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Vigor Lamezia, Butera fa marcia indietro ma la strada è sempre in salita

LAMEZIA TERME (CZ) – Resiste e non molla, Giancarlo Butera, in un contesto che poco ha a che vedere con l’entusiasmo vissuto nella primavera del 2015, prima dello scandalo Dirty Soccer. Il massimo dirigente biancoverde ricarica le pile e rilancia, promettendo un campionato da vertice in Eccellenza durante la conferenza stampa di oggi pomeriggio nella pancia del D’Ippolito. A Lamezia ancora molti faticano a capire come sia possibile passare dalle sfavillanti trasferte di terza serie ai “polverosi” campi dell’Eccellenza in un anno e mezzo e, dunque, l’immediata voglia di rivalsa è il minimo tassello necessario se si vuole riavvicinare la gente alla Vigor in un contesto così deprimente.

«Se nessuno si farà avanti continuerò anche da solo, proseguirò per garantire l’iscrizione della Vigor Lamezia al campionato d’Eccellenza nonchè l’allestimento di una squadra che lotterà per vincere il campionato. Rinnovo il mio appello alle forze istituzionali della città perché ci diano una mano». Parole, queste di Butera, in contrasto con quanto dichiarato dopo l’ultima giornata dell’infausto torneo di D disputato, ma comunque forti, visto che nessuno sembra aver accolto l’appello lanciato per costruire una società più solida. La sensazione, fortunatamente, è che non si partirà con handicap come a Settembre 2015: farlo di nuovo sarebbe delittuoso. Incerto il futuro del ds Roma (si fa a tal proposito il nome di Morelli, ultima stagione al Sambiase), mentre si prova a trattenere Gatto in panchina.

Giacinto Morelli

 

Cavese ancora bestia nera, la Vigor ritorna in coda

Sconfitta interna prima del turno di riposo: servirà un miracolo per la salvezza.

Vigor Lamezia-Cavese 0 a 1

Mese di Aprile che parte con l’amaro in bocca per la Vigor Lamezia: Scordia e Gelbison ottengono un punto a testa con due pareggi a occhiali rispettivamente contro Noto e Gragnano, mentre i biancoverdi ritornano mestamente in fondo alla classifica, con tanto di giornata di riposo di cui “godere” settimana prossima. Questa squadra è si dura a morire, ma non vince da troppo tempo e ciò è inaccettabile per chi vuole cercare di risalire la china in condizioni disperate.

La partita la decide all’undicesimo della prima frazione un gol di Galullo, bravo a battere Marino dopo una mischia in area. A dirla tutta la Vigor Lamezia non si fa mettere sotto da un avversario di maggiore caratura quale è la Cavese e Malerba al minuto 17 si rende pericoloso con un colpo di testa su suggerimento di Giannusa. Al minuto 25 è invece Criniti a sfiorare la deviazione vincente per gli ospiti, su assist di Puntoriere. Decisivo in tal senso l’intervento di Cianci.

Nella ripresa sfortunatissimo Golia nel colpire il palo in diagonale dopo un’iniziativa personale. Non bastano gli inserimenti dell’oggetto misterioso Essabr e del talento lametino Umbaca (rientrante dopo i problemi cardiaci che  lo hanno tenuto lontano dai campi di gioco) a cambiare le sorti del match: Cavese che conquista l’intero bottino in palio tenendo testa a Frattese e Siracusa e Vigor che dimostra ancora una volta una certa sterilità offensiva.

Ora manca davvero poco alla conclusione e la sensazione è che gli uomini di Gatto abbiano avuto un calo (anche e non solo fisico) per certi versi concepibile viste le condizioni di partenza ma assolutamente nocivo per il momento, decisivo per evitare la retrocessione diretta. Probabilmente le gare interne con Marsala e Vibonese e lo scontro al Lorenzon di Rende saranno quelle decisive per le sorti di una Vigor più che mai vicina all’Eccellenza.

GIACINTO MORELLI

 

Vigor all’asciutto, risultato ad occhiali in quel di Sarno

Una squadra ancora decimata dall’influenza non va  oltre il pari in trasferta.

SARNESE-VIGOR LAMEZIA O A O

Non riesce a  mettere il turbo la  Vigor Lamezia di mister Gatto: ancora  orfana di Essabr, priva del bomber Fioretti (out per problemi fisici)  e di altri  quattro/cinque elementi a  causa  di influenza ed acciacchi, la squadra biancoverde non ottiene l’intera  posta in palio e  dopo l’1 a 1 ottenuto tra le mura amiche con l’Aversa Normanna arriva uno zero a zero, contro la Sarnese,  poco  utile alla causa. Mentre la  Gelbison viene  sconfitta a domicilio dalla nuova capolista Siracusa, la banda  guidata da Giannusa e Malerba difende senza affanni la propria  porta ma non riesce a concretizzare qualche buona occasione che forse, col reparto offensivo al completo e con la  disponibilità  di Fioretti e dell’unico innesto di Gennaio  (Essabr  per l’appunto), avrebbe potuto portare i frutti sperati. Da sottolineare comunque la positività della prestazione  della formazione ospite, che, pur con un uomo in meno per l’espulsione di Calabria nella ripresa,  ha  creato occasioni importanti, da sfruttare indubbiamente meglio.  Particolare, questo, non di poco conto vista l’assoluta necessità di raccogliere il maggior  numero di punti possibile. Vincere a Sarno oggi avrebbe potuto significare sorpasso ai danni della Gelbison e raggiungimento della zona  play out. Evenienza comunque possibile se dovesse essere accolto favorevolmente il ricorso per l’eliminazione di due dei tre punti di penalizzazione.  In tal senso si spera che  la giustizia  sportiva sia celere nel definire la posizione del sodalizio di Via Marconi.

Di seguito i risultati degli altri match del girone:

Agropoli-Gragnano 1-1
Due Torri-Marsala 2-0
Gelbison-Siracusa 1-2
Noto-Vibonese 2-2
Palmese-Scordia 1-1
Sarnese-Vigor Lamezia 0-0
Reggina-Nerostellati Frattese 0-0
Roccella-Cavese 2-1
Aversa Normanna-Rende rinv

GIACINTO MORELLI

Vigor al piccolo trotto, Fioretti non basta

Biancoverdi fermati dall’Aversa sull’1 a 1 al Guido D’Ippolito.

VIGOR LAMEZIA-AVERSA NORMANNA 1 A 1

Servivano i tre punti, ma non sono arrivati. Desta un tantino di amarezza dunque il pareggio casalingo che gli uomini di Gatto hanno ottenuto nel pomeriggio odierno al D’Ippolito, contro un’Aversa Normanna che da sei giornate muove la classifica con risultati positivi.

Il primo tempo fa ben sperare e si chiude con il vantaggio firmato Simone Fioretti: al 40esimo minuto, da una punizione ben calciata da Giannusa, nasce la deviazione aerea decisiva del giovane bomber lametino, inoltre sfortunato nel colpire il palo pochi minuti più tardi con una velenosa conclusione a tu per tu con il portiere avversario.

La Vigor va al riposo meritatamente in vantaggio ma subisce con la ripresa delle ostilità il ritorno degli ospiti, abili a trovare il pari al minuto diciannove della seconda frazione di gioco: è di Ramaglia la zampata del pari. Poca roba nel proseguo del match, caratterizzato dalla stanchezza e dalla poca lucidità delle due compagini.

Influisce probabilmente, sulla prestazione dei padroni di casa, il fattore “influenza”, che ha colpito molti dei componenti della rosa nel corso della settimana. La Gelbison, che oggi non ha disputato la propria partita a causa delle condizioni atmosferiche non proprio ideali (non ottimali a dire il vero nemmeno quelle affrontate a Lamezia, dove si è giocato con un forte vento), è ancora lì a due punti. Il tutto senza dimenticare che i vertici di Via Marconi attendono le decisioni sul ricorso presentato contro due dei tre punti di penalizzazione che affliggono la Vigor in classifica e rendono lo scenario ancor più negativo.

MORELLI GIACINTO

 

Continua la rincorsa: Vigor, arriva l’Aversa

Attesa per l’ennesimo scontro da “dentro o fuori”. 

Battere l’Aversa e rimanere attaccati al treno play out: questo l’obiettivo a breve termine per gli uomini di Gatto, fermati Domenica dal Due Torri dopo cinque risultati utili consecutivi. Settimana particolare e ricca di eventi, per il sodalizio di Torcasio e Butera: è infatti arrivato Lunedì l’attaccante Essabr, ex giocatore di Cosenza e Prato e primavera Juventus in passato. Il classe ’89 farà ufficialmente parte del gruppo biancoverde dopo essere stato in prova per qualche giorno. In seguito ai mancati arrivi della punta necessaria a rimpolpare il pacchetto offensivo a Gennaio, ecco dunque l’innesto offensivo tanto a lungo atteso. Innesto che si spera non sia eccessivamente tardivo vista la deficitaria condizione di classifica in cui versa la Vigor.

Rimane comunque pur vero che, a parte l’ultimo stop, il momento non è del tutto negativo: lo Scordia è stato messo a debita distanza e la Gelbison è a soli tre punti. Punti che potrebbero essere anche di meno se Venerdì, in occasione della discussione del ricorso presentato dalla società, dovessero essere tolti due dei tre punti di penalizzazione inflitti dal giudice sportivo. Affrontare un avversario in forma e vicinissimo alla zona play off con due punti in più e la possibilità del sorpasso sulla terzultima in classifica sarebbe una prospettiva sicuramente migliore di quella attuale.

GIACINTO MORELLI

In attesa di Cozza, la nuova penalizzazione è un “buon” antipasto

In casa Vigor Lamezia nessuna reazione alla nuova sentenza relativa a “Dirty Soccer”. Si prepara il derby col Reggio Calabria.

La sentenza emessa il primo di Febbraio dal Tribunale Federale Nazionale e relativa al filone di Catanzaro dell’inchiesta “Dirty Soccer”, che porta in dote altri due punti di penalizzazione, colpisce ulteriormente una Vigor Lamezia sempre più in affanno in coda alla classifica del girone I della serie D. La squadra del presidente Torcasio, infatti, non riesce ad abbandonare l’ultimo posto in graduatoria, lo stesso che sarebbe almeno in coabitazione con lo Scordia senza le penalizzazioni legate al processo. Dopo il pareggio di Agropoli e le seguenti squalifiche di Guttà, Torcasio e Giannusa (addirittura tre giornate di stop per lui) ed alla luce dell’ennesimo risvolto giudiziario negativo, sembra davvero complesso per Gatto preparare al meglio la sfida interna di Domenica al Reggio Calabria di Ciccio Cozza, che, in Lega Pro, da allenatore, a Lamezia non ha mai avuto fortuna alla guida di Catanzaro prima e Reggina poi.

Lo Scordia è al momento lontano 3 punti, mentre sono addirittura 8 quelli di distanza rispetto alla Gelbison. Delle sabbie mobili nel vero senso della parola, dunque, quelle in cui la squadra di Via Marconi sembra impelagata da quest’estate ad oggi. Quando a fatica sembrano aprirsi degli spiragli, ecco che ben presto anche gli eventi lontano dal campo contribuiscono a spingere più in basso Malerba e compagni.

Lo stesso Malerba ha, negli ultimi giorni, espresso il proprio dispiacere per quanto vissuto in questi mesi a Lamezia, sottolineando la ferma e stoica volontà del gruppo di continuare a lottare senza sosta per il raggiungimento quanto meno dei play out. Il terzino biancoverde, spesso capitano in questa travagliata stagione, nel chiedere il sostegno ad una tifoseria comprensibilmente fredda e delusa, ha malinconicamente ricordato la scorsa stagione, confessando quelli che erano i piani della vecchia società, intenzionata, prima dello scoppiare dello scandalo “Dirty Soccer”, a costruire una rosa di buonissimo livello da consegnare all’allora tecnico Erra, oggi sulla panchina del Catanzaro.

Desta sgomento e perplessità la totale inettitudine in chiave mercato: acquistato Itri, nulla più è stato fatto per consentire a Gatto di disporre di qualche freccia in più nel proprio arco. Che l’attesa di risvolti negativi in campo giudiziario, poi verificatisi, non abbia spinto la società a mollare la presa sui papabili nuovi acquisti?

GIACINTO MORELLI

Dirty Soccer, per Giampà sei mesi di squalifica. Due punti di penalità per la Vigor Lamezia, sei per il Montalto

CATANZARO – Sei mesi di squalifica comminate a Domenico Giampà del Catanzaro e all’ex direttore sportivo del club giallorosso Armando Ortoli per la presunta combine Catanzaro-Barletta del 2015. Questa la pena inflitta dal Tribunale Federale Nazionale presieduto da Sergio Artico che ha ufficializzato la sentenza relativa al procedimento ribattezzato Dirty Soccer. Per Giampà anche 30.000 euro di ammenda. Il Catanzaro vovrà pagare un’ammenda di 10.000 euro ma non dovrà scontare punti di penalizzazione. Nel secondo filone dell’inchiesta è stata condannata anche la Vigor Lamezia: due punti di penalizzazione e 10.000 euro di ammenda per il coinvolgimento dell’ex ds Fabrizio Maglia, a sua volta condannato ad un’ulteriore inibizione a svolgere qualsiasi attività nell’ambito della Figc per la durata di sei mesi e ad un’ammenda di 10.000 euro. Queste le altre penalizzazioni inflitte dal giudice, da scontarsi nella corrente stagione sportiva: Akragas (3 punti), Aurora Pro Patria (7), Comprensorio Montalto (6), Frattese (1), L’Aquila (13), Neapolis (22), Puteolana (4), Santarcangelo (6), Savona (2), Sorrento (4), Sef Torres (4). Sono state prosciolte le società Aversa Normanna, Cremonese, Due Torri, Fidelis Andria, Grosseto, Livorno, Monopoli, Pavia, Prato, Scafatese, Tuttocuoio e San Miniato.

Punto agrodolce, la Vigor sfiora l’impresa

Ad Agropoli il punto è inizialmente un miraggio, poi diventa “stretto”. Segna ancora Fioretti.

Agropoli-Vigor Lamezia 1 a 1

Affrontare il Derby con il Reggio Calabria, oggi sconfitto a domicilio dalla Cavese, non sarà affatto facile: la pazzesca partita odierna, in quel di Agropoli, ha incredibilmente complicato anche il prossimo incontro di Fioretti e compagni, che, a causa della squalifica di Guttà e Giannusa, dovranno affrontare gli uomini di Cozza senza i due perni del reparto centrale.

Ma andiamo con ordine. Dopo un primo tempo da sbadigli la partita si accende intorno al decimo della ripresa: Giannusa viene espulso dopo un fallo di mano che gli costa il secondo giallo e Guttà, ancora più ingenuamente, si fa buttare fuori dal direttore di gara per proteste. Come se non bastasse, passano pochi minuti ed il neo entrato D’Avella piazza la zampata che vale il vantaggio dei padroni di casa. La Vigor si ritrova in pochissimo tempo sotto sia negli uomini, a causa della doppia inferiorità numerica, sia nel punteggio. Caparbiamente, però, Fioretti riesce a procurarsi un penalty ad una decina di minuti di distanza dalla rete avversaria: il bomber lametino dagli undici metri è freddissimo e realizza la sua sesta rete in campionato. Nell’occasione, espulso l’esperto Cardinale. In pieno recupero, contropiede ad elevato potenziale di pericolosità sciupato dai biancoverdi, poco abili nello sfruttare l’occasione di portare a casa tre punti che avrebbero fatto gridare al miracolo.

Vista la piega presa dal match a inizio ripresa, comunque, il punto ottenuto potrebbe essere visto in maniera più che positiva: la Vigor dimostra ancora una volta di avere un’anima. Peccato che lo stesso discorso non possa farsi per una società che, nonostante l’accorciarsi delle distanze da Scordia e Gelbison, entrambe sconfitte in casa, sembra non avere la minima volontà di piazzare quei colpi sul mercato buoni ad elevare il livello di esperienza di un gruppo che per sacrificio e volontà merita ben altri piazzamenti in classifica.

GIACINTO MORELLI

 

Chiuse le frontiere, la Vigor non cambia

Butera annuncia la chiusura del mercato: fiducia spropositata o bandiera bianca?

Nessun arrivo e nessuna partenza, la campagna trasferimenti (se così si può chiamare), è già finita. Dopo il colpo Itri, arrivato assieme a Varricchio prima di Frattamaggiore, in casa Vigor Lamezia non cambierà più nulla. Ciò indipendentemente dagli ulteriori strascichi legati all’ennesimo filone di inchieste sullo scandalo “Dirty Soccer”, che rischia di riservare ai biancoverdi altri  punti di penalizzazione.”

Riteniamo non ci siano calciatori adatti alle attuali esigenze. Vogliamo gente abituata a lottare ed a soffrire, dunque la scelta è basata su fattori umani e non tecnici“. Queste le parole di Butera, lesto a dichiararsi comunque ancora fiducioso dopo il clamoroso quanto beffardo K.O. nello scontro diretto di Scordia, che rischia di essere considerato come l’ultimo treno lasciatosi sfuggire sulla via della salvezza.

La Vigor ha i mezzi per battere non solo le dirette concorrenti ma anche le squadre di vertice”, continua Butera in riferimento alla possibilità di affrontare molti scontri diretti tra le mura amiche. Il Vice Presidente ha inoltre però sottolineato la necessità di non commettere ulteriori errori nelle sedici finali che attendono Giannusa e compagni, già indietro in classifica e ultimi dall’inizio del campionato. Prossimo avversario in campionato sarà la Palmese , guidata dal trainer lametino Rosario Salerno, ex di turno e mai dimenticato tecnico delle giovanili biancoverdi. I neroverdi arrivano al D’Ippolito in un momento di difficoltà e gli uomini di Gatto dovranno dunque cercare di giocare al meglio le proprie carte se, da Domenica, vorranno riaccendere il lume della speranza .

Desta comunque molta perplessità tra i tifosi questa discutibile presa di posizione: puntare sulla voglia di riscatto e sull’attaccamento alla maglia degli attuali componenti della rosa, encomiabili in quanto a spirito di sacrificio da Settembre ad oggi, ha sicuramente un suo perchè. Ma rinunciare a forze fresche, esperte, di categoria, in una situazione del genere, sembra delittuoso. Soprattutto alla luce dei proclami di fine anno e delle lamentele (grottesche già in origine) sui pochissimi abbonamenti venduti.

GIACINTO MORELLI

 

Hanno ucciso la Vigor Lamezia

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Torcasio: “squadra destinata a sparire”. Inutili le parole di Mascaro: il nulla all’orizzonte.  

La Vigor Lamezia non arriverà nemmeno a Natale, non vedo nessun futuro per la società e la squadra è allo sbando totale’.  Tutto ok, sin qui, visto che a pronunciare tali parole è stato il dimissionario Torcasio, già autore, suo malgrado, di una gestione approssimativa ed inadeguata da mesi a questa parte. Non era necessario, dunque, si ricordasse ancora una volta come la squadra, ‘accompagnata’ da una società inesistente, fosse allo sbando. Prende invece le sembianze di una resa ‘definitiva’ e con i crismi dell’ufficialità il seguito della dichiarazione: ‘sarà lo stesso Giancarlo Butera a dare il via libera ai giocatori per andarsene, in quanto non c’è più possibilità che vengano pagati. Ad oggi la Vigor è destinata a sparire’. 

Grandioso. Ma non finisce qui: ‘Solo in questo modo potrò tornare sui miei passi, non serve il Paperon de Paperoni di turno per salvare la squadra, ma tanti imprenditori, tutta la collettività, altrimenti dopo Natale sarà già troppo tardi’.

Insomma, pare dunque giusto e sacrosanto attendersi l’intervento della ‘collettività’ degli imprenditori lametini dopo uno degli sperperi più clamorosi nella storia del calcio calabrese, con una squadra che nel giro di un anno passa dalle storiche vittorie con Catanzaro e Reggina in Lega Pro alle deplorevoli sconfitte in serie sui campi di D, con i giovani juniores di Gatto unico aspetto positivo ricollegabile al calcio romantico e nostalgico che tutti possono solo sognare di vedere nello squallido panorama attuale. Come se adesso la colpa fosse loro, di quegli imprenditori che per natura, a Lamezia, hanno sempre declinato l’invito quando si è trattato di investire pesantemente nello sport (con alcuni che hanno preferito creare calcio  in altre zone della Regione, Cosenza ne è l’esempio); come se lo scempio degli ultimi mesi non fosse dovuto a chi era in sella alla società (e attenzione, il riferimento non è solamente alle accuse di illecito sportivo relative a ‘Dirty soccer’, bensì anche alla gestione di rosa, mercato e aspetti organizzativi dopo la retrocessione d’ufficio), ma a chi ora si tutela e ci pensa due volte prima di ‘buttare’ soldi e impegno in un mondo malato.

Di diversa natura le parole del Sindaco Mascaro, pronunciate sempre nella stessa seduta del Consiglio Comunale, maggiormente incentrate sull’aspetto sentimentale della situazione: ‘La Vigor è immortale e lo dice chi come me sin da bambino ha dato tutto se stesso alla squadra, quando mai avrei pensato di dedicarmi alla politica, quando nella gestione della società non ho mai comprato né venduto partite’. 

Poi uno sguardo alle (poche) possibilità di risvolti positivi in ambito societario: ‘Ci sono in corso cinque trattative con vari imprenditori ma a chiunque si avvicini alla società dobbiamo essere leali nel ricordare che ad oggi la squadra è deferita per altre due partite e ha 4 processi potenziali pendenti‘.

Insomma, il discorso è sempre quello. La Vigor Lamezia sta morendo e con essa la passione di una tifoseria che da sempre ha dimostrato attaccamento a una realtà la quale, a conti fatti, al netto dei conti in equilibrio, non ha mai regalato loro la vittoria di un campionato negli anni del ‘calcio più bello d’Europa’ o dei bilanci perfettamente in ordine.

Servirebbero meno parole e più fatti. Servivano, anzi.

GIACINTO MORELLI