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Cosenza, ha un nome e un volto il sacerdote indagato per abuso su minore

tribunale cosenzaCOSENZA – In città non si parla d’altro, nel passeggio centrale del sabato sera e nei bar della domenica mattina. Ma nessuno si interroga più sul nome del sacerdote indagato dalla procura di Cosenza per abusi su minore. Semplicemente perché è diventato di dominio pubblico. E’ un nome che circola ormai da diverse ore di bocca in bocca, alimentando commenti, reazioni e discussioni. In redazione ci siamo a lungo interrogati sull’opportunità di pubblicare questa notizia, ma abbiamo deciso che non saremo noi di ottoetrenta.it a puntare il dito su un prete che merita la presunzione di innocenza, almeno finché non si farà chiarezza sul quadro indiziario. Secondo alcune indiscrezioni il sacerdote sarebbe stato chiacchierato già alcuni anni fa, quando venne trasferito ad altro ruolo per una presunta cattiva gestione patrimoniale della parrocchia di cui era responsabile. Ed anche adesso che insegna religione, non è passata inosservata la sua abitudine di chiedere ai ragazzi di sedersi alla cattedra, vicino a lui. Smentita invece la notizia secondo la quale sarebbe stato in procinto di ricevere una promozione. Pesante l’accusa: avrebbe palpeggiato un 12enne in aula. I genitori della vittima hanno sporto denuncia in procura. Le indagini sono condotte dal Pm Antonio Tridico.

Liceo Fermi, rimuovete quella preside. Interrogazione parlamentare di Fassina

Liceo Fermi 1ROMA – Torna di attualità la presunta cattiva gestione del Liceo Scientifico “Enrico Fermi” di Cosenza, sotto la lente di ingrandimento del Ministero dell’Istruzione e delle organizzazioni sindacali per una serie di presunti abusi dei diritti dei lavoratori esercitati dal dirigente scolastico. A riportare la questione all’attenzione del Governo è una interrogazione firmata dai deputati civatiani Stefano Fassina e Monica Gregori, imbeccati chissà da chi, visto che entrambi con Cosenza hanno davvero poco a che fare.

Nel documento indirizzato alla titolare del Miur, gli onorevoli Fassina e Gregori si chiedono come mai il dirigente scolastico Michela Bilotta sia stata riconfermata al proprio posto nonostante in quell’istituto “si è riscontrata unaStefano-Fassina ininterrotta serie di fatti lesivi dei diritti dei lavoratori e della loro dignità, fatti che disattendono le disposizioni contrattuali e che sono stati denunciati e documentati puntualmente dalle locali organizzazioni sindacali del settore scuola”. Stefano Fassina e Monica Gregori sottolineano che, nel luglio 2014, Michela Bilotta è stata riconfermata nella sua attuale sede “nonostante la naturale scadenza del contratto triennale. Dopo alcune ispezioni inviate dall’ufficio scolastico regionale, si è svolta, nel settembre 2014, un’ispezione collegiale inviata dal Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca, che ha ascoltato personale docente, personale tecnico e studenti; l’ispezione – precisano i parlamentari – ha prodotto una pesantissima relazione, che ha determinato il provvedimento di sospensione del dirigente scolastico, una sospensione che, intervenendo per Monica-Gregorisoli 15 giorni, non ha certamente individuato una soluzione definitiva alle irregolarità riscontrate; ciononostante, il direttore generale dell’ufficio scolastico regionale della Calabria, a quanto consta agli interroganti, non ha preso ulteriori provvedimenti in merito”. Per tutti questi motivi i due deputati si rivolgono al Ministro Giannini per chiederle se “non intenda valutare la sussistenza dei presupposti per promuovere iniziative ispettive presso le strutture dirigenziali dell’ufficio scolastico regionale della Calabria e del liceo Fermi di Cosenza, per verificare con certezza e trasparenza le motivazioni che hanno condotto alla riconferma del dirigente scolastico, e se, al contrario, non sussistano effettive condotte irregolari tali da giustificare l’individuazioni di soluzioni alternative per la gestione del liceo Fermi Cosenza”.

Nuovo anno scolastico e nuovo edificio per l’Itas Itc di Rossano

ROSSANO (CS) Il nuovo anno scolastico per l’Istituto di Istruzione Itas – Itc di Rossano è iniziato all’insegna delle novità. Innovazioni sostanziali per studenti e personale delle scuola. A cominciare dalla data di inizio delle lezioni, rinviata di una settimana, dal 14 al 21 settembre, a causa  dei danni prodotti dall’alluvione del mese di agosto. La seconda novità, riguarda il duplice trasferimento in due nuove sedi – rispettivamente dell’ex Itc in Via Manzoni e dell’ex Itas nel nuovo edificio in via Ugo Gigli della contrada Frasso – Amarelli di Rossano. Un obiettivo importante. Un’azione valida che consentirà ai giovani studenti di usufruire di una struttura più confortevole e innovativa. Il dirigente dell’Itas Itc, Maria Gabriela Chiodo, nel saluto per il nuovo anno scolastico, rivolto agli alunni, ai genitori e al personale della scuola, ha evidenziato che si tratta <<di un traguardo sofferto e frutto di un percorso lungo e difficile>>. La dottoressa Chiodo, infatti ha spiegato che <<la costruzione di un nuovo edificio per l’ex Itas è durata un intero decennio per far fronte a un’ubicazione provvisoria, che, col passare del tempo e la crescita dell’utenza, si è rivelata sempre più precaria e non funzionale sia a livello organizzativo che didattico>>.

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La stessa dirigente ha evidenziato che analogamente, <<nel caso dell’ex Itc , l’acquisizione in fitto dei locali di Via Manzoni,  completamente ristrutturati e in grado di accogliere tutte le classi e i relativi laboratori per tutto il tempo necessario all’ultimazione dei lavori nell’edificio di Via Nazionale, ha comportato un impegno altrettanto faticoso e non privo di difficoltà e ostacoli. Il tutto>>, ha aggiunto, <<aggravato da un rapporto di comunicazione e di coordinamento degli impegni e degli sforzi tra i vari enti complicato e spesso messo a rischio dal sovrapporsi di responsabilità, dai ritardi e dai vistosi tagli ai finanziamenti erogati dagli Enti locali per rendere concreto il diritto allo studio (trasporti, manutenzione, suppellettili)>>. A giudizio del capo d’istituto della scuola rossanese le scuole calabresi e, in particolare, di Rossano  <<attendono un nuovo Piano dei trasporti, che possa sopperire ai vistosi tagli operati sulle linee ferroviarie e in grado di alleggerire una spesa pro capite del trasporto su pullman, divenuta insostenibile per le famiglie dei numerosi alunni pendolari, impedendo anche l’adozione di un più razionale orario settimanale da parte di scuole di grandi dimensioni come la nostra>>.

Nonostante le oggettive difficoltà la dirigente Chiodo afferma a chiare lettere la voglia di continuare a <<impiegare tutte le energie e tutta la passione per confermare>>, ha detto testualmente, <<i nostri obiettivi e migliorare la nostra azione educativa e didattica, partendo dall’accoglienza e dall’attenzione dedicata ai diversamente abili  e, in genere, ai bisogni educativi speciali, senza che comporti alcuna linea di demarcazione con la valorizzazione delle eccellenze>>. Questo è reso possibile <<sia dal lavoro di alto profilo svolto dai nostri docenti,  impegnati sul fronte difficile ma al tempo stesso gratificante della ricerca – azione,  sia dalla cooperazione educativa instaurata con il personale non docente, con le famiglie e con le risorse umane e professionali presenti sul territorio, a partire dal Gruppo per l’inclusione e dall’Equipe socio – psico – pedagogica dell’Azienda sanitaria>>.

Tra le esperienze più significative, la dirigente Chiodo cita le visite guidate e gli stage presso gli studi professionali, il progetto di cooperazione giovani/anziani Nonni su Internet,  le esperienze di Open Coesione  e di Guide e hostess turistiche, le certificazioni linguistiche e informatiche riconosciute per l’ingresso nel mondo del lavoro o per i crediti universitari. Dunque, quella della “Cittadella della cultura” di Rossano è una comunità scolastica che vede al centro l’allievo, inserito nel gruppo dei pari, ma in un continuo relazionarsi con gli adulti nel rispetto dei ruoli e del retaggio di un patrimonio culturale cui necessariamente si deve attingere.

 

Sabato 12 settembre ore 10: Inaugurazione scuola materna Campora San Giovanni

CAMPORA SAN GIOVANNI (CS) Tutto pronto per l’inaugurazione della nuova scuola materna di Campora San Giovanni. Il taglio del nastro, alla presenza delle massime autorità civili e religiose cittadine, avverrà sabato 12 settembre alle ore 10. Il lunedì successivo, così come concordato con la dirigenza, il nuovo plesso aprirà i battenti, accogliendo bambini ed insegnanti.

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«Mai come in questa occasione – spiega l’assessore con delega all’istruzione Emma Pati – le parole sono superflue. Basta osservare con attenzione gli occhi dei bambini che potranno camminare sul difficile percorso della vita in un luogo creato appositamente per loro, per essere felici ed assaporare l’essenza di questo momento. Non è stato facile arrivare a questo importante risultato. L’apertura di una nuova scuola, di qualunque grado essa sia, va celebrato perché rappresenta il futuro di una comunità nella sua interezza. Tra queste mura le risate dei fanciulli faranno da sfondo alle preoccupazioni dei genitori ed all’impegno degli insegnanti. Qui tutto è rivolto al domani e a ciò che sarà. Offriamo alla comunità un edificio con aule ampie e soleggiate, con un giardino recintato e costellato di alberi d’ulivo per trasmettere pace e serenità a tutti. Lasciamo da parte i contrasti e le diversità di vedute e festeggiamo insieme una giornata storica. Apriamo idealmente questo luogo dedicato al sapere con un unico battito del cuore. Doniamo ai bambini il sorriso della gioia e facciamo in modo che essi possano preservarlo il più lungo possibile, anche di fronte alle contraddizioni della quotidianità. Vorrei ringraziare singolarmente ogni persona che ha speso un secondo del suo tempo per fare in modo che questo sogno potesse tramutarsi in realtà. Ringrazio le insegnanti, la preside Nella Pugliese che quest’anno ha raggiunto il traguardo della pensione e l’attuale dirigente Caterina Policicchio. Ma il ringraziamento più grande lo voglio riservare ai genitori, nella consapevolezza che il bene dei bambini è la priorità del corretto agire da parte dell’amministrazione. Abbiamo completato una parte molto significativa del programma presentato agli elettori, dimostrando allo stesso tempo l’interesse e la vicinanza per Campora San Giovanni».

Il comune di Girifalco: inizio della scuola, informazioni e auguri dell’amministrazione

GIRIFALCO (CZ) Pochi giorni ancora ed in tutte le scuole suonerà la prima campanella di questo nuovo anno scolastico. L’amministrazione comunale di Girifalco intende, quindi, rivolgere un caloroso augurio per un sereno e proficuo avvio delle attività scolastica agli studenti, alle famiglie, ai dirigenti, al corpo docente e a tutto il personale.

Proprio l’impegno comune di tutte le parti in causa, può rappresentare la formula migliore perché l’anno scolastico che inizia lunedì si possa svolgere nel migliore dei modi.

Le cose da fare sono tante e l’amministrazione comunale si sta adoperando per garantire al meglio i servizi agli studenti e alle loro famiglie. Per questo motivo siamo lieti di comunicare che il servizio di refezione scolastica sarà erogato regolarmente a far data dal 21 settembre attraverso una proroga alla ditta incaricata lo scorso anno, in attesa dell’espletamento della nuova gara la cui scadenza è fissata per il 23 ottobre.

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L’Ente si adopererà per garantire tutti i servizi restando sempre al fianco degli studenti, dei genitori e degli insegnanti. Siamo consapevoli del ruolo fondamentale che ha la scuola per la crescita sociale e culturale del nostro paese essendo la stessa luogo cardine di valori, realtà sensibile al dialogo, al rispetto dell’ambiente, alla promozione della legalità, alla solidarietà centrata sulla persona.

Voi, studenti, fate buon uso di questo tempo. Assaporate con interesse il gusto della conoscenza, partecipate con impegno e entusiasmo alla vita scolastica, considerate la scuola come uno dei luoghi importanti per la vostra crescita umana, culturale e sociale, anche perché la fatica dello studio diventa poco sopportabile se non è accompagnata da sogni da realizzare. Solamente con lo studio potrete inseguire i vostri sogni. Sognate. E quando un sogno vi piace non abbandonatelo: con pazienza e umiltà lo realizzerete.

Pietrantonio Cristofaro

I docenti calabresi contro la riforma scolastica Renzi-Giannini

REGGIO CALABRIA (RC) Oggi i docenti calabresi hanno depositato presso la cittadella regionale richiesta di delibera urgente riguardo al ricorso ex art. 127, comma 2, della Costituzione, contro la Riforma scolastica da effettuarsi da parte della Giunta Regionale. A supportare l’istanza, l’autorevole parere di fattibilità, allegato alla stessa, del prof. Avvocato Paolo Falzea, ordinario di Diritto Costituzionale presso L’Università degli Studi “Magna Graecia”. Viene meno così la motivazione addotta dal Governatore Oliverio durante il breve incontro avuto il 31 agosto con la delegazione dei docenti Calabresi, secondo la quale non si configurerebbero gli argomenti a supporto del ricorso. I termini entro cui la Regione dovrebbe ricorrere contro la Legge 107 scadranno il 14 settembre , quindi la Giunta regionale è sollecitata dai docenti a delibera urgente. Nell’attesa del pronunciamento del Governatore Oliverio, i docenti calabresi diffondono il parere acquisito a tutte le regioni d’Italia, specie quelle che hanno già deliberato favorevolmente sul ricorso, per conferire all’iniziativa la più ampia diffusione possibile, tenendo conto che i tempi ci sono, anche se ristretti e che ancora tutte le giunte regionali possono deliberare favorevolmente per arrestare il corso di una legge altamente lesiva della Costituzione Italiana, un dovere civico che per i docenti è anche un forte imperativo etico professionale.

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Movimento Docenti Autoconvocati – Cosenza

Collettivo Insegnanti calabresi – Lamezia

Comitato per la Scuola della Repubblica – Catanzaro e provincia

Comitato docenti Reggio Calabria

Comitato docenti Vibo

Comitato docenti Crotone

Scuola e lavoro, arrivano le delibere dalla Giunta regionale

federica-roccisano-2407[1]CATANZARO – Su proposta dell’Assessore al Lavoro Federica Roccisano, la Giunta regionale ieri  ha approvato due delibere, a dimostrazione della volontà di cambiamento su cui s’intende lavorare. La prima delibera – informa una nota dell’Ufficio stampa della Giunta – riguarda l’atto d’indirizzo per le procedure di accreditamento o di autorizzazione provvisoria, al trentuno dicembre, delle strutture di accoglienza dei minori stranieri non accompagnati. Si tratta di un atto che prevede la sottoscrizione di un protocollo d’intesa tra Regione, Prefetture, ANCI Calabria e Tribunale dei minori. Le procedure di accoglienza dei Minori stranieri non accompagnati sono state, di recente, al centro di aggiornamenti del quadro normativo all’interno della Legge di Stabilità per il 2015 con l’individuazione presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali del Fondo Nazionale per l’accoglienza dei Minori Stranieri non accompagnati. Al fine di adeguarsi alle modifiche fatte dal Ministero, con cui viene previsto che l’erogazione sia fatta direttamente ai Comuni, la Regione, con questo Protocollo, darà la possibilità al Ministero dell’interno di liquidare le somme previste alle strutture che hanno ospitato minori stranieri non accompagnati. Si tratta di un percorso che va nella direzione dell’applicazione del trasferimento delle funzioni dalla Regione ai Comuni che, dal prossimo primo gennaio, saranno gli enti che direttamente si occuperanno anche degli accreditamenti e dell’autorizzazione delle strutture per i minori. La seconda delibera si riferisce all’accordo triennale tra Assessorato alla Scuola e l’Ufficio scolastico regionale che prevede la realizzazione, a partire da questo anno scolastico e per tre anni, di percorsi di Istruzione e Formazione Professionale triennali, in regime di sussidiarietà integrativa. È un importante atto che dà la possibilità agli istituti professionali di offrire un sistema formativo orientato al lavoro per i giovani a partire già dal terzo anno. Questa qualificazione al terzo anno, inoltre, permette la riduzione dei livelli di dispersione scolastica e, quindi, il passaggio, da adolescente a rischio esclusione sociale, a giovane qualificato che può scegliere di continuare nella formazione o di entrare nel mondo del lavoro.

Appello al sostegno della mozione ed alla partecipazione al consiglio regionale

Scuola-scioperoReggio Calabria(RC)Gli Insegnanti calabresi e i comitati docenti autoconvocati di tutte le province, lanciano un appello ai consiglieri regionali per un’ampia convergenza sul voto di approvazione della mozione n°39 depositata il 25 agosto 2015.Tale mozione sulla Scuola, mette in rilievo tutte le criticità della Riforma (Legge n°107 del 13 Luglio 2015) nei punti di incostituzionalità che ledono le competenze regionali.La mozione ha il fine di adire la Corte Costituzionale, entro il 13 settembre, con un ricorso della Regione Calabria.Pertanto gli Insegnanti calabresi chiedono anche il sostegno di tutti i sindacati, che invitano a partecipare alla seduta del Consiglio regionale del 31 agosto che inizia alle ore 14 a Palazzo campanella a Reggio, insieme ai lavoratori della scuola.Al momento parteciperanno al sit in del 31 agosto, il sindacato USB, Orsa, CGIL Cosenza, Gilda, Flc cgil, delegazione provinciale di Reggio.Appello alla partecipazione anche ai docenti e lavoratori della scuola. Informiamo pertanto che i pullman partiranno da Catanzaro Cosenza e Lamezia Terme.

Per info sul pullman e adesioni, telefonare al 320/9743024 (Lamezia), 340/1480886 (CZ), 333/ 278 9420 (Cosenza)

Insegnanti calabresi scrivono una lettere ai Capogruppo del Consiglio Regionale

Roma, manifestazione contro la riforma della "Buona scuola" 155951-420x236COSENZA – Di seguito è riportato un comunicato “Insegnanti calabresi” in cui si informa dell’invio di una lettera ai capigruppo del Consiglio regionale:

“Gli insegnanti calabresi e i comitati provinciali hanno inoltrato a tutti i capigruppo del Consiglio regionale una lettera informativa sulla mozione presentata al Consiglio regionale, giorno 15 agosto 2015, riguardante la legge 107 del 13 luglio 2015, denominata Buona scuola, della quale sono stati messi in rilievo i suoi forti elementi di incostituzionalità e di evidente ingerenza sulle competenze regionali. Nella stessa lettera si informano i capigruppo della conferenza stampa che si terrà giorno 25 agosto 2015 alle ore 11,00 presso la Casa delle Culture, Corso Telesio a Cosenza, in cui verranno spiegati i contenuti della mozione e le motivazioni ad essa sottese. Inoltre, si chiede agli stessi capigruppo di esprimere la loro dichiarazione di intenti riguardo i contenuti della mozione, con la certezza che verrà da essi sostenuta nella prossima Assemblea regionale calendarizzata per il 31 agosto c.m. Alla lettera sono stati allegati il testo della mozione presentata e la missiva del giudice Imposimato, che da mesi sostiene la nostra lotta, in difesa della scuola pubblica e della democrazia.”

Catanzaro, garantito il servizio di trasporto scolastico per alunni disabili

Provincia_di_Catanzaro-StemmaCATANZARO – La Provincia di Catanzaro, nei limiti delle risorse a disposizione e in attesa della legge regionale che dovrà essere approvata per la regolamentazione della materia, garantirà il  servizio  di trasporto scolastico per alunni disabili che frequentano gli istituti superiori di propria competenza. Tra i servizi di supporto di competenza della Provincia è rientrato a pieno titolo il servizio di trasporto scolastico da casa a scuola e viceversa.
“Nelle more della legge regionale che ridefinisce la competenza e nonostante i tagli significati alle Province dettati dalla spending review, la Provincia di Catanzaro ha sentito doveroso continuare a garantire questo servizio.- dichiarano il presidente Enzo Bruno e il consigliere delegato alla Pubblica istruzione, Gianfranco De Vito – Il diritto allo studio è costituzionalmente garantito, non può e non deve essere oggetto di limitazione soprattutto ai danni di fasce deboli, come gli studenti portatori di disabilità neanche in nome di una confusione amministrativa in ordine alle competenze. I problemi delle Pubbliche amministrazioni – conclude Bruno – non devono essere fatte gravare sulle spalle dei cittadini”.