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Cosenza, Morrone pronto a lasciare Occhiuto per le divergenze sull’ospedale

COSENZA – La querelle relativa all’ospedale di Cosenza è destinata ad avere ripercussioni sulla campagna per il rinnovo dell’amministrazione di Palazzo dei Bruzi. Il nuovo nosocomio bruzio è ancora un’opera da libro dei sogni e già si litiga sulla collocazione che dovrà avere la struttura. Mario Occhiuto è convinto che si debba puntare sulla riqualificazione dell’Annunziata e sulla realizzazione di nuovi padiglioni che possano congiungere l’attuale nosocomio con l’Annunziata. Il partito di Forza Italia è schierato sulle posizioni del sindaco architetto, quasi in maniera compatta. Quasi. Perché il consigliere regionale Ennio Morrone, si è invece detto favorevole alla costruzione dell’ospedale a Vaglio Lise, nei pressi della stazione ferroviaria, ritenendo questa zona logisticamente più adeguata. La sensazione è che le divergenze tra Morrone e Occhiuto su questo punto, siano destinate a determinare un terremoto politico. La conseguenza più immediata potrebbe essere il ritiro della fiducia da parte dei consiglieri comunali che proprio in Ennio Morrone hanno il loro punto di riferimento. Non dimentichiamo che il figlio di Morrone, Luca, ricopre la carica di presidente dell’Assise bruzia. In questo caso l’avventura amministrativa di Occhiuto potrebbe terminare anticipatamente. L’altra conseguenza, decisamente più probabile, è che Morrone scelga di allinearsi alle posizioni di Mario Oliverio e quindi del Pd, e di mettere una propria lista di candidati a disposizione del centrosinistra.

Incidente a Laino, rischia di restare orfana la piccola disabile

LAINO CASTELLO (CS) – Erano da poco partiti dalla loro abitazione di Laino Castello verso Assisi. La coppia di coniugi doveva accompagnare la figlia disabile di tredici anni in un centro medico specialistico non presente in Calabria. Ma lungo l’autostrada il viaggio si è bruscamente interrotto. La loro auto, una Fiat Sedici, probabilmente a causa dell’asfalto reso scivoloso dal maltempo, è sbandata andando a sbattere violentemente contro il guard rail, tra gli svincoli di Lauria Sud e Lauria Nord. La donna, Manuela Limongi, 34 anni, ha perso la vita, il marito, Domenico Cosenza, è in stato di coma ricoverato all’ospedale di Potenza. Illesa invece la piccola. Sul posto gli agenti della polizia stradale, i vigili del fuoco, il 118 ed il personale Anas. L’incidente si è verificato nella giornata di ieri. Della coppia le cronache locali si erano occupate qualche tempo fa proprio perché costretta all’emigrazione sanitaria. Per ottenere il diritto alle cure per la loro bambina autistica, avevano sostenuto un lungo iter burocratico. Adesso che stavano per raggiungere il presidio sanitario per cui avevano tanto lottato, il destino ha riservato loro questa tragica beffa. Cordoglio e vicinanza è stata espressa dal sindaco di Laino Castello, Gianni Cosenza, che si è detto pronto ad attivare ogni tipo di sostegno che possa essere di supporto alla bambina.

Cosenza, abuso su minore, svolto l’incidente probatorio

COSENZA – Su richiesta del pm Antonio Bruno Tridico si è svolto presso il Tribunale di Cosenza, il confronto tra il minore ed il sacerdote ritenuto responsabile di violenza sessuale ai suoi danni. L’uomo, insegnante di religione in una scuola media del centro città, ruolo al quale ha già rinunciato, secondo l’accusa avrebbe molestato il ragazzino, di undici anni, proprio all’interno dell’istituto di istruzione. La testimonianza del minore è stata ascoltato in audizione protetta in presenza di psicologi. Secondo quanto si è appreso, avrebbe confermato l’episodio contestato, cioè quello in cui il prete durante una pausa delle lezioni lo avrebbe palpeggiato. Il sacerdote, assieme al suo legale l’avvocato Rossana Cribari, ha ascoltato in un’altra stanza la ricostruzione del ragazzino. Per la difesa, infatti si sarebbe trattato semplicemente di una manifestazione d’affetto. Nel dettaglio lo avrebbe sfiorato con la mano, e non di una volontà di adescamento del minore. Nelle scorse settimane, è emerso che gli accertamenti sul materiale informatico sequestrato al prete non avrebbe portato ad alcun risultato rilevante. Sembrerebbe, infatti, che non sarebbero state trovate particolari immagini pedopornografiche compromettenti.

Gentile presto sottosegretario. A Cosenza sosterrà il centrosinistra

ROMA- Antonio Gentile sarebbe in procinto di entrare nella compagine governativa di Matteo Renzi. Già in questaAntonio Gentile 2 settimana il senatore cosentino del Nuovo Centro Destra potrebbe ricevere la nomina a sottosegretario dal Presidente del Consiglio. I tempi sono maturi per il suo ingresso-bis a Palazzo Chigi, dopo la breve esperienza del marzo 2014 mandata all’aria dal caso Oragate. L’accordo è legato a doppio filo con le grandi manovre del Pd per scalzare Occhiuto dalla poltrona di sindaco della città di Cosenza. I consensi elettorali di Gentile, si sa, sono determinanti nel capoluogo bruzio e Renzi, con la nomina del senatore, potrebbe assicurarsi il suo appoggio per agevolare la scalata di Lucio Presta, ormai candidato in pectore del centrosinistra. A proposito di Lucio Presta, non è passato inosservato il fatto che a realizzare il famigerato servizio sulle luminarie sia stato Alessio Zucchini, conduttore di uno Mattina Estate dove sono passati anche alcuni personaggi appartenenti alla scuderia del manager dello spettacolo. Ma lo stesso Presta ci ha tenuto a smentire subito, con garbo ma in maniera

Lucio Presta

decisa e perentoria, di essere l’artefice dell’arrivo sulle sponde del Crati dell’inviato del Tg1. Tornando alle amministrative, perdono quota le primarie, alle quali si aggrappa Enzo Paolini, consapevole che questo strumento è l’unico che potrebbe garantirgli una sia pur flebile chance di candidatura: “Rappresento un’area vasta, composta da molte liste civiche e da alcune formazioni già presenti nel 2011. Altre forze si sono aggregate come Buongiorno Cosenza. Un’area che si colloca nel centrosinistra, in attesa che si individui un metodo valido per arrivare ad una candidatura condivisa – afferma Paolini – Mi auguro che questo metodo sia quello delle primarie, che ormai fanno parte del dna politico istituzionale del Paese”. E sui tentennamenti del Partito Democratico aggiunge: “Il Pd ha tante anime, Enzo Paolinicomprendo che ci possa essere qualche tensione, qualcosa da mettere a punto proprio perché si tratta di un grande partito. E però è giunto il tempo non per annunciare il nome di un candidato ma per annunciare un metodo. Per questo auspico che si stabilisca una data per le primarie. Io stesso – conclude – se dovessi scegliere tra una designazione diretta e le primarie, sceglierei le primarie”.

 

Nuovo ospedale, Occhiuto si tira fuori: “Refrain strumentale alla campagna elettorale”

occhiutomario2COSENZA – Dimostra di avere confidenza anche con la dialettica e non solo con l’urbanistica Mario Occhiuto, impegnato in queste ore a difendere, quasi in solitudine, la propria posizione in merito all’area da individuare per la costruzione del nuovo ospedale. Il sindaco di Cosenza sa di trovarsi coinvolto in una battaglia virtuale ingaggiata per distogliere l’attenzione mediatica dalle inefficienze della sanità locale e dalle opere che la sua amministrazione ha completato o sta per completare, per concentrarla sul nuovo nosocomio che verrà, se verrà, argomento abitualmente di moda alla vigilia delle campagne elettorali che riguardano il capoluogo bruzio. Occhiuto si è lasciato trascinare nella querelle solo per un paio di giorni. Adesso, in maniera scaltra, si tira fuori dal dibattito, ricordando che la competenza in materia di sanità è appannaggio della Regione e che i cittadini hanno bisogno di servizi efficienti e “non di assistere allo strumentale botta e risposta su un nuovo ospedale. E’ questo un refrain che, puntualmente, si ripresenta a ridosso di una campagna elettorale. Tutti auspichiamo una più moderna struttura per il nostro nosocomio, riferimento per l’intera Provincia – aggiunge il Sindaco – ma ciò non può e non deve diventare argomento utile ad avviare una propaganda per fini elettorali. La Regione, va ricordato, è l’Ente a cui spetta il compito di programmare e soprattutto definire contenuti in termini progettuali. Prima ancora di dibattere sull’ubicazione dell’ospedale, dunque, occorre affrontare una discussione senza dubbio più urgente che è quella che riguarda la qualità dei servizi e delle prestazioni che, purtroppo, sul piano territoriale continuano a diminuire vertiginosamente. Com’è noto, dalla Calabria nel 2016 si è costretti a partire per andare a curarsi altrove, con un aggravio economico notevole per le stesse casse regionali. Ciò che serve, prima di realizzare una struttura ex novo, è un progetto complessivo di riqualificazione dei servizi sanitari. Utilizzare la salute delle persone in campagna elettorale – conclude Mario Occhiuto – mi pare improprio e inopportuno. Solo dopo aver effettivamente riqualificato un ambito, quello sanitario, che sul nostro territorio presenta una serie di criticità, potrà essere giusto aprire una discussione con gli enti che hanno il compito specifico di localizzare il sito ospedaliero”.

Sibari, truffa per svariati milioni di euro scoperta dalla Guardia di Finanza

finanza genericaCASSANO ALLO JONIO (CS) – La Guardia di Finanza di Sibari, al termine di una complessa ed articolata attivita investigativa di polizia economica finanziaria condotta nei confronti di un consorzio agricolo di produttori operante nel territorio della Sibaritide, ha scoperto una truffa ai danni dell’Erario per oltre 3 milioni di euro ed una evasione fiscale per circa 11 milioni di euro. L’attivita di indagine ha inizialmente accertato l’indebita percezione di contributi pubblici dal Consorzio per un importo complessivo di circa 2,2 milioni di euro, concessi per la realizzazione di un programma di investimenti. Per realizzare la truffa sono state costituite due società ed utilizzate fatture false per circa 4 milioni di euro. Una prima società aveva il compito di sovrafatturare, per circa il 150%, il costo dei lavori, delle prestazioni di servizio e delle cessioni di beni oggetto di finanziamento; la seconda, attraverso l’emissione di false fatture, consentiva la restituzione finanziaria del denaro. Le successive attività di investigazione consentivano di accertare una ulteriore truffa ai danni all’Inps mediante il diretto coinvolgimento di falsi braccianti agricoli del consorzio. In particolare è risultato che il Consorzio agricolo, nel periodo 2011-2013, ha denunciato all’Inps complessivamente 319 falsi braccianti agricoli. La falsa attestazione di assunzione di braccianti agricoli e la fittizia dichiarazione di circa 25.000 giornate lavorative, ha consentito di ottenere indebite indennità previdenziali ed assistenziali per oltre un milione di euro. Il controllo della posizione fiscale del consorzio ha evidenziato ulteriori gravi irregolarità risultando costituita una contabilità parallela dell’impresa, atta a dissimulare la reale situazione economica della societa. Complessivamente è stata accertata l’omessa dichiarazione di circa 10 milioni di euro ed una evasione di Iva per oltre 1 milione di euro. All’esito delle indagini il Tribunale di Castrovillari ha disposto il sequestro dell’intero opificio e di un impianto industriale per la lavorazione di prodotti agricoli per un valore complessivo di circa 7.000.000 euro. La Sezione Giurisdizionale per la Calabria della Corte dei Conti di Catanzaro è stata inoltre informata di un danno erariale per circa 2,2 milioni di euro, pari all’importo pubblico erogato fino all’intervento dei finanzieri. Alla Procura della Repubblica di Castrovillari, che ha coordinato l’attività, è stata inviata apposita denuncia per “truffa ai danni dello Stato” e “dichiarazione fraudolenta”.

Blitz della Cavese a Palmi. I neroverdi falliscono un penalty

PALMI – Un pallonetto di Criniti a pochi minuti dall’intervallo condanna la Palmese alla sconfitta di misura per 1-0

Francesco Piemontese (Palmese)
Francesco Piemontese (Palmese)

al cospetto di una Cavese che ha molto sofferto le pessime condizioni del terreno di gioco. A beffare la squadra di Salerno è stato l’attaccante argentino dei campani, bravo a cogliere fuori dai pali l’estremo difensore Barillà con un tocco morbido quando il cronometro segnalava il minuto 42 della prima frazione. In precedenza Palmese in evidenza prima con un corner di Fabio, respinto con i pugni dal portiere della Cavese Conti, poi con una bella girata di Torchia sulla quale ancora una volta Conti riusciva a smanacciare in corner. Salerno perdeva intanto Viscido per un infortunio muscolare. Nella ripresa all’ottavo, l’opportunità per la Palmese di pareggiare. Ausiello spinge Piemontese all’ingresso dell’area di rigore. L’arbitro indica il dischetto. Dagli undici metri si presenta Fabio la cui conclusione però, viene respinta da Emanuele Conti. E’ il terzo penalty neutralizzato da Conti in questo campionato. Il pericolo scampato esalta la Cavese che sfiora il raddoppio con D’Ancora, che però da ottima posizione strozza il tiro e mette a lato, e con Varriale, la cui conclusione, con Barillà battuto, viene respinta sulla linea da Taverniti.

Morrone, sul nuovo ospedale, a metà strada tra Occhiuto e Oliverio

annunziata1COSENZA – La costruzione del nuovo ospedale a Vaglio Lise e la rivalutazione dell’area dell’Annunziata con lo spostamento negli attuali locali dell’ospedale di una facoltà universitaria con residenze per gli studenti. E’ l’idea lanciata dal consigliere regionale Ennio Morrone sul piatto del dibattito che da qualche giorno si è aperto, anzi, riaperto, in merito alla necessità di dotare l’area urbana cosentina di un nuovo nosocomio, più efficiente, più accogliente, più funzionale rispetto a quello esistente. La questione del nuovo ospedale di Cosenza si ripresenta puntualmente ad ogni appuntamento elettorale e le prime proposte logistiche di collocazione della struttura, che dovrebbe sostituire il presidio compreso tra Via Migliori e Viale della Repubblica, si perde nella notte dei tempi. In principio doveva essere Donnici, poi Piano Lago, poi Rende, infine la zona delle Cupole Geodetiche, per arrivare a Vaglio Lise. I soldi deve metterli la Regione ma l’ultima parola spetta al sindaco del capoluogo bruzio. Morrone, con la sua proposta, da una parte condivide la posizione di Occhiuto di rivalutare le strutture dell’Annunziata, dall’altra strizza l’occhio al governatore Oliverio. Una botta al cerchio e un’altra alla botte per il presidente della Commissione di Vigilanza, organico a Forza Italia ma non lontano dalle posizioni del centrosinistra. E si sa che il suo elettorato potrebbe rivelarsi determinante nella prossima campagna per le amministrative.

Rose, grave incidente stradale. Un morto e un ferito

ambulanza-notteROSE (CS) – Una donna è morta e un uomo è rimasto gravemente ferito in un incidente stradale che si è verificato in serata in località Petraro a Rose, un centro dell’area urbana cosentina. Secondo quanto si è appreso, nei pressi del bivio per Luzzi, lungo la strada provinciale 234, le due persone, suocera e genero, stavano attraversando quando sono stati investiti da una Renault Clio, guidata da un commerciante di abbigliamento. Il conducente si è subito fermato per prestare soccorso insieme ai numerosi avventori degli esercizi commerciali della zona. La donna è morta sul colpo, mentre l’uomo, Giuseppe Mammone, è stato trasportato in codice rosso presso l’ospedale dell’Annunziata, dove è stato ricoverato in terapia intensiva. La prognosi è riservata ma, secondo quanto si è appreso, non sarebbe in pericolo di vita. Secondo alcuni testimoni, i due corpi sarebbero stati sbalzati ad alcuni metri di distanza. Sul posto, oltre al personale del 118, i carabinieri per i primi accertamenti della dinamica dell’incidente e per il regolare ripristino della circolazione.

 

 

 

 

Operazione contro la ‘ndrangheta tra Torino e Reggio Calabria

carabinieri di notteREGGIO CALABRIA – Venti ordinanze di arresto sono state eseguite all’alba di questa mattina, tra Torino e Reggio Calabria nel corso di un’operazione contro la ‘ndrangheta condotta dai carabinieri di Torino. Gli arrestati sono ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione per delinquere di stampo mafioso finalizzata a estorsioni, usura, traffico di droga e gestione di bische clandestine. Eseguite 41 perquisizioni domiciliari e sequestrati beni per un ammontare di diverse migliaia di euro.
Nell’inchiesta, coordinata dalla procura di Torino, sono emersi anche pesanti atti intimidatori compiuti dagli arrestati. Ad una vittima di estorsione è stata recapitata, ad esempio, una testa di maiale mozzata con l’avviso che “la prossima sarebbe stata la sua”. I dettagli dell’operazione saranno resi noti alle ore 11, nel corso di una conferenza stampa presso gli uffici del Comando provinciale dei carabinieri di Torino.