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‘ndrangheta, confiscati beni per 36 milioni. Sigilli anche per un hotel di Roma

REGGIO CALABRIA – Gli agenti dei centri operativi Dia di Roma e Reggio Calabria e della Polizia di Reggio Calabria e Palmi stanno eseguendo un provvedimento di confisca di beni per circa 36 milioni di euro, già sottoposti a sequestro nel 2013, nei confronti di due noti imprenditori di Palmi. Tra i beni anche un prestigioso hotel in uno dei quartieri più esclusivi della Capitale. L’ingente confisca è stata disposta dalla sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Reggio Calabria, su richiesta della Dda di Reggio Calabria, a seguito di due complesse e convergenti attività di indagine condotte dai centri operativi Dia di Roma e Reggio Calabria, dalla Squadra Mobile di Reggio Calabria, dal commissariato di Palmi e dalla Divisione Anticrimine della Questura di Reggio Calabria, che hanno consentito di acquisire gli elementi necessari per dimostrare l’esistenza di rapporti tra i due imprenditori e la cosca Gallico. Maggiori dettagli saranno forniti nel corso di una conferenza stampa, presieduta dal procuratore della Dda di Reggio Calabria, Federico Cafiero De Raho, che si terrà oggi alle 11 negli uffici della Dda di Reggio Calabria.

Beniamino Andreatta, il primo Rettore dell’Unical e l’attualità del suo pensiero

ROMA (RM) L’attualità del pensiero politico del senatore Beniamino Andreatta a poche ore del nono anniversario della sua scomparsa, essendo deceduto a Bologna il 26 marzo 2007, è stata rimarcata nel corso di una manifestazione che si è svolta nella Sala della Regina di Palazzo Montecitorio a Roma alla presenza del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ed innumerevole altre autorità e personaggi del mondo della politica ed accademica italiana. E’ il caso di segnalare il Presidente onorario, Giorgio Napolitano, i presidenti, Romano Prodi e Mario Monti, il Ministro della Funzione Pubblica, Marianna Madia, il governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco, la Presidente della Commissione Antimafia, Rosy Bindi, ed altri ancora.

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Un incontro promosso dall’Arel, l’Agenzia di Ricerche e legislazione fondata trent’anni addietro da Nino Andreatta, per presentare il numero speciale della rivista di cinquecento pagine dedicata proprio al suo fondatore  con il titolo “Andreatta Politico”, curata da Mariantonietta Colimberti ed Enrico Letta, che raccoglie scritti, articoli, relazioni, interviste, discorsi pronunciati da Andreatta dal 1976 al 1999, subito dopo il suo abbandono dell’incarico di Rettore dell’Università della Calabria che diresse dal 1971 al 1975, fino a quando giunse il suo silenzio per il malessere che lo colpì il 15 dicembre 1999 in una seduta parlamentare notturna per la sessione di Bilancio.

Ventitre anni  d’impegno politico in cui divenne – ha sottolineato Laura Boldrini, Presidente della Camera dei Deputati, nel suo intervento di saluto portato ai familiari, alle autorità ed alle innumerevoli figure intervenute nella circostanza, “ un protagonista di primo piano della vita politica e istituzionale, un economista, uno stimato docente universitario, uno studioso attento ai mutamenti della società. Anni in cui da deputato e da Ministro con i suoi incarichi ha lasciato la sua impronta di persona competente ed innovativa”.

“Anni in cui – ha puntualizzato Enrico Letta nel suo intervento di presentazione del libro, descritto nella sua impostazione da Mariantonietta Colimberti – abbiamo vissuto vicende cruciali e a volte drammatiche della storia del nostro paese e dell’Europa che ci hanno consegnato un gigante della nostra storia repubblicana apprezzandone la figura di uomo delle istituzioni innanzitutto ed uomo di partito animato nel perseguire tante battaglie”.

Una personalità libera di caratura internazionale ed umana nello stesso tempo analizzata nella circostanza dalle testimonianze di Ferruccio De Bortoli e Angelo Panebianco che ne hanno rimarcato la grande modernità soprattutto nella parte in cui si mettono in gioco i valori alti della politica.

La modernità e l’attualità di Andreatta secondo Enrico Letta possono essere individuate in sette lezioni come possibili spazi di analisi ed approfondimenti formativi per le nuove generazioni, che dovranno essere messe nelle condizioni di credere nella politica quale progetto collettivo e non come avventura di una singola persona.

Se con questo lavoro è stato ricostruito il pensiero politico di Beniamino Andreatta è tempo ormai di conoscere a fondo anche la sua figura di docente universitario nel rapporto con gli studenti e soprattutto di accademico impegnato nel governo dell’Università partendo dai quattro anni trascorsi in Calabria nel dare a questa terra la sua prima Università. Una esperienza che Enrico Letta ha annunciato come possibile nuovo impegno dell’Arel, attraverso la pubblicazione di un numero speciale della rivista. Un’ idea progettuale accolta con entusiasmo dall’Associazione Internazionale “Amici dell’Università della Calabria”, rappresentata nell’incontro romano dal suo portavoce, Franco Bartucci; nonché dallo stesso Rettore dell’Ateneo, Gino Crisci, informato subito dopo l’annuncio della proposta.

Anzi dovrebbe essere il Ministro alla Funzione Pubblica, Marianna Madia,  ad iniziare questo percorso di studio su Beniamino Andreatta in Calabria affrontando nel campus universitario di Arcavacata il tema della modernità nella gestione dei servizi della Pubblica Amministrazione, dove per il Rettore Andreatta valori quali l’efficienza, la trasparenza, il diritto d’informazione, il rapporto con le forze politiche e le organizzazioni sindacali erano all’ordine del giorno fin dall’inizio del suo mandato di Rettore. Andreatta fu nominato componente del Comitato Ordinatore della Facoltà di Scienze Economiche e Sociali il 28 aprile 1971; mentre il 28 maggio dello stesso anno fu eletto rettore dell’Università della Calabria.

Proposte per l’Europa. La calabrese Elisa Scalercio premiata da Antonio Tajani

elisa scalercioROMA (RM) – Venerdì 4 e sabato 5 marzo si è svolta a Roma, presso l’hotel Ergife, una convention di Forza Italia e del PPE, organizzata da Antonio Tajani, vice presidente del Parlamento Europeo, con il nome “Roma, l’Italia e l’Europa che vogliamo”. Tra i relatori che si sono succeduti, gli onorevoli Laura Ravetto, Alessandra Mussolini, Deborah Bergamini, Maurizio Gasparri e tanti altri, anche il candidato a sindaco di Roma per il centrodestra: Guido Bertolaso. Moltissimi i giovani forzisti presenti in sala e pioggia di applausi per l’intervento del Presidente Silvio Berlusconi, che ha concluso i lavori della giornata di venerdì rimanendo poi a cena con i ragazzi. Tra le varie attività svoltesi, momento importante è stata la premiazione delle “proposte per Roma e per l’Europa” che dovevano occuparsi di temi come il lavoro la sicurezza e l’economia, presentate nei giorni precedenti all’evento per essere esaminate dallo stesso On. Tajani e dagli altri europarlamentari. Unica calabrese premiata è la giovane Elisa Scalercio, studentessa di Giurisprudenza all’Unical, di Rende tra le migliori 3 proposte di rilievo Europeo, con la sua proposta dal titolo ” SICUREZZA ED ECONOMIA: I NUOVI USI PER RENDERE IL CODICE FISCALE UN CODICE EUROPEO UNICO”. “Sono orgogliosa per questo riconoscimento, penso che i giovani debbano contribuire con idee fattive al partito, alla Nazione e all’Europa.” – Dice la giovane – “Bisogna radicarsi bene sui territori ed allo stesso tempo bisogna sempre pensare in grande, bisogna trovare nuovi modi per avvicinare i cittadini alle istituzioni e alla politica ed allo stesso tempo bisogna fare in modo che quest’ultima si avvicini alle esigenze del cittadino. Essere premiata dal vice presidente del Parlamento Europeo è stato un momento per me molto emozionante, un obiettivo raggiunto da portare nel cuore e da valutare però come ulteriore punto di partenza e non come un traguardo, bisogna continuare a crescere e ad impegnarsi, con passione, dedizione ed umiltà, per questo dico che raddoppieremo l’impegno soprattutto nei territori in vista di tutte le tornate elettorali che si avvicinano.”

Cosenza, evasione fiscale per nove milioni di euro

COSENZA – Le Fiamme Gialle del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Cosenza, in seguito ad alcuni controlli effettuati nei confronti di un’impresa del capoluogo bruzio hanno scoperto una maxi-evasione di imposte per 9 milioni di euro realizzata da una società immobiliare grazie al falso trasferimento di sede a Roma. Dagli accertamenti effettuati sono emerse diverse violazioni tra cui l’inserimento in contabilità di fatture false per 500.000 euro, al fine di gonfiare i costi e ridurre gli utili dell’impresa. Falsi acquisti di edifici in costruzione e compravendite fittizie di immobili già costruiti, attestavano operazioni e costi mai realmente sostenuti dalla società immobiliare. Il rappresentante legale dell’azienda è stato segnalato alla Procura della Repubblica di Cosenza per l’emissione e l’utilizzo di fatture per operazioni inesistenti e per dichiarazione infedele, reati sanzionati con la reclusione da uno a sei anni. Al fine di assicurare la restituzione delle imposte evase ed il pagamento delle relative sanzioni sono state attivate le procedure finalizzate al sequestro dei beni patrimoniali esistenti per valore equivalente a quello evaso.

Caso Iannuzzi, conferenza stampa e collegamento da Roma con Carlo

ROCCELLA IONICA (RC) A seguito della felice conclusione del periodo argentino della vicenda Iannuzzi e del rientro di Carlo in Italia il Comitato “El Puente per Carlo” convoca per domenica 28 febbraio 2016 una conferenza stampa con inizio alle ore 17 presso l’ex Convento dei Minimi di Roccella Jonica. I lavori saranno coordinati dal presidente del Comitato, Francesco Ieraci, e vi prenderanno parte Tommaso Daunisi e Angelo Nizza. Tra gli interventi programmati è previsto quello di Elio Iannuzzi, fratello di Carlo. Due saranno i temi trattati, ovvero la rendicontazione delle spese finora effettuate grazie alla campagna di raccolta fondi e l’illustrazione della petizione “Libertà di movimento e tutele: un fondo di solidarietà per le vittime di reati all’estero” già lanciata sulla piattaforma change.org.

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Grande è però l’attesa per il collegamento con Carlo che, dalla clinica romana dov’è ricoverato al fine di svolgere l’adeguata riabilitazione, rivolgerà un saluto alla cittadinanza, alla stampa e alle Istituzioni che in questi mesi hanno manifestato sincera vicinanza e solidarietà. Com’è ormai noto Carlo Iannuzzi, ingegnere roccellese di 29 anni, ha subito un tentato omicidio a scopo di rapina nella notte del 27 novembre 2015, in una strada di Buenos Aires, mentre rincasava. Carlo ha riportato un trauma cranico grave a causa di un durissimo colpo ricevuto alla testa mentre era girato di spalle e dunque senza nessuna possibilità di difendersi. È stato sottoposto a un intervento chirurgico salvavita che ha comportato l’asportazione di parte dell’osso cranico e il successivo impianto di una placca in titanio. Poiché ad oggi, per il caso in questione, il Sistema sanitario nazionale non prevede alcuna forma di tutela tutte le spese per le cure mediche addebitate a Carlo e alla sua famiglia sono state assorbite dal Comitato grazie ai cittadini, alle associazioni e alle Istituzioni che in Italia e all’estero hanno sostenuto la causa.

Grotta dei Desideri, siglato accordo di collaborazione con la Rome University of Fine Arts

ROMA (RM) Un accordo di collaborazione che consente alla Grotta dei desideri di proiettarsi nel futuro, ma soprattutto di poter strutturare un percorso cognitivo ancora più vincente e dinamico rispetto a ciò che è stato messo in campo fino a questo momento. L’evento di arte, moda e cultura, organizzato dall’associazione CP Produzioni e realizzato con il prezioso supporto del Comune di Amantea (Cs) e di Banca Mediolanum, si stringe in maniera indissolubile ad un partner di rilevanza internazionale: la Rome University of Fine Arts, siglando con essa una convenzione che, per il prossimo triennio, consentirà agli allievi dell’ateneo di svolgere attività di tirocinio prima, durante e dopo la kermesse, coadiuvando la direzione artistica nei processi organizzativi e tecnici.

«È bastato davvero poco – spiega il direttore artistico della Grotta dei desideri, Ernesto Pastore – per capire che insieme faremo grandi cose. La Rufa non è solo un’università tra le più rilevanti a livello internazionale, ma i suoi percorsi di studio sono strettamente connessi alle arti figurative e tra queste la moda né è parte integrante. Gli studenti dell’ateneo che ha sede a Roma potranno scegliere la Calabria e soprattutto la Grotta dei desideri per portare a compimento un tirocinio formativo attivo, così come previsto dal proprio piano di studio, contribuendo con le proprie idee a far crescere l’evento nel tempo. Per il 2016 saranno sei gli studenti selezionati che entreranno di diritto nello staff organizzativo, ma nel prosieguo degli anni questo numero, così come i diversi processi collaborativi, sono destinati a crescere in maniera esponenziale. Da questo punto di vista l’accordo segue quello già siglato con l’Università della Calabria».

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«La Rome University of Fine Arts è molto soddisfatta di questa convenzione. L’industria della moda – ha aggiunto Fabio Mongelli, Direttore della RUFA – rappresenta una delle più interessanti forme di espressione creativa e siamo contenti di poter dare il nostro contributo per la riuscita di questa manifestazione. I nostri studenti parteciperanno alle varie fasi di svolgimento del concorso, mettendo a disposizione dell’organizzazione il loro know how nelle arti visive, grafiche, nella scenografia, nella documentazione audiovisiva e in molte altre discipline artistiche, in modo da implementare la comunicazione e l’immagine di questo format».

«La collaborazione con la Rufa – aggiunge Pastore – va oltre. Nella prossima primavera, infatti, presso la sede dell’Accademia, presenteremo il calendario delle attività relative all’edizione 2016 della Grotta dei desideri. Sarà un momento di confronto con le nuove generazioni, ma anche un’occasione per veicolare un’immagine della Calabria nuova, dinamica e positiva. È bene ricordare che la Grotta dei desideri non è un semplice défilé, ma un progetto integrato che viene sviluppato per l’intero arco dell’anno e che affonda la propria ragion d’essere nella semplice constatazione che la moda è uno dei principali comparti economici del Paese, capace di generare fatturato ed occupazione. La sinergia operativa siglata con la Rome University of Fine Arts s’inserisce nel programma di formazione che abbiamo portato avanti fino a questo momento e che prevede l’assegnazione di quattro borse di studio a disposizione degli stilisti che parteciperanno al fashion contest. Al primo classificato andrà un assegno di 1.500 euro, mentre per chi raggiungerà la piazza d’onore la borsa di studio è di 700 euro. A queste somme si aggiungono altre due borse di studio da 300 euro cadauno messe a disposizione dalle aziende al solo scopo di valorizzare il talento. Sulla base di queste significative novità abbiamo deciso di posticipare la scadenza per la presentazione delle domande di partecipazione da parte degli stilisti al prossimo 21 marzo 2016».

La commissione esaminatrice, delegata dalla direzione artistica, è presieduta dal maestro Graziano Amadori. Lo spettacolo, uno dei pochi esempi in Italia, è stato istituzionalizzato dal comune di Amantea con la delibera di giunta numero 333 del 25 novembre 2010. Per essere sempre informati basta collegarsi al blog ufficiale dell’evento http://lagrottadeidesideri.worpress.com o consultare la pagina Facebook ufficiale.

Presentato il volume “Intelligence e scienze umane. Una disciplina accademica per il XXI secolo”

www.key4biz.it
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ROMA(RM)-“L’intelligence deve diventare a pieno diritto materia di studio nelle università italiane”. È il messaggio emerso nella conferenza stampa di presentazione del volume curato da Mario Caligiuri, ‘Intelligence e scienze umane. Una disciplina accademica per il XXI secolo’, edito da Rubbettino e presentato in anteprima nazionale questa mattina a Roma alla Sala Stampa della Camera dei Deputati. Ha coordinato Paolo Messa, fondatore di “Formiche”, rivista che, insieme al Centro di Documentazione scientifica sull’Intelligence dell’Università della Calabria, ha concorso a promuovere la manifestazione. Caligiuri ha spiegato che l’intelligence è uno strumento per tutti: cittadini, imprese ed istituzioni, poiché consente di selezionare le notizie davvero utili, difendendosi così dalla “disinformazione permanente”. Ha poi illustrato l’interesse scientifico sull’argomento dell’Università  della Calabria nel corso degli anni: i corsi universitari, il Master sull’intelligence presieduto da  Francesco Cossiga, il Centro di Documentazione Scientifica, la collana editoriale. Ha preso poi la parola il Direttore della Scuola di Formazione del Comparto Intelligence, Paolo Scotto di Castelbianco. “Il mondo universitario – ha detto – è il nostro più grande alleato. Stiamo investendo moltissimo nel rapporto con l’Accademia, per creare una rete di riferimento di eccellenze in grado di migliorare la capacità di proiezione strategica dell’intelligence e favorire lo sviluppo di studi scientifici sulla sicurezza”. “L’homo novus dell’intelligence deve saper coniugare gli aspetti tecnologici con quelli umanistici”, ha proseguito Scotto di Castelbianco, tracciando l’identikit dei nuovi 007: “E’ giusto che sia digitale ed esperto di Internet, ma la cura e l’uso maniacale della tecnologia non deve portare a tralasciare l’elemento umanistico”. Da qui la necessità e la volontà di “puntare” sul mondo accademico e universitario. ”Noi stiamo cercando di mettere un segno diverso: l’adrenalina è la nostra sfida intellettuale”, assicura Scotto di Castelbianco, che aggiunge: serve, ”senso istituzionale, ma soprattutto adrenalina culturale”. ”Noi mettiamo a sistema, in rete, energie intelligenti”. E la ”ricerca del fare sistema non è uno slogan, ma già una realtà”. Il responsabile della Comunicazione istituzionale del DIS ha poi ricordato gli incontri che si sono svolti finora in 23 atenei di tutta l’Italia e le prime trenta assunzioni di operatori dei servizi effettuate nelle università. Ha concluso l’editore Florindo Rubbettino che ricordato che l’impegno per una società aperta, richiamando il filone del pensiero liberale che è stato negli anni promosso dalla propria casa editrice, ha bisogno appunto di più intelligence, cioè di reale comprensione degli avvenimenti. Ha poi evidenziato le pubblicazioni sul tema che furono iniziate nel 2002 con il libro di Francesco Cossiga “Abecedario” e proseguite con i volumi del Centro di Documentazione Scientifica dell’Università della Calabria e quelli della Fondazione ICSA, oltre ai recenti volumi di Dario Antiseri e Adriano Soi sul metodo scientifico e di Giancarlo Elia Valori sulla geopolitica. Ha concluso Mario Caligiuri che ha evidenziato l’interesse verso l’iniziativa del Segretario Generale della CRUI  Alberto De Toni ed ha anticipato una serie di presentazioni del volume che avverranno in tutta Italia, mettendo il risalto il ruolo che nella crescita di queste relazioni sta avendo la Scuola di formazione del DIS. All’evento hanno partecipato il senatore Giuseppe Esposito, vice presidente del Copasir, Angelo Tofalo, deputato di 5 Stelle e membro del Copasir, e il Presidente della Commissione Giustizia del Senato, Nico D’Ascola.

Cosenza, il Capodanno e gli effetti sulle amministrative

Capodanno a cosenza con i litfibaCOSENZA – Nella Cosenza che ha appena mosso i primi passi nel 2016 può capitare che i festeggiamenti organizzati per salutare l’arrivo del nuovo anno, non siano da considerare soltanto un evento di intrattenimento e di spettacolo ma anche un rilevante fatto di carattere politico. Mario Occhiuto lo sa bene. Per questo, nell’allestimento del programma varato dall’Amministrazione e culminato con il concerto dei Litfiba, il sindaco non ha lasciato nulla al caso, consapevole che la riuscita della manifestazione di San Silvestro avrà un peso nella corsa che egli ha intrapreso per continuare a sedere sulla poltrona di sindaco. La partecipazione collettiva, l’organizzazione pressoché impeccabile, il dolce risveglio dei cosentini in una città immediatamente ripulita, sono tutti elementi che contribuiscono a far pendere la bilancia decisamente dalla parte del primo cittadino in carica. Inflitto un duro colpo alle opposizioni. Che infatti tacciono. Non una critica, non una parola, non una riga su facebook dove, quotidianamente, non mancano di riversare fiumi di critiche nei confronti del sindaco architetto. Vuota la bacheca di Paolini, idem per quella di Marco Ambrogio e di Sergio Nucci. Discorso a parte per Giacomo Mancini: per lui il cGiacomo Manciniapodanno in piazza è una questione di dna. Soprattutto però l’ex parlamentare ha l’intelligenza di condurre la propria campagna elettorale sul piano delle idee e delle proposte e non su quello dell’attacco all’avversario a tutti i costi.  E sa che per vincere, in politica, servono le alleanze. Il peso specifico di Giacomo Mancini in termini elettorali è determinante, soprattutto se sommato alla componente gentiliana. Agli osservatori più acuti non è sfuggita la nota diffusa nella scorsa settimana da Pino Gentile, ultimamente poco incline alle dichiarazioni. Gentile ha rotto il silenzio per sollecitare adeguate celebrazioni in occasione del centenario dalla nascita di Giacomo Mancini senior. Solo il desiderio di un politico navigato con origini socialiste? Più verosimilmente potrebbe essere il segnale della costituzione di un asse politico-istituzionale tra Gentile e Mancini, una formazione in grado di  occupare gli spazi liberati nella città di Cosenza dall’inerzia del Pd. A riempirli, per la verità, ci sta provando anche Enzo Paolini.  L’avvocato con la passione del rugby ha mostrato i muscoli nella Enzo-Paolinimanifestazione del cinema Modernissimo del 21 dicembre scorso. L’iniziativa però, non gli è riuscita granché. Numeri alla mano, se davvero avesse undici liste pronte a scendere in campo, la sala sarebbe stata traboccante di candidati, almeno trecento. Invece, per adesso, ci sono solo sigle, simboli ed elenchi con tante caselle vuote ancora da riempire. Gentile e Mancini invece, lavorano sotto traccia. La partita l’hanno spostata a Roma, dove godono di interlocutori di prestigio e dove il Partito Democratico e il Nuovo Centrodestra governano a braccetto e si siedono allo stesso tavolo. Il binomio è destinato ad essere replicato anche a Cosenza ed in Calabria. E se a Cosenza le frizioni del passato ostacolano una eventuale intesa tra Pd, Gentile e Mancini, finalizzata a definire una candidatura condivisa, a Roma sanno che questa è l’unica strada percorribile per tentare di scalzare Occhiuto. Per questo si lavora ad un ambizioso progetto: quello di individuare un aspirante sindaco che possa intercettare i consensi del centrosinistra, ma anche dell’area moderata. Una figura esterna ai partiti, che alimenti il soffio di civismo caro a Renzi e perseguito anche nella capitale e a Milano.  Per Gentile, Antonio, il senatore, il perfezionamento di questo progetto rappresenta anche il lasciapassare per una nomina nel Governo Renzi, fondamentale per garantirsi nel 2018, una candidatura al Parlamento. Intanto però, Occhiuto rafforza il proprio appeal ed ha ancora altre carte da giocare: presto sarà inaugurata la nuova Piazza Bilotti, poi toccherà al Ponte di Calatrava e al Planetario. A dargli una Mario occhiuto con fascia tricoloremano anche la positiva stagione del Cosenza, tornato a lottare per traguardi importanti grazie all’avvento del presidente Guarascio chiamato proprio da Occhiuto per salvare le sorti del calcio in città. L’architetto si presenterà con l’esclusivo sostegno di liste civiche e senza simboli di partito per spingere gli elettori ad esprimere un consenso sulla base del programma realizzato e non dell’appartenenza politica. La partita delle amministrative si presenta dunque, estremamente incerta e destinata a riservare numerosi colpi di scena. Ma il conto alla rovescia è già cominciato.

 

Pullman partito dalla Calabria si ribalta sulla A1

Foto: Il Messaggero
Foto: Il Messaggero

ROMA – E’ di 44 feriti, di cui dieci ricoverate in ospedale in codice rosso, il bilancio di un grave incidente stradale che si è verificato prima dell’alba, poco dopo le 4.30 sull’autostrada A1, in provincia di Frosinone, tra gli svincoli di Ferentino e Anagni. Un pullman a due piani, partito da Reggio calabria e diretto a Torino, è sbandato e si è ribaltato sulla carreggiata per cause che sono ancora in corso di accertamento da parte delle forze dell’ordine. Secondo quanto si è appreso, a bordo non vi erano bambini. Delle persone ricoverate, nessuna sarebbe in pericolo di vita. Apprensione per una donna che ha subito una grave ferita ad un braccio, tanto da renderne necessario il trasferimento in uno dei nosocomi della capitale. Le persone rimaste illese hanno proseguito il viaggio su un altro pullman. Secondo quanto riferito dai soccorritori a bordo vi erano diversi emigrati calabresi che rientravano nelle località di residenza del nord Italia dopo aver trascorso le festività natalizie nei centri d’origine.

Antonella Rizzo riunione del Comitato Istituzionale dell’Autorità di bacino Nazionale del distretto dell’Appennino Meridionale

antonella rizzoROMA – L’Assessore regionale all’Ambiente Antonella Rizzo, l’on. Luigi Incarnato, coordinatore per la gestione delle acque calabresi e l’ing. Salvatore Siviglia, Segretario generale dell’Autorità di Bacino della Regione Calabria, nella mattinata di giovedì 17 dicembre hanno partecipato a Roma, alla riunione del Comitato Istituzionale dell’Autorità di bacino Nazionale del Distretto dell’Appennino Meridionale composto dagli Assessori all’Ambiente e presieduto dal Ministro all’Ambiente On. Galletti.Il distretto dell’Appennino Meridionale copre una superficie di circa 68.200 km2 e interessa le regioni Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria e parte del Lazio e dell’Abruzzo. Il piano ha l’obiettivo di ridurre le potenziali conseguenze negative delle alluvioni sulla salute umana, sul territorio, sui beni, sull’ambiente, sul patrimonio culturale e sulle attività economiche e sociali. Nel corso della seduta è stato valutato ed espresso, da parte dei membri il Comitato Istituzionale, il parere sul primo ciclo del “Piano di Gestione del  rischio di alluvioni” del Distretto idrogeologico dell’Appennino Meridionale. La Commissione ha inoltre valutato e espresso il proprio parere circa l’aggiornamento del 2° ciclo del Piano di Gestione delle acque del distretto idrogeologico dell’Appennino Meridionale. Per l’Ing. Siviglia, l’adozione del Piano di tutela delle acque e il Piano di gestione del rischio alluvione si aprono scenari importanti in direzione di una programmazione efficace di tutti gli interventi  necessari alla messa in sicurezza  e riqualificazione ambientale del territorio regionale. Grazie a questa attività, evidenzia l’assessore Rizzo, si è aperta una fase nuova. La programmazione degli interventi dovrà essere, correttamente calibrata a livello di Sub-Bacino Idrografico e non rincorrendo le emergenze che, nel corso degli anni ha interessato frequentemente il nostro territorio. Soltanto così, termina l’assessore regionale, le risorse finanziarie, ormai sempre più esigue, utilizzate in un contesto d’insieme potranno avere ricadute sulle aree d’intervento.