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Resterà aperta fino a mercoledì 3 ottobre la mostra di scultura e pittura di Mario Montalto

COSENZA – Sarà visitabile fino a mercoledì 3 ottobre, presso il Chiostro di San Domenico di Piazza Tommaso Campanella, la mostra di scultura e pittura del maestro Mario Montalto, dal titolo “Colori, emozioni, speranza”, patrocinata dall’Amministrazione comunale, in collaborazione con la sezione provinciale dell’A.I.S.M. (l’Associazione Italiana Sclerosi Multipla).

La mostra, inauguratasi sabato scorso, è aperta dalle 10,00 alle 13,00 e dalle 16,00 alle 20,00. Nato a Luzzi, Mario Montalto vive ed opera a Castrolibero ed è stato titolare della cattedra di Scultura presso il Liceo Artistico Statale di Cosenza dal 1972 al 1997. Ha partecipato all’Itinerario d’Arte Contemporanea con Guttuso, Fantuzzi, Bai, Bardi, Enotrio.

Numerose sono le sue mostre in giro per l’Italia. Mario Montalto ha inoltre viaggiato molto in Europa, in Africa, nelle Americhe (Brasile, Argentina, Cuba, Canada, U.S.A.) alla ricerca di nuovi motivi ispiratori per la sua arte, quali: il tema dell’emigrazione; quello della violenza negli stadi; quello socio-culturale africano; quello delle realtà umane emarginate.

Tra le sue numerose esposizioni si ricorda in modo particolare quella di sculture in bronzo allestita in   occasione del 500° anniversario della morte di S. Francesco di Paola, dal titolo “Miracoli”. E tra i suoi molteplici lavori : il monumento in bronzo “Agli emigrati caduti sul lavoro” situato nella piazza principale di Bocchigliero, il  busto in bronzo dedicato al calciatore scomparso Donato Bergamini, esposto nella sala Stampa dello stadio S. Vito di Cosenza, “La Sacra Famiglia”, scultura in ferro e resina situata nella Chiesa di Andreotta a Castrolibero e il monumento in bronzo dedicato a S.Bernardino ad Amantea.

La mostra “Colori, emozioni, speranza” racchiude, all’interno del Chiostro di San Domenico, una summa delle sculture e delle pitture di Mario Montalto. Le offerte libere dei visitatori saranno devolute all’A.I.S.M.

Cosenza Beer Fest…A tutta birra

COSENZA – Birra, reggae e rock’n’roll ed è di nuovo “Cosenza Beer Festival”, il festival dedicato alla regina del malto d’orzo e alla musica dal vivo, giunto ormai alla sua quarta edizione.
Il festival ideato, organizzato e promosso da Be Alternative e dal Comitato per la salvaguardia del Centro Storico, si svolgerà da giovedì 27 a sabato 29 Settembre presso la Villa Vecchia, nel centro storico di Cosenza.
Saranno 6 la band che si alterneranno, 3 i dj set, diversi i generi musicali.

Si partirà domani giovedì 27 settembre dove oltre al palcoscenico saranno allestite anche delle zone food e quest’anno per i primi 500 fortunati in regalo un boccale in vetro all’acquisto di un litro di birra.
Il concerto di apertura del festival spetta alla band salernitana Il Pozzo di San Patrizio, un gruppo fortemente legato alla propria terra, alle proprie radici di appartenenza, caratterizzato da un sound folk rock irlandese contaminato con delle sonorità mediterranee e reggae e con delle strumentazioni non propriamente convenzionali come il clarinetto e il flauto traverso.
A fare da apripista al concerto suoneranno gli Eletric Floor quartetto rock cosentino, la serata volgerà al termine con il dj set ska e funky firmato Pascuetta.

Venerdì 28 settembre prenderà il testimone il gruppo partenopeo Jovine, gruppo nato nel 1998 da un’idea di Valerio Jovine in collaborazione col fratello Massimo Jovine, bassista dei 99 Posse. La band è un perfetto mix di reggae puro e spiccata napoletanità.
I cosentini Twin Contest apriranno il concerto degli Jovine e anche questa seconda serata terminerà con il dj set reggae dance hall a cura di Mujina Crew.

La serata conclusiva di sabato 29 settembre sarà dedicata, direttamente dalle Puglie, alla tribute band di Manu Chao i Casa Babylon, si tratta di 9 musicisti provenienti dai mondi più diversi, dal rock al pop per arrivare al funky ma legati da un unico desiderio quella di riportare sui loro palchi il trascinante coinvolgimento di Manu Chao.
Apriranno il concerto i Jack Rabbit Slim, gruppo rock cosentino, chiuderà il festival il dj set rock e indie di Fabio Nirta.

Tutti i concerti saranno gratuiti e avranno inizio dalle ore 21,30 non bisogna fare altro che ballare per tutta la notte fino a quando le gambe non cederanno e brindare che sia bionda, rossa o bruna non importa purchè sia con una birra ma soprattutto non bisogna dimenticare di divertirsi, senza esagerare.

Gaia Santolla

A Trebisacce l’ottava edizione di “Broglio in festa”

TREBISACCE (CS) – Il Parco Archeologico di Broglio di Trebisacce apre le porte al pubblico per l’ottava edizione di “Broglio in festa” all’insegna dell’archeologia, dello spettacolo e della buona enogastronomia locale. Sin dalle ore 17:30 di venerdì 28 Settembre 2012, l’equipe archeologica effettuerà visite guidate nell’area del Parco, con approfondimenti circa gli scavi. Prenderà parte l’Assessore alla Cultura della Provincia di Cosenza Maria Francesca Corigliano. Alle ore 19:30, con alle spalle uno splendido panorama della Piana di Sibari apriranno gli stand enogastronomici grazie ai ragazzi dell’Istituto “I.P.S.I.A. – RISTORAZIONE” di Trebisacce che proporranno alcuni piatti caldi basati su prodotti locali. Per concludere, suonatori di musica popolare e a seguire DJ set. Sensibilizzazione e divertimento consapevole sono le due parole chiave: la cittadinanza potrà scoprire Broglio, autentica perla di archeologia protostorica, forse ancora poco conosciuta.

Museo Marca, presentate le iniziative per la stagione invernale

 

Una grande antologica dedicata ad Angelo Savelli nel 2012; nel 2013 invece la più ampia mostra mai realizzata in Italia sul libro nell’arte contemporanea internazionale come elemento ispiratore di dipinti, sculture, installazioni, video e opere web a cui si aggiunge la costante valorizzazione dei giovani artisti presenti sul territorio.

Questi i principali appuntamenti del MARCA proposti nella giornata odierna  in una conferenza stampa alla quale hanno preso parte il presidente della Provincia di Catanzaro Wanda Ferro, l’Assessore alla Cultura della Regione Calabria Mario Caligiuri e il direttore artistico del MARCA, Alberto Fiz. “E’ un programma di ampio respiro”, afferma Wanda Ferro, “che conferma il ruolo di primo piano assunto dal museo di Catanzaro in ambito nazionale e internazionale destinato a coinvolgere un pubblico sempre più ampio attratto da tematiche particolarmente attuali dove la componente identitaria assume un ruolo di primo piano, come conferma la grande riscoperta di Savelli e la riflessione sul libro che nell’era digitale mantiene intatto il suo fascino.” Anche Mario Caligiuri ha sottolineato la centralità del MARCA e del progetto culturale che ha trovato il pieno appoggio da parte della Regione.

L’evento più atteso della stagione invernale è la retrospettiva di Savelli, uno dei maggiori protagonisti del dopoguerra, la cui ultima mostra pubblica risale al 1995, anno della sua morte e dell’invito alla Biennale di Venezia, quando le sue opere furono presentate dal museo Pecci di Prato. La riscoperta non poteva che partire dalla Calabria che, da dicembre a marzo, dedica un doveroso omaggio al suo illustre cittadino nato nel 1911 a Pizzo Calabro.

La mostra ripercorre le tappe salienti di un artista che ha rivoluzionato radicalmente il modo di fare pittura introducendo già nel 1956 i suoi quadri bianchi.  la rassegna documenta il periodo di formazione con una serie di dipinti degli anni quaranta e cinquanta legati alla sua indagine figurativa ed astratta dove appaiono evidenti i legami con l’action painting americano testimoniata dall’amicizia con Robert Motherwell.

Ad anticipare l’antologica di Savelli, verrà proposta, nella seconda metà di ottobre, una collettiva che presenta i lavori di quattro giovani artisti che si sono messi in luce in occasione della seconda edizione dell’International Artists Residency organizzato dal MARCA in collaborazione con la Dena Foundation di Parigi, tra le più prestigiose istituzioni internazionali impegnate nella promozione dei nuovi talenti. La mostra, curata da Alberto Fiz in collaborazione con Serena Carbone, presenta il lavoro del vincitore della borsa di studio 2012 Santo Alessandro Badolato insieme a quella degli altri tre finalisti,  Paola Ascone, Leonardo Cannistrà e Roberta Mandoliti.  I giovani artisti hanno tutti meno di trent’anni e si sono formati all’Accademia di Belle Arti di Catanzaro.

La stagione primaverile del MARCA verrà caratterizzata dalla grande mostra dedicata alla presenza del libro nell’arte contemporanea internazionale prevista nel marzo 2013. “Non è certo un fatto causale che il libro sia oramai una costante di molte opere tanto da diventare un soggetto privilegiato come ha dimostrato la recente edizione di Documenta. Attraverso internet, il libro è giunto ad una svolta ed è forse per questo che gli artisti hanno la necessità di rappresentarlo nelle loro opere in quanto si tratta di uno strumento materiale con un immenso potere evocativo”, afferma Alberto Fiz, ideatore e curatore della mostra. Sono oltre 70 le opere che coinvolgono l’intero spazio espositivo in una kermesse che affianca pittura, scultura, installazione, video, fotografia e web. Il compito di  raccontare le sperimentazioni tecnologiche del Terzo Millennio è stato affidato allo ZKM di Karlsruhe, il Centro di Arte e Media più importante a livello internazionale diretto da Peter Weibel che affronterà la sfida imposta da un sistema dove il libro non è più un corpo solido ma liquido in progressivo movimento. Il libro come scrigno della memoria e del pensiero, ma anche come veicolo che coinvolge la storia e gli affetti viene reinterpretato da artisti di generazioni differenti in un percorso che spazia da Jannis Kounellis a Anselm Kiefer; da Giulio Paolini a On Kawara; da Dennis Oppenhiem a Emilio Isgrò; da William Kentridge a Pascal Martin Tayou; da Luigi Ontani a Candida Hofer; da Per Barclay a Stefano Arienti; da Mark Dion a Robotlab. Una straordinaria e provocatoria biblioteca d’immagini, dunque, che permette al pubblico di realizzare un viaggio trasversale nell’arte contemporanea dove il libro viene completamente riscritto.

Queste sono solo alcune delle iniziative proposte dal MARCA. Anche nella prossima stagione è prevista la presenza delle scuole di ogni ordine e grado di Catanzaro e provincia per una serie di laboratori attivi realizzati nello spazio del museo. Inoltre, grazie alla collaborazione avviata col museo Pecci di Prato e alla sensibilità del suo direttore, Marco Bazzini, saranno avviati anche al MARCA dei corsi di specializzazione rivolti ad operatori didattici museali. Un’iniziativa importante e di grande contenuto, che costituisce un’occasione di crescita professionale per tanti giovani laureati che ambiscono ad operare in ambito museale.

La legalità passa per le note dell’Orchestra Provinciale dell’Evento “Muti”

Orchesta MutiGERACE (RC) – Una serata di inizio autunno che sembra ancora estate. Una piazza, quella del Tocco a Gerace, che si riempie di note e melodie.

È la magia creata dall’Orchestra Provinciale dell’Evento “Muti”: 140 giovani musicisti provenienti da diversi complessi bandistici della provincia di Reggio Calabria, scelti tra i 270 che lo scorso 31 luglio sono stati diretti dal maestro Riccardo Muti. Giovani talenti che attraverso i loro strumenti rappresentano l’emblema della Calabria che si impegna, che sa fare cultura, che crea emozioni.

Guidati dalle bacchette dei maestri Pasquale Lucà, Maurizio Managò, Roberto Caridi, Gaetano Pisano e Cettina Nicolosi l’Orchestra ha incantato il pubblico presente. L’attesa di quasi un’ora rispetto all’orario previsto di inizio è stata ripagata già dalle prime note. Dall’esecuzione della Fedelissima, ossia la Marcia d’Ordinanza dell’Arma dei Carabinieri, che ha aperto il concerto, fino al repertorio delle composizioni prettamente bandistiche, passando per brani di opere più classiche come la Carmen di Bizet, il Nabucco di Verdi o la Norma di Bellini, i musicisti hanno dimostrato ottime capacità ed indubbia versatilità, soprattutto in considerazione della loro giovane età.

La conclusione della serata è stata affidata poi alle note dell’inno d’Italia e alla bacchetta dell’assessore Provinciale alla Cultura e alla Legalità, Eduardo Lamberti Castronuovo, ideatore e promotore dell’Evento “Muti”, nonché direttore onorario dell’Orchestra Provinciale, che oggi si costituisce ufficialmente.

L’evento ha rappresentato il momento culturale delle due giornate calabresi di “ANCI per il Mezzogiorno”, l’iniziativa che l’Associazione dei Comuni Italiani ha organizzato tra Locri, Gerace e Lamezia Terme per richiamare l’attenzione sulla lotta contro le mafie e per la legalità condotta quotidianamente dai sindaci del Sud e della Locride in particolare. Un incontro che ha visto la partecipazione di molti amministratori locali, ma anche dei sindaci di altre regioni meridionali, nonché di Graziano Delrio, presidente dell’Anci e primo cittadino di Reggio Emilia, così come di illustri personalità delle forze dell’ordine e della magistratura.

 

Mariacristiana Guglielmelli

 

Conclusa la seconda edizione del premio letterario nazionale ‘Il Pettirosso’

[singlepic id=11 w=320 h=240 float=left]CROTONE – Ha spiccato il volo il premio letterario nazionale “Il pettirosso” e  non solo metaforicamente. La seconda edizione del concorso, che ha visto la numerosissima partecipazione di poeti provenienti da tutta la Calabria, si è svolta sabato scorso in località S.Anna a cavallo tra i territori di Isola e Cutro, presso la saletta convegni dell’antica “Villa Margherita”, sede del “Centro produzioni sistemi divulgativi avanzati” dell’Arssa. Il premio ideato dallo scrittore Costantino Spagnolo e dedicato alla  memoria del maestro tipografo Peppino Congi, quest’anno è stato affidato alla costituenda cooperativa “Il pettirosso” rappresentata da Dario Verga e patrocinato dai fratelli Domenico e Maurizio Congi. A presentare la serata per il secondo anno consecutivo, è stata invece la giornalista Consuelo Ruggiero. “La crescita del premio esige una buona organizzazione – ha detto Spagnolo –, per questa ragione si è resa necessaria la collaborazione con la cooperativa che curerà tutti gli aspetti del premio e le successive fasi di promozione degli autori”. “La cooperativa – ha aggiunto Verga – si occuperà inoltre di promuovere ogni sorta di iniziativa nel campo delle arti visive e dell’editoria, grazie al supporto di professionisti del settore”.

 

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Quattro le categorie di concorso in gara: sezione “A” poesia inedita in lingua italiana, sezione “B”  poesia inedita in vernacolo, sezione “C” racconto breve in lingua italiana, sezione “D” poesia e narrativa, riservata ai giovanissimi. Tutti presenti i venticinque finalisti hanno recitato i loro componimenti (alcuni con il supporto dei “fini dicitori”, Paola Arabia e Marco Spagnolo), regalando al numeroso pubblico momenti di commozione, riflessione e anche tante risate. A guadagnare il podio nella sezione “A”, Francesco Fontana proveniente da Verzino con “Ricordo di mamma”, secondo posto a Carmela Scida di Strongoli con “Sogno infranto” e terzo posto alla “Battaglia degli attacchini” di Giacomina Durante, residente a Cosenza. Nella sezione “B” hanno avuto la meglio Paolo Landrelli di Ardore (RC) con “Ora ti tegnu’nto cori”, seguito da Vincenzo Cordì di Locri (RC) con “Capilli Janchi” e dal crotonese Pasquale D’Emanuele con la sua “Com’era bella la vita i’ na vota”. Nella sezione dedicata ai racconti, il primo posto è andato ad una emozionatissima Rita Eleonora Vizza con “Lettere a mio padre”, seguita da Francesco Gimigliano con “L’amore oltre confine” e Silvestro Di Prima con “Lo scrigno magico dei miei pensieri”, tutti crotonesi. Per la sezione giovanissimi, a qualificarsi con la poesia “Mberzu i principi d’a scola” la piccola Maria Pia Maiolo di soli 11 anni, proveniente da Isola Capo Rizzuto e nella narrativa Mario Franzin, diciottenne crotonese, autore di “Un amore mai finito”. Non è passata inosservata la “fine osservatrice” Maria Grazia Micalizzi, quattordicenne di Isola Capo Rizzuto, già vincitrice lo scorso anno tra i giovani, che ha sfiorato la vittoria con “U spartimentu d’a ‘rroba”, gareggiando questa volta nella sezione dedicata al vernacolo. Tanti gli ospiti della serata, dal cantautore Salvatore Lo Prete al flautista Matteo La Spada, noto concertista romano che ha allietato i presenti con due brani eseguiti al flauto traverso, ai poeti Giuseppe Condello, Filippo Scalzi e Luigi Villirillo, che hanno intramezzato la lettura delle poesie con le loro esibizioni. Giurati del concorso Annarita Saccomano (presidente), Piera Anna Carolei, Mimmo Stirparo, Bruno Albino De Raffaele, gli stessi Luigi Villirillo e Filippo Scalzi e Santo Vazzano. Presenti all’iniziativa don Giuseppe Santoro, parroco della comunità santannese, gli assessori provinciali Giovanni Lentini e Alessandro Carbone. “Ringraziamo la comunità di S.Anna – ha detto in conclusione Domenico Congi – la Provincia di Crotone, l’Arssa per la gentile concessione della splendida sala convegni e tutti coloro i quali hanno reso possibile questa iniziativa, che avrà come seguito la seconda edizione dell’antologia che ospiterà tutte le opere finaliste del concorso”.

 

 

 

Isabel Russinova: La Parola per la Nuova Stagione di Prosa del Rendano

commissione cultura russinova
Isabel Russinova

COSENZA – A metà dicembre verrà inaugurata la nuova stagione di prosa del teatro Rendano con una rilettura de “La Locandiera” di Carlo Goldoni, interpretata da Nancy Brilli per la regia di Giuseppe Marini.

A fornire l’anticipazione è stata Isabel Russinova, direttore artistico del Teatro “Rendano”, nel corso di un’audizione davanti alla Commissione consiliare cultura, presieduta da Claudio Nigro.
In questi giorni la Russinova è alle prese con la definizione del cartellone della nuova stagione del “Rendano” dove, tra non molto, inizieranno i lavori per l’adeguamento strutturale del teatro di tradizione cosentino, dopo i finanziamenti ottenuti dalla Regione, a seguito del bando regionale al quale il Comune di Cosenza ha partecipato
classificandosi al primo posto in graduatoria.
Isabel Russinova ha anticipato in commissione cultura quale sarà, in linea di massima, il percorso che intenderà seguire, di concerto con il Sindaco Mario Occhiuto e l’Amministrazione comunale, per la prossima stagione del “Rendano”.

“Occorre – ha spiegato la Russinova al Presidente Nigro e agli altri componenti della commissione – saper amministrare al meglio il budget che sarà messo a disposizione. La commissione cultura dovrà avere un compito molto importante e propositivo: quello, cioè, di discutere i progetti sul teatro con gli artisti del territorio, affinché questi ultimi possano esprimere compiutamente le loro potenzialità.”

In conclusione di seduta, Isabel Russinova ha anticipato anche il leit-motiv della nuova stagione di prosa. Il tema dominante della scorsa stagione era stata la donna, quest’anno sarà la parola, nelle sue più diverse accezioni.commissione cultura Russinova

Conferenza stampa Arte Contemporanea

 Il prossimo martedì 25 settembre alle ore 16,30 presso il Marca – Museo delle Arti di Catanzaro, di Catanzaro, si terrà la presentazione degli eventi inseriti nel progetto presentato dalla Provincia di Catanzaro e finanziato nell’ambito del bando regionale per l’Arte Contemporanea. Il progetto, destinato all’attività del Marca, è risultato il primo in graduatoria, ed ha ottenuto l’assegnazione di un contributo di complessivi 500 mila euro di fondi europei per gli anni 2012 e 2013. Con il presidente della Provincia Wanda Ferro, interverranno l’assessore regionale alla Cultura Mario Caligiuri, il direttore generale del dipartimento regionale Cultura Massimiliano Ferrara, il direttore artistico Alberto Fiz.

L’Opera di Pechino approda al Rendano

Il teatro A.Rendano cede le sue “tavole” a culture nuove e poco esplorate; culture che ammaliano ma, nello stesso tempo, lasciano interdetti per la diversità con cui vengono messe in scena le rappresentazioni teatrali, distanti anni luce da quelle occidentali.
Ieri sera, infatti, il teatro ha aperto le porte alla nota compagnia nazionale “Opera di Pechino” che ha portato una ventata di novità nella città dei Bruzi grazie, soprattutto, all’intenso lavoro dell’amministrazione comunale che è riuscita ad accaparrarsi ben due date della tournée, le uniche previste in Calabria.
Una compagnia di “tutto fare” quella dell’Opera di Pechino, non solo semplici attori ma soprattutto mimi, ballerini, ginnasti, cantanti che hanno intrattenuto il pubblico con acrobazie, arti marziali e lotte buffe e non efferate. Poche le parti recitate perché, nel teatro cinese, ciò che conferisce significato alla rappresentazione non è tanto la parola quanto le movenze del corpo e la capacità di riempire la scena senza aver bisogno di alcun materiale scenico.
Le azioni infatti, accompagnate da un sottofondo musicale che sottolinea il carattere orientale dell’opera, vengono semplicemente mimate con gesti eccessivi e simbolici che permettono allo spettatore di comprendere le intenzioni dei personaggi. Gli attori hanno acquisito fasto e solennità grazie agli abiti sontuosi e regali; al trucco raffinato che, in base alle varie sfumature, definisce il ruolo del personaggio e alle maschere tradizionali.
Interessante scambio culturale, dunque, amplificato dall’incontro, avvenuto alla fine della prima parte dello spettacolo, tra il Presidente dell’Opera di Pechino e il Sindaco di Cosenza Mario Occhiuto che, come tradizione vuole, hanno affisso insieme la locandina dello spettacolo affiancandola a tutte le altre che hanno fatto la storia del teatro Rendano.
Tra i tanti spettatori accorsi anche molte presenze illustri; il Rettore dell’Università della Calabria Giovanni Latorre e il Sindaco di Rende Vittorio Cavalcanti.
Ieri sera si è dunque lasciato il posto alla cultura cinese che, a detta di qualcuno, necessita di un accurato studio e di un’intensa metabolizzazione prima di esprimere qualsiasi tipo di opinione. Si arriva alla fine dello spettacolo meravigliati, storditi, sbalorditi e, per evitare valutazioni affrettate, bisogna attuare una sorta di epoché, una sospensione del giudizio che ci permette di lasciar sbollire qualsiasi tipo di impressione e perplessità eccessivamente prematura.
L’Opera di Pechino replica martedì 25 settembre alle ore 20.45, sempre al teatro A. Rendano.

 

Annabella Muraca

 

Sindaco Mario Occhiuto e Presidente dell'Opera di Pechino

Abito di scena dell'Opera di Pechino

In ogni luogo c’è Poesia

“I poeti nel loro silenzio fanno ben più rumore di una dorata cupola di stelle”, scriveva così Alda Merini e, oggi più che mai, questa frase risuona potente fra tutte le dicerie e le futilità che ci circondano. I poeti vivono in sordina ma riescono a scatenare un grande caos dentro, un caos che corrode, consuma, divampa e non si spegne mai.
È proprio ciò che è accaduto ieri sera; un’atmosfera prodigiosa, quasi incantata, è calata sulla Sala Consiliare di Rende che ha accolto la seconda edizione del Gran Galà di poesia “Rende in versi”. L’evento, inserito nel cartellone del “Settembre Rendese” e organizzato dall’Associazione Culturale GueCi di Anna Laura Cittadino, è iniziato con un tenero omaggio in ricordo di Francesco Principe, scomparso nel 2008 ma, per tutti, rimasto simbolo emblematico della città rendese; un omaggio sicuramente sentito che ha commosso la sala gremita ma eccessivamente ostentato.
L’associazione, oltre a ringraziare i poeti con un diploma d’onore, ha anche deciso di consegnare due Premi alla Carriera; a Manuela Fragale per l’intensa attività giornalistica e a Mario De Rosa per quella letteraria.
La scena, per tutta la serata, è stata vorticosamente conquistata dai 30 poeti che via via hanno declamato al pubblico poesie dai temi più svariati; l’amore, l’amicizia, la politica che non c’è, il degrado della società, il precariato, le morti bianche. Si è assistito ad un tumulto di emozioni; sorrisi, lacrime, brividi, sensazioni forti scatenate da parole aleatorie ed innocenti; è proprio vero che a volte le parole fanno più male di uno schiaffo perché logorano, ti accarezzano, si appoggiano sulla pelle e poi scavano in profondità fino a giungere al cuore avvolgendolo.
Chi scrive, dunque, è dotato di un sesto senso che permette di vedere il mondo sotto un’altra prospettiva. Gli occhi dei poeti sono aperti e scrutano, osservano, immaginano; hanno la capacità di tradurre ogni brivido, ogni sensazione, ogni sussulto in parole dolci e soavi che noi uomini mortali, ad occhi chiusi, possiamo solo ascoltare in silenzio.

Annabella Muraca