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Le mani della ‘ndrangheta sull’eolico, 13 arresti a Reggio Calabria

REGGIO CALABRIA – È in corso dalle prime ore di questa mattina, in varie località del territorio nazionale, una vasta operazione dei Carabinieri di Reggio Calabria, per l’esecuzione di un’ordinanza di misura cautelare nei confronti di 13 persone, ritenute responsabili, a vario titolo, di associazione di tipo mafioso, estorsione, illecita concorrenza con violenza o minaccia e danneggiamento, aggravati dal metodo o delle finalità mafiose, e induzione indebita a dare o promettere utilità. Le attività investigative, coordinate dalla DDA di Reggio Calabria, hanno permesso di accertare la sistematica infiltrazione delle cosche calabresi nei lavori necessari alla realizzazione dei parchi eolici nelle province di Reggio Calabria, Catanzaro, Crotone e Vibo Valentia. Nel corso delle indagini sono stati documentati numerosi episodi estorsivi in danno delle aziende committenti, perfezionati grazie all’apporto di imprese colluse con le compagini mafiose egemoni sulle aree in cui sono state realizzate le opere.

Truccavano gli appalti, maxi blitz della finanza: 40 misure cautelari nel cosentino

CASTROVILLARI (CS) – Si chiama Comune accordo l’operazione della guardia di finanza in corso sotto il coordinamento del procuratore capo di Castrovillari Eugenio Facciolla, per l’esecuzione di 40 misure cautelari nei confronti di altrettante persone ritenute responsabili di turbativa negli appalti e di altri reati contro la pubblica amministrazione. Sequestrate 11 attività, tra società ed imprese. I particolari dell’operazione saranno resi noti in una conferenza stampa convocata alle 11,30 al comando provinciale delle fiamme gialle di Cosenza. Parteciperanno anche il procuratore generale presso la Corte d’Appello di Catanzaro Otello Lupacchini, il comandante provinciale della guardia di finanza Marco Grazioli, il tenente colonnello Valerio Bovenga, comandante del gruppo delle fiamme gialle di Sibari, il capitano Francesco Coppola, comandante della compagnia di Rossano ed il luogotenente Domenico Allevato, comandante della tenenza di Corigliano Calabro.

Bisignano, rinvenuti i resti di un’antica villa romana

BISIGNANO (CS) – L’importanza culturale e storica dell’antica cittadina che domina sulla valle cratense è stata sottolineata da una scoperta sicuramente interessante: i resti di una ricca villa romana. Sebbene i rilevamenti siano stati solo preliminari e i resti rinvenuti in località Squarcio relativamente pochi, le informazioni fin qui raccolte sembrano essere molto promettenti. Si tratterebbe di una villa produttiva, forse attiva nel campo della ceramica, come attesta un resto di scoria ipercotta, molto estesa, ricca e sicuramente ben conservata. L’estensione, quasi impossibile da stimare, copre certamente i 1000 metri quadri, e a giudicare dalla conformazione delle mura si potrebbe andare anche in profondità di oltre 60 centimetri.

Dettagli della scoperta illustrati in conferenza stampa

L’incontro con gli operatori dell’informazione si è svolto in municipio, con la partecipazione del sindaco, Francesco Lo Giudice, del soprintendente Mario Pagano e dell’assessore alla cultura Ornella Gallo. Presente anche l’archeologa Giovanna Verbicaro che si è occupata delle prime indagini insieme a Giovanni Piccolo. Su una delle tracce affiorate dal terreno anche i resti ben conservati di una pittura parietale. La produzione di ceramiche, quindi, sembra essere nel DNA di Bisignano, importante centro non solo medioevale ma anche dell’epoca della Roma imperiale e repubblicana, come confermato dalla villa, sicuramente attiva tra il II sec. a.C. e il II sec. d.C., come sottolineato dallo stesso Pagano. Il soprintendente ha voluto porre l’accento sulla valorizzazione locale «E’ un vanto che siano forze calabresi a condurre scavi e individuazioni di questo tipo. Ricordiamoci che l’archeologia è un vanto e anche un propulsore per l’economia locale. Molti musei del vino o dell’olio espongono la storia dei loro prodotti che affondano le radici in passato lontano».

L’amministrazione spera di poter valorizzare il sito

Anche il sindaco Francesco lo Giudice ha continuato su questa scia «Non dobbiamo pensare all’archeologia come ostacolo o impedimento alla produzione agricola o economica in generale. Il passato, il presente e il futuro lavorano e devono lavorare assieme per il benessere comune.» Ma è chiaro che la sfida è solo agli inizi. Come emerge da quasi tutti gli interventi, il progetto finanziato dal Segretariato regionale MiBACT, era rivolto solo all’individuazione di aree d’interesse. Lo scavo vero e proprio ha bisogno di finanziamenti cospicui e la scarsità di risorse non ne rende certo facile il reperimento «Ora inizia la caccia al finanziamento» ha sottolineato lo Giudice esprimendo la volontà dell’amministrazione comunale di valorizzare e conoscere il passato locale soprattutto attraverso azioni come questi «Bisogna ora cercare di ottenere fondi europei, ministeriali e regionali per assolvere all’onere e onore di valorizzare e conoscere la nostra storia.» La Soprintendenza ha già pensato però di tutelare l’area di forte interesse storico avviando il procedimento di vincolo dell’area, di proprietà privata. Il primo passo è fatto e con una gestione saggia delle informazioni pervenute si potrà procedere a una valorizzazione di un’area e una regione che in un panorama sempre più globale deve tentare di stare a galla e superare annose questioni tipiche del meridione.

Alfredo Arturi

Cosenza, operazione Terra Bruciata, 60 misure cautelari

COSENZA – Dalle prime luci dell’alba è in corso, nella provincia di Cosenza e di Vibo Valentia, una vasta operazione dei carabinieri del Comando provinciale di Cosenza e dei finanzieri del Comando provinciale della guardia di finanza di Cosenza, con il supporto per l’esecuzione dei militari del nucleo cinofili e del nucleo elicotteri di Vibo valentia e di Tito (Pz). Oltre 300 carabinieri e finanzieri stanno eseguendo una ordinanza di misura cautelare nei confronti di 60 soggetti, dei quali 57 attinti dalla misura coercitiva dell’obbligo di dimora nel comune di Cosenza mentre 3 da quella coercitiva del divieto di dimora nella città bruzia, emesse dal gip presso il tribunale di cosenza, su richiesta della Procura. Contestati i reati di spaccio di stupefacenti, usura ed estprsioni. Inoltre, la guardia di finanza sta procedendo contestualmente al sequestro per equivalente di beni mobili e immobili posseduti da alcuni degli indagati per la somma complessiva di euro 50.000, ritenuta provento dell’attività delittuosa.

Longobucco, arrestato il comandante della stazione carabinieri forestali di Cava di Melis

LONGOBUCCO (CS) – Il comandante della stazione dei carabinieri forestali di Cava di Melis a Longobucco, Carmine Greco, è finito nella rete della Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro che ne ha disposto l’arresto nell’ambito di uno dei tanti filoni dell’inchiesta Stige. Le manette sono scattate in esecuzione di una ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip del Catanzaro, su richiesta del procuratore Nicola Gratteri e dei sostituti Paolo Sirleo e Domenico Guarascio.  Secondo gli inquirenti Greco era da anni al soldo delle cosche di ‘ndrangheta con interessi negli appalti del taglio dei boschi e utilizzava la propria posizione per consentire alle consorterie criminali di saccheggiare il patrimonio boschivo della Sila, orientando i controlli lontano dalle zone in cui venivano compiute le attività illecite. Le indagini sono state condotte dai carabinieri del Noe di Catanzaro.

Appalti e corruzione, tre arresti sul Tirreno cosentino

PAOLA (CS) – E’ in corso vasta operazione per reati contro la Pubblica Amministrazione della Guardia di Finanza di Scalea coordinata dalla procura della Repubblica di Paola avente ad oggetto l’esecuzione di ordinanze di custodia cautelare personale in carcere e ai domiciliari emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Paola, Rosamaria Mesiti, su richiesta del Procuratore Capo della Repubblica, Pierpaolo Bruni e dei Sostituti Procuratori Antonio Lepre e Teresa Valeria Grieco, per reati di corruzione e turbamento di gare pubbliche, anche con riferimento a procedure riguardanti il settore della raccolta dei rifiuti, il servizio assistenza scolastica per persone diversamente abili, servizio supporto Ufficio Tributi, gestione mense scolastiche Sono inoltre in corso varie perquisizioni nella Provincia di Cosenza oltre che in comuni dell’alto tirreno cosentino nonché acquisizioni presso svariati Enti. I provvedimenti cautelari riguardano un pubblico amministratore e due imprenditori, a seguito delle indagini effettuate dalla Fiamme Gialle sotto la direzione del Procuratore Capo, Pierpaolo Bruni, aventi ad oggetto la gestione di diversi appalti pubblici nei Comuni di Buonvicino, Maierà e altri Comuni dell’Alto Tirreno Cosentino. Le turbative delle gare e dei procedimenti di scelta dei contraenti della Pubblica Amministrazione sono state accertate all’esito di articolate e complesse investigazioni sviluppate attraverso l’analisi di documentazione e lo svolgimento di indagini tecniche ed informatiche. Per ciascuna gara pubblica o procedimento di scelta dei contraenti sono stati ricostruite le condotte illecite tra soggetti pubblici e privati, in violazione delle norme in materia di appalti pubblici.

 

 

La monoposto dell’Unical Reparto Corse pronta a stupire (VIDEO)

RENDE (CS) – Nel decimo anniversario dalla realizzazione della prima monoposto, è stata presentata al Teatro Auditorium Unical dell’Università della Calabria la vettura 2018 dell’Unical Reparto Corse in procinto di partecipare alla competizione internazionale di Varano de’ Melegari, nel parmense, dall’11 al 15 luglio, organizzata dalla SAE (Society of Automotive Engineers), in cui competono studenti di ingegneria delle università di tutto il mondo. Nel Ranking Mondiale, l’ Unical Reparto Corse è attualmente 86° su 551 università e 3° tra le italiane. Ormai da due anni, vanta il 1° posto nella prova di Accelerazione tra le squadre italiane. Il Team è costituito dal Faculty Advisor, ruolo ricoperto dal professore Maurizio Muzzupappa fin dalla fondazione del progetto, e da 60 studenti provenienti soprattutto dal settore ingegneristico, ma sono presenti anche membri iscritti ad altri corsi di laurea, quali Statistica, Comunicazione, Biologia. Ecco la spettacolare sequenza di presentazione della vettura.

Morte sospetta all’Annunziata, il magistrato dispone l’autopsia

COSENZA – Sarà disposta l’autopsia sul corpo di una donna di 56 anni, deceduta nella giornata di lunedì 2 luglio nel reparto di chirurgia generale Falcone dell’ospedale dell’ Annunziata di Cosenza. La morte è sopraggiunta dopo quasi quattro mesi di calvario, denunciati alla procura della Repubblica dal coniuge, assistito dagli avvocati Massimiliano e Paolo Coppa.

La denuncia del marito

Secondo quanto raccontato dall’uomo, lo scorso 12 marzo la donna si era sottoposta ad una ileostomia e dopo alcuni giorni era stata dimessa. Due settimane più tardi però era stata costretta a tornare in ospedale a causa di forti dolori addominali e di una insufficienza renale determinata forse da una grave infezione da klebsiella, degenerata poi nel collasso dei reni, tale da rendere necessaria l’inizio della dialisi. Trasferita nel reparto di lungodegenza dell’ospedale di Rogliano e rientrata all’ Annunziata al reparto di chirurgia Falcone la poveretta, dopo un secondo intervento chirurgico, è deceduta per arresto cardiocircolatorio. La magistratura ha provveduto al sequestro delle cartelle cliniche.

Auto contro un muro, muore una donna a Siderno

SIDERNO (RC) – Una persona è morta a Siderno in un incidente stradale autonomo verificatosi in Contrada Pellegrina. Secondo quanto si è appreso si tratta di una donna anziana dall’apparente età di 65 anni. Era alla guida di una Lancia Y quando, per cause in corso di accertamento, è andata a sbattere violentemente contro un muro posto a lato della carreggiata. Inutile l’intervento dei soccorsi: la vittima è spirata pochi minuti dopo l’impatto. Non è escluso che l’incidente possa essere stato causato da un malore. 

Scontro frontale nel cosentino, due feriti

ZUMPANO (CS) – E’ di due feriti non in pericolo di vita il bilancio di uno scontro frontale tra due auto, una Ford Ka e una Volkswagen Passat, verificatosi nella serata di domenica lungo la provinciale 234, nel comune di Zumpano, a ridosso del fiume Crati.

Necessario l’intervento dei vigili del fuoco

Nell’impatto l’utilitaria si è accartocciata, intrappolando tra le lamiere la donna alla guida, in viaggio con il figlio, un bimbo dall’apparente età di tre anni, fortunatamente seduto nel seggiolino sul sedile posteriore e rimasto pressoché illeso. Sospetta frattura delle gambe invece per la mamma, rimasta bloccata nell’abitacolo e liberata dai vigili del fuoco. A bordo dell’altro veicolo viaggiava invece una coppia di nazionalità rumena. La vettura è finita nella scarpata. Lievemente ferito l’uomo alla guida della berlina.

Rilievi affidati ai carabinieri

Sul posto sono intervenute due ambulanze del 118 di Cosenza per il trasporto dei feriti all’ospedale dell’Annunziata. I rilievi per la ricostruzione della dinamica dell’incidente sono stati svolti dai carabinieri della compagnia di Cosenza. Il traffico è rimasto a lungo interrotto.