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Sparatoria Vibo, ancora senza esito le ricerche del killer

VIBO VALENTIA – Posti di blocco, battute nelle campagne, perquisizioni nei casolari, controlli da amici e parenti: continua senza tregua la caccia a Francesco Olivieri, il 32enne accusato dell’omicidio di Giuseppina Mollese, di 80 anni, e Michele Valarioti (63) e del ferimento di un’altra persona tra Nicotera e Limbadi.

ANCORA IN CORSO LE RICERCHE

Le ricerche, condotte anche con l’ausilio di elicotteri, vanno avanti ininterrottamente da venerdì pomeriggio ma dell’uomo ancora nessuna traccia nonostante l’impegno dei carabinieri, che conducono le indagini, e della polizia. Gli investigatori stanno anche cercando di accertare se Olivieri possa contare sull’aiuto di qualcuno per sottrarsi alla cattura. Proseguono, intanto, anche le indagini per risalire al movente del gesto dell’uomo che prima è entrato in un bar a Limbadi sparando contro tre uomini che erano all’interno e poi si è spostato a Ricadi dove ha ucciso Mollese e Valarioti. L’ipotesi prevalente, ormai, è che Olivieri abbia agito per vendetta, ma per quali motivi resta un mistero.

Foto http://www.zoom24.it/2018/05/11/far-west-vibonese-identificato-assassino-ricerche-69379/

Gasolio di provenienza illecita, sequestrata autocisterna

VIBO VALENTIA – Proseguono incessanti i controlli delle Fiamme Gialle Vibonesi a contrasto del dilagante fenomeno delle frodi tributarie nel settore petrolifero. Recentemente, infatti, i militari della locale Compagnia hanno sottoposto a controllo numerosi mezzi di trasporto, alcuni dei quali sono stati scoperti a circolare privi della regolare documentazione fiscale necessaria a comprovare che il prodotto petrolifero trasportato fosse stato effettivamente assoggettato al pagamento dell’accisa. In particolare, a seguito di apposita verifica tecnica svolta su un’autobotte i militari rilevavano quantitativi di gasolio (quasi 250 litri) privi della prescritta documentazione di accompagnamento prevista dal Testo Unico Accise. Durante il controllo, inoltre, i militari operanti riscontravano delle anomalie e manomissioni ai sistemi di conteggio del carburante ed alle pompe dell’autobotte poiché veniva constatata la rottura dei sigilli apposti sui detti sistemi nonché delle abrasioni ai codici identificativi delle targhette riportanti le matricole. Gli ulteriori accertamenti eseguiti permettevano di evidenziare che l’autobotte in questione aveva appena effettuato un trasporto di gasolio da riscaldamento destinato ad un Ente pubblico e che, quindi, la manomissione dei sistemi di conteggio installati sull’autobotte, falsando il computo dei quantitativi di prodotto petrolifero erogato (per quantità diverse da quelle effettivamente scaricate), consentiva l’illecito trattenimento del prodotto petrolifero rivenuto sulla cisterna durante il controllo. Immediato, dunque, è scattato il sequestro del gasolio di illecita provenienza e delle autocisterne, nonché la denuncia all’A.G. di 2 soggetti per il reato di contrabbando di prodotti petroliferi, frode nell’esercizio del commercio e truffa ai danni di un Ente pubblico. Il costante impegno profuso dalle Fiamme Gialle nella tutela degli interessi erariali nonché del mercato dei beni e servizi, costituisce una linea d’azione fondamentale nell’ambito delle funzioni di polizia economico-finanziaria attribuite al Corpo. Si tratta di un contributo imprescindibile che mira a garantire non solo il recupero delle imposte evase, ma anche la libera e leale concorrenza all’interno dei mercati

Aprigliano, carabiniere libero dal servizio arresta spacciatore

APRIGLIANO (CS) – I carabinieri della Compagnia di Rogliano hanno arrestato una persona e ne hanno denunciato a piede libero una seconda, entrambe di Aprigliano, per detenzione di sostanza stupefacente finalizzata alla vendita al dettaglio, al termine di una operazione condotta con l’ausilio di un giovane militare libero dal servizio il quale, transitando per il centro storico del comune di Aprigliano ha notato un tossicodipendente della zona aggirarsi per la parte alta del paese a bordo della sua autovettura. Essendo ormai prossima la serata del sabato sera, momento della settimana in cui il consumo di sostanze stupefacenti tra i giovani raggiunge il picco, il militare, senza mai perdere d’occhio il soggetto d’interesse, avvisava la Centrale Operativa. Dopo alcuni minuti di pedinamento, il tossicodipendente veniva notato dirigersi proprio verso l’abitazione di un 19enne apriglianese già noto per vari reati. A poche decine di metri dall’abitazione di quest’ultimo, ecco che l’auto del tossicodipendente arrestava la marcia: ad attenderlo per un incontro evidentemente già preordinato c’era proprio il 19enne in compagnia di un altro ragazzo, 18enne incensurato. Non appena il giovane si avvicinava all’automobile dell’acquirente, il carabiniere interveniva sbarrando la via con la propria autovettura a quella del tossicodipendente. Mentre lo spacciatore e l’acquirente venivano bloccati dal militare, il 18enne riusciva a darsi alla fuga a piedi tra i vicoli del centro storico di Aprigliano, venendo poi rintracciato nel giro di pochi minuti dall’autoradio giunta in appoggio. Successive perquisizioni sia personali che domiciliari, effettuate dai militari nei confronti dei due fermati, consentivano poi agli operanti di rinvenire, nella disponibilità del 19enne 55 grammi di marijuana già pronta per la vendita, nonché un bilancino di precisione e vari materiali utili per il confezionamento in dosi. Ad incastrare il 18enne suo complice invece la vicinanza all’amico spacciatore al momento dello scambio ed il tentativo di fuga precipitosa tra le strade del paese. Per il 19enne, trovato in possesso della marijuana, scattavano inevitabilmente le manette, mentre il 18enne era denunciato in stato di libertà per il reato di detenzione a fini di spaccio di sostanza stupefacente in concorso.

L’impresa denuncia la tentata estorsione, due persone arrestate

COSENZA – Nel corso di una conferenza stampa congiunta degli agenti del commissariato e dei carabinieri di Castrovillari, ospitata nella sede della questura di Cosenza, a cui è intervenuto anche il procuratore capo Eugenio Facciolla, sono stati resi noti i particolari che hanno portato all’arresto di Luigi di Gesù, 50 anni, e di Salvatore Vena di 45, entrambi di Cassano allo Jonio e già noti alle forze dell’ordine per reati contro il patrimonio. Le ordinanze di custodia cautelare in carcere sono state emesse dal Gip Ciarcia su richiesta del sostituto Iannotta. 

La richiesta di denaro e l’intervento delle forze dell’ordine

L’indagine ha preso spunto dalla denuncia presentata dal preposto della ditta Intercantieri Vittadello, impegnata sul territorio nei lavori di rifacimento e ammodernamento della statale 534. I due arrestati si erano presentati lo scorso 18 aprile, chiedendo un contributo e minacciando eventuali danneggiamenti ai mezzi di cantiere. Il 6 maggio poi, erano stati esplosi alcuni colpi di arma da fuoco nei pressi del campo base dell’impresa, probabilmente a scopo intimidatorio. Ma i referenti dell’azienda si sono rivolti alla procura. I riscontri effettuati attraverso i tradizionali metodi investigativi, consentivano di cristallizzare la natura estorsiva della richiesta formulata dai due soggetti che venivano così arrestati e condotti in carcere per tentata estorsione in concorso. 

Giovani dispersi in mare, ritrovati i corpi senza vita (VIDEO)

CATANZARO LIDO – Sono stati ritrovati, questa mattina, i corpi dei due giovani che da ieri risultavano dispersi in mare.
Sembra che i ragazzi, venticinquenni originari del Gambia, stessero giocando a pallone, quando uno dei due si è tuffato in mare per recuperare la palla. Quindi, l’altro ragazzo avrebbe raggiunto l’amico, in difficoltà per le forti correnti, per soccorrerlo.
Da ieri pomeriggio si sono attivate le ricerche via terra, via mare e con mezzi aerei. Sul posto, i Vigili del Fuoco, la Guardia Costiera, la Polizia, i Carabinieri, la Protezione Civile, la polizia locale. Per i VVF, hanno operato 11 unità di terra e 7 del nucleo sommozzatori
Questa mattina, intorno alle 7, il tragico ritrovamento. Un elicottero della Regione Calabria ha avvistato al largo i due corpi, poi riportati in porto alle 8.45.
“Le operazioni di ricerca e recupero sono state eseguite dalla guardia costiera con la collaborazione del nucleo nautico dei Vigili del Fuoco del Comando Provinciale di Catanzaro”, rende noto un comunicato di questi ultimi.

Da quanto noto, nel porto, è arrivato il medico legale.

 

 

Nella foto, un momento delle ricerche di ieri.

Diamante, rapina alle poste durante il passaggio del Giro. Bottino da 14mila euro

DIAMANTE (CS) – È di 14mila euro il bottino della rapina avvenuta all’ufficio postale di Diamante al momento del passaggio del Giro d’Italia. Due uomini, coperti da caschi integrali e mazze alle mani, sono entrati e hanno sfondato i vetri delle casse, arraffando tutto ciò che era contenuto all’interno dei cassetti. Nell’ufficio c’erano solo tre impiegate che, avendo intuito ciò che stava per accadere, si sono rifugiate nel retro riuscendo a dare l’allarme. Ai carabinieri della compagnia di Scalea, che stanno conducendo le indagini, hanno poi raccontato di aver sentito un motorino allontanarsi velocemente. 

Doppio agguato nel vibonese, due morti e tre feriti

NICOTERA – Lunga scia di sangue tra Nicotera e Limbadi con un bilancio drammatico: due morti e tre feriti. Due gli agguati, riconducibili alla stessa persona. A Limbadi l’uomo è entrato nel bar della piazza centrale con un fucile ed ha sparato in direzione dei tavolini dove alcune persone giocavano a carte. Tre i feriti. Poco dopo a Nicotera è stato ucciso nella sua casa Michele Valerioti di 68 anni e ferita in maniera grave un’anziana di 80 anni, Giuseppa Mollese, deceduta poco dopo nell’ospedale di Catanzaro. I carabinieri si sono messi sulle tracce dell’omicida con un imponente spiegamento di mezzi.

Sequestrato centro scommesse abusivo

VIBO VALENTIA – I militari della locale Compagnia della Guardia di Finanza hanno sequestrato un’agenzia di scommesse di Vibo Valentia, dopo aver accertato che nella stessa venivano raccolte, del tutto abusivamente, scommesse relative ai principali eventi sportivi nazionali ed esteri.

All’esito del controllo i militari hanno deferito alla locale Procura della Repubblica il titolare dell’impresa per esercizio abusivo di attività di giuoco o di scommessa, comminandogli altresì una sanzione amministrativa pari ad euro 66.000,00 e sequestrando, contestualmente, numerosi computer, monitor e stampanti, strumentali per l’esercizio dell’attività illecita.

Operazione antidroga, due arresti e una denuncia a Corigliano

CORIGLIANO (CS) – I Finanzieri di Sibari hanno tratto in arresto, infragranza di reato, due soggetti originari di Corigliano Calabro (CS) che trasportavano a
bordo della propria autovettura circa 60 gr di marijuana.
Le Fiamme Gialle, impegnate in un posto di controllo sulla Strada Provinciale 252, nel territorio del comune di Corigliano Calabro, intimavano l’alt ad una autovettura con a bordo due ventenni. Il passeggero dell’auto – alla vista dei militari – prima che l’auto si arrestasse, lanciava dei piccoli oggetti dal finestrino, oltre il bordo strada, pensando di non essere osservato.
I militari, invece, insospettiti da quel gesto, hanno proceduto alla ricognizione dell’area rinvenendo due involucri di plastica, contenenti complessivamente circa 60 grammi di marijuana. Sono state quindi effettuate delle perquisizioni domiciliari presso le abitazioni dei due soggetti. Nella camera da letto di uno dei due, condivisa con il proprio fratello trentenne, venivano rinvenute, ben occultate, 10 confezioni contenenti compresse e fiale di diverse sostanze dopanti illegali, idonee a modificare le condizioni psicofisiche o biologiche dell’organismo umano.
Le sostanze dopanti erano di proprietà del fratello di uno dei due soggetti fermati, che veniva quindi denunciato a piede libero all’Autorità Giudiziaria, mentre entrambi i detentori di sostanze stupefacente ai fini di spaccio, tratti in arresto in flagranza di reato. I due sono stati accompagnati in stato detentivo presso le rispettive abitazioni su disposizione del Pubblico Ministero della Procura della Repubblica di Castrovillari.
I due detentori di sostanza stupefacente rischiano ora la reclusione da sei a venti anni e la multa da euro 26.000 a euro 260.000 per la violazione di cui all’art. 73, comma 1, del D.P.R. nr. 309/90, mentre il detentore delle sostanze dopanti rischia la reclusione sino a tre anni ed una multa di 50.000 euro per la violazione dell’art. 9 della Legge 376/2000.

Arrestato pregiudicato trovato in possesso di arsenale

ROGGIANO GRAVINA (CS) – I carabinieri della Stazione di Roggiano Gravina, coadiuvati da personale della Compagnia di San Marco Argentano, e da un’unita cinofila dei Carabinieri di Vibo Valentia, hanno sottoposto a controllo un 44enne, pregiudicato roggianese.

L’uomo era in possesso di un ingente quantitativo di stupefacente

Una volta perquisita un’abitazione di proprietà dell’uomo, i militari hanno rinvenuto all’interno di una pertinenza adibita a magazzino, grazie al prezioso fiuto del cane antidroga Akim, quattro buste contenenti marijuana per un peso complessivo di oltre 2 kg, nonché ulteriori 250 grammi di hashish suddivisi in quattro pezzi avvolti da cellophane. Le analisi sullo stupefacente, prontamente effettuate dal Laboratorio Analisi dell’Arma, hanno consentito di accertare che dall’intero quantitativo sequestrato, sulla base del principio attivo contenuto, si sarebbero potuto ricavare ben 14.000 dosi da destinare alla vendita al dettaglio sul mercato illegale, con un guadagno stimabile in circa 74.000 euro.

Rinvenuto vero e proprio arsenale

Proseguendo nelle operazioni di ricerca, i Carabinieri hanno focalizzato la loro attenzione su una vecchia tettoia collocata nelle immediate vicinanze, appurando che nella paglia era occultato un vero e proprio arsenale. In particolare sono stati rinvenuti quattro fucili calibro 12 detenuti illegalmente, tra cui un fucile a pompa e uno di precisione, oltre ad una pistola revolver calibro 450 e 10 cartucce. Gli accertamenti condotti nell’immediatezza hanno consentito, al momento, di risalire alla provenienza di un fucile, oggetto di furto perpetrato nel 2015 nel Comune di Roggiano Gravina ai danni di un anziano.

Le armi saranno analizzate dai Ris di Messina

Le armi sottoposte a sequestro saranno inviate al RIS di Messina per i necessari accertamenti tecnici di natura balistica, al fine di verificarne l’eventuale utilizzo in fatti di sangue.  

Il 44enne è stato tratto in arresto per “detenzione illegale di armi da fuoco e munizioni”, “ricettazione” e “detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti”, venendo associato, su disposizione della Procura della Repubblica di Cosenza – guidata dal dott. Mario SPAGNUOLO – presso la casa circondariale del capoluogo bruzio.