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Elezioni Cassano, il PD sostiene l’ex-sindaco Papasso

CASSANO ALLO JONIO (CS) – Il PD di Cassano allo Jonio sostiene apertamente il sindaco uscente Gianni Papasso. La decisione, condivisa dai vertici del Partito a livello nazionale e regionale, è stata ufficializzata con una nota del Partito Democratico di Cassano allo Jonio.

Dopo la crisi di novembre, quando nove consiglieri inoltrarono le proprie dimissioni dal Consiglio comunale lasciando il sindaco Papasso senza la necessaria maggioranza, i cittadini di Cassano sono nuovamente chiamati alle urne nella prossima tornata elettorale, e le forze di centro-sinistra convergono sul nome dell’ex-sindaco intenzionato a riprendere il lavoro interrotto.

Cassano ha bisogno di una politica concreta e seria” – si legge nella nota, firmata da Luigi Guglielmelli, Commissario del PD di Cassano e Segretario Provinciale – “fatta di idee e progetti di sviluppo e di persone impegnate quotidianamente a lavorare per il bene comune che sappiano colloquiare con le istituzioni a tutti i livelli, condizione imprescindibile per costruire veramente un futuro diverso per tutti i componenti della comunità“.

Elezioni Cosenza, prime schermaglie tra Pse e Formisani

COSENZA – Valerio Formisani, fresco candidato alla poltrona di primo cittadino di Cosenza, nel 2011 era al fianco di Enzo Paolini. Nella lista di Sel ottenne 163 preferenze. Oggi rappresenta Rifondazione Comunista, Sinistra Italiana ed altre associazioni che guardano a sinistra, puntando a sottrarre humus alla coalizione del Pse che a questo schieramento aveva in un primo tempo guardato con interesse. Sarà anche per questi motivi che il gruppo di Paolini ha diffuso in mattinata una nota stampa pungente nei confronti di quest’area che si colloca come alternativa proprio al Pse nell’agone politico cittadino. Questo il testo integrale:

“Salutiamo con simpatia ed amicizia la candidatura di Valerio Formisani. Ci fa piacere che nel comunicato che la annuncia sia citato il Pse come soggetto alla ricerca di alleanze (bollate però come “improbabili”) .

È esattamente così: per nostra formazione politica noi cerchiamo il confronto costruttivo sui temi che riguardano concretamente le persone; ci interessano meno i personalismi e gli steccati pseudo ideologici. Per questo i primi spunti, sul futuro  governo di Cosenza, contenuti in un documento,  li abbiamo mandati proprio a Formisani ed agli amici di quella area che nel comunicato si definisce “partiti della sinistra associazioni e singoli cittadini” .

Non abbiamo avuto risposta. Probabilmente non c’è stato il tempo di dedicarvi attenzione. Siamo certi che ci sarà. Noi continueremo naturalmente a sollecitarla perché le campagne elettorali e poi le elezioni servono proprio a questo: non è bene cercare alleanze e confrontarsi per timore ma non bisogna avere timore di confrontarsi e di cercare alleanze.

Se questo si fa alla luce del sole, sui contenuti e non  sugli affari o sui pregiudizi, si generano alleanze ideali e politiche che non saranno mai improbabili. Saranno sempre nell’interesse dei cittadini e del buongoverno”.

Covello (PD): “La questione meridionale non è solo una questione di risorse finanziarie”

“La questione meridionale non è solo una questione di risorse finanziarie. Ma c’è molto di più”. Questo è quanto ha affermato Stefania Covello, responsabile del Mezzogiorno nella segreteria nazionale del PD. Le parole dell’Onorevole scaturiscono, in particolare, dalla vicenda legata alle Ferrovie del sud-est che, secondo la donna, dimostra “quanto sia profondo il malaffare, quanto siano gravi i  danni fatti ai cittadini e al territorio”. Quella delle ferrovie del sud-est, ormai si sa, è una storia lunga, fatta di sprechi e, purtroppo, corruzione e malapolitica. “Una storia – sostiene Stefania Covello – che già con il governo Monti era venuta alla luce, ma allora i ministeri competenti non intervennero con decisione e forza. Così come ha fatto ora il Governo Renzi con il ministro Delrio. Ora che le ferrovie sono state commissariate, occorre andare avanti, far emergere il marcio e le complicità per ridare trasparenza e per fare pulizia in quel settore”. L’obiettivo, fa sapere, quindi, la piddina, è quello di andare avanti, così come si è fatto con Pompei, bagnoli, Taranto e la Terra dei Fuochi, perchè la convinzione e, specialmente, la speranza è che il Sud “potrà cambiare verso se si va fino in fondo nel cancellare il malaffare e la mala politica. Il Governo Renzi e il PD sono impegnati ogni giorno con forza e determinazione per costruire le condizioni di un nuovo Sud e per un profondo e strutturale rilancio economico e sociale”.

Stefania Covello (PD) contro il presunto “squallore” del grillino De Maio

Stefania Covello, responsabile del Mezzogiorno della segreteria nazionale del PD, è intervenuta nella vicenda che vede contrapposti i piddini, da un lato, e il vicepresidente grillino della Camera, Luigi De Maio, reo, secondo i democratici, di un episodio da loro definito “squallido”, cioè l’aver usato “il ventiduesimo anniversario dell’omicidio di don Peppe Diana, per mano dei casalesi, ai limiti del volgare”.Stefania Covello

“Ha utilizzato – ha dichiarato la stessa Covello – una bugia clamorosa quanto profondamente priva di qualsiasi fondamento. Fingendo di non volersi mettere in evidenza in questa triste ricorrenza, ha organizzato uno show delirante con una lettera posta sulla tomba del povero ma coraggioso sacerdote. Nella quale afferma: “Caro Don Peppe, ti hanno ucciso un’altra volta. Non sono stati i camorristi, ma premier, sottosegretari e ministri. Il Governo Renzi ha bloccato i fondi per i risarcire i famigliari delle vittime di mafia… La commemorazione di oggi sarà una passerella di ipocriti. A Palazzo Chigi hanno scelto da che parte stare, purtroppo non la tua”. Lo scoop è stato ben orchestrato, così da ottenere il massimo della visibilità. Infatti se avesse voluto denunciare qualcosa, avrebbe potuto e dovuto farlo nelle sedi più opportune, non su una tomba e per giunta in un giorno particolarissimo. Ma quello che occorre nettamente denunciare è che De Maio mente sapendo di mentire. Infatti non esiste e non è mai esistito  alcun taglio ai fondi alle vittime di mafia. È noto a tutti che il Fondo di rotazione per la solidarietà alle vittime dei reati di mafiosi, si autoalimenta nel corso dell’anno,  in base alle richiesteche arrivano. È poi un’apposita Commissione a valutare e a decidere, secondo criteri che sono giustamente severi. La sortita di De Maio è decisamente insopportabile e indecente, perché specula su vicende gravissime della nostra storia recente, verso le quali il rispetto dovrebbe essere altissimo. E comunque ben lontano dal quotidiano scontro politico.”

Costa (PD) e le “insensatezze” del decreto Scura sul riordino della rete ospedaliera

CATANZARO – Non si placano le polemiche nel mondo politico circa il decreto n. 30 emanato dal Commissario Scura e dal suo vice Urbani, alimentando una discussione serrata soprattutto per quel che riguarda uno degli aspetti più problematici della sanità calabrese, vale a dire il riordino della rete ospedaliera pubblica e privata, anche alla lice del DM 70 del 2015, che individua i nuovi standard ospedalieri. Ad esprimersi in merito alla questione è stavolta Lorenzo Costa, capogruppo Pd al Comune di Catanzaro. “Non c’è dubbio che si tratta di uno degli adempimenti più attesi e importanti ha affermato – per dare certezza ed efficienza ad un comparto che impegna circa il 60% delle risorse finanziaLorenzo Costarie del bilancio regionale e riguarda il diritto costituzionale alla salute dei cittadini”. Secondo Costa, infatti, “non appaiono per nulla coerenti gli obiettivi perseguiti dall’Ufficio del Commissario per il Piano di Rientro dal debito sanitario se non con una discutibile operazione di carattere meramente finanziario. E se dovesse essere portato avanti caparbiamente questo decreto i cittadini calabresi  si vedrebbero condannati inesorabilmente alle lunghe liste d’attesa e ai gravosi viaggi della speranza che incrementano sempre di più il costo della mobilità passiva, che nel 2015 ha sfiorato i 290 milioni di euro”. Del resto, secondo quanto dichiarato dallo stesso capogruppo Pd, il decreto in questione si fonderebbe su un dato circa il fabbiosgno epidemiologico “assolutamente non aggiornato, dal momento che si riferisce ad elementi che risalgono al 2012 e, si sa, quanto sia importante in questo campo conoscere per amministrare con efficacia. Così come è evidente che la programmazione contenuta nel DCA non tiene in grande conto le notevoli diversità del territorio calabrese, specie dal punto di vista orografico”. In particolare, in riferimento alla provincia di competenza dell’ASP di Catanzaro, sede dell’unica facoltà di Medicina in Calabria, rimane ancora aperta la questione del nuovo Ospedale di Catanzaro, anche se dai dati emerge non una fusione tra due soggetti considerati alla pari ma, piuttosto, una incorporazione da parte dell’Università dell’Azienda “Pugliese-Ciaccio”, che scomparirebbe sotto il nome Azienda “Renato Dulbecco”. Per tale ragione, ben non si comprende il destino di alcuni dei reparti del vecchio “Pugliese”, quali la maternità, trasferiti al polo universitario “Materdomini”, o la presenza di reparti “doppioni” in entrambe le strutture. “Il progetto di trasferimento a Germaneto del dipartimento materno infantile e di parte del dipartimento di neuroscienze – continua Lorenzo Costa – senza la previsione di un pronto soccorso a Germaneto, sono insensatezze di una pericolosità inimmaginabile per i possibili eventi avversi. Infatti i pazienti continuerebbero ad afferire al pronto soccorso del “Pugliese” con una struttura depotenziata e poi dovrebbero essere trasferiti a Germaneto, con un assurdo andirivieni tra il Pugliese e Germaneto sulla pelle dei pazienti”. Sembrerebbe che il decreto di Scura cancellerebbe, nel riordino della rete ospedaliera, le unità di Cardiologia, Chirurgia Generale, Chirurgia Vascolare, Gastroenterologia, Malattie endocrine del ricambio e della nutrizione, Nefrologia, Neurochirurgia, Oncologia, Ortopedia e traumatologia, Terapia Intensiva, Medicina Nucleare. “Occorre a questo punto – ha concluso il capogruppo PD – una presa di coscienza da parte anche delle istituzioni e preoccupa non poco il silenzio del Comune di Catanzaro, che ha pieno titolo per far sentire la sua voce ed impedire che questo assurdo disegno, che tra l’altro, incide negativamente anche sull’assetto organizzativo e sulla autonomia programmatoria delle stesse ASP, vada portato alle sue estreme e nefaste conseguenze, come logica conclusione di una miope gestione della sanità da parte dei Commissari che, oramai, dovrebbero prendere atto di quanto sia stata fallimentare questa esperienza per i cittadini calabresi e trarre le opportune determinazioni”.

 

Jole Santelli (FI): “Basta intimidazioni. Si approvino norme che tutelino le vittime”

ROMA – Pare non arrestarsi l’escalation di atti intimidatori che negli ultimi mesi ha insidiato il territorio della nostra regione. Dopo l’ennesimo vile gesto, indirizzato stavolta ai danno del Vicesindaco con delega all’ambiente del Comune di Fuscaldo Paolo Cavaliere, l’Onorevole Jole Santelli ha presentato un’interrogazione a risposta scritta al Ministro dell’Interno, chiedendo che vengano approvate norme efficaci a sostegno degli amministratori locali, che tutelino, in questo caso specifico, Cavaliere e la sua famiglia. “Si tratta di atto gravissimo – ha dichiarato la CoordinatriceRegionale di Forza Italia – che ha messo a repentaglio la vita dell’amministratore e la serenità dell’intera famiglia. Rappresenta un dato allarmante – ha poi aggiunto – vedere la Calabria detentrice del record di intimidazioni, dal 1°Gennaio ad oggi ha registrato il 24%  di minacce ed intimidazioni sul totale nazionale”.

Ridimensionamento stazione di Paola, Oliverio incontra sindacati e lavoratori

CATANZARO – Mario Oliverio, Governatore della Regione Calabria, su richiesta del consigliere provinciale Graziano di Natale ha convocato per il prossimo lunedì 21 marzo alle ore 15,00 presso la Cittadella Regionale un incontro per fare il punto sul ridimensionamento dei servizi presso la stazione ferroviaria di Paola. All’incontro prenderanno parte anche Roberto Musmanno, l’assessore regionale ai trasporti, i rappresentanti sindacali e una rappresentanza dei lavoratori. Di Natale ha affermato, in proposito la necessità di “fare ogni sforzo per tutelare questa struttura, che rappresenta un vero e proprio punto di riferimento per l’intera regione e, in particolare, per l’intero territorio della provincia di Cosenza”.

Numerose adesioni per “Botteghe di Mestieri” contro la disoccupazione giovanile. La soddisfazione di Federica Roccisano

CATANZARO – Il bando “Botteghe di Mestieri”, promosso da Italia Lavoro e sostenuto dall’Assessore regionale al lavoro Federica Roccisano ha ottenuto risposte positive. Lo fa sapere la stessa Roccisano tramite la stampa: “I dati relativi alla partecipazione al bando sia da parte delle imprese sia delle agenzie formative sono stati davvero notevoli: 800 imprese coinvolte e 60 reti tra associazioni di categoria e enti di formazione”. L’Assessore parla di un segnale positivo, indicativo del dinamismo delle piccole imprese operanti nei settori dell’artigianato e dell’agricoltura, a testimonianza della volontà di investire su loro stesse e sui giovani calabresi. Del resto, lo stesso bando era stato emanato per contrastare la crescente disoccupazione giovanile attraverso percorsi di formazione e di esperienza presso le imprese coivolte. Dunque, “un’opportunità realmente vantaggiosa per i giovani della regione Calabria che, insieme al bando Coop StartUp apre la strada ai passi successivi che saranno la formazione professionale con il sistema duale e l’autoimpiego nell’ambito di Garanzia giovani”.

La proposta di legalità e trasparenza di “Terra Libera” per le prossime amministrative cosentine

COSENZA – Come ormai è noto, il prossimo mese di giugno i cosentini (così come altri cittadini dei Comuni italiani) saranno chiamati alle urne. Molte sono le problematicità che al momento affliggono la città e il movimento “Terra Libera”, avvicinandosi il momento della scelta, ritiene che “le lacune da colmare richiedano una serietà e un impegno leale e trasparente, di chi si appresta ad amministrare Palazzo dei bruzi”. Per questa ragione, è necessario “arginare ambiti di connivenze, corruzione e clientelismo. Quello della legalità è un principio imprescindibile per “Terra Libera”. Il movimento chiede, pertanto, ai candidati a sindaco di prendere una netta posizione sulle questioni legate alla legalità nei luoghi dell’esercizio delle funzioni istituzionali e politiche. In particolare, si fa riferimento alle cosiddette liste pulite e alla legge Lazzati come “strumenti ad alta capacità di estromissione  dalle stanze istituzionali, del   fenomeno mafioso e, dunque, dell’illegalità”.L’auspicio di “Terra Libera” è che ogni candidato inoltri richiesta formale, secondo quanto previsto dal Codice di procedura penale, di atti che attestino l’esistenza o meno di procedimenti penali a loro carico. Un’azione che consentirebbe anche agli elettori di compiere una scelta libera e ponderata. Anche “Terra Libera”, dunque, scenderà in campo e lo farà con candidati cui verrà richiesta la presentazione del certificato di casellario giudiziario e carichi pendenti, facendo proprio il codice approvato in Commissione Antimafia nella formazione delle liste. Francesco Molinari, sostenitore dell’approvazione della Legge Lazzati, invita, quindi, tutti i candidati ad aderire alla proposta di trasparenza.

Amministrative Cosenza, l’attenzione di Lucio Presta e di “Amo Cosenza” al mondo della scuola

COSENZA – Prosegue a tutto spiano la campagna elettorale di Lucio Presta, alla guida del movimento “Amo Cosenza”, in lizza per le ormai prossime amministrative. Altro punto estremamente importante del programma elettorale riguarda, infatti, la valorizzazione della città in quanto polo culturale e, in quest’ottica, un’attenzione di primo piano è destinata alla scuola. Obiettivo primario di “Amo Cosenza Colta” è quello di valorizzare le risorse antropologiche, artistiche e paesaggistiche del territorio, al fine di incrementare la presenza turistica in modo tale da creare fermento e, soprattutto, occupazione. In questo senso, per quanto riguarda la scuola come veicolo della formazione dei giovani, Presta, che già nei giorni scorsi ha avuto modo di incontrare rappresentanti dell’Associazione Nazionale docenti proponendo un progetto volto a supportare la meritocrazia, guarda con accortezza a fenomeni di difficile gestione che riguardano gli adolescenti e di cui, tristemente, la scuola si fa teatro, come il bullismo. Perciò, tra i punti più importanti del programma elettorale di “Amo Cosenza” c’è proprio quello di istituire un Dipartimento scolastico che funga da punto di riferimento per i docenti, coll’obiettivo di risolvere le criticità inerenti al mondo scolastico. Passo successivo sarebbe quello, pertanto, di attuare un “Piano d’azione”, finanziabile dalla Regione e attuabile nell’immediato, che tenga in conto le esigenze dell’Ateneo di Arcavacata poichè, pur non essendo fisicamente ubicata nel territorio di Cosenza, Presta e “Amo Cosenza” ritengono di fondamentale importanza l’istituzione di un “Protocollo” che monitori la collaborazione tra la città cosentina e l’Unical, migliorando la logistica, coordinando incontri e incrementando le iscrizioni.