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Jole Santelli (FI) su lavori A3: “Finalmente una parte del centrosinistra calabrese si è svegliata”

Cosenza ( Cs) – “Finalmente il centrosinistra (una parte) calabrese ha levato via il prosciutto che da tempo aveva sugli occhi e si è reso conto dello scippo operato dal Governo ai danni della Calabria e dei calabresi.” Lo dichiara , in una nota, Jole Santelli, coordinatore regionale di Forza Italia in Calabria. “Dispiace, e in parte stupisce, che se ne siano accorti soltanto ora e non quando Forza Italia incontrava i sindaci dei comuni del Savuto preoccupati per le dichiarazioni del presidente Anas Armani. Dispiace, e ancor di più stupisce, che se ne siano accorti soltanto ora e non quando Forza Italia sollecitava ed interrogava il governo sul project review che ha trasformato necessari ammodernamenti di pericolosi tratti dell’A3 in non bastevoli interventi di manutenzione”. “Oggi cinque consiglieri regionali – prosegue la Santelli- hanno preso coraggio e hanno esternato tutte le loro perplessità nei confronti di un Ministro, Graziano Del Rio, che ha giocato con le parole ritenendo delle opere di ammodernamento giá approvate e necessarie a garantire alla Calabria e alle strade che la percorrono e la collegano gli standard di sicurezza richiesti dall’UE e dal “buon governo” in irrealizzabili e futili opere faraoniche. Oggi cinque consiglieri regionali hanno deciso di esternare le proprie perplessità nei confronti di parlamentari di maggioranza, e colleghi di partito, che anziché difendere gli interessi della Calabria preferiscono inchinarsi a baciare la pantofola di Renzi”.

Terrorismo, arresto di Hamil Mehdi a Luzzi. Il riepilogo della giornata e le reazioni della politica

Conferenza stampa arresto hamil MahdiCOSENZA – Aveva in programma di trasferirsi in Belgio Hamil Mehdi, 25 anni, il cittadino di nazionalità marocchina, da dieci anni trapiantato a Luzzi, nel cosentino, e tratto in arresto dal personale della Digos di Cosenza, coordinato dal servizio centrale antiterrorismo, diretto da Claudio Galzerano e dal questore di Cosenza Luigi Liguori. I particolari dell’operazione sono stati resi noti nel corso di una conferenza stampa cui ha partecipato anche Giovanni Bombardieri, magistrato della Dda di Catanzaro, che ha coordinato le indagini. Su Hamil Medhi le forze dell’ordine hanno cominciato ad interessarsi dal luglio dello scorso anno, quando il giovane è stato respinto alla frontiera di Istanbul per motivi di sicurezza. Le autorità turche lo hanno rispedito in Italia poiché non aveva bagagli con sé, non aveva il biglietto di ritorno ed era sospettato di voler raggiungere, attraverso la Turchia, i territori islamici per unirsi ai guerriglieri dell’Isis. Al suo rientro il marocchino era stato fermato all’aeroporto di Fiumicino, dove i poliziotti gli avevano trovato uno zainetto con all’interno un paio di pantaloni militari, una pubblicazione dei Fratelli Musulmani sui comportamenti che deve tenere un buon musulmano secondo il Corano, due telefoni cellulari e 800 euro. Neanche ai familiari Mehdi aveva svelato le sue intenzioni. Quando gli agenti della Digos si presentarono a casa sua a Luzzi, a luglio, i familiari dissero che il giovane sarebbe rientrato quella stessa sera. Sulla vicenda dell’espulsione il giovane si difende sostenendo che era andato in Turchia “solamente per pregare”. Ai poliziotti che stamani lo hanno arrestato, il giovane ha ribadito che gli avevano à’ contestato di appartenere all’Isis, ma di avere spiegato che non era vero. Per oltre sei mesi la Digos di Cosenza, sotto le direttive della Dda di Catanzaro, ha monitorato il marocchino, nell’ambito di un’indagine di prevenzione che ha consentito di accertare che Hamil Mehdi aveva un12633298_934550579962159_309948123_o accanito interesse per immagini, filmati e altri contenuti propagandistici riferiti all’organizzazione terroristica dello Stato Islamico, linkati quotidianamente tramite diversi siti telematici d’area, i cui contenuti rimandano a forme di addestramento e combattimento tra soggetti incappucciati, tutti contrassegnati dall’inconfondibile “brand” dello Stato Islamico. Notato nel giovane anche l’estremo rigore nel seguire i dettami del Corano, oltre agli accorgimenti che il cittadino marocchino teneva durante la navigazione in internet per evitare di ricevere virus e di essere intercettati. Inoltre, le indagini hanno appurato che Hamil Mehdi aveva contatti indiretti con utenze di soggetti che sono stati accertati essere responsabili di attività a’ riconducibili al terrorismo internazionale, tra cui anche una a cui faceva capo anche Ayoub El Khazzani, l’attentatore del treno Parigi-Amsterdam. I numerosi elementi raccolti, hanno costituito una solida base per applicare la recente normativa di contrasto al terrorismo internazionale con particolare riferimento alla fenomenologia dei cosiddetti foreign fighters, ovvero persone che si autoaddestrano con la finalità di unirsi alla battaglia condotta dall’Isis. Per questo la Procura Distrettuale Antimafia di Catanzaro ha proposto al competente Gip l’adozione della misura di custodia cautelare che ha portato all’arresto di questa mattina. All’arresto si è giunti anche per evitare che il giovane riuscisse a fuggire, considerato che dopo l’espulsione in Turchia aveva manifestato l’intenzione di volersi trasferire in Belgio, viaggio poi rinviato per motivi di famiglia. Questo ulteriore elemento ha spinto il coordinatore della Dda di Catanzaro, Giovanni Bombardieri, ed il sostituto procuratore Paolo Petrolo a chiedere l’emissione dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere. L’arresto di Hamil Mehdi è ritenuto dal Ministro dell’Interno, Angelino Alfano, un “caso importante” perche’ rileva come “internet sia utilizzata da Isis per reclutare manovalanza di morte e avviare processi di autoradicalizzazione”.

 

LE REAZIONI:

Matteo Renzi (Presidente del Consiglio) – Il potenziale terrorista arrestato a Cosenza questa mattina non è il primo e non sarà l’ultimo. Perché il lavoro delle nostro Forze dell’Ordine è straordinario. Quelli che dicono alziamo i muri e chiudiamo le frontiere non si rendono conto che molti sono già in Europa

Filippo Bubbico (Viceministro dell’Interno) – Il decreto anti terrorismo ha messo a disposizione del Paese strumenti molto importanti che funzionano. Questa operazione è stata resa possibile esattamente in ragione dei contenuti di quel provvedimento che ha garantito alle forze di polizia e alla nostra intelligence di poter analizzare, controllare e valutare meglio i fattori di rischio.

Antonio Gentile (Senatore Area Popolare) – L’operazione condotta oggi dalle Forze dell’Ordine a Cosenza e che ha portato all’arresto di un marocchino per terrorismo dimostra il livello altissimo di attenzione in Italia e l’efficienza del nostro sistema sicurezza. Tutto ció conferma l’ottimo operato del governo ed in particolare del ministro Alfano, la cui fermezza e decisione ha consentito il varo di norme, da ultimo proprio il decreto antiterrismo, che hanno rafforzato le difese del nostro territorio fornendo allo stesso tempo strumenti efficaci per il contrasto e la lotta al terrorismo internazionale. Sono azioni brillanti come queste che danno la misura del buon operato del governo, facendo giustizia delle demagogiche e populistiche dichiarazioni di chi invece sa soltanto fomentare le paure degli italiani. E’ anche questo il senso dello stare al governo e di essere una forza responsabile di governo come Area popolare

Rosa Calipari (vice presidente della commissione Difesa e componente del Copasir) – Complimenti alla Digos di Cosenza e allo Sco, il Servizio centrale antiterrorismo, per l’operazione che ha portato ad individuare un giovane pronto a trasformarsi in un foreign fighters. L’arresto di questa mattina dimostra che le norme esistenti, insieme a quelle di recente approvazioni con il decreto antiterrorismo, la preparazione e la professionalità delle nostre forze di sicurezza nel loro complesso sono efficaci. Possiamo senz’altro affermare che il nostro Paese oggi è all’avanguardia nel contrasto al terrorismo internazionale, un mostro particolarmente feroce e con molte teste, contro il quale la tecnologia può molto ma solo insieme al dispiego intelligente e generoso delle risorse umane.

Roberto Occhiuto (deputato Forza Italia) – Oggi è il giorno dei complimenti alle forze dell’ordine per la brillante operazione che hanno messo a segno. Ma non solo. Oggi deve essere anche il giorno in cui ci chiediamo quanto siano sicure le nostre città e cosa stia facendo il governo per garantire la sicurezza di tutti noi. Il governo non può fare finta di nulla, limitandosi a festeggiare l’evento, facendosi forza del successo della polizia. L’Italia, purtroppo, è un paese ad alto rischio di infiltrazioni terroristiche, anche per colpa delle politiche messe in campo da Renzi e Alfano, che stanno dimostrando di non essere assolutamente in grado di gestire queste emergenze. Mehdi sembrava perfettamente integrato, mentre questo parlava con terroristi e aspirava ad allacciarsi le cinture per l’ascesa al suo paradiso: attenzione, perché questa non è una rara eccezione, ma la regola di questi terroristi.

Ernesto Magorno (Deputato Partito Democratico) – Le forze di polizia calabresi hanno compiuto un’importante operazione antiterrorismo. A loro un grazie, il terrore non vincerà mai.

Paolini rompe gli indugi: «Mi candido alle Primarie per Cosenza».

Enzo PaoliniCOSENZA – Enzo Paolini rompe gli indugi e prova a dare una scossa alla campagna elettorale per le amministrative di Cosenza. In questa fase in cui il centrosinistra sonnecchia, l’avvocato con ambizioni da sindaco ha inviato una missiva al segretario regionale del Partito Democratico Ernesto Magorno ed al segretario provinciale Pd Luigi Guglielmelli in cui annuncia la propria candidatura alle primarie. «In conseguenza di quanto affermato dal segretario nazionale del Partito Democratico, Matteo Renzi, lo scorso 22 gennaio nel corso della direzione nazionale del Pd, chiedo di dare corso con immediatezza alla predisposizione del regolamento per le primarie di coalizione per la scelta del candidato del centrosinistra a sindaco di Cosenza» scrive Paolini, che nel 2011 si è già trovato a gareggiare contro Occhiuto, perdendo al ballottaggio. «Io intendo ufficialmente presentare la mia candidatura entro le ore 12 del 5 febbraio 2016 – ha aggiunto – cioè un mese prima della data fissata in tutta Italia per lo svolgimento delle elezioni primarie, nonché depositare la documentazione richiesta dallo statuto del Pd, condiviso da tutta la coalizione. Ciò permetterà – prosegue Paolini – l’insediamento della commissione dei garanti e l’esecuzione, nei tempi e nei modi richiesti dal regolamento, di ogni altro adempimento necessario al regolare svolgimento delle primarie di coalizione». Una mossa che rischia di prendere in contropiede i vertici democrat, divisi sulla necessità di svolgere le primarie per individuare il candidato unico da contrapporre al primo cittadino uscente Mario Occhiuto. Paolini, forzando i tempi, costringerà il Pd ad uscire allo scoperto. O il partito dichiarerà espressamente che le primarie a Cosenza non si svolgeranno, oppure dovrà attrezzarsi per predisporre le primarie e individuare altri competitor di Paolini entro il 5 febbraio prossimo. 

Gentile presto sottosegretario. A Cosenza sosterrà il centrosinistra

ROMA- Antonio Gentile sarebbe in procinto di entrare nella compagine governativa di Matteo Renzi. Già in questaAntonio Gentile 2 settimana il senatore cosentino del Nuovo Centro Destra potrebbe ricevere la nomina a sottosegretario dal Presidente del Consiglio. I tempi sono maturi per il suo ingresso-bis a Palazzo Chigi, dopo la breve esperienza del marzo 2014 mandata all’aria dal caso Oragate. L’accordo è legato a doppio filo con le grandi manovre del Pd per scalzare Occhiuto dalla poltrona di sindaco della città di Cosenza. I consensi elettorali di Gentile, si sa, sono determinanti nel capoluogo bruzio e Renzi, con la nomina del senatore, potrebbe assicurarsi il suo appoggio per agevolare la scalata di Lucio Presta, ormai candidato in pectore del centrosinistra. A proposito di Lucio Presta, non è passato inosservato il fatto che a realizzare il famigerato servizio sulle luminarie sia stato Alessio Zucchini, conduttore di uno Mattina Estate dove sono passati anche alcuni personaggi appartenenti alla scuderia del manager dello spettacolo. Ma lo stesso Presta ci ha tenuto a smentire subito, con garbo ma in maniera

Lucio Presta

decisa e perentoria, di essere l’artefice dell’arrivo sulle sponde del Crati dell’inviato del Tg1. Tornando alle amministrative, perdono quota le primarie, alle quali si aggrappa Enzo Paolini, consapevole che questo strumento è l’unico che potrebbe garantirgli una sia pur flebile chance di candidatura: “Rappresento un’area vasta, composta da molte liste civiche e da alcune formazioni già presenti nel 2011. Altre forze si sono aggregate come Buongiorno Cosenza. Un’area che si colloca nel centrosinistra, in attesa che si individui un metodo valido per arrivare ad una candidatura condivisa – afferma Paolini – Mi auguro che questo metodo sia quello delle primarie, che ormai fanno parte del dna politico istituzionale del Paese”. E sui tentennamenti del Partito Democratico aggiunge: “Il Pd ha tante anime, Enzo Paolinicomprendo che ci possa essere qualche tensione, qualcosa da mettere a punto proprio perché si tratta di un grande partito. E però è giunto il tempo non per annunciare il nome di un candidato ma per annunciare un metodo. Per questo auspico che si stabilisca una data per le primarie. Io stesso – conclude – se dovessi scegliere tra una designazione diretta e le primarie, sceglierei le primarie”.

 

Mancini, sfida di Renzi è modernizzare il Paese

giacomo-mancini-m-3421COSENZA – «La sfida per modernizzare il Paese si giocherà con il referendum costituzionale. In campo solo due opzioni. Da una parte chi vuole una democrazia rapida ed efficiente adeguata alle esigenze della società contemporanea, dall’altra quelli che desiderano conservare la palude». Lo dice Giacomo Mancini, già deputato e assessore della Regione Calabria vicino alle posizioni di Denis Verdini. »In autunno gli italiani saranno chiamati a scegliere. Noi ci schieriamo convintamente per il cambiamento, per un’Italia più forte con uno stato più semplice e con meno costi della politica -prosegue Mancini-. E contro le incrostazioni, i corporativismi e le resistenze burocratiche che rallentano o impediscono la ripresa del Paese. E per questo accogliamo la chiamata all’impegno e alla mobilitazione capillare del premier Matteo Renzi. Convinti di poter portare a questa battaglia un contributo rilevante dalla Calabria e in particolare da Cosenza -conclude Mancini- dove ci impegneremo insieme a tutte quelle forze con le quali stiamo lavorando per risollevare la città dal degrado morale e dalla crisi economica nella quale è stata precipitata».

Risveglio Ideale: Il Ddl scuola

Tra le proteste degli insegnanti, dentro e fuori dall’Aula, il Senato ha dato il via libera al disegno di legge per la riforma della scuola che ora pa11198669_10204066126319206_1015386219_nssa alla Camera per l’approvazione definitiva. Da molto tempo non si registrava una così forte contrapposizione e mai così tanto la voce degli insegnanti è rimasta inascoltata. Si è giunti in fretta all’approvazione ritenendo che gli addetti ai lavori dovessero rimanere fuori da ogni discussione perché “la  scuola (pare) non sia degli insegnanti”, dimenticando che  attraverso le sue diverse articolazioni, insegnanti, studenti, famiglie questa  è l’espressione più importante della società. Si affievolisce il concetto di scuola pubblica che,  pur tra le tante carenze e contraddizioni, è stata dell’uguaglianza il più potente strumento. Ha placato la conflittualità fornendo al Paese gli strumenti basilari per una partecipazione attiva alla vita civile, sociale e politica. E’ stata laica, inclusiva e libera, ma ora, tra le riforme del governo Renzi, rischia di diventare “la più carica di conseguenze nefaste  per l’Italia”.

Di scuola, abbiamo voluto parlarne con Federica Inches, docente di scuola secondaria presso l’I.C. Mozart di Roma che insieme ad altre colleghe, ha dato vita, al flash mob dello scorso 23 aprile che ha interessato 120 piazze italiane. Una protesta partita silenziosamente dal basso che scavalcando le organizzazioni sindacali è  riuscita a realizzare la più grande mobilitazione di questo settore nella storia della Repubblica.

L’articolo completo:

DDL SCUOLA

 

Una casa per tutti occupato palazzo Enel

IMG_20150523_175918L’occupazione simbolica del ex palazzo dell’Enel, chiuso da anni ed abbandonato al degrado e all’incuria come tanti altri immobili pubblici e privati in questa città, è l’ennesima azione di denuncia pubblica sull’emergenza abitativa e sullo sperpero di enormi risorse pubbliche dalle varie compagini governative mentre la gente è alla fame. Le soluzioni che il governo sta arzigogolando per affrontare le povertà, ormai sempre più diffuse, sono l’ennesimo specchietto per le allodole e la conferma che non si vogliono trovare soluzioni concrete. Il modello adottato nel famigerato decreto Renzi-Lupi sulla casa lo si sta riproducendo in tutti i settori, dal lavoro con la beffa di garanzia giovani all’istruzione con la buona scuola, continuando a proteggere gli interessi di pochi a danno dei più. Operazioni di facciata che l’armata PD sta dispiegando, mentre le “torte” vengono spartite tra i soliti comitati d’affari lasciando quelle briciole utili solo a garantirsi prossime clientele. Nel frattempo cresce la povertà e il disagio abitativo, sfratti e pignoramenti sono all’ordine del giorno, la disoccupazione è ai massimi storici mentre l’art. 5 del piano casa continua a negare i diritti minimi, fondamentali, a quanti hanno avuto il coraggio e la dignità di occupare un alloggio contro i ponti prospettati da chi governa questo paese. Certo, siamo “forti” di una requisizione che è stata strappata con un anno e mezzo di lotta continua ma non basta e non risolve ne l’enorme disagio abitativo di questa città ne la speculazione edilizia che regna sovrana e che, grazie alla truffa dell’housing sociale ci regalerà altre colate di cemento. L’ex Enel è solo uno dei tanti palazzi vuoti di questa città che ci dimostra chiaramente che non serve altro cemento ma un piano di recupero e conversione delle centinaia di palazzi pubblici e privati vuoti che negli anni sono serviti a garantire lauti introiti ai palazzinari e a riciclare denaro sporco. Dopo l’ennesimo scandalo sulla gestione dei fondi Erp che ha travolto l’ex giunta regionale, quella attuale, con il suo assessore (fantasma?) De Gaetano, non ha ancora inteso rispondere ai tanti appelli lanciati in merito a emergenza abitativa, patrimonio pubblico inutilizzato e cementificazione selvaggia. Cambiano i protagonisti ma le dinamiche restano uguali. Carrozzoni e clientele, speculazioni sui bisogni della gente e allegre spartizioni di risorse pubbliche. Come movimento per il diritto alla casa abbiamo creato situazioni di condivisione, di riappropriazione di spazio pubblico e di riaffermazione della dignità di ciascuno. Andando contro tutte le logiche profittatorie e parassitarie che contraddistinguono invece i potentati locali ed anche contro la tanto sbandierata legalità che vorrebbe costringerci ad abbassare la testa e a dire sempre “si signore” di fronte all’arroganza ed alla mattanza sociale portate avanti dall’armata PD.

Premier Renzi: “Per il prossimo anno finiamo l’A3”

CATANZARO – “La Salerno-Reggio Calabria la finiamo. Da domani ci sarà un nuovo cda all’Anas, entro il 2015 tutti i cantieri avranno un’accelerazione definitiva e al massimo il prossimo anno concludiamo i lavori”. E quanto detto il presidente del Consiglio Matteo Renzi intervenendo alla trasmissione l’Arena su Raiuno.

Renzi a "L'Arena" (ph: Ansa)
Renzi a “L’Arena” (ph: Ansa)

Domani infatti, come annunciato lo scorso 13 aprile, Pietro Ciucci rimetterà l’incarico di consigliere e di presidente dell’azienda che ha guidato per quasi 9 anni.

Sciopero per la Riforma della Scuola: Occhiuto a favore degli insegnanti

Roma, manifestazione contro la riforma della "Buona scuola"“Manifestare il dissenso in massa nelle piazze per esprimere civilmente le proprie ragioni di fronte a una Riforma del Governo che presenta dei punti discutibili, è di per sé il segno che la Scuola italiana, nonostante tutto, è viva e rimane un pilone imprescindibile della realtà del Paese a cui ogni amministratore, a ogni livello, deve fare riferimento”.

Così il sindaco e presidente della Provincia Mario Occhiuto, in merito allo sciopero che questa mattina in Italia ha visto l’adesione di migliaia di persone da nord a sud.

“Se la Scuola si ammala – afferma Occhiuto – e se non si tiene conto delle motivazioni di chi la regge proprio dalle fondamenta, sarà la nostra stessa società ad ammalarsi irreversibilmente. Sapere, conoscenza e, ancora oltre, aggregazione e sana convivenza, iniziano fra le mura degli istituti scolastici che attraverso il personale docente si rendono complementari alle funzioni svolte dalla famiglia. Apprezzo molto – prosegue – lo spirito che ha mosso quanti oggi hanno sfilato in corteo, e penso in particolar modo ai tanti volti delle Scuola cosentina che conserva una tradizione importante all’interno della nostra cultura locale. Mi auguro quindi – conclude Occhiuto – che il premier Renzi dia seguito ai propositi di apertura al dialogo che ha annunciato”.

 

CGIL e FIOM Calabria: sciopero per la visita di Renzi

CATANZARO – E’ stato organizzato uno sciopero di otto ore da Fiom e Cgil Calabria in vista della visita del premier Matteo Renzi, atteso a Reggio Calabria e Gioia Tauro venerdì 28 novembre. “In concomitanza con la visita del premier Renzi – fa sapere Cgil in un comunicato stampa – è indetta una giornata di mobilitazione sindacale con presidio dei lavoratori provenienti da tutta la Calabria nello stabilimento AnsaldoBreda di Reggio Calabria”.