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Crisi a Palazzo dei Bruzi e lo “stai sereno” di Luca Morrone

COSENZA – “Stai sereno”. La fatidica frase non l’ha pronunciata. Luca Morrone però, nella mattinata di sabato, aveva fornito all’ormai ex sindaco di Cosenza, Mario Occhiuto, ampie rassicurazioni circa la sua fedeltà al progetto amministrativo. In verità, non gli aveva creduto nessuno perché il repentino cambio di opinione del presidente del consiglio comunale, era nell’aria da tempo. Da quando sono iniziate le prime schermaglie tra il padre, Ennio, e l’architetto. In principio era il disaccordo sulla collocazione del nuovo ospedale (fantasma), poi sulla presenza o meno del simbolo di Forza Italia sulle schede elettorali, infine sul rifiuto da parte di Occhiuto di impegnarsi fin d’ora ad assicurare a Luca Morrone il ruolo di vicesindaco in pectore. E poi c’è stato il mancato coinvolgimento del presidente del consiglio, nelle scelte condotte dall’amministrazione comunale. Ennio Morrone è un politico navigato ed ha intuito che dalle parti di Palazzo dei Bruzi, all’ombra di Mario Occhiuto, non c’erano prospettive di crescita per il figlio Luca. La spallata finale è stata la logica conseguenza. Lo scioglimento dell’amministrazione comunale determina la nomina di un commissario, adottata con decreto del Presidente della Repubblica su proposta del Ministro dell’Interno Alfano, al quale spetterà il compito di traghettare Palazzo dei Bruzi fino a nuove elezioni. Nel frattempo però, andrà avanti l’inchiesta condotta dal procuratore Pierpaolo Bruni della Dda di Catanzaro. Per questo la caduta anticipata dell’amministrazione di Palazzo dei Bruzi è soltanto il prologo di una campagna elettorale che non mancherà di spargere veleni e di riservare colpi di scena. Soprattutto sul piano giudiziario.

Cosenza, con la caduta dell’amministrazione cambia lo scenario politico

consiglio comunale cosenzaCOSENZA – Inizialmente era primarie sì, primarie no. Nel giro di poche ore poi, il leit motiv è cambiato in sfiducia sì, sfiducia no. Adesso che sono state raccolte le 17 firme utili per mandare a casa il sindaco di Cosenza Mario Occhiuto e porre fine alla sua amministrazione con una manciata di settimane di anticipo, la sostanza restituisce comunque un quadro assai miserabile della politica nostrana, che accetta di determinare le sorti di una consiliatura in base al prezzo stabilito in cambio dell’apposizione di una firma in calce ad un pezzo di carta.

Ufficialmente, la mozione di sfiducia e la conseguente caduta dell’amministrazione si sono rese necessarie per scongiurare il rischio che a Palazzo dei Bruzi potesse arrivare la commissione d’accesso, in relazione all’inchiesta sul voto di scambio condotta dal Pm Pierpaolo Bruni della Dda di Catanzaro.

In realtà si tratta di un escamotage per indebolire Occhiuto, sottrargli con un colpo solo la gestione del Comune e della Provincia, ed evitare che possa manovrare le leve del potere alla vigilia del voto. La mozione di sfiducia ha preso forma ed è diventata una prospettiva concreta dopo la convocazione ufficiale delle Primarie del centrosinistra. Era una condizione necessaria posta da Enzo Paolini e dai consiglieri che fanno riferimento alle sue posizioni. L’avvocato con la passione del rugby, allontana così l’imposizione di Lucio Presta quale candidato di superamento. Ma la decisione di procrastinare al 20 febbraio la data di presentazione delle candidature, lascia tuttavia ancora qualche dubbio sulla effettiva intenzione del Pd di procedere alle Primarie. Anche perché all’annuncio di Guglielmelli, i vertici calabresi del partito non hanno propriamente reagito con salti di gioia e, questo silenzio, autorizza clamorosi colpi di scena.

Tornando alla vicenda delle dimissioni, che le cose si stessero mettendo male per il sindaco architetto, lo si è intuito quando Magorno ha diffuso una nota in cui puntava il dito sulla crisi amministrativa della città e sulle presunte irregolarità nella gestione dei conti di Palazzo dei Bruzi. «Si utilizzano risorse finanziarie pubbliche, postazioni dirigenziali e consulenze per esercitare vere e proprie pressioni al fine di preservare una maggioranza consiliare di tipo numerico, dopo il fallimento della sua maggioranza politica ed elettorale. E a tale scopo è stato piegato il funzionamento della macchina amministrativa del Comune ed anche della Provincia- ha tuonato Magorno – La città di Cosenza non può più essere mortificata dal ricorso spregiudicato ad una quotidiana pratica di illegalità e favoritismi. Indubbiamente, la realtà che sta emergendo, perfettamente visibile agli occhi di tutti, è inquietante e preoccupante. Soprattutto nel settore dei lavori pubblici, delle manutenzioni e di alcuni servizi, in questi anni, il ricorso agli affidamenti diretti e clientelari, in violazione della legge, è stata una prassi usuale. E’ necessario che questa nefasta esperienza amministrativa si concluda anzitempo». Un modo per provare a spiegare alla città i motivi che, di lì a qualche ora, avrebbero condotto al commissariamento.

Occhiuto e MorroneE se l’opposizione fa il suo mestiere, a pesare sono state le firme dei consiglieri organici alla maggioranza. Come quella di Roberto Bartolomeo, che non ha mai digerito la mancata conferma alla guida della Commissione elettorale, ma soprattutto quella determinante di Luca Morrone. Non tanto e non solo per le immediate conseguenze politiche che questo gesto implica, ma per il travaglio personale vissuto dal presidente del Consiglio che ha vissuto un profondo conflitto interiore prima di cedere agli affetti familiari e di seguire la strada indicata dal padre, da tempo in rotta con Occhiuto. Luca Morrone ha immediatamente rassegnato anche le dimissioni da coordinatore provinciale di Forza Italia, il partito di cui è espressione il sindaco che ha appena contribuito a mandare a casa.

Il quadro politico a Cosenza, profondamente ridisegnato dalla nomina al governo di Antonio Gentile, si apre di fatto ad una solida alleanza tra il centrosinistra ed il nuovo centro destra. Un patto di ferro per scongiurare il rischio che Occhiuto possa essere rieletto a sindaco, arrivando magari nel 2019, a proporsi per la poltrona di presidente della regione. Ma da qui a pensare che l’Ncd parteciperà alle primarie, ce ne corre. Più verosimile che si presenti ai nastri di partenza con un proprio candidato a sindaco (Giacomo Mancini?). Se si tratta di fantapolitica, sarà il tempo a dirlo. E Occhiuto? Proseguirà a lavorare per chiedere ai cosentini di essere riconfermato. Ma anche l’ormai ex primo cittadino deve fare anche ammenda dei tanti errori commessi. Ha cominciato ad indebolirsi nel momento stesso in cui si è piegato ai ricatti di chi lo ha sostenuto solo per convenienza e che non ha esitato a mollarlo appena è spuntata all’orizzonte una nuova e più sicura prospettiva.

Sfiducia al sindaco: la reazione di Occhiuto

COSENZA – «Mi dicono che abbiano raccolto le firme necessarie per sfiduciarmi. Io continuerò a confrontarmi con la città con la serenità e la determinazione di sempre. Sono convinto che i cittadini sapranno premiare l’impegno profuso in questi quattro anni e mezzo e puniranno invece quanti hanno ordito questa squallida operazione politica».

Così il sindaco di Cosenza Mario Occhiuto, dopo aver appreso della mozione di sfiducia depositata da 17 consiglieri comunali di Palazzo dei Bruzi.

Sabato 13 Febbraio Lucio Presta incontra i giornalisti

Cosenza-La campagna elettorale non è ancora ufficialmenLucio-Presta-Copia-630x300te cominciata ma a Cosenza politici e aspiranti sembrano muoversi già da tempo, sullo sfondo di una città che, mentre tenta di capire i prossimi risvolti, si lascia andare a visioni, elucubrazioni ed ipotesi di qualsivoglia natura.

In tutto ciò Lucio Presta, candidato a sindaco con la lista civica “Amo Cosenza” annuncia un incontro con i giornalisti, al fine di fornire nuovi ragguagli e aggiornamenti in merito. L’appuntamento è previsto per sabato 13 febbraio alle ore 11.00, presso la sede di Amo Cosenza.

L.G

Cosenza, la convocazione delle Primarie apre la campagna elettorale

consiglio comunale cosenzaCOSENZA – Il segretario provinciale del Pd ha sciolto i dubbi. Anche a Cosenza, il 6 marzo, si celebreranno le elezioni Primarie. I democrat hanno avviato tutte le procedure propedeutiche allo svolgimento della consultazione da cui uscirà il nome del candidato a sindaco designato dal centrosinistra. Gli aspiranti potranno presentare le proprie candidature a partire dalle ore 10.00 di sabato 20 febbraio fino alle ore 12.00 di domenica 21 febbraio presso la Federazione provinciale di Viale Trieste a Cosenza. «Il Pd ha nel proprio Dna i valori della partecipazione e della democrazia che ancora una volta ribadiamo e confermiamo» ha detto Guglielmelli nel comunicare la novità. La scelta del Partito Democratico dovrebbe estromettere Lucio Presta, che correrà in solitudine con il suo movimento Amo Cosenza. Si vanno invece delineando le candidature della coalizione di centrosinistra. Sarà della partita Enzo Paolini, in rappresentanza del Pse, ha annunciato la candidatura Marco Ambrogio, capogruppo Pd in consiglio comunale. I socialisti pensano di proporre Franz Caruso, Calabria in Rete potrebbe puntare su Serafino Conforti, ci sarà anche un rappresentante di Cosenza Terra Libera. Non è esclusa una candidatura a sorpresa che potrebbe sparigliare le carte. Discorso diverso per il Nuovo Centro Destra. Il partito del senatore Gentile, fresco di accordo con Renzi, punterà su un proprio candidato a sindaco. Il nome più gettonato è quello di Giacomo Mancini. Il Nuovo Centro Destra, in procinto di modificare il proprio nome in Area Popolare, valuterà poi se ricongiungersi al centrosinistra in caso di ballottaggio. Completano il quadro Gustavo Coscarelli dei Cinquestelle e un candidato a sindaco che sarà designato dalla Sinistra di Paolo Palma e Massimo Veltri. Dalla parte opposta a sostegno di Occhiuto ci sarà anche una lista che fa riferimento al movimento leghista di Salvini, che ha individuato nel giornalista Gianfranco Bonofiglio il coordinatore di Cosenza. Ancora poco chiara la collocazione dell’elettorato che fa riferimento ad Ennio Morrone. Ma i bene informati parlano di una rottura insanabile tra il consigliere regionale ed il sindaco uscente.

Mancata erogazione dei fondi Pisu. Botta e risposta tra regione e comune di Cosenza

piazza bilottiCATANZARO – Nessun boicottaggio degli uffici regionali ai danni del Comune di Cosenza. A precisarlo è l’Ufficio Urbanistica della Regione Calabria in merito ai presunti ritardi lamentati da Mario Occhiuto, nell’erogazione dei finanziamenti previsti dai Pisu, i Piani Integrati di Sviluppo Urbano. L’inquilino di Palazzo dei Bruzi, qualche giorno fa aveva preso carta e penna per scrivere una nota ufficiale a Mario Oliverio e ai dirigenti regionali, obiettando il mancato trasferimento di fondi per il completamento di grandi opere come Piazza Bilotti, il Parco Fluviale, il Progetto Bocs Arte. Al contrario, secondo Occhiuto, al comune di Rende sono state liquidate somme per lavori che si trovano in una fase di realizzazione ancora molto arretrata rispetto a quelle cosentine. I più maliziosi non hanno mancato di sottolineare la disparità di trattamento tra il primo cittadino del Campagnano, Marcello Manna, di area Ncd, ed il sindaco di Cosenza Occhiuto, interprete di una forza politica opposta rispetto a quella che governa la regione. La risposta dalle stanze di Germaneto, non si è fatta attendere. “Una oggettiva situazione di natura tecnica è stata trasformata in artata polemica politica” scrivono dall’Ufficio Urbanistica della Regione precisando come, in favore del comune di Cosenza, siano state erogate anticipazioni finanziarie per quasi 14 milioni e mezzo di euro a fronte di una rendicontazione di soli nove milioni e seicentomila euro. E’ evidente – scrivono i tecnici regionali – che nessun boicottaggio di erogazione finanziaria è stato compiuto ai danni del Comune di Cosenza, e che invece il Comune di Cosenza non è riuscito ad utilizzare nei termini del 31 Dicembre 2015 la totalità dei finanziamenti assegnati e dei fondi accreditati”. Non mancano dunque, tutti gli ingredienti per immaginare una campagna elettorale particolarmente infiammata.

In calce la nota integrale trasmessa dall’Ufficio Urbanistica della Regione Calabria.

“In riferimento alla nota polemica del Sindaco di Cosenza Mario Occhiuto circa la pretesa mancata erogazione di finanziamenti della Regione Calabria al Comune di Cosenza sui PISU ( Progetti integrati di sviluppo urbano), pare opportuno precisare che è stata trasformata in artata polemica politica una oggettiva situazione di natura tecnica, già oggetto di chiarimento da parte della Regione con comunicazione ufficiale Prot. 385488 del 30/12/2015, su cui il Comune di Cosenza non ha nulla da recriminare sul Piano tecnico-amministrativo come per altro confermato dal Sindaco con la lettera Prot. 4336 del 21/01/2016. I fatti: A favore del Comune di Cosenza ( Area Urbana Cosenza/Rende) per i progetti PISU-POR FESR 2007/2013 Asse VIII Città, sono state erogate nel complesso anticipazioni finanziarie per un totale di Euro 14.408.355.,80, su un importo finanziato al netto delle economie di Euro 17.662.117,61 per i Progetti PISU Piazza Bilotti – Parcheggio piazza Bilotti e Parco fluviale/Box Art.      Si precisa che tali erogazioni a titolo di anticipazione hanno coperto, nell’approccio di velocizzazione delle procedure di spesa di fine programmazione, il 95% dell’importo finanziato sulla linea intervento 8.1.2.2. ( Parcheggio Piazza Bilotti) e l’82% dell’importo totale dei PISU di Cosenza, atteso che sulla linea di intervento 8.1.1.3. ( Piazza Bilotti e Parco fluviale) non è stato possibile erogare la differenza di Euro 2.000.000,00 di Euro a concorrenza del 95% a causa della indisponibilità di cassa dei Capitoli di Bilancio corrispondenti a seguito della rimodulazione del POR e PAC, che richiederà successiva procedura di allineamento contabile. Si fa comunque presente che, a fronte di anticipazioni di Euro 14.408.355,80 ( l’82% del totale), ad oggi il Comune di Cosenza ha rendicontato alla Regione spese per soli Euro 9.633.525,60, pari al 55% del finanziamento ed al 67% delle anticipazioni  erogate, ed avrebbe assunto ulteriori spese per Euro 2.068.873,34 alla data del 31/12/2015 e non ancora formalizzate alla Regione per come attestato dal Sindaco con comunicazione richiamata del 21/01/2016. Di conseguenza, anche ritenendo acquisita tale rendicontazione, il Comune di Cosenza  avrebbe speso al 31 Dicembre del 2015 Euro 11.708.430,35 rispetto ai Euro 14.408.355,80 accreditati dalla Regione al Comune, con un saldo in cassa disponibile per il Comune di Cosenza e non utilizzato pari ed Euro 2.699.482,50. E’ evidente quindi che nessun boicottaggio di erogazione finanziaria è stato compiuto ai danni del Comune di Cosenza, e che invece il Comune di Cosenza non è riuscito ad utilizzare nei termini del 31 Dicembre 2015 la totalità dei finanziamenti assegnati e dei fondi accreditati, in presenza per altro di mancata chiusura dei cantieri attivati su Piazza Bilotti il cui cronoprogramma ne prevedeva invece la chiusura a fine 2015, costringendo la Regione Calabria a proteggere il finanziamento integrale sul PAC ( Piano di Azione e Coesione) per evitare danni irreparabili al Comune inadempiente. Nessuna volontà pertanto della Regione di danneggiare il Comune di Cosenza bloccando finanziamenti, nè volontà di preferire per pretese ragioni politiche il Comune di Rende che ha invece completato il Progetto Parco Acquatico finanziato sui PISU alla data del 31 Dicembre 2015. Per quanto riguarda il finanziamento di Progetti complementari al Comune di Rende lo stesso è avvenuto, in coerenza con il dispositivo del Codice degli appalti a dimostrazione della effettiva finalizzazione del Progetto complementare alla chiusura  del progetto originario, e della effettiva cantierabilità e conclusione del Progetto stesso alla data del 31/12/2015, data di scadenza del finanziamento comunitario 2007/2013. Il Comune di Cosenza aveva anch’esso presentato istanza per il finanziamento di un progetto complementare connesso ai lavori di Piazza Bilotti, che però non aveva le caratteristiche previste dal Codice degli appalti per il finanziamento di un progetto complementare, e che lo stesso non dava garanzie di cantierabilità e di chiusura al 31 Dicembre 2015 in presenza per altro del richiamato ritardo di conclusione del Progetto di Piazza Bilotti il cui cronoprogramma non faceva prevedere conclusione  a Dicembre 2015,per cui il Comune di Cosenza non poteva evidentemente reclamare ulteriori finanziamenti in presenza di evidenti ritardi di utilizzo dei finanziamenti originariamente assegnati, contrariamente a quanto avveniva per il Comune di Rende che garantiva una chiusura del cronoprogramma al 31/12/2015. Tutto ciò tralasciando la circostanza che il Comune di Cosenza aveva presentato per la richiesta di finanziamento un mero meta progetto senza alcuna caratteristica di Progetto cantierabile ed esecutivo, contrariamente a quanto avvenuto per il Comune di Rende. Pare quindi evidente la piena correttezza dell’operato della Regione Calabria, nei confronti del Comune di Cosenza, che ha invece evidenziato oggettivi ritardi nella realizzazione delle opere finanziate con i PISU, senza alcuna pretesa di polemica politica o di strumentalità discrezionale. Qualsiasi polemica conseguente da  parte del Comune di Cosenza è essa sì invece evidente strumentalità politica”.

Amministrative Cosenza, Coscarelli in corsa con l’handicap di una squadra decimata

Gustavo CoscarelliCOSENZA – Quasi settant’anni, un passato da dirigente della Democrazia Cristiana, una lunga attività da libero professionista. Non rappresenta esattamente il nuovo che avanza il candidato a sindaco designato dal Movimento 5 Stelle per le amministrative di Cosenza. Si tratta di Pasquale Coscarelli, scelto a margine del percorso utilizzato dai grillini per selezionare anche gli aspiranti consiglieri comunali. “Ognuno di noi ha una sua storia e d’altra parte la Dc a quell’epoca, parliamo di circa quattro decenni fa, era il partito più popolare perché raccoglieva le istanze della società – dice  Coscarelli all’indomani della sua nomina – Sono contento per aver avuto questo riscontro nell’ambito del movimento a cui io ho aderito, condividendone i principi e portando anche, come bagaglio, la mia modesta esperienza professionale, maturata in 45 anni di attività. La cosa importante è che quella parte di cittadini che sono silenti  si avvicinino alla politica con maggiori speranze”. La selezione dei candidati per la corsa a Palazzo dei Bruzi, che ha scomodato anche il vicepresidente della Camera Luigi Di Maio, è comunque decisamente deludente. La lista grillina sarà composta da soli 21 nomi, il minimo indispensabile per partecipare alle consultazioni. Un fallimento ancora prima di presentarsi ai nastri di partenza.

Cosenza, Gustavo Coscarelli candidato a sindaco per i Cinquestelle

Gustavo CoscarelliCOSENZA – L’ingegnere Gustavo Coscarelli è il candidato a sindaco del Movimento 5 Stelle per le amministrative di Cosenza. E’ stato scelto dagli attivisti, votando in un’urna, con matita e foglietto, come già avvenuto a Milano. Niente voto online dunque, ma una riunione del meetup locale per giungere alla scelta finale. “Coscarelli – ha commentato il senatore Nicola Morra – è un professionista che si è fatto apprezzare dal meetup di Cosenza, in particolar modo per la sua capacità di ascolto e le sue competenze tecniche. E’ anche una persona di esperienza. Obiettivo del Movimento 5 Stelle – ha aggiunto Morra – è voltare pagina, dare nuova linfa alla città”.

Fuscaldo, incendiata una casa di proprietà del sindaco Ramundo

FUSCALDO (CS) – Mentre il sindaco di Fuscaldo Gianfranco Ramundo era a Germaneto di Catanzaro alla cerimonia di inaugurazione della Cittadella regionale, qualcuno appiccava un incendio ad una casa di sua proprietà, danneggiandola gravemente. I carabinieri avrebbero accertato l’origine dolosa del rogo.  Solidarietà a Ramundo è stata espressa dal presidente della Provincia di Cosenza, Mario Occhiuto, secondo il quale il sindaco di Fuscaldo “ha sempre dimostrato grande senso di responsabilità nelle sue azioni amministrative al servizio dei cittadini”.

Cosenza, elezioni Primarie: Ambrogio si candida

Palazzo_dei_bruzi1COSENZA – Anche Marco Ambrogio annuncia la sua intenzione di candidarsi alle Primarie di coalizione per la designazione del candidato del centrosinistra alla carica di sindaco di Cosenza. Il giovane esponente del Pd, capogruppo del partito a Palazzo dei Bruzi, ha già sostenuto la prova del voto nelle regionali del 2014, quando raccolse in città 1.083 preferenze. “Renzi nella direzionale nazionale è stato chiaro: ha detto Primarie ovunque – afferma Marco Ambrogio – A Cosenza dobbiamo essere spinti da un momento di responsabilità e non devono prevalere gli individualismi rispetto al progetto globale. Il Partito si è dato una scadenza. Si lavorerà fino a domenica prossima nel tentativo di cercare la convergenza e la condivisione su un candidato e non l’imposizione di un candidato”. E se questa convergenza non dovesse concretizzarsi? “Bisognerà procedere alle Primarie e alle operazioni propedeutiche alla presentazione delle candidature, entro il 5 febbraio – replica Ambrogio – Io sono sicuramente pronto a presentare la mia. Mi sento un uomo di partito, mi piace mettermi in gioco e sono pronto a scendere in campo. Paolini? Il suo impegno è una notizia positiva, ha lavorato sodo in consiglio per cinque anni, contrastando soprattutto i metodi di Occhiuto. Quindi ha tutto il diritto di proporsi. Questa è democrazia. Serve maturità. Qualora non si trovasse un candidato unitario e si dovesse ricorrere alle Primarie – ribadisce il giovane esponente del Partito Democratico – ne rispetteremo il risultato e chi perde dovrà combattere la stessa battaglia al fianco e a sostegno di chi invece, le Primarie le vince”.