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Palazzo dei Bruzi, approvato il piano per nuove assunzioni

COSENZA – La Giunta comunale, presieduta dal Sindaco Mario Occhiuto, ha approvato, nei termini previsti dalla normativa, il Piano dei fabbisogni di personale relativo al triennio 2018/2020.

Il Piano rappresenta, di fatto, il documento di riferimento essenziale alle amministrazioni pubbliche per la definizione del proprio modello organizzativo e, sebbene debba avere una valenza triennale, va adottato anualmente e allegato al Documento Unico di Programmazione. Preliminare all’adozione del Piano è la verifica delle eccedenze di personale, condizione necessaria per poter effettuare nuove assunzioni o instaurare qualunque tipologia di rapporto di lavoro.

Da questa ricognizione, effettuata da Dirigenti di settore/Staff, è emerso – come esplicitato in delibera – che il Comune di Cosenza non ha lavoratori in soprannumero né in eccedenza; infatti, rispetto all’ultima dotazione organica, adottata nel 2013 e determinata in 661 unità, il personale effettivamente in servizio è ad oggi pari a 532 unità lavorative. Diversamente, per quanto attiene il personale dirigenziale, accade che i posti disponibili e vacanti ammonteranno nel triennio a 9 unità, sulla base dei pensionamenti maturati fino al 2017 e previsti nel 2018 e 2019.

In questo caso il Piano di fabbisogno triennale (ed il piano assunzionale 2018) approvato dalla Giunta – in esecuzione della sentenza del Consiglio di Stato a cui l’Amministrazione ha dato seguito con la pubblicazione della graduatoria del concorso espletato nel 2010 – stabilisce che si proceda nel 2018 con l’assunzione di 3 dirigenti a tempo indeterminato, altrettanti nel 2019 e nel 2020, nel rispetto dei limiti alle assunzioni del personale dirigente previsti dalla normativa attuale. In questi ultimi mesi del 2018, inoltre, l’Amministrazione comunale assumerà 12 unità lavorative, ai sensi della Legge 68/99, da inquadrare nella categorie A e B.
Infine, nel piano triennale 2019/2021 che sarà deliberato il prossimo anno, sarà programmata l’assunzione dei profili professionali non dirigenziali, da effettuarsi nel 2019 e 2020.

Imbavagliata, picchiata e rinchiusa in garage. «Ero per strada»

IONADI (VV) – Una donna di 40 anni è stata legata, picchiata e rinchiusa in un suo garage. Il fatto è successo a Ionadi, nel vibonese.

Ad accorgersi di quanto avvenuto ed a lanciare l’allarme è stato il compagno della donna dopo che P entrato nel locale. Una volta portata nell’ospedale di Vibo Valentia, i medici hanno riscontrato alla donna ferite, contusioni ed ecchimosi in diverse parti del corpo, conseguenza delle percosse subite.

Su quanto avvenuto hanno avviato le indagini i carabinieri della Compagnia di Vibo Valentia, i quali sono stati allertati direttamente dai sanitari. La donna avrebbe riferito agli investigatori di essere stata aggredita mentre stava passeggiando per strada, prelevata di peso e condotta nel garage di sua proprietà dove è stata ulteriormente picchiata, legata ed imbavagliata.

Ex Hotel Jolly, Movimento NOI presenta esposto in procura

COSENZA – In merito alla vicenda «a dire poco torbida»- legge in una nota diffusa dal Movimento NOI e che avvolge l’iter istituzionale in relazione all’Ex Jolly Hotel, la Comunità politica del Movimento NOI ha presentato esposto – denuncia presso la Procura della Repubblica di Cosenza. La decisione è maturata con la sentenza del TAR Calabria del 18 Settembre 2018 con la quale la Giustizia Amministrativa ha stabilito che il bene è di proprietà dell’ATERP (Azienda Territoriale per l’Edilizia Residenziale Pubblica Regionale).

 

«Con ciò, evidenziando che il Comune di Cosenza non è il legittimo proprietario del bene sul quale, invece, come se lo fosse, ha provveduto – evidentemente contro la Legge – a indire una gara d’appalto consentendo all’impresa vincitrice, di iniziare la demolizione. A dare data certa delle circostanze è lo stesso Sindaco di Cosenza Arch. Mario Occhiuto che molti mesi prima della sentenza della Giustizia Amministrativa, pubblicava notizie ufficiali inerenti data di inizio lavori e smantellamento dell’ex Hotel Jolly. L’incontrovertibile situazione, ha posto il Movimento NOI a esporre i fatti alla Procura della Repubblica di Cosenza perché la Giustizia ristabilisca la legalità. Ci chiediamo come sia possibile che, il Sindaco di Cosenza possa in qualche modo autorizzare la demolizione di un bene di cui non è il legittimo proprietario. Ci chiediamo, altresì, in quale realtà democratica un Ente Pubblico provvede a indire una gara d’appalto, assegnare i lavori ad una impresa, allestire un cantiere con tanto di recinzione, e autorizzare la stessa ditta a demolire un edificio senza averne la proprietà, così come il TAR ha sentenziato lo scorso 18 settembre, quindi, violando norme e regolamenti. Eppure, Sindaco e Dirigenti sono pubblici ufficiali che, in questo caso, nello svolgimento delle loro funzioni, hanno intenzionalmente procurato un vantaggio patrimoniale al Comune, impadronendosi di un immobile senza averne titolo e, ancor più grave, recando all’ATERP un ingiusto danno poiché gli infissi di ben cinque piani sono stati letteralmente eliminati».

«E’ davvero incredibile – afferma il portavoce del Movimento Fabio Gallo – che si possa immaginare di demolire un bene di cui non si dispone legittimamente della proprietà, ma il Comune di Cosenza lo ha fatto e tutti lo hanno consentito: dirigenti, funzionari, assessori, consiglieri. “Altrettanto incredibile il dover prendere atto – conclude la nota – come la ditta vincitrice della gara per la demolizione indetta dal Comune o le ditte locali subappaltatrici, abbiano iniziato lavori illegittimi e nessuno sia intervenuto in tempo per impedirne lo svolgimento, nonostante i media digitali e gli organi della stampa abbiano abbondantemente riportato i comunicati inequivocabili e in grande stile del Sindaco Mario Occhiuto”. Confidiamo nella Magistratura – aggiunge Fabio Gallo – perché accerti eventuali responsabilità che a noi appaiono evidenti».

‘Ndrangheta, blitz nel reggino. Tra i fermati anche un sindaco

REGGIO CALABRIA – È in corso dalle prime ore di questa mattina una vasta operazione dei carabinieri del Comando provinciale di Reggio Calabria, in esecuzione di un fermo emesso dalla Dda nei confronti di appartenenti alla cosca Alvaro di Sinopoli, accusati di associazione di tipo mafioso, estorsione, truffa aggravata, trasferimento fraudolento di valori, aggravati dal metodo e dalle finalità mafiose.

Tra i fermati c’è anche un sindaco di un Comune aspromontano e due imprenditori. Le indagini dei carabinieri hanno fatto luce sugli interessi criminali della cosca Alvaro, una delle più agguerrite cosche del mandamento tirrenico della ‘ndrangheta reggina, in grado di infiltrare enti pubblici e amministrazioni locali per influenzarne le scelte e acquisire illecitamente appalti e finanziamenti pubblici.

Rende-Catanzaro, i sindaci Manna e Abramo ospiti del presidente Coscarella

RENDE (CS) – Prima del derby di questa sera c’è stata la gradita visita del sindaco di Catanzaro Sergio Abramo che, assente alla gara per impegni personali, non ha voluto comunque far mancare un suo saluto arrivando al “Marco Lorenzon” insieme al primo cittadino di Rende Marcello Manna. Ad accoglierli il presidente Fabio Coscarella che ha fatto gli onori di casa ed ha voluto far visitare la struttura di “Casa Rende”, vero fiore all’occhiello della società biancorossa, al sindaco Abramo che ha apprezzato il lavoro svolto.  

I due primi cittadini tra un caffè ed una battuta hanno anche avuto modo di parlare di calcio e questioni istituzionali. 

Marcello Manna: «Ringrazio il sindaco di Catanzaro Sergio Abramo che si è reso disponibile, nonostante gli impegni personali, ad accettare il mio invito ed ha voluto vedere il “Marco Lorenzon”, salutare il presidente del Rende calcio Fabio Coscarella dimostrando grande sensibilità istituzionale e sportiva. Questo va nella direzione che tutti auspichiamo in una regione che vogliamo sempre più unita grazie a questi valori nonostante l’appartenenza a colori sportivi diversi. Ovviamente questa sera sarò presente al “Lorenzon” per stare vicino come sempre alla squadra».

Sulla stessa lunghezza d’onda il sindaco Sergio Abramo: «Sono venuto per la grande cortesia del mio collega sindaco Manna che ha tenuto non solo a invitarmi personalmente ma nonostante fossi in viaggio per la Puglia, per problemi personali, ha voluto che passassi dallo stadio di Rende per dimostrare la vicinanza tra le due città. Al di là che come sindaco spero possa vincere il Catanzaro, così come il sindaco di Rende spera il contrario, non si può nascondere la forte vicinanza che esiste tra me e Marcello Manna grazie ad una fitta collaborazione che abbiamo intrapreso dal punto di vista istituzionale. Dispiace non poter essere presente alla partita ma ricambierò l’invito rivoltomi. Mi auguro inoltre che si possa vivere una sana serata di calcio e di sport. Ci tengo, come sindaco, che al di là dei colori che contraddistinguono le due città ci si unisca attraverso lo sport, come calabresi».  

Uccisione macellaio a Simeri Crichi, arrestate quattro persone

CATANZARO – I carabinieri della Compagnia di Sellia Marina, supportati da personale dell’Arma di Lecco, stanno eseguendo, a Botricello e Lecco, un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip del Tribunale di Catanzaro su richiesta della Procura della Repubblica del capoluogo calabrese, nei confronti di 4 persone accusate di concorso in omicidio aggravato.

Secondo l’accusa i quattro sarebbero i responsabili dell’omicidio del commerciante di carni trentacinquenne, Francesco Rosso, ucciso a Simeri Crichi il 14 aprile 2015 con tre colpi di pistola sparati a distanza ravvicinata mentre stava lavorando all’interno della macelleria di famiglia.

Evasione, spaccio e detenzione di droga, controlli serrati nel cosentino

CORIGLIANO – ROSSANO (CS) – Personale della Polizia di Stato in servizio alla Polizia Giudiziaria del Commissariato di Corigliano-Rossano, ha tratto ieri in arresto in flagranza del reato di detenzione di sostanza stupefacente ai fini dello spaccio, G. M. cl. 73, con numerosi precedenti penali e di polizia specifici, compreso traffico internazionale di stupefacenti, e la compagna J. M. cl.85.

A seguito di attività investigative tipiche, il personale della polizia giudiziaria del Commissariato di P.S., ha proceduto ad una perquisizione domiciliare a carico dei due soggetti presso la propria abitazione nell’area urbana di Corigliano in Corigliano-Rossano, durante la quale sono stati rinvenuti e sequestrati: un bilancino di precisione, numerose dosi di sostanza stupefacente del tipo eroina e alcune del tipo Marijuana già pronte per la cessione, oltre a 600 euro in banconote di piccolo taglio verosimilmente provento dell’attività di spaccio.

Gli agenti della Polizia di Stato hanno trovato altresì, nell’abitazione un noto soggetto assuntore di sostanza stupefacente che aveva appena acquistato della sostanza per uso personale.

Visti gli elementi di reità raccolti, l’acquirente è stato  deferito all’Autorità Amministrativa in base all’art. 75 del DPR 309/90, mentre G.M. e la J.M. venivano tratti in arresto in flagranza del reato di detenzione di sostanza stupefacente ai fini dello spaccio.

Nel pomeriggio di ieri, inoltre, personale della squadra volanti dello stesso Commissariato  ha denunciato in stato di libertà M.I.N. cl.84, già agli arresti domiciliari, per evasione. La stessa è stata individuata dagli operatori di polizia mentre si accingeva a rientrare in casa dopo una “fuga” senza autorizzazione.

Altri risultati conseguiti nel corso di  controlli straordinari del territorio effettuati dal personale della Squadra Volanti e del Reparto Prevenzione Crimine Calabria Settentrionale, nel comune di Corigliano-Rossano sono i seguenti:

– 9 posti di controllo;

– identificate 170 persone;

– 90 auto controllate;

– 39 persone sottoposte agli obblighi di legge controllate.

Auto rubate, armi e un ordigno esplosivo scoperti nel vibonese

VIBO VALENTI – I militari della Compagnia della Guardia di Finanza di Vibo Valentia hanno dato corso ad un’attività di controllo economico del territorio, con particolare riguardo al contrasto dei traffici illeciti nel Comune di Vibo Valentia che, dopo ore di perlustrazione, ha consentito di individuare, ben nascosto fra la fitta vegetazione, un recipiente contenente un ordigno esplosivo artigianale, una pistola industriale ed una pistola artigianale.

A poca distanza dalle armi, inoltre, i finanzieri hanno rinvenuto, ben occultate anch’esse dalla vegetazione, due autovetture rubate recentemente. Immediate le operazioni di perquisizione, che hanno visto impegnati, in sinergia con le fiamme gialle, i militari dell’Arma dei Carabinieri appartenenti al Comando
Provinciale di Vibo Valentia, al Comando Compagnia di Vibo Valentia, al Nucleo Cinofili di Vibo Valentia ed al Team Artificieri del Comando Provinciale di Catanzaro. La preziosa sinergia ha permesso il setaccio sistematico dell’area di interesse, mentre la competenza del Team Artificieri ha consentito la messa in
sicurezza dell’ordigno, assimilabile, a tutti gli effetti, ad un congegno bellico ad alto potenziale esplodente, fatto brillare sul posto.

 

Tragedia del Raganello, fiaccolata in memoria delle vittime

CIVITA (CS) E’ passato un mese dalla tragedia delle Gole del Raganello in cui morirono dieci persone travolte da un’onda di piena e la comunità di Civita, il centro in cui si verificò la tragedia, si è ritrovato per celebrare una giornata a ricordo delle vittime.

«Vogliamo ricordare chi non c’è più – ha detto il sindaco, Alessandro Tocci – e di comune accordo con il nostro parroco e l’Eparca della Diocesi di rito greco bizantino abbiamo deciso di dedicare l’intera giornata alla memoria, alla fede e alla speranza affinché cose del genere non accadano mai più».

Le parole di mons. Donato Oliverio

«È doveroso – ha detto, durante la funzione, l’eparca mons. Donato Oliverio – vivere il dolore. Lo viviamo e lo facciamo nostro il dolore dei familiari offrendo loro la nostra vicinanza fatta di preghiera. Ci dia forza e consolazione la fede in Dio».
Alla commemorazione, cui ha fatto seguito una fiaccolata, sono intervenuti anche il presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio, ed il prefetto di Cosenza, Paola Galeone.

Fonte e foto Ansa

Seminara, omicidio Gioffrè, arrestate tre persone

REGGIO CALABRIA – È in corso dalle prime ore di questa mattina un’operazione dei carabinieri del Comando provinciale di Reggio Calabria, coordinata dalla Dda reggina, per l’esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico di tre persone, accusate, a vario titolo, di omicidio, estorsione e porto e detenzione illegali di armi, con l’aggravante delle modalità mafiose.

Il provvedimento in esecuzione scaturisce dalle indagini sull’omicidio a Seminara, nel reggino, dell’allevatore Fabio Giuseppe Gioffrè , ucciso il 21 luglio scorso in un agguato mafioso in cui rimase ferito un bambino di 10 anni di nazionalità bulgara.
Le indagini hanno consentito di fare luce sul contesto in cui è maturato l’omicidio, riconducibile, secondo quanto riferito dai carabinieri, “alle articolate dinamiche criminali del territorio della Piana di Gioia Tauro”, e di individuare uno degli esecutori materiali dell’omicidio.