoglioso di aver fatto questa scelta e prometto che suderò sempre la maglia ogni volta che sarò chiamato in causa. Il mio idolo? Ibrahimovic».

Antonio Martiniello ha indossato le maglie di Aversa Normanna, Paganese e Cavese dove ha collezionato trentuno presenze realizzando diciannove reti.

 

 

A Cosenza “Per non dimenticare- L’Olocausto, aberrazione del genere umano”

COSENZA – “La Shoah è stato il male assoluto e non c’è altro riferimento storico che le si avvicini per nefandezza e per gli obiettivi che perseguiva».
Lo ha detto questa mattina, portando i saluti del Sindaco Mario Occhiuto, al convegno sulla giornata della memoria, sul tema Per non dimenticare l’Olocausto, aberrazione del genere umano” organizzato dall’Istituto Superiore Da Vinci-Nitti di Cosenza, il dirigente del settore educazione del Comune , Mario Campanella.
«Come città – ha detto Campanella – siamo in costante rapporto con il mondo ebraico del quale ammiriamo la capacità di identificazione, la bellezza culturale di cui è portatore, la forza con la quale è riuscito a resistere a millenni di persecuzione.
Dobbiamo partire da quella tragedia – ha detto ancora Campanella – per lanciare messaggi di speranza, di rispetto, di tolleranza tra le nuove generazioni, non dimenticando che la Shoah è stata la più grande sconfitta per l’Umanesimo».
L’iniziativa, per celebrare la memoria all’Istituto “Da Vinci-Nitti” in occasione della giornata per ricordare le vittime dell’olocausto, ha visto anche la proiezione di filmati d’epoca, testimonianze e racconti di uno dei momenti più bui della storia.
Oltre al Dirigente scolastico, prof. Giorgio Clarizio, hanno preso parte alla manifestazione la prima rabbina donna in Italia, Rabbi Barbara Aiello e Roque Pugliese, membro della comunità ebraica di Napoli. A loro è toccato raccontare le storie degli ebrei italiani vittime delle leggi razziali prima, e dei campi di internamento e concentramento poi.
La giornata ha rappresentato un momento di riflessione anche sugli ebrei in Calabria e, in particolare, sulla storia del Campo di Ferramonti di Tarsia.
Su questo tema si sono susseguiti i contributi del Sindaco di Tarsia, Roberto Ameruso, dello storico dell’Università della Calabria, Adele Valeria Messina e di Marilena Cerzoso, archeologa e direttrice del Museo dei Brettii di Cosenza.
A questo proposito, proprio al Museo dei Brettii e degli Enotri, domenica 27 gennaio, in occasione della giornata della Memoria, sarà proiettato, dalle 10 alle 13 e dalle 15,30 alle 19,30 (con ultimo ingresso alle 19,10) il filmato “Ferramonti. Il bene del male”, realizzato dagli studenti del “Da Vinci-Nitti” e che è stato proiettato anche durante la manifestazione di questa mattina.

 

 

Coldiretti, al via in 39 istituti scolastici il progetto di educazione alimentare

CATANZARO – In collaborazione con l’Ufficio Scolastico Regionale della Calabria, in ben 39 Istituti Comprensivi di tutta la regione e oltre duemila alunni ha preso il via il progetto di educazione alimentare: “Promozione di stili di vita sani attraverso la riscoperta dell’alimentazione tradizionale calabrese”.  Un percorso di educazione alimentare  a diretto contatto con fattorie didattiche, agriturismi e aziende agricole aderenti a Coldiretti, oltre che dei mercati di Campagna Amica. I principali destinatari del progetto saranno appunto le scuole: con l’ausilio dei produttori agricoli e di tecnici verranno avviati una serie di attività e laboratori sul cibo e cultura alimentare. Partner dell’iniziativa sono l’Associazione Sceriffo sul Campo e  l’ADI (Associazione Italiana di Dietetica e Nutrizione Clinica). Quest’ultima sosterrà l’iniziativa a livello scientifico, culturale e didattico con  esperienze legate al tema del benessere alimentare e dei corretti stili di vita. «Il progetto –riferisce Angela Mungo, coordinatrice dell’iniziativa di Coldiretti Calabria –   promuoverà e valorizzerà la dieta mediterranea come stile alimentare sano e quale fattore identitario e culturale del nostro territorio, per aiutare i ragazzi a nutrirsi in maniera adeguata e contrastare il sovrappeso diminuendo un fattore di rischio per la salute. Un’occasione – continua – per riflettere con alunni, insegnanti e genitori  sull’importanza di una corretta alimentazione, con l’intento di aumentare la conoscenza delle colture locali, della stagionalità dei prodotti agricoli e sul rilevante tema della tutela dell’ambiente e della biodiversità.  Il materiale didattico, stampato in un opuscolo e contenuto in una chiavetta usb, – aggiunge –  sarà fornito da Coldiretti Calabria al docente referente». I contenuti, riassunti in schede didattiche – aggiunge la prof.ssa Miriam Scarpino referente dell’Ufficio Scolastico Regionale -, costituiranno l’introduzione al percorso di avviamento alla conoscenza delle filiere agricole calabresi quali latte, grano, olio, miele, ortofrutta ed altre. Abbiamo riscontrato un grande interesse delle scuole – prosegue – e questo ci inorgoglisce poiché è la testimonianza di una scuola aperta, inclusiva e innovativa». Un’attenzione particolare sarà dedicata alla lettura delle etichette e alla riduzione degli sprechi per contribuire a formare cittadini – consumatori consapevoli nelle scelte e acquisti alimentari. Il progetto prevede un grande evento conclusivo presso una azienda agricola  multifunzionale della rete di Campagna Amica.

 

 

 

 

Minaccia moglie e figlia, arrestato 57enne

CORIGLIANO-ROSSANO  (CS) – Nel corso della tarda serata di ieri, i carabinieri del Nucleo Operativo Radiomobile della Compagnia di Rossano,unitamente agli agenti della Squadra Volante del Commissariato di P.S. di Corigliano Rossano, hanno tratto in arresto, per il reato di maltrattamenti in famiglia, S. P., rossanese classe 1962 già noto alle forze dell’ordine.
La vicenda nasce intorno alle 23,30 quando l’uomo inizia un litigio per futili motivi con la propria consorte all’interno dell’abitazione, nel centro storico di Rossano. La discussione, da quanto ricostruito dagli operanti grazie alla denuncia della donna ed alle informazioni raccolte da persone informate sui fatti, si sarebbe animata ulteriormente al diniego della donna di consegnare una somma di denaro all’uomo: a quel punto, lo stesso si sarebbe scagliato contro la moglie e contro la figlia che, nel frattempo era stata contattata telefonicamente dalla donna e si era recata presso l’abitazione per fornire aiuto. Agli improperi si sarebbero susseguite le minacce con un coltello e, con un ferro incandescente, l’uomo avrebbe causato delle ustioni sulla mano della consorte.
I carabinieri ed i poliziotti, giunti prontamente presso l’abitazione, hanno trovato le due donne lungo la strada che si erano allontanate dall’abitazione, mentre l’uomo è stato trovato all’interno del proprio appartamento. Alle due donne sono state fornite le cure del caso presso l’Ospedale di Rossano, mentre l’arrestato, al termine delle formalità di rito, è stato tradotto presso la Casa Circondariale di Castrovillari così per come disposto dalla competente Autorità Giudiziaria.

 

 

Conad Lamezia sfiora l’impresa a Brescia, coach Rigano commenta il momento della squadra

LAMEZIA TERME (CZ) – L’impresa sfiorata in casa Brescia e la convinzione che il percorso di crescita intrapreso debba ancora proseguire. A distanza di qualche giorno dalla prova offerta dalla Conad Lamezia in casa della capolista del girone bianco di serie A2, coach Rigano prova a commentare il momento della sua squadra.

«In questo momento abbiamo tracciato una via che ci potrebbe portare ad essere orgogliosi di noi stessi e del lavoro che facciamo quotidianamente – asserisce il tecnico giallorosso – Sarebbe stato un colpaccio riuscire a vincere a Brescia però dall’altra parte della rete c’è stato qualche giocatore che ad un certo punto ha deciso che non doveva finire così. Il nostro livello di gioco probabilmente è leggermente calato ma quando un giocatore come Cisolla recupera un pallone in tribuna sta dando un segnale importante a tutta la sua squadra che quella partita non la voleva perdere e così è stato».
Quanto alla prova dei suoi, Rigano elogia il cuore e il carattere mostrato, ma sottolinea soprattutto la crescita tecnica del gruppo
«L’agonismo è importante, senza non si riesce ad ottenere risultato, ma io ho visto grandi passi avanti anche sotto il profilo tecnico-organizzativo. Adesso è divertente veder giocare questa squadra – prosegue – credo che ancora non stiamo giocando la nostra miglior pallavolo, forse qualcosa di più possiamo farla, soprattutto in attacco, ancor di più in contrattacco e nella gestione della palla. Ma stiamo crescendo e se siamo riusciti a tenere testa ad una squadra come Brescia è grazie all’atteggiamento ma anche ai progressi fatti, anche alla preparazione eccezionale della gara fatta con lo staff».
Sulla strada della Conad Lamezia ora altre due trasferte d’alta classifica, altre due gare dal pronostico avverso, ma in fondo lo era anche quello di domenica scorsa.
«Sarà più difficile prendere di sorpresa Santa Croce o Mondovì così come forse è successo con Brescia che magari viveva una fase di appagamento. Per questo spero che quella di domenica non sia stata la nostra maggiore espressione di gioco ma che questa squadra possa fare ancora qualcosa in più. Noi dobbiamo pensare sempre a migliorarci. Domenica a Santa Croce dovremo prima pensare a migliorare il nostro livello di gioco, solo dopo potremo pensare a fare risultato».
 

Nascondeva selvaggina, denunciato 49enne

Rebus risolto! Francesco Eliseo è il nuovo coach della Ferraro Lamezia

LAMEZIA TERME (CZ) – Risolto in meno di 24 il rebus del nuovo allenatore della Ferraro Lamezia che, dopo il divorzio con l’ormai ex Giangrossi, non ha perso tempo ed ha raggiunto l’accordo con il nuovo coach che poi tanto nuovo non è.

La società del presidente Antonio Ferraro ha, infatti, raggiunto l’accordo in tempo record con Francesco Eliseo che quindi, dopo un “divorzio” durato il tempo di un girone di andata, ritorna a sedersi sulla panchina delle biancoverdi che aveva lasciato all’indomani della disputa dei play-off della passata stagione. Coach Eliseo conosce bene l’ambiente lametino ed anche buona parte della squadra, con la settimana di pausa che cade a puntino avrà il tempo per trasmettere il proprio credo pallavolistico al roster riplasmato dal presidente Ferraro proprio negli ultimi giorni alla luce di alcune defezioni causa infortuni.

Eliseo ha già ripreso contatto con la squadra e, soprattutto, con le nuove ed ultime arrivate da cui dovrà trarre il meglio per una fase discendente del torneo più ricca di soddisfazioni.

Presto le sue prime impressioni: «Sono molto contento della squadra, che si vede che è stata allenata bene. Sicuramente non meritiamo l’attuale classifica ma ho visto una forte motivazione ed un grosso spirito di rivalsa. Sono convinto che col duro lavoro usciremo da questa situazione difficile. Personalmente – continua Eliseo – quando è arrivata la chiamata della Ferraro Lamezia non potevo che accettare. Sono stato benissimo l’anno scorso con la dirigenza che mi ha sempre trattato come uno di famiglia. Spero di riuscire a far bene e di ripagarli per la fiducia».
Ad Maiora Mister!