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Gru tocca i fili dell’alta tensione, operaio muore nel Cosentino

A Fiumefreddo Bruzio, in provincia di Cosenza, un operaio di circa cinquant’anni è rimasto vittima di un incidente sul lavoro. Insieme a lui un collega, della stessa età, rimasto gravemente ferito.

Secondo i primi rilievi, i due operai stavano lavorando su una gru in un’area privata quando, per cause ancora in corso d’accertamento, il mezzo meccanico ha toccato i cavi dell’alta tensione.

La potente scarica elettrica ha scaraventato uno dei due a diversi metri di distanza dalla gru. Sul posto immediatamente si sono recati i soccorritori del 118 che hanno poi richiesto l’intervento dell’eliambulanza.

L’altro operaio è rimasto gravemente ustionato ed è stato trasportato nell’ospedale di Cosenza.

Unical, negativi al Covid i contatti stretti degli studenti positivi

Sono negativi gli esiti dei tamponi fin qui eseguiti sugli studenti entrati in contatto nei giorni scorsi con i colleghi risultati poi positivi al Coronavirus. I risultati comunicati dall’Asp, con cui l’ateneo ha instaurato una collaborazione, riguardano contatti molto stretti dei 5 contagiati.

Ricostruita anche la catena del contagio che ha interessato i cinque studenti dell’ateneo positivi, iscritti tutti a corsi di laurea diversi e senza corsi in comune: il ‘paziente zero’ è uno studente rientrato da una regione del Nord e gli altri quattro contagiati erano legati a lui (e tra di loro) da rapporti di amicizia o di vicinato. I contatti e il contagio non sono avvenuti all’interno delle aule o di altri spazi condivisi dell’ateneo.

I NUOVI TEST – Gli ulteriori tamponi eseguiti dall’Asp nelle scorse ore riguardano ragazzi che hanno avuto rapporti molto stretti con studenti contagiati. A individuarli sono stati alcuni degli studenti contagiati nei colloqui con l’Azienda sanitaria. I ragazzi hanno fornito l’elenco delle persone con cui hanno avuto maggiori rapporti nei giorni precedenti il tampone e la scoperta della positività al virus: tutti compagni di corso frequentati a lungo, anche fuori dalle lezioni.

AULE SICURE – I protocolli adottati dall’ateneo, sulla scorta anche delle prescrizioni ministeriali, e basati su uso della mascherina, prenotazione del posto in aula, distanza fisica a lezione e mensa si stanno dimostrando efficaci nel garantire la sicurezza di studenti, docenti e personale. Così come decisiva si è rivelata l’app ‘Smart Campus’, che permette di prenotare il posto a lezione e di registrare il proprio accesso in aula e a mensa: grazie ai dati registrati è stato possibile individuare in tempi molto rapidi e sanificare tutti gli spazi dell’ateneo frequentati dagli studenti positivi.

GESTIONE DELL’EMERGENZA – L’ateneo resta in contatto costante con i cinque studenti positivi, tutti in isolamento domiciliare nelle proprie abitazioni. Nella giornata di ieri – domenica 18 ottobre – uno dei ragazzi ha manifestato dei sintomi e la professoressa Sandra Costanzo, la referente Covid dell’Unical che gestisce anche i rapporti con l’ASP, ha allertato un medico.

Coronavirus in Calabria, nel Cosentino due comuni diventano “zone rosse”

La Regione Calabria ha istituito due nuove “zone rosse”. Il presidente facente funzioni della Regione, Nino Spirlì, ha emesso un’ordinanza con cui ha istituito due nuove “zone rosse” nei comuni di Celico e Casali del Manco, in provincia di Cosenza.

Allo scadere della mezzanotte scatterà la zona rossa nei comuni presilani. L’Asp di Cosenza ha rilevato nei due centri alle porte del capoluogo 39 casi di coronavirus dei quali 20 a Celico e 19 a Casali del Manco.

Nell’ordinanza regionale vi è il divieto di allontanamento ma anche di accesso nei due comuni, con la sola eccezione degli spostamenti ritenuti essenziali. Inoltre è consentito l’attraversamento, ma senza sosta, dei due territori che sono la porta di accesso alle località dell’Altopiano. Sospese tutte le attività commerciali, produttive e scolastiche. Possono rimanere attivi gli esercizi commerciali essenziali, come gli alimentari o i tabaccai.

Smart Campus: così l’Unical ha tracciato i contatti degli studenti positivi al Covid

Cinque studenti dell’Università della Calabria sono risultati positivi al Covid (https://www.unical.it/portale/portaltemplates/view/view.cfm?103432). Ma nel giro di poche ore l’ateneo è riuscito a tracciare tutti i contatti avvenuti negli spazi comuni interni del campus: un risultato ottenuto grazie alla app ‘Smart Campus’, sviluppata dall’ateneo. 

 

Le linee guida emanate dal rettore Nicola Leone per fronteggiare l’emergenza Covid prevedono infatti che l’accesso alle aule e ai locali comuni (come ad esempio la mensa) avvenga mediante prenotazione obbligatoria e con registrazione in ingresso e uscita.   

 

Utilizzando l’app “Smart Campus”, gli studenti sono quindi tenuti a richiedere la disponibilità del posto per la lezione. La funzione di check-in all’ingresso e check-out all’uscita avviene con scansione di QR code ed è stata implementata per consentire all’ateneo, come previsto dalle disposizioni del governo, di tenere traccia degli accessi.

La procedura e la dotazione tecnologica si sono rivelate decisive per ricostruire i movimenti degli studenti contagiati. Avuta notizia dell’esito dei tamponi, l’ateneo grazie ai dati registrati dall’app ha infatti individuato le aule e i locali frequentati dai ragazzi risultati positivi, le ha isolate e ha proceduto alla sanificazione. Inoltre “Smart Campus” ha fornito gli elenchi delle persone con cui gli studenti sono entrati in contatto nei giorni precedenti: i dati sono stati quindi trasmessi alle Aziende sanitarie, per le attività di competenza.  

Un’altra funzionalità dell’app ha consentito, nonostante la notizia sia arrivata alla governance d’ateneo a tarda notte, di inviare in tempo reale una notifica agli studenti iscritti ai corsi interessati, per informarli dello spostamento delle lezioni dalla modalità in presenza a quella on line. Si è così evitato ai ragazzi il disagio di presentarsi la mattina in aula e scoprire, solo in quel momento, il cambio di erogazione dell’insegnamento.

 

L’app “Smart Campus” è stata sviluppata dagli spin-off dell’Università della Calabria SOMOS e CalTek. Con il contributo ora di DLVSystem, altro spin-off dell’ateneo, sono state aggiunte nuove funzionalità con l’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale. Usando tecniche di advanced analytics, l’app è in grado di elaborare ulteriori dati come la frequenza con cui la persona è stata a contatto con un’altra, l’ampiezza dello spazio fisico, la durata del contatto. In questo modo è possibile ricostruire la catena del contagio, ma anche la probabilità che una persona sia stata esposta in maniera maggiore o minore, in base a tutti i parametri registrati. In base a questo, viene elaborato un indice di priorità, comunicato anch’esso all’Azienda sanitaria, tramite il referente Covid dell’Unical, per procedere a contattare le persone interessate. 

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CS Vigor Lamezia Women negativa al Covid: “Ora pronti per l’esordio in A2”

Dopo aver espletato tutte le formalità previste dal protocollo emanato dalla divisione calcio a 5, compreso il doppio test sierologico a cui sono state sottoposte ragazze e staff ed in cui tutto il gruppo è risultato negativo, la Vigor Lamezia Women è pronta a scendere in campo per l’esordio stagionale nel campionato nazionale di serie A2.
Le biancoverdi ancora “work in progress”, ed a questo proposito la società intende ringraziare per l’impegno ed il notevole contributo  la Worldwide Futsal Project di Stefano Facchini, scenderanno sul parquet del Palasparti domenica alle ore 16,00 per affrontare una delle favorite, se non la favorita per la vittoria finale.
Il calendario non è stato troppo tenero con le biancoverdi che nelle prime giornate affronteranno squadre che puntano in alto. Non è la prima volta che le lametine alla prima giornata sono chiamate ad un impegno gravoso ma, tradizione vuole che alla fine il piazzamento play-off è stato centrato.
Fare previsioni ora su quale potrà essere il ruolo della Vigor in questo campionato non è facile in quanto, come già detto, si è ancora al lavoro per completare il roster a disposizione di Rino Monti. Ritardo non certo causato da negligenza dei dirigenti lametini ma da una situazione (pandemia) che sta ulteriormente allungando i tempi della burocrazia.
Il vulcanico presidente Mazzocca farà di tutto per portare la Vigor nelle posizioni che contano, sperando in un valido contributo di chi può e deve dare una mano a questa squadra orgoglio di lametinità da diversi anni a questa parte.
Contro la Femminile Molfetta mister Monti cercherà di tirare fuori il massimo da un gruppo che, seppur incompleto, nelle uscite pre campionato, ha fatto vedere di essere molto unito e compatto con tanta voglia di lottare su ogni pallone.
Gli aficionados biancoverdi domenica pomeriggio troveranno una squadra completamente rinnovata; poche le confermate e tante facce nuove che cercano una propria dimensione all’interno della squadra capitanata dalla figliol prodiga Erika Linza.
Saranno 90 i posti disponibili al Palasparti per assistere alla gara che avrà inizio alle ore 16,00 sotto la direzione dei Sigg. Alessandro Alfredo Cartisano di Reggio Calabria e Francesco Saverio Mancuso di Vibo Valentia con la Signora Lucy Molinaro al cronometro.

Rende, genitori positivi al Covid: la scuola “Stancati” chiude tre classi

Alcuni genitori della scuola primaria “Stancati” sono risultati positivi al Covid-19. Così il dirigente scolastico della scuola primaria “Stancati”, Rosalba Borrelli, ricevuta la segnalazione della positività dei tamponi dall’Asp di Cosenza, ha decretato “la sospensione delle attività didattiche delle classi 2/B, 2/F e 5/A della Scuola Primaria “Stancati” dal 19 ottobre a tutto il 26 ottobre 2020. La chiusura totale e la sanificazione dell’intero Edificio Scolastico della Scuola Primaria “Stancati” per il giorno 19 ottobre 2020″.

Gli alunni dei genitori risultati positivi al Covid sono stati sottoposti a tampone.

Monta ora la polemica di alcuni genitori preoccupati che vorrebbero la chiusura totale dell’Istituto in quanto alcuni alunni sono fratelli e sorelle dei bambini delle classi interessate dal provvedimento e che, a partire da martedì 20 ottobre, ritorneranno regolarmente sui banchi della “Stancati”.

Funerali Santelli, Conte e Lamorgese per l’ultimo saluto alla Presidente

Grande commozione oggi durante la cerimonia funebre del presidente della Regione, Jole Santelli, che si è celebrata, nel rispetto delle norme anti-Covid, nella chiesa di San Nicola a Cosenza.

Alla cerimonia erano presenti il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, la presidente del Senato Maria Elisabetta Casellati, la ministra dell’interno Luciana Lamorgese, il vice presidente della A officiare il rito funebre, l‘arcivescovo di Cosenza – Bisignano, mons. Francesco Nolé, affiancato dall’arcivescovo emerito di Cosenza-Bisignano, mons. Salvatore Nunnari e dall’eparca di Lungro, mons. Donato Oliverio.

«Quello che viviamo oggi – ha detto durante l’omelia l’arcivescovo Nolé – è un momento di sconforto per la morte di Jole Santelli ma a noi fedeli non rimane che ringraziare questa persona per il bene che ha fatto durante la sua vita». «Jole aveva come la sua famiglia forti radici religiose – ha aggiunto il presule – ed ha servito la comunità con dedizione e passione. Ringraziamo il Signore per il lascito della testimonianza di dignità, di delicatezza, del coraggio con il quale ha affrontato il suo dolore. Jole è stata una donna intelligente, preparata e determinata che ho imparato ad apprezzare quando da sottosegretario alla giustizia impedì la chiusura del tribunale di Tursi. L’ultima volta che parlammo – ha detto ancora mons. Nolé – ho avuto la conferma di quanto amasse la sua terra, la sua città, con un’umiltà capace di accogliere e di comprendere chiunque si trovasse in difficoltà. Con la sua elezione a Presidente si era accesa una luce rosa su questa nostra terra che dobbiamo tenere viva.

Cosa ci lascia Jole come testamento e testimonianza di cui fare tesoro? La dignità, la riservatezza e la sua delicatezza, non cedendo mai alle provocazioni. Ma anche il coraggio con cui ha affrontato la malattia, non facendola mai pesare sul suo lavoro e sulla sua attività amministrativa. La malattia, diceva, ti fa conoscere la libertà e ti spinge a non avere paura più di niente. È stata una donna intelligente, preparata e determinata, capace di vivere il suo ruolo al meglio per il bene comune. Cara Jole, prega per noi, ora che sei davanti alla verità e alla misericordia di Dio».

«Jole – ha detto ancora l‘arcivescovo mons. Francesco Nolé – ha fatto un miracolo, ha radunato qui tanti rappresentanti istituzionali”. Poi, rivolto a loro: “Grazie e che sia un incoraggiamento affinché la vostra presenza sia di speranza e di sostegno, che ci sia speranza, conforto, vicinanza. Ne abbiamo bisogno. Mancano gli educatori alla legalità, e forse anche noi dobbiamo fare mea culpa. Dobbiamo impegnarci tutti affinché questo stato di diritto possa far esprimere le tante belle potenzialità della Calabria. Dobbiamo farlo per dare speranza al futuro. È questo il miglior modo di onorare Jole».

All’uscita dalla chiesa i cittadini hanno tributato un lungo applauso al presidente Santelli.

Coronavirus in Calabria, schizza il bilancio dei positivi: +102 oggi

In Calabria ad oggi sono stati sottoposti a test 231.287 soggetti per un totale di 233,393 tamponi eseguiti ( allo stesso soggetto possono essere effettuati più test).

Le persone risultate positive al Coronavirus sono 2.589 (+102 rispetto a ieri), quelle negative 226.048.Territorialmente, dall’inizio dell’epidemia, i casi positivi sono così distribuiti:

– Catanzaro: CASI ATTIVI 106 (16 in reparto; 3 in terapia intensiva; 87 in isolamento domiciliare); CASI CHIUSI 308 (274 guariti, 34 deceduti).

– Cosenza: CASI ATTIVI 180 (12 in reparto; 168 in isolamento domiciliare); CASI CHIUSI 576 (540 guariti, 36 deceduti).

– Reggio Calabria: CASI ATTIVI 381 (23 in reparto; 1 in terapia intensiva; 357 in isolamento domiciliare); CASI CHIUSI 429 (408 guariti, 21 deceduti).- Crotone: CASI ATTIVI 7 (7 in isolamento domiciliare); CASI CHIUSI 146 (140 guariti, 6 deceduti).

– Vibo Valentia: CASI ATTIVI 18 ( 18 in isolamento domiciliare); CASI CHIUSI 114 (108 guariti, 6 deceduti).

– Altra Regione o stato Estero: CASI ATTIVI 212 (212 in isolamento domiciliare); CASI CHIUSI 112 (111 guariti, 1 deceduto). È compresa anche la persona deceduta al reparto di rianimazione di Cosenza che era residente fuori regione.

I ricoverati del setting fuori regione e dei migranti sono stati inseriti nelle colonne dei rispettivi reparti di degenza; complessivamente i ricoveri presso l’Ospedale di Catanzaro sono 16 di cui 5 sono riferiti a persone non residenti e 3 in terapia intensiva, i ricoverati presso l’AO di Cosenza sono 12; di questi tre sono non residenti, la paziente dimessa a Cosenza è stata inserita tra i guariti del setting fuori regione. I ricoveri dell’AO di Reggio Calabria sono 23 e 1 in terapia intensiva.Il totale dei casi di Catanzaro comprende soggetti provenienti da strutture di altre province che nel tempo sono stati dimessi.I casi confermato oggi sono così suddivisi: Cosenza: 19, Catanzaro 22, Crotone 0, Vibo Valentia 3, Reggio Calabria 56.Dall’ultima rilevazione, le persone che si sono registrate sul portale della Regione Calabria per comunicare la loro presenza su territorio regionale sono in totale 1.150.

Nel conteggio sono compresi anche i due pazienti di Bergamo trasferiti a Catanzaro, mentre non sono compresi i numeri del contagio pervenuti dopo la comunicazione dei dati alla Protezione Civile.

“Road to the next”, a Nicotera ritorna il Festival dell’Ospitalità

Un nuovo turismo è già nato. L’eccezionalità dell’emergenza internazionale che ha segnato il comparto turistico e gli spostamenti in generale ha permesso – soprattutto nel periodo del lockdown – di riscoprire l’importanza del tempo, dello spazio, del momento presente, dell’ottimizzazione delle risorse, dell’altro e l’importanza dei nostri gesti quotidiani, facendo riflettere su quali siano le nuove priorità e i valori di base.

Da qui riparte il “Road to the next” che è il tema del Festival dell’Ospitalità che si terrà a Nicotera per il sesto anno consecutivo il 23 e 24 ottobre prossimi.

Tornare ad essere umani è una delle sfide che riguarda l’umanità intera ma soprattutto il settore turistico, consci che gli obiettivi dell’agenda 2030 sono la strada maestra da percorrere per un cambiamento il cui beneficio principale sia l’equità sociale.

In questo scenario globale l’industria del Turismo deve ragionare sul futuro e soprattutto ritornare a porre al centro del sistema le persone, aprendo i recinti creati in questi anni e ristabilire un legame profondo tra noi e l’altro, tra noi e i luoghi. L’unica via è riconoscersi, come ci insegna l’ospitalità. Il format ideato da Evermind e co-organizzato insieme alla Cooperativa Kiwi tornerà per due giorni a far dialogare insieme professionisti nel mondo dell’ospitalità, appassionati di viaggio, esperti di digitale e della comunicazione, operatori di settore catalizzando le attenzioni dell’evento su un borgo scelto come location esperienziale.

«L’edizione 2020 si ripensa e trova in una nuova formula per rispondere al meglio alle sfide che questo contesto storico ci pone di fronte – spiega Francesco Biacca, organizzatore dell’evento – trasformandosi in evento g-local per mettersi in ascolto con il resto del mondo attraverso talks digitali targati Welcome Corner – novità di questa nuova edizione – e, parallelamente, per ripartire dalle comunità lavorando attivamente su progetti identitari, sostenibili e integrati».

Ridimensionato nella durata per le misure di prevenzione da Covid 19 si amplia però nei temi, nella governance e nel format, con l’obiettivo di diffondersi con edizioni locali sull’intero territorio nazionale, definendo progettualità che possano riattivare i territori partendo dalla riprogettazione di prodotti e servizi per il turismo, coinvolgendo le comunità in un percorso sostenibile di rigenerazione dei territori. Per questi motivi sono attive collaborazioni con il mondo della scuola e degli attori protagonisti dello sviluppo locale in varie aree del centro-sud, per re-immaginare una nuova centralità del bacino euromediterraneo. Tra le novità di quest’anno la fusione con HumanLab, team di designers di comunità lucani, per dare vita ad un laboratorio attivo di co-progettazione. L’obiettivo è di ri-creare nuovi modelli di promozione del territorio e progetti di turismo sostenibile; sia attraverso la mappatura di luoghi significativi, simboli, emozioni e fabbisogni sia attraverso la creazione di un nuovo racconto dell’ospitalità. Il laboratorio, tenuto da Michele Cignarale e Giusi Giovinazzo, combina tavoli di lavoro e attività outdoor per imparare a mappare il territorio con dovizia di particolari, in modo da aggiungere elementi alla narrazione dei luoghi che, troppe volte, risulta statica e lasciata alla libera interpretazione di grandi players della rete (google, apple ec..).

«Quello che stiamo immaginando e sperimentando – spiega Michele Cignarale –  è la definizione di una nuova relazione tra fare ed essere, attraverso l’individuazione di livelli differenti di interpretazione della vera essenza dei luoghi. Il disegno di paesaggi umani attraverso la sistematizzazione di marcatori di senso utili a individuare e verticalizzare gli scenari di progettazione sulla base della specifica identità territoriale, facendo così emergere l’anima dei luoghi. Insomma, un nuovo livello di interpretazione e progettazione in cui il concetto di Cittadinanza Temporanea prende vita e si trasforma in un nuovo modo di abitare lo spazio, non inteso come elemento da riempire ma come luogo da abitare.»

Durante il talk serali, si alterneranno diversi speaker –  tra cui Carmelo Isgrò di Muma, Fabio Badolato di GT Revenue, Vitaliano Papillo del GAL Terre Vibonesi, Vittoria De Luca di Legacoop Puglia – al fine di trasmettere al pubblico come un cambio di paradigma è possibile ed è già in atto.

Pirossigeno città di Cosenza, finalmente parte il campionato

Dopo circa cinquanta giorni di preparazione precampionato, sabato si dà il via alla stagione di serie A2 di Futsal. Sono stati cinquanta giorni di lavoro meticoloso per mettere insieme tanti nuovi giocatori e formare una squadra.

Un lavoro da applausi per Rocco Bossio, il direttore sportivo,  che ha dovuto fare “mercato” per consegnare a mister Leo Tuoto dodici giocatori di ottimo livello, e un lavoro da appalusi per Tuoto che nella fase precampionato ha dovuto, con la sua riconosciuta bravura, trasformare il lavoro di Bossio in una squadra, in un gruppo, in una famiglia. 

La Pirossigeno inizia la stagione ufficiale in trasferta: a Messina. Una gara tosta in cui i Lupi dovranno cominciare a dare risposte alle attese. L’avvio è sempre complicato per una neo promossa e per di più con un organico molto rinnovato. Tutti disponibili per Messina, tranne Leonardo Del Ferraro che sconterà una giornata di squalifica.

C’è entusiasmo e voglia di fare nel gruppo, c’è fiducia in società. Messina sarà solo una tappa di quella che sarà una entusiasmante cavalcata in A2 per la Pirossigeno Città di Cosenza. Certo i risultati aiutano a mantenere alto il morale e siamo certi che non mancheranno. In settimana la squadra è stata ospite della seguitissima trasmissione di Al Lupo al Lupo, ideata e condotta da Fabio D’Ippolito. Una puntata interamente dedicata alla Pirossigeno Città di Cosenza che ha dato modo alla squadra di farsi conoscere anche sotto il profilo della simpatia. Non sono mancati gli apprezzamenti con i tanti messaggi che il conduttore ha ricevuto in diretta. Una bella esperienza volta a raccogliere simpatizzanti e tifosi, che non mancheranno di seguire la squadra della città nelle partite interne, anche se i posti che si possono occupare sono al momento solo un centinaio.