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Pensare agli altri/ Raccolti fondi per la fibrosi cistica, la delegazione di Soverato ringrazia con Madre Teresa di Calcutta

SOVERATO (CZ) –  «Noi a Natale ci preoccupiamo di cosa mangiare, questi ragazzi invece pensano a sopravvivere: dobbiamo aiutarli e non farli sentire soli», la frase di Don Michele Fontana ha commosso quanti sono affetti dalla fibrosi cistica e le loro famiglie. Il parroco della Parrocchia ‘Santa Maria della Pace’ di Satriano Marina (Cz) ha devoluto, alla Delegazione di Soverato della ‘Fondazione per la ricerca sulla fibrosi cistica’, il ricavato del suo ultimo libro, Faithbook, venduto in occasione della sua presentazione. Al gesto di solidarietà si è unito anche Don Alessandro Carioti: ha offerto gli incassi del suo volume Alla scuola del Risorto, venduto nella stessa serata. Grazie ai due preti, sono stati raccolti 811 euro che finanzieranno la ricerca su questa malattia genetica. Al di là dell’aspetto economico, quanti ne soffrono hanno sentito la vicinanza e l’affetto. La responsabile della delegazione di Soverato, Francesca Mandaliti, ringrazia commossa i due parroci: «non vogliamo usare le solite parole che si usano in questi casi, ma vogliamo citare una frase della Beata Madre Teresa di Calcutta “Che Dio vi renda in amore tutto l’amore che avete donato o tutta la gioia e la pace che avete seminato attorno a voi, da un capo all’altro del mondo”».

 

 

Rita Paonessa

Sul fiume Lao per imparare il soccorso fluviale, corso per i vigili del fuoco della Calabria

SCALEA (CS): Dieci vigili del fuoco, provenienti dai cinque comandi della regione, a quota 1000 e oltre: lungo il corso mediano del fiume Lao, in provincia di Cosenza, stanno seguendo il corso regionale SAF-Fluviale. Giunto alla XXI edizione, il corso è stato organizzato dalla Direzione regionale dei Vigili del Fuoco per la Calabria.  Due istruttori nazionali specializzati SAF e tre tutor stanno formando gli operatori vigilifuoco per l’abilitazione nelle tecniche di soccorso in ambiente fluviale e alluvionale.

La difficoltà del corso è stata aggravata dalle condizioni meteo: temperature intorno allo zero e acque molto fredde lungo il fiume Lao. Con i suoi  50 km di lunghezza e per l’abbondanza delle sue portate medie annue (oltre 12 mc/sec), il Lao rappresenta uno degli scenari più frequentati dell’intera Italia meridionale per il rafting ed è riconosciuto come uno dei tre poli di interesse nazionale per l’addestramento dei vigili del fuoco al soccorso in acque interne.

 

Il video

 

La Fotogallery

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Fondazione Campanella sarà privata, proposta di legge approvata dal Consiglio regionale

CATANZARO – La Fondazione Tommaso Campanella sarà un “istituto di ricerca e cura a carattere scientifico di diritto privato”. Il provvedimento è stato approvato a maggioranza dal Consiglio regionale della Calabria. Contrario il gruppo Idv. La proposta di legge è passata dopo l’inserimento di un emendamento interamente sostitutivo. L’avevano sottoscritta i consiglieri Nazzareno Salerno (Pdl), Gianpaolo Chiappetta (Pdl), Gianluca Gallo (Udc), Giulio Serra (Insieme per la Calabria – Scopelliti Presidente), Claudio Parente ( Lista Scopelliti Presidente), Pietro Aiello (Pdl), Vincenzo Antonio Ciconte (Progetto Democratico), Gesuele Vilasi (Pdl) ed Antonio Scalzo (Pd).

L’Immacolata di chi lavora

COSENZA –  «Tempo di demolire, tempo di costruire», «tempo di guadagnare, tempo di perdere» è scritto in Qohèlet: un tempo per ogni cosa. Ma di questi tempi si aggira lo spettro – piuttosto consistente – della crisi, si allunga l’ombra della recessione, dilaga la sfiducia: è tempo di «crescere», ripetono come un mantra tecnici e politici. Non c’è tempo da perdere: bisogna rimboccarsi le maniche. Chi non ci sta è un fannullone, chi si lamenta denigra la buona fortuna di avere un lavoro. Eppure c’è una festa segnata in rosso: l’Immacolata. Sarebbe un tempo di rito, perdersi per ritrovarsi. Magari in famiglia. Parlarsi tanto per parlarsi, senza dirsi niente di importante. Fermarsi, fare il punto, stare al mondo. Ma sono lontani i tempi delle «otto ore di lavoro, otto di svago, otto per dormire» (conquiste d’altri tempi perduti). Anche all’Immacolata si lavora. Più degli altri giorni. E non solo negli ospedali, nelle caserme dei vigili del fuoco o nelle stazioni dei carabinieri. Si lavora pure nei call center e nei negozi.

 

Sette dicembre

In fila al supermercato. La signora del banco dei salumi: «Lavoriamo anche domani». Un angolo della bocca si piega all’ingiù, lo sguardo si abbassa. La cliente risponde: «Non me ne parlare… quando arriva Natale, non vedo l’ora che questo mese passi». La signora ha un negozio di scarpe. Ricorda i tempi in cui «il lavoro era lavoro e la festa era festa». «Ma sì, erano gli anni ’90…» le fa eco l’altro addetto ai salumi.

 

Otto dicembre

In un centro commerciale. «Ma io dico: nessuno deve andare a cucinare?». La domanda la pone una signora in un bar. Davanti a lei sfilano donne, uomini, bambini, anziani. Chi vuole l’acqua, chi un caffè. Chi va di fretta, chi si siede. Nella sua voce un accenno di stizza. Come a dire: non se ne possono stare a casa? No, non se ne stanno a casa. Le commesse, intanto, sorridono. Anche se uno degli angoli della bocca tenta di opporre resistenza. Due uomini trasportano i carrelli della spesa lungo la scala mobile. Si parlano. Il corpo proteso in avanti tradisce la fretta. Di andarsene.

 

Rita Paonessa

 

 


Autobus delle compagnie private ancora fermi, i lavoratori: ‘i soldi ancora non sono arrivati’

(foto di repertorio)

COSENZA – Ancora fermo, in tutta la regione, il trasporto locale (autobus). Per i cittadini, che già hanno difficoltà a spostarsi, proseguono i disagi. Ferrovie della Calabria e autobus cittadini di Cosenza stanno viaggiando. O almeno, ci provano. Perché i lavoratori delle altre compagnie continuano a protestare. «I soldi ancora non sono arrivati, ci prendono in giro» è la frase che ricorre tra i lavoratori fermi a piazza Fera. Questa mattina gli autisti delle compagnie private hanno raggiunto la piazza e, lungo una delle vie che la costeggiano, hanno impedito ad autobus cittadini e auto di passare: la strada si è trasformata in un parcheggio degli autobus rossi, quelli cittadini. I lavoratori hanno spento i motori perché continuano a non percepire lo stipendio. «Ci dovevano dare gli stipendi di ottobre e novembre – spiega un lavoratore iscritto al un sindacato autonomo Faisa-Cisal – ma ancora non li abbiamo visti. E poi il futuro non c’è: di dicembre e tredicesima non se ne è parlato. Inoltre era stata paventata la cassa integrazione».

 

 

I Vigili del Fuoco di Catanzaro festeggiano Santa Barbara. Cerimonia sobria e ricordo dei caduti

CATANZARO –  In modo sobrio – come impongono i tempi – anche quest’anno i vigili del fuoco hanno festeggiato Santa Barbara, la santa protettrice.  La giornata è stata fortemente voluta dai vigili del fuoco del Comando provinciale di Catanzaro e dalla Direzione regionale VVF Calabria. La cerimonia principale si è tenuta nella Basilica dell’Immacolata di Catanzaro. Nella stessa mattinata, nelle sedi periferiche di Lamezia Terme, Chiaravalle, Soverato e Sellia Marina altrettante cerimonie. Semplici, per non sottrarre tempo al soccorso e garantirne la continuità. Presenti, oltre ai cittadini, le massime autorità politiche, religiose e istituzionali della provincia. A una giornata, quella di Santa Barbara, che rende visibile l’impegno di chi rischia la vita ogni giorno. E ricorda chi, la vita, la perde: nella sede centrale, una corona d’alloro è stata posta sulla lapide ai caduti in servizio. Il comandante provinciale, Felice Di Pardo, dopo aver ha ricordato i caduti, ha fatto un resoconto degli interventi fatti quest’anno ringraziando il personale.

 

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«Al termine della Santa Messa officiata da S.E. il Vescovo Mons. Bertolone – si legge in un comunicato stampa – il Comandante Provinciale Ing. Felice DI PARDO e gli illustri ospiti hanno consegnato le benemerenze e le Croci di Anzianità al personale in servizio. Significativa è stata altresì la consegna della piccozza e dell’attestato di lodevole servizio a quel personale che recentemente, dismessa l’uniforme di servizio, è stato collocato a riposo».  La nota prosegue: «il comandante Provinciale nella sua allocuzione finale, ha ringraziato tutte le autorità Civili e Militari presenti per aver accolto l’invito a partecipare alla festività di Santa Barbara, successivamente ha rivolto un riverente e commosso pensiero ai vigili del fuoco che purtroppo anche quest’anno sono caduti in servizio lasciando in eredità, cosi come gli altri colleghi che li hanno preceduti, gli alti valori umani e professionali in cui hanno fermamente creduto fino all’estremo sacrificio».

Pedalata della sicurezza in ricordo degli otto ciclisti di Lamezia Terme, il messaggio degli Explorers Catanzaro

Di seguito il messaggio  indirizzato dagli Explorers di Catanzaro ai familiari e ai compagni di squadra degli otto ciclisti di Lamezia Terme travolti dall’auto di Chafik El Ketani il 5 dicembre 2010. Quello della sicurezza di ciclisti e pedoni è ancora un problema non risolto. 268 ciclisti e 620 pedoni: è il tragico bilancio solo di quest’anno. Nei giorni scorsi l’ennesima vittima: Altea, una ragazza di soli 17 anni. In molte città italiane la mobilitazione di #salvaiciclisti. Ieri, a Lamezia Terme, la seconda pedalata della sicurezza per ricordare Fortunato Bernardi, Giovanni Cannizzaro, Pasquale De Luca, Domenico Palazzo, Rosario Perri, Vinicio Puppin, Franco Stranges e Domenico Stranges.

 

 

Lamezia Terme, 18 Novembre 2012

Un altro anno è passato e, come una ferita ancora aperta, rimane il ricordo doloroso di quel terribile 5 dicembre 2010, quando, in una assurda tragedia senza precedenti, otto ciclisti, inermi, sono stati spazzati via, per sempre, da una folle auto in corsa.

Ed è per ricordare che, anche quest’anno, abbiamo voluto riunire la comunità ciclistica catanzarese e continuare a far sentire la nostra vicinanza alle famiglie e ai compagni di squadra, portando, ancora una volta, il messaggio di solidarietà dei ciclisti catanzaresi.

Grazie alla Next Atlas e al Ciclo Club Lamezia, che, organizzando la manifestazione, ci consentono di ricordare gli amici scomparsi e, soprattutto, di tenere viva l’attenzione sul problema della sicurezza dei ciclisti nelle strade.

Ma cosa è cambiato a distanza di due anni? Veramente poco.

Lo confermano, purtroppo, i dati agghiaccianti che forse pochi conoscono: l’Italia è il terzo paese in Europa per il numero di ciclisti morti in strada, ben oltre 2500 sono i ciclisti che hanno perso la vita negli ultimi 10 anni.

Quest’anno siamo già a 217 e l’ultima tragedia risale a pochi giorni fa, nella quale la giovane Altea di soli 17 anni è stata uccisa, trascinata con la sua bicicletta per 300 metri da un fuoristrada impazzito.

Ma essere uccisi, travolti da un veicolo mentre si percorre serenamente una strada pubblica è ancora ammissibile?

Guidare con superficialità e distrazione è ancora un comportamento accettabile?

Quante vittime serviranno ancora per fermare questo disastro?

E’ giunto, ritengo, il momento di dire BASTA! e chiedere a voce ferma alle Istituzioni il riconoscimento dell’elevato valore sociale che ricopre la mobilità ciclistica, il suo sviluppo e la sua tutela.

La sicurezza delle persone che decidono di muoversi in bicicletta deve essere garantita con azioni forti mirate al raggiungimento di una cultura diffusa, nei ciclisti e negli automobilisti, del corretto utilizzo della strada pubblica nel pieno rispetto delle regole della circolazione stradale.

Dobbiamo esigere che le Amministrazioni diventino più attente, perché il movimento ciclistico in Calabria sta crescendo: le strade sono sempre più frequentate dai ciclisti e sono sempre di più i giovani che utilizzano la bicicletta.

La classe politica non può rimanere inerte ma deve, da subito, attuare politiche di controllo, di prevenzione, di divulgazione ma soprattutto di programmazione individuando misure urgenti a tutela della mobilità ciclistica con la realizzazione di percorsi protetti, anche utilizzando l’enorme patrimonio di strade secondarie spesso abbandonate e inutilizzate, affinché non si debbano verificare mai più tragedie simili.

Sono sicuro che Domenico Stranges, Vinicio Puppin, Fortunato Bernardi, Pasqualino DeLuca, Rosario Perri, Giovanni Cannizzaro, Franco Strangis e Domenico Palazzo, stanno apprezzando quello che stiamo facendo ma, soprattutto, già sanno che la loro vita spezzata non rimarrà un inutile sacrificio.
ASD EXPLORERS CATANZARO
IL PRESIDENTE
Antonio Astorino

Intervista a Giulietto Chiesa su crisi, futuro, media, Alternativa e Grillo

Giulietto Chiesa ha partecipato al convegno su crisi e politiche europee che si è tenuto a Pentone(Cz), presso il salone del Santuario di Termine. Lo abbiamo sentito su crisi, futur, media, Alternativa e Grillo.

Crisi e scenari futuri: solidarietà o guerra

Fatti e interpretazioni

Media e manipolazione

Grillo e Alternativa

 

 

 

A cura di Rita Paonessa